pubblicazione - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

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patologia, ma anche pazienti affetti da patologie di particolare rilevanza sociale, come AIDS o tossicodipendenza. A livello parlamentare sono state presentate diverse proposte di legge fi n dal lontano 1989. Nella precedente legislatura, una serie di proposte di legge per regolamentare le diverse discipline non convenzionali sono confl uite in un testo unico. Il testo unifi cato della proposta di legge “Disciplina delle terapie non convenzionali esercitate da medici” (n. 3891), relatore il deputato On. Paolo Galletti, è stato licenziato nel luglio 2000 dalla commissione Affari Sociali della Camera ed è quindi passato all’esame delle diverse commissioni competenti, dove ha ricevuto un parere sostanzialmente favorevole e anche una serie di emendamenti che, però, non modifi cavano in modo signifi cativo l’impianto della legge. La proposta di legge, che ha accolto molte delle modifi che richieste da associazioni e singoli operatori ed emendamenti proposti da tutte le forze politiche, è dunque ritornata alla Commissione Affari Sociali che, in seduta redigente, non è però riuscita a discutere tutti gli emendamenti emersi nel corso della discussione nelle altre Commissioni prima della chiusura della legislatura. Nell’attuale legislatura sono al momento almeno 16 le proposte di legge presentate che si propongono la regolamentazione dell’esercizio delle terapie complementari e alternative. La XII Commissione ha nominato relatore l’On. F. Lucchese e sono state avviate le audizioni che permetteranno un confronto fra il legislatore e le associazioni, le scuole, le società scientifi che del settore. Non è giunto a compimento nella scorsa legislatura neppure l’iter per l’approvazione del disegno di legge AS 4380 “Regolamentazione del settore erboristico”, un provvedimento legislativo la cui promulgazione avrebbe consentito il riordino del sistema erboristico, ancora regolato da una legge più che datata, visto che risale al 1931. Un nuovo testo unico è stato approvato dalla XII Commissione nell’attuale legislatura ed è ora in corso di esame per avere l’approvazione delle altre commissioni parlamentari competenti (v. Allegato 6). L’OMS ha defi nito nel corso del 2002 le proprie linee strategiche in tema di MNC con la pubblicazione del documento “WHO Traditional Medicine Strategy 2002- 2005”, apprestandosi a defi nire in un prossimo convegno che si dovrebbe tenere a Firenze nella seconda metà del 2003, in collaborazione con la Commissione regionale toscana per le MNC, le proprie linee-guida generali su Medicina Tradizionale (MT) e Medicina Complementare e Alternativa (Complementary/Alternative Medicine - CAM), da sottoporre poi a tutti i paesi che aderiscono all’OMS (v. Allegato7). Risultati Una semplice scorsa all’insieme della documentazione raccolta ci consente una prima constatazione, vale a dire che c’è stato un deciso incremento degli atti a partire dagli ultimi 2-3 anni, soprattutto a livello regionale. L’iniziativa della Regione Toscana è stata seguita da analoghe iniziative, seppure in tono molto iniziale e cauto. Rimane confermato, anche dalla semplice conta degli 46
atti, il ruolo di capofi la che la Toscana svolge in questo momento nel defi nire il ruolo delle Regioni nella programmazione di un progressivo inserimento delle pratiche di MNC nel sistema sanitario nazionale. Sul piano nazionale è interessante constatare che, pur essendosi fermato la scorsa legislatura l’iter che dovrebbe portare all’approvazione di una legge nazionale, il lavoro compiuto non è andato perso. Le attuali proposte fanno quasi tutte riferimento al Testo Unico di legge della legislatura precedente che, peraltro, aveva ricevuto l’approvazione di tutte le forze politiche. Per avere un quadro più completo sulla situazione legislativa delle MNC in ambito internazionale, si consiglia inoltre la consultazione del testo dell’OMS “Legal Status of Traditional Medicine and Complementary/Alternative Medicine: a worldwide review”, WHO, Geneva, 2001. 47
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