Prospezioni geofisiche - Treccani
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ESPLORAZIONE PETROLIFERA<br />
geofoni<br />
convertitore A/D<br />
amplificatore variabile<br />
unità remota<br />
•••<br />
registratore<br />
fig. 14. Schema delle strumentazioni<br />
di acquisizione e registrazione dati.<br />
monitor<br />
scrittura<br />
dati<br />
eventuali filtri, analogici o digitali, imposti dal passo di<br />
campionamento adottato, un amplificatore a guadagno<br />
variabile per controllare ampiezze troppo grandi o troppo<br />
piccole in modo da mantenere il livello di uscita entro<br />
limiti determinati e accuratamente monitorati, un convertitore<br />
AD, una memoria di transito per i dati digitalizzati.<br />
Il segnale registrato viene inviato, generalmente<br />
via cavo, a un registratore, ove è installato un modulo di<br />
controllo di tutte le operazioni da effettuare in campagna<br />
e in particolare delle sequenze dei punti di energizzazione<br />
e di ascolto, con gli strumenti per le calibrazioni,<br />
i dispositivi per la trasmissione dei comandi alle unità<br />
remote e la raccolta sequenziale dei dati digitalizzati. Vi<br />
sono poi installate unità periferiche per il monitoraggio<br />
di ogni energizzazione e per l’immagazzinamento finale<br />
delle registrazioni. I collegamenti e la trasmissione dei<br />
dati sono effettuati via cavo, oppure via radio, con fibra<br />
ottica, con sistemi laser, via satellite.<br />
riflessioni<br />
fig. 15. Monitoraggio in acquisizione.<br />
modulo<br />
di controllo<br />
energizzazione linea d’ascolto<br />
R 1,2<br />
R 2,3<br />
In fig. 14 è mostrato lo schema della strumentazione<br />
di acquisizione con un’unità remota. In fig. 15 è illustrato<br />
un esempio di restituzione per il controllo di uno scoppio<br />
registrato da 120 canali con lo schema della propagazione<br />
dell’energia e degli eventi riflessi da interfacce<br />
di assegnati coefficienti di riflessione (R 1,2 ; R 2,3 ). All’aumentare<br />
della distanza dalla sorgente (offset) i tempi di<br />
riflessione (tempi di andata, dalla sorgente, e di ritorno,<br />
ai geofoni) si allungano in funzione dell’aumento del percorso<br />
dell’onda. Le curvature, osservabili nelle correlazioni<br />
laterali degli eventi riflessi, seguono l’andamento<br />
di iperboli controllate dai tempi di riflessione, dalle distanze<br />
dalla sorgente e dalla velocità di propagazione nel<br />
mezzo. In fase di elaborazione, tali curvature devono essere<br />
corrette una volta definite le velocità di propagazione<br />
del disturbo sismico. In fig. 16 è riportata la stessa registrazione<br />
di fig. 15, con l’indicazione dei primi arrivi rifratti<br />
comprensivi delle loro riverberazioni in corrispondenza<br />
dello strato più superficiale, della traccia del disturbo<br />
riferibile alla propagazione di energia acustica in aria,<br />
del cono delle onde superficiali e dell’effetto di maschera<br />
sui riflettori R 1 … R 5 di tutti questi rumori.<br />
Le operazioni da effettuare in campagna richiedono<br />
inoltre l’impiego di mezzi speciali di perforazione e per<br />
il trasporto delle persone e della strumentazione. In situazioni<br />
di topografia accidentata, o comunque con difficoltà<br />
di accesso, si possono anche impiegare elicotteri<br />
per movimentare persone, materiali e perforatrici elitrasportabili,<br />
al fine di salvaguardare la regolarità del rilevamento.<br />
Durante la fase di acquisizione, è essenziale un continuo<br />
e preciso controllo di qualità, con l’approntamento<br />
258 ENCICLOPEDIA DEGLI IDROCARBURI<br />
t (s)<br />
strato 1<br />
strato 2<br />
strato 3<br />
R 1,2<br />
R 2,3<br />
registrazione sismica<br />
offset<br />
0,0<br />
0,4<br />
0,8