LA TESI - SAP Alessandria

a Cosa Nostra del Novecento, era verticistico e gerarchizzato, e
consentiva perciò il più agevole ed assoluto controllo
dell'associazione.
Il frieno somigliava ad una Società Operaia di Mutuo
Soccorso tra delinquenti, con un sistema di assistenza e
previdenza per i soci. Se un camorrista finiva in carcere, ai
familiari veniva assicurato un aiuto economico, infatti una quota
degli incassi della Bella Società Riformata era destinata a loro.
La restante parte degli incassi veniva così ripartita:
- un quarto al Capintesta;
- il resto veniva ripartito tra tutti gli altri associati, ma in
proporzione al gradino occupato nella scala gerarchica:
- Camorrista;
- picciotto;
- picciotto di sgarro;
- picciotto di giornata.
Tranne i cornuti, i ladri e gli omosessuali passivi, tutti
potevano divenire affiliati.
L'articolo 15, consentiva la costituzione di una paranza
autonoma in carcere, per i cosiddetti sotto chiave. Questo
privilegio accordato, si giustificava col fatto che la presenza in
carcere dei camorristi, non era un evento raro, ma una acclarata
costante, connaturata al mestiere di delinquente professionista.
Ogni quattro ne potevano fare una scegliendosi un capo che
decadeva appena tornato in libertà. L'affiliazione seguiva un
rituale che prevedeva un voto dei camorristi riuniti per decidere
se accettare o no il nuovo adepto, che veniva presentato dal capo.
Se il voto era favorevole, il capo dichiarava: “fin da oggi siete