01 Panazza.pdf - BOLbusiness
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11] Giovanni Labus e l’iscrizione del Capitolium di Brescia 11<br />
co metodo di indagine, affinatosi col tempo e che lo aveva portato<br />
a costruirsi uno schedario personale dedicato alle lapidi<br />
iscritte, ma che veniva costantemente confrontato e aggiornato<br />
grazie alla ininterrotta e paziente osservazione degli originali.<br />
Solo attraverso questo lungo e attento lavoro era possibile<br />
ricavare, anche da pochi frammenti, un testo sufficientemente<br />
completo e meglio interpretabile: “Per vostra regola i<br />
supplementi sono mie fantasie: di alcuni sono certissimo, come<br />
se vedessi la pietra intatta, ma di alcuni altri non ho che<br />
delle congetture urgenti e fondate, ma congetture sempre” 21 ;<br />
“Benché sia persuaso che non avete mancato di accingervi all’esatto<br />
raffronto delle lapidi … non posso a meno di non ricordarvi<br />
questa incombenza, trovandola io indispensabile …<br />
per essere certissimo della genuina loro lezione … Conviene<br />
solo armarsi di pazienza, e non risparmiare qualche minuto<br />
per confrontare lo scritto col marmo parola a parola, lettera a<br />
lettera …” 22 .<br />
Nonostante Giovanni Labus abbia rappresentato, per la sua<br />
dottrina antiquaria e per il rigoroso metodo interpretativo da<br />
lui adottato, un punto fermo e un modello pressoché ineguagliato<br />
nel panorama bresciano dei cultori di antichità per tutto<br />
l’Ottocento, tuttavia non fu risparmiato in diverse circostanze<br />
dalle critiche severe e a volte graffianti di Teodoro<br />
Mommsen23 . Il grande storico tedesco, infatti, all’epoca della<br />
revisione del materiale epigrafico bresciano in vista della pubblicazione<br />
del quinto volume del Corpus Iscriptionum Latinarum,<br />
più volte rimprovera il Labus forse anche perché indispettito<br />
nei confronti degli eredi dello studioso bresciano<br />
che non gli avevano acconsentito l’accesso alla biblioteca del<br />
loro avo, ricca di documenti e manoscritti fondamentali per le<br />
21 Lettera in data 13 maggio 1828 (BELLEZZA 1975, p. 104).<br />
22 Lettera in data 22 novembre 1828 (BELLEZZA 1975, p. 104).<br />
23 A. ALBERTINI, Romanità di Brescia antica. Cenni di storia di Brescia nell’<br />
età repubblicana e altri scritti, supplemento ai “Commentari dell’Ateneo di<br />
Brescia per l’ anno 1978”, Brescia 1978, p. 170 e p. 176, nota 33 bis.