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Visualizza il Patto territoriale per un nuovo welfare locale. Le ...

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Area della continuità delle cure con la s<strong>per</strong>imentazione di nuovi interventi <strong>per</strong> situazioni di cronicità<br />

e gravosità correlate alla dipendenza. In particolare:<br />

• dovranno essere individuate le modalità <strong>per</strong> evitare la cancellazione dall’anagrafe<br />

dei Com<strong>un</strong>i dei soggetti residenti che stanno svolgendo <strong>un</strong> programma terapeutico<br />

in altro Com<strong>un</strong>e e che <strong>per</strong>tanto a seguito della normativa anagrafica vengono<br />

classificati come “senza fissa dimora” ;<br />

• verrà supportato <strong>il</strong> progetto RE-START rivolto ad <strong>un</strong> target di popolazione con <strong>un</strong>a<br />

storia di dipendenza in situazione di gravità / gravosità sociale, <strong>per</strong> <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso di<br />

accompagnamento in fase di semi-autonomia. Il progetto vede coinvolti gli enti<br />

accreditati e l’attivazione del mondo del lavoro, associativo e del volontariato<br />

<strong>locale</strong>. Comprende anche <strong>un</strong>a dimensione assistenziale con interventi del servizio<br />

sociale com<strong>un</strong>ale. L’attivazione di questi <strong>per</strong>corsi di “residenzialità protetta” dovrà<br />

vedere <strong>il</strong> forte coinvolgimento degli ambiti e dei Com<strong>un</strong>i interessati dagli<br />

insediamenti, <strong>per</strong> costruire <strong>un</strong> livello di partecipazione e condivisione che coinvolga<br />

anche le com<strong>un</strong>ità locali.<br />

• dovranno essere definite le linee-guida, tra servizio sociale di base e specialistico,<br />

volte ad individuare metodi, strumenti, buone prassi <strong>per</strong> garantire agli interventi<br />

terapeutici, laddove è necessaria, <strong>un</strong>a continuità assistenziale, secondo criteri di<br />

economicità.<br />

• si procederà all’individuazione di <strong>un</strong> gruppo di lavoro integrato <strong>per</strong> l’attivazione di<br />

lavori di pubblica ut<strong>il</strong>ità, come previsto dalla normativa vigente, in raccordo con le<br />

es<strong>per</strong>ienze consolidate presenti sul territorio (Servizio Collocamento Mirato Fasce<br />

deboli della Provincia, sistema <strong>territoriale</strong> della coo<strong>per</strong>azione sociale) e con <strong>il</strong><br />

coinvolgimento dei Com<strong>un</strong>i attraverso gli ambiti distrettuali.<br />

Una com<strong>un</strong>ità <strong>per</strong> la salute mentale<br />

Nel triennio scorso è andata consolidandosi la f<strong>un</strong>zione dell’OCSM e dei gruppi di lavoro<br />

“territorialità” e “residenzialità” quale spazio di integrazione e condivisione di linee progettuali e<br />

o<strong>per</strong>ative. Si sono progressivamente avvicinate le diverse rappresentazioni fra ambito specialistico<br />

e sanitario e lavoro sociale di base, fac<strong>il</strong>itando <strong>un</strong>a migliore relazione fra servizi di base e servizi del<br />

DSM, a vantaggio dell’<strong>un</strong>itarietà dell’intervento sulla <strong>per</strong>sona. L’annuale conferenza <strong>territoriale</strong> <strong>per</strong><br />

la salute mentale si è caratterizzata sempre più come app<strong>un</strong>tamento di incontro e<br />

approfondimento che vede <strong>un</strong> processo partecipato di definizione e <strong>un</strong>a serie di avvenimenti<br />

preparatori che pone <strong>il</strong> tema della salute mentale all’attenzione della collettività.<br />

Occorre <strong>per</strong>ò alimentare costantemente <strong>il</strong> flusso di relazioni e interazioni fra <strong>il</strong> sistema specialistico<br />

dell’offerta e la rete dei servizi socio-assistenziali, <strong>per</strong> garantire che la presa in carico delle<br />

situazioni avvenga in <strong>un</strong>a prospettiva sistemica che tenga conto della dimensione fam<strong>il</strong>iare e di<br />

quella di contesto in cui <strong>il</strong> paziente vive e con cui interagisce quotidianamente. A questo<br />

proposito viene richiamata l’importanza del CEAD quale luogo di attuazione del governo delle<br />

reti di cura e assistenza e l’integrazione tra servizi sociali, sociosanitari e sanitari anche <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

paziente psichiatrico.<br />

Una grande r<strong>il</strong>ievo in questo senso ha ass<strong>un</strong>to l’associazionismo, promuovendo l’aggregazione di<br />

enti e soggetti che hanno impostato, nell’ ultimo biennio, <strong>un</strong> intenso lavoro sul tema della<br />

“Com<strong>un</strong>ità <strong>per</strong> la salute mentale” creando <strong>un</strong> forte impulso <strong>per</strong> <strong>un</strong>a lettura più sociale e inclusiva .<br />

Il pluralismo e l’articolazione di questa aggregazione ha <strong>per</strong>messo anche di su<strong>per</strong>are l’ottica<br />

soggettiva di approccio al problema e di relazione con i Servizi, facendo prevalere <strong>un</strong> livello più<br />

sociale e culturale anche rispetto ai <strong>per</strong>corsi di cura. La domanda di spazi di aggregazione e<br />

integrazione sociale è molto sentita, sia come opport<strong>un</strong>ità di <strong>un</strong>a migliore gestione di sé e del<br />

proprio tempo ma anche come opport<strong>un</strong>ità di sollievo e aiuto <strong>per</strong> le famiglie dei pazienti<br />

psichiatrici. <strong>Le</strong> Associazioni, che da anni realizzano offerte diversificate, hanno avviato <strong>un</strong> lavoro<br />

più sistematico di r<strong>il</strong>evazione e analisi dei bisogni che interfaccia direttamente la programmazione<br />

del DSM e l’attività dei Com<strong>un</strong>i. Il rapporto dialettico e costante con queste realtà consente di<br />

integrare <strong>il</strong> piano di lettura e di promuovere <strong>un</strong>’attenzione complessiva alle <strong>per</strong>sone e alle realtà in<br />

cui sono inserite, e di avviare <strong>un</strong> sostegno alla qualificazione degli interventi, favorendo anche <strong>un</strong><br />

maggiore scambio e condivisione di criteri e opport<strong>un</strong>ità fra le stesse associazioni. Il prezioso lavoro<br />

volto alla realizzazione di interventi e opport<strong>un</strong>ità di incontro e relazione va condiviso, monitorato,<br />

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