01 Panazza.pdf - BOLbusiness
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7] Giovanni Labus e l’iscrizione del Capitolium di Brescia 7<br />
scia «compilata secondo i metodi attualmente ricevuti e depurata<br />
con le regole di sana critica da tutto ciò che non fosse abbastanza<br />
comprovato o ragionevolmente dedotto, al che saranno<br />
di sommo giovamento le scoperte fattesi in progresso d’indizi o<br />
rimasugli di fabbriche antiche, di lapidi con interessanti iscrizioni<br />
ecc.» 11 . Sono questi i principi che fanno da scenario a una delle<br />
stagioni più fervide e intense per la cultura bresciana, durante<br />
la quale l’azione congiunta di Ateneo e Municipalità cittadina ha<br />
avuto il merito di recuperare le vestigia della città romana.<br />
Prendendo le mosse da quelle nobili intenzioni, la competenza<br />
e l’impegno profusi da personalità come Luigi Basiletti,<br />
Paolo Brognoli, Luigi Lechi, Gaetano Maggi, Girolamo<br />
Monti, Giovan Battista Soncini, Paolo Tosio e Rodolfo Vantini<br />
e lo stesso Labus portano all’apertura del cantiere di scavo<br />
lungo il lato settentrionale di piazza del Novarino, presso<br />
l’unica colonna superstite del Capitolium, all’epoca inglobata<br />
nell’orto di proprietà del conte Galeazzo Luzzago 12 .<br />
Le operazioni di sterro iniziano nell’aprile 1823 e, nell’arco<br />
dei primi cinque mesi, si svolgono con una certa rapidità,<br />
portando alla messa in luce delle colonne del lato occidentale<br />
del tempio, unitamente alla scoperta di frammenti di decorazione<br />
architettonica e di alcune iscrizioni 13 . Le maggiori diffi-<br />
11 Il passo è tratto dalla lettera che la Congregazione Municipale, presieduta<br />
dal conte Roberto Corniani, invia il 17 dicembre 1822 all’Ateneo di Brescia<br />
(I. GIANFRANCESCHI VETTORI, Museo Scuola Città: per la riorganizzazione<br />
e l’uso didattico dei beni culturali a Brescia, Brescia 1978, p. 99).<br />
12 Sull’intera campagna di scavo, avviata nel 1823 e pubblicata nel 1838 per<br />
cura dell’Ateneo di Brescia (G. NICOLINI, R. VANTINI, G. LABUS, Museo<br />
bresciano illustrato, Brescia 1838), si veda più recentemente anche PANAZ-<br />
ZA 2004, pp. 505-512.<br />
13 È del 10 agosto 1823 la relazione illustrata di L. BASILETTI, Alcuni cenni<br />
sullo scavo del tempio di Ercole e di un antico mosaico, in Intorno vari antichi<br />
monumenti scoperti in Brescia, Brescia 1823, p. 133 sgg. Nel frattempo<br />
l’Imperial Regia Delegazione Provinciale aveva provveduto a emanare una<br />
circolare a stampa, datata 23 maggio 1823, con la quale si invitavano i proprietari<br />
a fare dono dei «monumenti lapidari, o di scritti, o di belle arti …<br />
onde formare un Patrio Museo» (cfr. MONDINI, 1979, p. 58).