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Prospezioni geofisiche - Treccani

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ESPLORAZIONE PETROLIFERA<br />

vengono definiti anche i possibili contrasti di suscettività<br />

magnetica. Si realizzano modelli 2D e 3D con confronti<br />

interattivi fra le anomalie registrate e quelle calcolate<br />

sulla base di modelli teorici ottenuti sfruttando<br />

anche dati geologici, gravimetrici e sismici. In fig. 7 è<br />

mostrato un modello gravimetrico per una struttura (valori<br />

di densità in 10 3 kgm 3 ) con faglia e modello magnetico<br />

per la definizione del tetto del basamento (suscettività<br />

k0,0010). La stratificazione della parte sedimentaria<br />

può essere ricostruita da dati di pozzo o da<br />

rilevamenti sismici a riflessione.<br />

2.3.3 Rilevamento<br />

magnetotellurico<br />

Il rilevamento magnetotellurico consiste nella misura<br />

delle variazioni temporali del campo elettromagnetico<br />

naturale. È un metodo di indagine passivo e non richiede<br />

sorgenti artificiali. Le onde elettromagnetiche a bassa<br />

frequenza dei fronti d’onda incidenti (campo primario),<br />

in grado di compiere elevate penetrazioni entro i terreni,<br />

sono influenzate dalle anomalie di resistività che si<br />

possono estendere orizzontalmente o verticalmente e che<br />

producono un campo elettromagnetico secondario, le cui<br />

caratteristiche dipendono in realtà dall’andamento della<br />

conduttività dei terreni. La definizione e la descrizione<br />

di questi campi secondari costituiscono un mezzo per<br />

conoscere la struttura geotettonica del sottosuolo.<br />

La sorgente del campo elettromagnetico primario è<br />

localizzata nella ionosfera e nella magnetosfera ed è<br />

legata ai flussi di cariche elettriche prodotti dall’interazione<br />

del plasma solare con il campo magnetico terrestre.<br />

Il campo elettromagnetico che ne risulta è detto<br />

anche campo magnetotellurico o, più brevemente, MT<br />

(Cagniard, 1953) e ha uno spettro di frequenza in prevalenza<br />

al di sotto di 0,1 Hz (micropulsazioni). Lo spettro<br />

del campo MT in realtà va da 10 5 Hz a migliaia di<br />

Hz, essendo le frequenze superiori a 10 Hz principalmente<br />

generate dai fulmini (ne sono prodotte molte decine<br />

al secondo). Le variazioni del campo magnetico inducono<br />

correnti elettriche nei terreni, dette correnti parassite<br />

(eddy currents) o correnti telluriche. Il campo elettrico<br />

associato a queste correnti dipende dalle caratteristiche<br />

di conduttività locali.<br />

Nella prospezione si utilizza normalmente un intervallo<br />

di frequenze da 0,5·10 3 Hz a 400 Hz (periodi da<br />

2.000 a 0,0025 s). I risultati del rilevamento sono restituiti<br />

con grafici di resistività r (misurata in W·m) in funzione<br />

della frequenza, che possono essere convertiti in grafici<br />

resistività-profondità mediante tecniche di inversione.<br />

Effettuando più misurazioni lungo un profilo è possibile<br />

ottenere una sezione che mostra le proprietà elettriche del<br />

terreno. Si possono rappresentare spessori compresi fra<br />

poche decine di metri e parecchie decine di chilometri.<br />

La profondità di investigazione è approssimativamente<br />

proporzionale alla radice quadrata del periodo di propagazione<br />

dell’onda, a causa del ben noto ‘effetto pelle’<br />

dei campi elettromagnetici. La resistività nel sottosuolo<br />

varia da 10 2 W⋅m per i solfuri e gli ossidi metallici a<br />

10 5 W⋅m per le rocce metamorfiche e ignee. Nelle rocce<br />

porose sature la resistività della roccia è proporzionale<br />

a quella del fluido presente nei pori ed è inversamente<br />

proporzionale alla porosità. Poiché i serbatoi di idrocarburi<br />

si trovano in sistemi porosi, spesso in presenza di<br />

sali conduttivi, possono essere caratterizzati da alte conduttività.<br />

La magnetotellurica può così essere usata per<br />

differenziare nei bacini sedimentari i depositi marini,<br />

chiaramente ricchi in sali e a bassa resistività, dalle rocce<br />

basaltiche o vulcaniche, o ancora dalle rocce cristalline<br />

intruse o del basamento, da anidriti o calcari compatti,<br />

tutti a piccola porosità e conduttività. La resistività, essendo<br />

molto sensibile alla porosità, può essere usata anche<br />

congiuntamente ai dati di velocità sismica per valutare<br />

porosità e permeabilità.<br />

Acquisizione di dati<br />

La prospezione magnetotellurica è strettamente collegata<br />

alla penetrazione dell’energia elettromagnetica<br />

nel sottosuolo e i rilevamenti possono essere effettuati<br />

sia a terra sia in mare. Vengono normalmente misurate<br />

le tre componenti del campo magnetico (H x , H y , H z ) e<br />

le sole due componenti orizzontali del campo elettrico<br />

(E x , E y ), perché la componente verticale E z non aggiunge<br />

informazioni in un mezzo stratificato. Poiché il campo<br />

MT può essere poco intenso, anche molto inferiore al nT<br />

per la componente magnetica e di pochi mVkm per la<br />

componente elettrica, la strumentazione impiegata deve<br />

essere molto sensibile e a basso rumore.<br />

L’onda elettromagnetica che si propaga nell’atmosfera<br />

quando investe la superficie terrestre è rifratta verso<br />

la normale della superficie stessa e il fronte dell’onda<br />

piana che penetra nella Terra tende a porsi parallelamente<br />

alla superficie terrestre; i due sensori elettrici e magnetici<br />

sono quindi posti a 90° in un piano parallelo alla<br />

superficie stessa. La velocità di propagazione dell’onda<br />

nel suolo è molto minore della velocità nel vuoto e quindi<br />

la lunghezza d’onda è notevolmente minore rispetto<br />

a quella nell’atmosfera. L’energia dell’onda è attenuata<br />

(perché convertita in calore) in modo esponenziale con<br />

la distanza percorsa e proporzionalmente alla radice quadrata<br />

della conducibilità s (1r) e della frequenza f.<br />

La profondità di penetrazione, alla quale l’ampiezza del<br />

segnale incidente è attenuata di 1e (dove e è il numero<br />

di Nepero, la base dei logaritmi naturali, il cui valore<br />

approssimativo è 2,71828), cioè di circa il 37%, è data<br />

da z (in m)500(sf ) 1/2 , dove la conduttività s è espressa<br />

in Siemens [(W⋅m) 1 ] e la frequenza f in hertz.<br />

Queste considerazioni valgono per una Terra ipotizzata<br />

come un semispazio omogeneo di conduttività σ ,<br />

248 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI

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