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Visualizza il Patto territoriale per un nuovo welfare locale. Le ...

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2. <strong>per</strong>seguire gli obiettivi <strong>per</strong> <strong>il</strong> 2012 che si dettagliano di seguito:<br />

a. <strong>per</strong> quanto riguarda la integrazione socio-sanitaria<br />

− fac<strong>il</strong>itare l’accesso ai servizi con l’attivazione del portale PIU’ nei 90<br />

com<strong>un</strong>i della provincia di <strong>Le</strong>cco;<br />

− sv<strong>il</strong>uppare gli interventi a sostegno delle frag<strong>il</strong>ità fam<strong>il</strong>iari, l’affido fam<strong>il</strong>iare<br />

nelle sue varie forme <strong>per</strong> evitare <strong>per</strong>corsi di istituzionalizzazione e <strong>il</strong><br />

disinvestimento delle responsab<strong>il</strong>ità genitoriali;<br />

− consolidare l’ azione del CEAD come luogo di governo delle reti<br />

integrando, attraverso le gestioni associate dei com<strong>un</strong>i, risorse e <strong>per</strong>sonale<br />

<strong>per</strong> raccordare in modo stab<strong>il</strong>e e continuativo i servizi sociali e<br />

sociosanitari quali SAD com<strong>un</strong>ali e ADI;<br />

− consolidare e sv<strong>il</strong>uppare l’es<strong>per</strong>ienza dei Coordinamenti/Tavoli di Lavoro<br />

delle strutture sociosanitarie e sociali a doppia titolarità ASL e Com<strong>un</strong>i in<br />

modo da garantire <strong>un</strong>iformità di offerta sul territorio.<br />

b. Per quanto riguarda <strong>il</strong> tema del lavoro<br />

− ridefinire la convenzione tra Provincia e ambiti distrettuali <strong>per</strong> l’accesso<br />

delle fasce deboli al mercato del lavoro e la promozione di forme di<br />

contrasto alla disoccupazione e all’impoverimento causati dalla crisi<br />

economica.<br />

c. Per quanto riguarda i temi della casa e dell’abitare<br />

− sostenere lo sv<strong>il</strong>uppo dell’housing sociale nelle sue diverse forme in tutto <strong>il</strong><br />

territorio provinciale<br />

d. Per quanto riguarda la conc<strong>il</strong>iazione famiglia-lavoro<br />

− promuovere e sostenere progetti aziendali s<strong>per</strong>imentali che favoriscano la<br />

conc<strong>il</strong>iazione dei tempi di vita;<br />

− ampliare <strong>il</strong> programma del Piano <strong>territoriale</strong> <strong>per</strong> la Conc<strong>il</strong>iazione della<br />

provincia di <strong>Le</strong>cco con <strong>il</strong> coinvolgimento di altri soggetti del sistema<br />

economico e produttivo e dei servizi.<br />

e. Per quanto riguarda le politiche giovan<strong>il</strong>i<br />

− promuovere e sv<strong>il</strong>uppare <strong>un</strong> progetto quadro <strong>territoriale</strong> caratterizzato<br />

dalla promozione dell’autonomia e della transizione alla vita adulta<br />

attraverso politiche di sv<strong>il</strong>uppo <strong>locale</strong> (formazione-lavoro, autonomia,<br />

cittadinanza attiva, stage)<br />

f. Per quanto riguarda la formazione<br />

− caratterizzare <strong>il</strong> piano formativo provinciale <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori delle <strong>un</strong>ità<br />

d’offerta sociali e sanitarie come occasione priv<strong>il</strong>egiata e strumento di<br />

integrazione <strong>territoriale</strong> delle competenze<br />

g. Per quanto riguarda le forme di gestione e le risorse economiche<br />

− s<strong>per</strong>imentare nuove modalità di raccolta di risorse finanziarie e nuove<br />

forme di gestione <strong>per</strong> la realizzazione di <strong>un</strong> <strong>welfare</strong> <strong>locale</strong> valorizzando la<br />

partecipazione dei soggetti che concorrono e <strong>il</strong> ruolo peculiare della<br />

Fondazione Com<strong>un</strong>itaria della provincia di <strong>Le</strong>cco;<br />

− partecipare in modo attivo all’applicazione del fattore famiglia sulla quale<br />

vi è già stato <strong>il</strong> coinvolgimento s<strong>per</strong>imentale di alc<strong>un</strong>i com<strong>un</strong>i e strutture<br />

sociosanitarie.<br />

<strong>Le</strong> azioni previste dall’area com<strong>un</strong>e dei tre Piani di Zona trovano riferimento politico/istituzionale<br />

nel Consiglio di Rappresentanza allargato e <strong>un</strong> riferimento tecnico nell’Ufficio dei Piani allargato,<br />

quale ambito di raccordo che assume <strong>il</strong> compito di presidiare gli interventi promuovendo sia<br />

<strong>un</strong>a logica di governo - con regole <strong>un</strong>itarie - nell’offerta di servizi sul territorio, sia <strong>un</strong> livello di<br />

programmazione di prof<strong>il</strong>o provinciale.<br />

La gestione amministrativa di tutti gli interventi dell’area com<strong>un</strong>e farà capo alle gestioni associate<br />

dei Com<strong>un</strong>i, secondo <strong>il</strong> criterio di <strong>un</strong>a suddivisione <strong>per</strong> aree omogenee che consenta l’<strong>un</strong>itarietà<br />

delle f<strong>il</strong>iere dei servizi e l’integrazione fra i territori. Dall’approvazione dei piani di zona ed entro <strong>il</strong> 30<br />

giugno si dovranno definire o<strong>per</strong>ativamente gli aspetti organizzativi di questo passaggio .<br />

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