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4 PIERFABIO PANAZZA<br />
[4<br />
l’anfiteatro ai templi consacrati alle divinità di tradizione locale<br />
e, naturalmente, al Capitolium.<br />
Ma non sono solo le pietre inscritte a sollecitare l’attenzione<br />
dell’archeologo, bensì anche quegli elementi architettonici<br />
antichi che egli riconosce reimpiegati, per esempio, nelle possenti<br />
murature della Pallata, nell’edificio delle Carceri in piazza<br />
Loggia e in altri palazzi cittadini. Il numero di siffatti reperti<br />
lapidei, ma specialmente le indubbie qualità architettoniche<br />
e la ricercatezza dei motivi decorativi, sono considerati<br />
l’ennesima prova per sostenere che l’antica Brixia doveva essere<br />
dotata di monumenti davvero grandiosi.<br />
Nel procedere del suo ragionamento ecco che il Labus si<br />
pone una nuova domanda cruciale: ma che tipo di fabbriche<br />
dovevano essere queste ricche e imponenti strutture, e soprattutto,<br />
chi mai poté esserne il committente? Nel bel mezzo di<br />
queste sue considerazioni, il nome di Vespasiano lo si incrocia<br />
quasi accidentalmente e all’imperatore reatino lo studioso<br />
attribuisce la possibile paternità d’uno o più di quegli antichi<br />
monumenti di Brixia. Singolare è il fatto di come il Labus appaia<br />
in queste pagine assolutamente convinto di tale possibilità,<br />
benché in precedenza nessuno degli eruditi che si erano<br />
occupati delle cose bresciane avesse mai fatto riferimento al<br />
capostipite dei Flavi. A questo punto veniamo informati della<br />
vicenda che ha come protagonisti un paio di frammenti di<br />
una grande iscrizione, che tuttavia in passato era stata erroneamente<br />
interpretata, anche a causa del suo trasporto lontano<br />
dal luogo di rinvenimento e in conseguenza del fatto che,<br />
nella nuova sede, i due monconi erano stati murati posposti.<br />
Poco dopo l’atto solenne di fondazione del palazzo della Loggia,<br />
avvenuto il 5 marzo 1492 con la posa della pietra augurale 5 ,<br />
5 V. FRATI-I.GIANFRANCESCHI-F. ROBECCHI, La Loggia di Brescia e la sua<br />
piazza. Evoluzione di un fulcro urbano nella storia di mezzo millennio, II,<br />
Brescia 1995, p. 23. Rimarchevole il fatto che nell’epigrafe il costruendo edificio<br />
sia identificato con il dotto latinismo di basilica (P. PANAZZA, Riflessi<br />
dell’antico a Brescia fra XV e XVI secolo, in «Commentari dell’Ateneo di<br />
Brescia» (2004), Brescia 2007, p. 315).