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3] Giovanni Labus e l’iscrizione del Capitolium di Brescia 3<br />
gioni dell’archeologia bresciana e, dall’altro, vogliono tentare<br />
di far luce sul metodo di indagine perseguito da Giovanni Labus<br />
nel difficile mestiere di epigrafista.<br />
Nato a Brescia il 19 aprile 1775, egli intraprende gli studi<br />
ecclesiastici presso il seminario vescovile per poi abbandonarli<br />
nel 1797, dopo aver maturato una svolta laicista e repubblicana<br />
che lo indirizza a promuovere un’Unione delle Libere Repubbliche,<br />
tra cui la Repubblica Bresciana. Laureatosi in Diritto<br />
presso l’Università di Bologna (1806) è a Milano, come segretario<br />
Capo Divisione dell’Intendenza dei Beni della Corona<br />
(1807); membro della Società degli Amici di Antonio Rosmini,<br />
è specialmente dal 1811 che inizia a dedicarsi allo studio<br />
dell’archeologia con particolare attenzione riservata all’epigrafia.<br />
Gli anni di apprendimento giovanili e la consuetudine, mai<br />
interrotta, con le lingue classiche costituiscono la necessaria<br />
premessa affinché l’appassionata attenzione riservata alle antiche<br />
lapidi inscritte divenga la ragione stessa della sua esistenza.<br />
Il nostro viaggio alla ricerca di Vespasiano inizia da una<br />
lunga discussione dedicata dal Labus a un’epigrafe scoperta i<br />
primissimi giorni di ottobre del 1822, durante la costruzione<br />
di una cantina presso l’angolo fra le attuali via Mazzini e via<br />
delle Antiche Mura e che viene messa in relazione dallo studioso<br />
con l’esistenza a Brescia di un anfiteatro 4 . Nel corso della<br />
dissertazione, prendendo a testimone l’inequivocabile voce<br />
delle molte epigrafi sacre che la città e il territorio avevano fino<br />
ad allora restituito, egli si chiede dove potessero essere collocati<br />
i più importanti edifici pubblici della città romana, dal-<br />
4 Intorno varj antichi monumenti scoperti in Brescia. Dissertazione del dott.<br />
Giovanni Labus. Relazione del prof. Rodolfo Vantini ed alcuni cenni sugli<br />
scavi del signor Luigi Basiletti pubblicati dall’Ateneo Bresciano, Brescia 1823,<br />
pp. 49-119 (l’opera, d’ora in avanti, sarà citata come Intorno varj antichi monumenti<br />
1823) . L’iscrizione CIL V 4392 è stata pubblicata poi anche da Albino<br />
Garzetti, che ha in gran parte accolto la lezione del Labus (GARZETTI<br />
1984, p. 121, n. 184). Una sintesi della vicenda che ha portato Giovanni Labus<br />
a occuparsi dell’iscrizione del Capitolium è anche in P. PANAZZA, Giovanni<br />
Labus e l’iscrizione dedicatoria del Capitolium, in “Ex Libris”, 5, settembre<br />
2009, pp. 6-7.