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Visualizza il Patto territoriale per un nuovo welfare locale. Le ...

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2. Ruolo e partecipazione del terzo settore<br />

La presenza del terzo settore nel territorio lecchese, pur con alc<strong>un</strong>e differenziazioni tra gli ambiti,<br />

rappresenta <strong>un</strong>a realtà consolidata e caratterizzata da <strong>un</strong>a presenza cap<strong>il</strong>lare e articolata <strong>per</strong><br />

tipologie, con <strong>un</strong>a forte interazione con <strong>il</strong> pubblico ma contraddistinta da <strong>un</strong>a frammentazione<br />

che ha sempre reso diffic<strong>il</strong>e definire forme di rappresentanza adeguate ed efficaci.<br />

Il tavolo provinciale del terzo settore ha prodotto nei mesi scorsi <strong>un</strong> documento che, richiamando<br />

i seguenti elementi:<br />

- la diversa modalità di collaborazione con <strong>il</strong> terzo settore s<strong>per</strong>imentata negli anni<br />

precedenti nei tre ambiti e la com<strong>un</strong>e esigenza di dare <strong>un</strong>’organizzazione stab<strong>il</strong>e al tema<br />

della rappresentanza rafforzando <strong>il</strong> rapporto tra associazioni di primo e secondo livello ;<br />

- la necessità di riorganizzare e agevolare la partecipazione e <strong>il</strong> collegamento del terzo<br />

settore con i tavoli tematici ove avviati;<br />

- l’individuazione del tavolo provinciale del terzo settore quale luogo di raccordo dei vari<br />

soggetti e di monitoraggio delle attività di partecipazione del livello programmatorio;<br />

- la pari dignità <strong>per</strong> tutte le tipologie di soggetti del terzo settore a partecipare al processo<br />

programmatorio <strong>locale</strong>;<br />

- la competenza ed es<strong>per</strong>ienza di chi dovrà partecipare rispetto ai contenuti delle aree<br />

tematiche oggetto della programmazione,<br />

- <strong>il</strong> radicamento nell’ambito <strong>territoriale</strong>.<br />

ha definito <strong>un</strong>’articolazione della rappresentanza su due livelli: provinciale e distrettuale. <strong>Le</strong><br />

f<strong>un</strong>zioni del livello provinciale sono quelle previste dal disposto della DGR 7797 del 30 luglio 2008<br />

“ Rete dei servizi alla <strong>per</strong>sona in ambito sociale e socio-sanitario. Istituzione del tavolo di<br />

consultazione dei soggetti del Terzo Settore” e dal regolamento di f<strong>un</strong>zionamento del tavolo<br />

provinciale approvato con deliberazione del Direttore Generale dell’ASL di <strong>Le</strong>cco n. 127 dell’11<br />

marzo 2010.<br />

Il livello distrettuale prevede invece <strong>un</strong>a rappresentanza che partecipa alle attività politicoistituzionali<br />

attraverso le Assemblee dei Sindaci e <strong>un</strong>a rappresentanza che partecipa alle attività<br />

tecniche dell’Ufficio di Piano.<br />

La rappresentanza che partecipa alle attività politico-istituzionali è stata scelta mediante <strong>un</strong>a<br />

assemblea distrettuale di tutti i soggetti del terzo settore attivi sul territorio d’ambito convocata<br />

dal Presidente dell’Assemblea distrettuale dei Sindaci durante la quale sono stati definiti i criteri <strong>per</strong><br />

le candidature e <strong>il</strong> numero dei rappresentanti da eleggere. La <strong>per</strong>sone che partecipano alle<br />

attività tecniche dell’Ufficio di Piano vengono scelte dai rappresentanti che partecipano alle<br />

assemblee, fra candidature di <strong>per</strong>sone con comprovata es<strong>per</strong>ienza nella rete dei servizi territoriali.<br />

Per favorire <strong>il</strong> raccordo dei vari soggetti è previsto che l’assemblea del terzo settore si incontri<br />

almeno due volte l’anno. L’Amministrazione Provinciale, nell’ambito delle proprie competenze,<br />

potrà supportare <strong>il</strong> ruolo e la partecipazione del terzo settore alla programmazione <strong>locale</strong>. Gli enti<br />

locali e l’ASL verificheranno la possib<strong>il</strong>ità di individuare specifiche risorse economiche <strong>per</strong> favorire<br />

l’azione di raccordo tra i vari enti del terzo settore e, più in generale, la promozione e la<br />

valorizzazione del volontariato e del sociale attraverso la realizzazione di app<strong>un</strong>tamenti nei<br />

territori e dell’iniziativa annuale di “Manifesta”, luogo priv<strong>il</strong>egiato dell’incontro fra le es<strong>per</strong>ienze del<br />

privato sociale e <strong>il</strong> pubblico.<br />

3. L’integrazione socio-sanitaria<br />

<strong>Le</strong> Linee regionali di indirizzo <strong>per</strong> la stesura dei piani di zona 2012-2014 , più ancora che negli anni<br />

scorsi, richiamano alla necessità di sv<strong>il</strong>uppare processi di integrazione non solo come obiettivi di<br />

carattere generale e culturale, ma soprattutto finalizzati a rimettere al centro delle<br />

programmazioni i bisogni delle <strong>per</strong>sone e delle famiglie e le possib<strong>il</strong>ità di risposta com<strong>un</strong>e e<br />

integrata, soprattutto <strong>per</strong> quanto riguarda l’area socio-assistenziale e socio-sanitaria. In questa<br />

direzione è stato avviato <strong>un</strong> confronto fra Ufficio dei Piani e ASL (responsab<strong>il</strong>i di servizio e<br />

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