Paolo Cesaretti - Antichità e Tradizione Classica

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PAOLO CESARETTI
Rydén giungeva a ritenere addirittura «extraordinary» una serie di vite
dedicate a figure femminili, fosse la loro una verità «storica» o puramente
«letteraria» 35 . Fra queste vite non mancava di considerare la già
citata Vita di Teofano imperatrice BHG 1794 36 . Egli la trovava particolarmente
apprezzabile per la sua capacità di superare topoi o clichés di maniera
e fornire visibile e significativa evidenza di dettaglio. Ricordava al proposito,
quale esempio, un episodio relativo all’infanzia di Teofano. Per la
bambina, leggiamo, era stato impossibile alimentarsi, fin tanto che non le
venne proposto latte miracolosamente sgorgato dal seno di una vergine 37 .
L’autore del testo innova dunque rispetto al cliché tardo antico del seno sinistro
rifiutato, come osserva Rydén 38 (e nel contempo, aggiungiamo noi,
prefigura lo speciale rapporto tra la santa e la Vergine Madre di Dio che
sarà uno dei temi conduttori dell’opera) 39 . A mettere poi a confronto il
testo della Vita di Teofano (d’ora innanzi VTh) con la notizia del Menologio
di Basilio II 40 , si osserverebbe ancor meglio il rapporto tra innovazione
e cliché. Quasi la metà della breve notizia menologica è in effetti
dedicata al topos della madre sterile e al prodigio del concepimento per
intervento della Theotokos; anche l’istruzione di Teofano viene ricondotta,
tipicamente, alla madre. Invece in VTh – che fra l’altro presenta come
promotore e garante della nascita non la Theotokos ma un νρωπς
γηραις τις τν γνωρίµων πάρων palesatosi in sogno 41 – la madre della
santa muore assai presto, e si pongono originalmente nel padre tutte le
cure relative alla crescita della futura imperatrice 42 .
Nell’ultimo periodo della sua vita Rydén amò sempre più pronun-
tributo, questo, che «supplements rather than summarizes» (ibid.,p.69) il più noto ID.,
New Forms of Hagiography: Heroes and Saints, in The 17th International Byzantine Congress.
Major Papers, Dumbarton Oaks/Georgetown University,Washington D.C., August 3-8,
1986, New Rochelle, N.Y. 1986, pp.537-554 (su Teofano soprattutto pp. 545-546).
35 RYDÉN, Byzantine Hagiography cit., p. 77.
36 Cf. supra, p.117.
37 Vita Theophanonis, in KURTZ, Zwei Griechische Texte cit. (d’ora innanzi VTh),
p. 3,6-18.
38 RYDÉN, Byzantine Hagiography cit., pp. 75-76 e nn. 28-29.
39 Cf. infra, pp.136 e n. 94, 149 e n. 140.
40 Cf. supra, n.2.
41 Episodio in VTh 2,20-25. L’identificazione non è dichiarata, ma dal prosieguo
del testo, e particolarmente dalla ιλία e εαριστία (da VTh 2,24) che la visione
richiede e che i Martinacii costantemente tributano alla chiesa di Basso e della Semprevergine,
ottemperando in tal modo alla promessa, il personaggio parrebbe essere
proprio Basso. Conto di intervenire più analiticamente sul tema in altra sede.
42 Per talune anomalie del rapporto tra VTh e testo menologico, cf. KURTZ,
Zwei Griechische Texte cit., p. X.