press unE orriere <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong> e San Marino Direttore responsabile: Pietro Caricato 00 Pagina 20 <strong>di</strong> 53 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 16/02/2013 Perio<strong>di</strong>cità: Quoti<strong>di</strong>ano Il sindaco Gnassi mostra la "rivo luzione sulle cartine (Foto Gasperon i) Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Pagina 5 Ad<strong>di</strong>o code, saltano i tappi sulla statale
pressunE orriere <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong> e San Marino Direttore responsabile: Pietro Caricato 16/02/2013 Perio<strong>di</strong>cità: Quoti<strong>di</strong>ano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Ladri <strong>di</strong> suolo pubblico, scatta la controffensiva L'assessore Rossi: «Problema grave, come l'evasione fiscale: i singoli sottraggono un bene <strong>di</strong> tutti» Via alla mappatura delle aree comunali per evitare le annessioni abusive dei privati RIMINI. La recinzione e i confini si spostano d'improvviso, spesso nella notte. E il terreno <strong>di</strong> cui si è proprietari si allarga fino a svariate centinaia <strong>di</strong> metri quadri. Minimo sforzo, massima resa: da Covignano al lungomare. Il nuovo spazio, annesso in modo furtivo, viene infatti usato come «parcheggio, giar<strong>di</strong>no, come terreno agricolo o come luogo dove e<strong>di</strong>ficare». Le opzioni sono numerose, peccato che le aree in questione appartengano al <strong>Comune</strong> o anche al Demanio. Spazi pubblici che i privati prendono <strong>di</strong> mira, cercando <strong>di</strong> inglobarli nelle loro posse<strong>di</strong>menti. «Un problema grave su cui stiamo cercando <strong>di</strong> prestare la massima attenzione», tuona l'assessore Na<strong>di</strong>a Rossi, con delega ai Rapporti con il territorio. E' lei a puntare il <strong>di</strong>to contro i tanti che ogni anno gio- I furti <strong>di</strong> terreno da Covignano al lungomare servono per allargare «parcheggi, giar<strong>di</strong>ni aree agricole o come luogo dove e<strong>di</strong>ficare» cano sporco: «Si parla molto <strong>di</strong> evasione fiscale, ma a <strong>Rimini</strong> sul versante dei terreni pubblici sottratti irregolarmente c'è lo stesso problema <strong>di</strong> fondo: i singoli fanno i furbi e chi ci rimette sono gli altri 150mila riminesi che vengono privati <strong>di</strong> un bene che appartiene a tut- ti». Il motivo lo spiega lo stesso assessore: «Stiamo parlando <strong>di</strong> terreni pubblici, anche molto gran<strong>di</strong>, in cui il <strong>Comune</strong> deve intervenire per sottrarli e dare loro una seconda vita: un centro per anziani, per giovani, o un'area destinata a verde, un orto sociale». Invece spuntano costruzioni abusive o recinzioni mirate ad allargare terreni agricoli, semplici giar<strong>di</strong>ni. Difficile quantificare la vastità del problema. La <strong>di</strong>fficoltà che si presenta, come confermano anche dagli uffici comunali, Pagina 21 <strong>di</strong> 53 è infatti rappresentata «dal territorio molto vasto: fare un controllo capillare necessiterebbe <strong>di</strong> una nutrita squadra destinata solo a questo lavoro <strong>di</strong> monitoraggio sul campo». E <strong>di</strong> questi tempi è un lusso troppo alto. Un tempo, precisano ancora dall'amministrazione, «avevamo numerose segnalazioni anche dai consigli <strong>di</strong> quartiere, ma adesso che sono stati aboliti non abbiamo più questo vantaggio». Anche perché, come spiegano ancora da Palazzo Ga- rampi, «è un problema attuale, ma che allo stesso tempo si trascina dagli anni Quaranta, quando i controlli erano molto meno serrati: i lavori arretrati non mancano». Ecco perché dal <strong>Comune</strong> è scattata una controffensiva, con tanto <strong>di</strong> mappatura dei terreni a <strong>di</strong>sposizione da parte del patrimonio pubblico. «Un modo semplice ed efficace», prosegue la Rossi, «adottato da questa amministrazione per riuscire a capire dove intervenire». Le situazioni non sono però semplici. Anzi. Già perché bisogna fare i conti con il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> usucapione: l'acquisto della proprietà da parte del privato basato sul perdurare, almeno 20 anni, del possesso del terreno occupato. Insomma, si finisce in Tribunale. E l'esito davanti al giu<strong>di</strong>ce non è scontato. Sono infatti do<strong>di</strong>ci le cause in cui il <strong>Comune</strong> ha avuto la peggio coi privati, tre delle quali in via definitiva. Decine, invece, quelle in cui nel corso degli anni hanno visto il pubblico avere la meglio. Ma sono solo la punta <strong>di</strong> un iceberg. E la Rossi riba<strong>di</strong>sce: «Son un bene che appartiene a tutti e a cui il <strong>Comune</strong> non rinucerà». Pericolo usucapione: per ora sono do<strong>di</strong>ci i casi in cui il <strong>Comune</strong> ha avuto la peggio in Tribunale contro i privati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 6 Cronaca d M m Ladri<strong>di</strong>suolopubblieo.stuna — .. ur. dalluralo lo scippaW re sciale