Rassegna stampa - Comune di Rimini

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Direttore Responsabile: Stefano Andrini
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ROMAGNA
RIMINI &
SAN MARINO
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16/02/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
La "regola Rimini": nessuno è mai responsabile di niente
L'INTERVENTO L'ex deputato Sergio Gambini passa in rassegna i "buchi neri" del sistema politico-amministrativo
Dalle grandi opere di gestazione biblica, a Itinera e all'Università, passando per l'aeroporto e i due Palacongressi
Nel sistema Rimini c'è
una vocazione alla
conservazione che
rischia di accelerare
il nostro declino. Diversi episodi
si susseguono, sono storie molto
diverse che messe in fila però
fanno impressione. Hanno un
denominatore comune, destini
annunciati, molto annunciati, ai
quali non si è voluto porre rimedio,
cambiando, quando ancora
era possibile.
Aeradria Il suo salvataggio appare
sempre più problematico. Da
qualche anno diverse voci si erano
levate per segnalare il problema
che stava maturando ed
indicare come via d'uscita la ricerca
di un partner industriale e
la privatizzazione. Purtroppo si
è continuato sulla vecchia strada.
Oggi siamo al Concordato di
Continuità e a una verifica che
non sappiamo quanto costerà
alle casse pubbliche ed alle tasche
dei cittadini e se potrà davvero
salvare il nostro aeroporto.
Fogne Era facile prevedere che il
sistema fognario del Comune di
Rimini si sarebbe rivelato inadeguato
ad una città moderna e
non avrebbe consentito di mantenere
un'alta qualità della balneazione.
C'erano programmi
definiti fin dagli anni '90. Sono
stati accantonati e si è preferito,
in epoca di vacche grasse, investire
le risorse disponibili altrove,
ignorando un problema centrale
per la nostra comunità.
Carim La Carim ha intrapreso da
qualche mese una difficile strada
di risalita, anche se sconta notizie
non gradevoli per una banca
che rivendica una identità locale,
come l'abbandono del servizio
di tesoreria da parte dell'IN-
PS e del Comune di Rimini.
Chiusi nel recinto dell'orgoglioso
controllo della governance da
parte della Fondazione, una gestione
non all'altezza ha progressivamente
portato al conimissariamento
da parte della
Banca d'Italia, dal quale si sta
oggi faticosamente uscendo. Eppure
altri assetti erano possibili,
le stesse norme nazionali invitavano
a realizzarli ed in sede locale
c'è stato chi li ha indicati. Una
Cassa gemella, come quella
di Ravenna, che era assai più
piccola della nostra, li ha scelti
con successo ed ora il suo presidente
è stato chiamato alla guida
dell'ABI.
TRC Nel '98 dopo un impegnativo
match con il governo Prodi, il
CIPE assegnò a Rimini 140 miliardi
di lire per la realizzazione
del TRC. Ai costi di allora l'opera
era in buona parte coperta da
quei finanziamenti. Dopo che una
gestione dilettantesca già nel
2000 fece perdere quei soldi, ci
si è voluti illudere, nei successivi
10 anni, con le promesse dei diversi
governi che si sono succeduti.
Intanto si è continuato ino-
pinatamente a progettare e a
spendere. Alla fine si è ottenuto
un finanziamento praticamente
dimezzato rispetto a quello originario,
che, ai costi attuali, non
basterà neppure a coprire uno
stralcio funzionale. Nessuno sa
dove saranno reperite le risorse
per concludere l'opera.
Mentre altri comuni come Bologna
hanno convertito i finanziamenti
ricevuti per realizzare altre
opere pubbliche più alla portata,
noi, tutti lo sanno, stiamo coltivando
nel giardino di casa una
clamorosa "incompiuta" degna
della visita di Fabio e Mingo.
Itinera Il presidente Francesco
Sberlati due anni fa ha sbattuto
la porta e se ne è andato dopo avere
cercato inutilmente di spiegare
che soltanto cambiando
profondamente natura la società
di formazione avrebbe avuto un
futuro. Aveva detto anche come
fare. Adesso, conti alla mano, ci
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si comincia a rendere conto che
aveva ragione, ma le sue proposte
si continua a ignorarle. Speriamo
non sia tardi.
Fiera-Palas Il doppio investimento
nei due palazzi di Rimini
e di Riccione è stato un errore
grave e le dimensioni di entrambi
sono eccessive. Gli oneri sono
pesantissimi e la stessa buona
gestione della Fiera rischia di pagarne
le conseguenze. Chi sarà
chiamato a garantire, alla fine,
saranno le casse degli enti soci,
che però difficilmente potranno
bastare. E' evidente che bisogna
battere urgentemente una strada
diversa per attingere a risorse
private. Continuare, a Rimini come
a Riccione, nella cura che ci
ha portato sull'orlo del collasso
è da irresponsabili. L'aeroporto
dovrebbe insegnare qualcosa.
Università Il vicepresidente della
Provincia, Carlo Bulletti, ha detto
recentemente cose illuminanti
sul polo universitario riminese.
Gli scenari per l'università italiana
sono quelli che sono e per ritagliarsi
un proprio spazio sono
necessarie scelte precise e discontinuità.
A leggere con attenzione
le sue osservazioni, per il
futuro non c'è da stare tranquilli.
I governi locali ed UniRimini
prenderanno una iniziativa adeguata
o anche queste parole risuoneranno
nel vuoto? Storie
che si ripetono, nodi che vengono
inevitabilmente al pettine,
ma soprattutto destini ampiamente
annunciati. Chi guida,
tuttavia, non sembra disponibile
ad un serio bilancio autocritico,
tuttalpiù si arrende all'evidenza
e con grande ritardo si dispone
ad accettare gli interventi che bisognava
assumere anni fa e che
oggi purtroppo rischiano di arrivare
fuori tempo massimo. In
ogni caso la regola è che nessuno
è mai responsabile di niente.
Quella riflessione di sistema che
sarebbe necessaria per voltare
pagina è del tutto assente. Avrebbe
un prezzo politico troppo
alto. Riprodurre antichi equilibri,
difendere rendite di posizione e
gruppi di potere consolidati, alimentare
vecchi e non più proponibili
impegni di spesi In una
parola, l'imperativo rimane conservare.
In questo modo il futuro
difficilmente tornerà ad abitare
qui.
Sergio Gambini
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RIMINI
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