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Visualizza il Patto territoriale per un nuovo welfare locale. Le ...

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intendono adottare politiche di conc<strong>il</strong>iazione e da micro, piccole e medie<br />

imprese anche nella forma di Associazioni di Imprese;<br />

• Ampliare <strong>il</strong> programma del Piano <strong>territoriale</strong> <strong>per</strong> la Conc<strong>il</strong>iazione della provincia<br />

di <strong>Le</strong>cco con <strong>il</strong> coinvolgimento di altri soggetti del sistema economico produttivo<br />

e dei servizi;<br />

• Armonizzare le misure dotali e le iniziative della conc<strong>il</strong>iazione famiglia-lavoro con<br />

le altre agevolazioni e forme di sostegno alle famiglie (acquisto posti-nido,<br />

voucher) attivate dagli Ambiti tramite i Piani triennali <strong>per</strong> la prima infanzia;<br />

• Integrare <strong>il</strong> lavoro sul tema della Conc<strong>il</strong>iazione nella programmazione dei Piani di<br />

Zona 2012-2014 <strong>per</strong> dare continuità alla diffusione della cultura della<br />

conc<strong>il</strong>iazione e alle iniziative e pratiche messe in campo.<br />

8. Gli interventi nell’area dell’esecuzione penale<br />

Con la delibera regionale n. 9502/09 Regione Lombardia ha inteso “sostenere e sv<strong>il</strong>uppare forme<br />

di pianificazione <strong>territoriale</strong> integrata, attraverso la valorizzazione e la partecipazione attiva dei<br />

diversi soggetti territoriali…orientata al rafforzamento dei servizi e degli interventi avviati, nel corso<br />

delle precedenti annualità, valorizzando le potenzialità locali e rafforzando la conoscenza e<br />

l’approfondimento delle peculiarità che <strong>il</strong> territorio rappresenta.”<br />

Tale delibera ha stanziato specifici finanziamenti attraverso i quali è stato possib<strong>il</strong>e articolare in due<br />

aree progettuali (adulti e minori), diverse azioni progettuali, in parte ex novo (area minori) e in<br />

parte in continuità con quanto già realizzato attraverso la L.R. 8/2005 e alc<strong>un</strong>i finanziamenti erogati<br />

dalla Fondazione Cariplo (area adulti).<br />

Progetto penale minori<br />

Per quanto concerne l’area minori, attraverso i finanziamenti previsti dalla DGR 9502/09 si è<br />

proposto <strong>un</strong> progetto finalizzato ad assicurare <strong>un</strong>a presa in carico integrata e coerente a tutti i<br />

ragazzi e le famiglie coinvolti nel procedimento penale sul territorio provinciale di <strong>Le</strong>cco, attraverso<br />

la creazione di <strong>un</strong>a équipe sovradistrettuale <strong>per</strong> i tre ambiti distrettuali di Bellano, <strong>Le</strong>cco e Merate.<br />

L’équipe è intesa come strumento sovradistrettuale che si pone come interlocutore <strong>un</strong>ico <strong>per</strong> i<br />

servizi territoriali (Com<strong>un</strong>i, Gestioni Associate e Asl) sovra territoriali (servizi ministeriali) e di tutte le<br />

realtà locali che a vario titolo si occupano di penale minor<strong>il</strong>e.<br />

Nel <strong>per</strong>iodo di realizzazione del progetto l’équipe ha effettivamente svolto f<strong>un</strong>zioni di supporto,<br />

consulenza e su<strong>per</strong>visione agli o<strong>per</strong>atori del territorio, con particolare riguardo alle situazioni più<br />

complesse.<br />

Nel corso del biennio 2010/2011 è stato realizzato <strong>il</strong> corso di formazione “<strong>Le</strong> specificità e la<br />

creatività nel penale minor<strong>il</strong>e”, conclusosi a novembre 2010, al quale hanno partecipato gli<br />

o<strong>per</strong>atori dei tre ambiti distrettuali, sia delle Gestioni Associate e dei Com<strong>un</strong>i sia dell’ASL. I<br />

partecipanti hanno condiviso la necessità di attuare <strong>un</strong>a riflessione attenta e p<strong>un</strong>tuale in merito<br />

alle strategie o<strong>per</strong>ative di lavoro nel penale minor<strong>il</strong>e e, soprattutto, di stab<strong>il</strong>ire modalità di<br />

integrazione interistituzionale e interprofessionale più adeguate a rispondere sia alle richieste<br />

dell’Autorità Giudiziaria sia alle esigenze evolutive dei ragazzi e delle famiglie.<br />

Esito di questa condivisione è stato <strong>un</strong> lavoro congi<strong>un</strong>to di definizione di “Linee guida e buone<br />

prassi <strong>per</strong> l’accompagnamento dei ragazzi sottoposti a procedimento penale minor<strong>il</strong>e e delle loro<br />

famiglie”, formalizzate poi in <strong>un</strong> Protocollo di Intesa. Tali linee rappresentano <strong>un</strong>o strumento<br />

o<strong>per</strong>ativo flessib<strong>il</strong>e, ma allo stesso tempo <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to fermo <strong>per</strong> <strong>il</strong> territorio che dovrebbe agevolare<br />

l’omogeneità delle pratiche, l’integrazione tra servizi ed evitare la frammentarietà degli interventi.<br />

Miglioramento nella effettiva messa in rete dei soggetti coinvolti, supporto specialistico da parte<br />

dell’équipe nella valutazione delle segnalazioni che provengono dalla Procura della Repubblica,<br />

definizione di indirizzi e buone prassi com<strong>un</strong>i, sono stati i risultati più significativi conseguiti dal<br />

progetto nel biennio di attuazione, che hanno senz’altro lasciato <strong>un</strong> “capitale” sul territorio.<br />

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