Rassegna stampa - Comune di Rimini
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pressunE<br />
orriere<br />
<strong>di</strong> <strong>Rimini</strong> e San Marino<br />
Direttore responsabile: Pietro Caricato<br />
16/02/2013<br />
Perio<strong>di</strong>cità: Quoti<strong>di</strong>ano<br />
Tiratura: n.d.<br />
Diffusione: n.d.<br />
Ladri <strong>di</strong> suolo pubblico, scatta la controffensiva<br />
L'assessore Rossi: «Problema grave, come l'evasione fiscale: i singoli sottraggono un bene <strong>di</strong> tutti»<br />
Via alla mappatura delle aree comunali per evitare le annessioni abusive dei privati<br />
RIMINI. La recinzione e i confini si spostano<br />
d'improvviso, spesso nella notte. E<br />
il terreno <strong>di</strong> cui si è proprietari si allarga<br />
fino a svariate centinaia <strong>di</strong> metri quadri.<br />
Minimo sforzo, massima resa: da Covignano<br />
al lungomare. Il nuovo spazio, annesso<br />
in modo furtivo, viene infatti usato<br />
come «parcheggio, giar<strong>di</strong>no, come terreno<br />
agricolo o come luogo dove e<strong>di</strong>ficare».<br />
Le opzioni sono numerose, peccato che<br />
le aree in questione appartengano al <strong>Comune</strong><br />
o anche al Demanio. Spazi pubblici<br />
che i privati prendono <strong>di</strong> mira, cercando<br />
<strong>di</strong> inglobarli nelle loro posse<strong>di</strong>menti. «Un<br />
problema grave su cui stiamo cercando <strong>di</strong><br />
prestare la massima attenzione», tuona<br />
l'assessore Na<strong>di</strong>a Rossi, con delega ai<br />
Rapporti con il territorio. E' lei a puntare<br />
il <strong>di</strong>to contro i tanti che ogni anno gio-<br />
I furti <strong>di</strong> terreno da<br />
Covignano al lungomare<br />
servono per allargare<br />
«parcheggi, giar<strong>di</strong>ni<br />
aree agricole o come<br />
luogo dove e<strong>di</strong>ficare»<br />
cano sporco: «Si parla<br />
molto <strong>di</strong> evasione fiscale,<br />
ma a <strong>Rimini</strong> sul versante<br />
dei terreni pubblici sottratti<br />
irregolarmente c'è<br />
lo stesso problema <strong>di</strong> fondo:<br />
i singoli fanno i furbi e<br />
chi ci rimette sono gli altri<br />
150mila riminesi che<br />
vengono privati <strong>di</strong> un bene<br />
che appartiene a tut-<br />
ti».<br />
Il motivo lo spiega lo stesso assessore:<br />
«Stiamo parlando <strong>di</strong> terreni pubblici, anche<br />
molto gran<strong>di</strong>, in cui il <strong>Comune</strong> deve<br />
intervenire per sottrarli e dare loro una<br />
seconda vita: un centro per anziani, per<br />
giovani, o un'area destinata a verde, un<br />
orto sociale». Invece spuntano costruzioni<br />
abusive o recinzioni mirate ad allargare<br />
terreni agricoli, semplici giar<strong>di</strong>ni.<br />
Difficile quantificare la vastità del problema.<br />
La <strong>di</strong>fficoltà che si presenta, come<br />
confermano anche dagli uffici comunali,<br />
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è infatti rappresentata «dal territorio<br />
molto vasto: fare un controllo capillare<br />
necessiterebbe <strong>di</strong> una nutrita squadra destinata<br />
solo a questo lavoro <strong>di</strong> monitoraggio<br />
sul campo».<br />
E <strong>di</strong> questi tempi è un lusso troppo alto.<br />
Un tempo, precisano ancora dall'amministrazione,<br />
«avevamo numerose segnalazioni<br />
anche dai consigli <strong>di</strong> quartiere,<br />
ma adesso che sono stati aboliti non abbiamo<br />
più questo vantaggio». Anche perché,<br />
come spiegano ancora da Palazzo Ga-<br />
rampi, «è un problema attuale,<br />
ma che allo stesso<br />
tempo si trascina dagli<br />
anni Quaranta, quando i<br />
controlli erano molto meno<br />
serrati: i lavori arretrati<br />
non mancano». Ecco<br />
perché dal <strong>Comune</strong> è scattata<br />
una controffensiva,<br />
con tanto <strong>di</strong> mappatura<br />
dei terreni a <strong>di</strong>sposizione<br />
da parte del patrimonio pubblico. «Un<br />
modo semplice ed efficace», prosegue la<br />
Rossi, «adottato da questa amministrazione<br />
per riuscire a capire dove intervenire».<br />
Le situazioni non sono però semplici.<br />
Anzi. Già perché bisogna fare i conti con<br />
il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> usucapione: l'acquisto della<br />
proprietà da parte del privato basato sul<br />
perdurare, almeno 20 anni, del possesso<br />
del terreno occupato. Insomma, si finisce<br />
in Tribunale. E l'esito davanti al giu<strong>di</strong>ce<br />
non è scontato. Sono infatti do<strong>di</strong>ci le cause<br />
in cui il <strong>Comune</strong> ha avuto la peggio coi<br />
privati, tre delle quali in via definitiva.<br />
Decine, invece, quelle in cui nel corso degli<br />
anni hanno visto il pubblico avere la<br />
meglio. Ma sono solo la punta <strong>di</strong> un iceberg.<br />
E la Rossi riba<strong>di</strong>sce: «Son un bene<br />
che appartiene a tutti e a cui il <strong>Comune</strong><br />
non rinucerà».<br />
Pericolo usucapione:<br />
per ora sono do<strong>di</strong>ci i<br />
casi in cui il <strong>Comune</strong><br />
ha avuto la<br />
peggio in Tribunale<br />
contro i privati<br />
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Cronaca d M m<br />
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