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CENTINAIA DI FINANZIERI DELLA LEGIONE DI TRIESTE ...

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de rilevanza storica e sociale che si<br />

era consumato a danno di migliaia di<br />

inermi cittadini italiani.<br />

Evidentemente le Foibe dovevano<br />

essere ignorate forse a causa di un<br />

compromesso politico-ideologico di<br />

cui oggi riconosciamo tutti i limiti.<br />

Comunque, dopo sessant’anni, sia<br />

pure tardivamente, con l’attuale<br />

Governo si è usciti dal lungo oblìo<br />

facendo conoscere agli italiani la<br />

dolorosa vicenda delle Foibe, promulgando<br />

la legge 30 marzo 2004 n. 92,<br />

“Istituzione del ‘Giorno del ricordo’ in<br />

memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo<br />

giuliano-dalmata, delle vicende<br />

del confine orientale e concessione<br />

di un riconoscimento ai congiunti<br />

degli infoibati”.<br />

È bene ora ricordare le vicende<br />

che hanno segnato i 60 anni di dimenticanza:<br />

lo sgomento, il dolore, la fede<br />

e la commozione avevano suscitato<br />

nell’animo degli italiani un sentimento<br />

di grande pietà, ma anche di esecrazione<br />

nei confronti di chi aveva voluto<br />

nascondere la verità.<br />

Il 12 novembre 1959, a Basovizza,<br />

in occasione della chiusura delle foibe<br />

con una grande “Pietra Tombale”,<br />

veniva organizzata una commovente<br />

cerimonia con una solenne Messa a<br />

suffragio dei gloriosi Caduti, celebrata<br />

dal Vescovo di Trieste, sotto le braccia<br />

di un Crocifisso alto 3 metri, avente<br />

ai suoi lati, come scorta d’onore,<br />

Carabinieri in alta uniforme, Finanzieri,<br />

Agenti di Polizia, Soldati, Marinai e<br />

Avieri, alla presenza di centinaia di<br />

bandiere e medaglieri delle varie<br />

Associazioni Combattentistiche, d’Arma<br />

e patriottiche, delle più alte Autorità<br />

civili, militari e religiose di Trieste<br />

e dell’lstria, nonché di una nutrita rappresentanza<br />

di profughi giuliani e dalmati,<br />

di Gonfaloni delle varie città del<br />

Friuli-Venezia Giulia, delle scolaresche<br />

di Trieste e di una folla di circa<br />

2.000 persone, commossa, che pregava<br />

in silenzio con grande dolore e<br />

commozione.<br />

Il 23 giugno 1985, ricorrendo<br />

anche il quarantennale dell’olocausto,<br />

il “Comitato per le onoranze ai Caduti<br />

delle Foibe”, presieduto dal Presidente<br />

della Federazione Nazionale Grigioverde,<br />

Eugenio Mattarelli, di cui<br />

facevano parte Autorità civili e alcuni<br />

Generali di Trieste, tra i quali Angelo<br />

Truzi, Marcello Lorenzini, Renato<br />

Segatti, per la Federazione Grigioverde,<br />

Ermanno Sonzio, per la Federazione<br />

Combattenti e Reduci, Enrico<br />

Tagliaferro e Tullio Delise, per la Lega<br />

Nazionale, Domenico Raguso, per<br />

l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo<br />

ed Emilio Giosio per l’Associazione<br />

Nazionale Finanzieri d’Italia, aveva<br />

organizzato una grande manifestazione<br />

di fede religiosa e patriottica a<br />

Basovizza.<br />

Schieramento delle Sezioni ANFI e della rappresentanza degli ufficiali del Corpo,<br />

per la cerimonia dell’inaugurazione della grande Stele a ricordo dei Finanzieri trucidati<br />

nelle Foibe.<br />

Migliaia di cittadini triestini, del<br />

Goriziano e dell’lstria, si erano raccolti<br />

in preghiera attorno alla grande<br />

“Pietra Tombale” assieme alle più alte<br />

Autorità civili, militari e religiose, con<br />

la partecipazione di migliaia di persone.<br />

Furono sparsi fiori, la pietà aveva<br />

dominato, le bandiere erano state<br />

abbassate, gli uomini in armi delle<br />

Forze Armate e di Polizia si erano irrigiditi<br />

nell’attenti e gli altri avevano piegato<br />

il capo con grande commozione<br />

e tristezza. Erano presenti, tra le altre<br />

Autorità, le Medaglie d’Oro al Valor<br />

Militare: Ferruccio Brandi, Giorgio<br />

Cobolli, Luigi Ferraro, Gino Matiussi,<br />

e Spartaco Schergat.<br />

Il 21 settembre 1995, nel cinquantennale<br />

delle Foibe e ricorrendo<br />

anche la festività del celeste Patrono<br />

della Guardia di Finanza, San Matteo,<br />

I’lspettore per l’ltalia Nord Orientale<br />

della Guardia di Finanza, Gen. D.<br />

Luciano Luciani, e il Presidente<br />

Nazionale dell’A.N.F.I., Gen. C.A. Pie-<br />

tro Di Marco, organizzarono, presso la<br />

nuova Brigata di Basovizza e presso<br />

le Foibe, significative e commoventi<br />

cerimonie a ricordo dei gloriosi Caduti<br />

e in particolare dei 97 Finanzieri della<br />

Caserma di Via Campo Marzio barbaramente<br />

trucidati nelle Foibe di<br />

Basovizza, dopo che gli stessi avevano<br />

combattuto per cacciare i tedeschi<br />

da Trieste, è da ricordare che, a Trieste,<br />

per la pericolosa presenza dei<br />

soldati jugoslavi e specialmente dei<br />

partigiani di Tito, c’era stato un gene-<br />

rale sbandamento di civili, militari, forze<br />

di polizia e vigili urbani, ma molti<br />

Finanzieri della Caserma di Via Campo<br />

Marzio erano rimasti ai loro posti di<br />

servizio e questo gli era costato il<br />

martirio delle Foibe.<br />

Presso la Caserma di Basovizza il<br />

Generale Luciani, alla presenza di<br />

ufficiali, sottufficiali e finanzieri in servizio<br />

e in congedo, scopriva una stele<br />

in marmo che riportava i nominativi<br />

dei 97 finanzieri.<br />

Quindi, assieme agli ufficiali e ad<br />

una rappresentanza di militari in servizio<br />

e in congedo, si portava presso la<br />

Foiba di Basovizza, dove, accompagnato<br />

dal Generale Di Marco, dal<br />

Generale Guido, Comandante della<br />

Zona di Trieste e dal Colonnello Picciafuochi,<br />

Comandante della Legione<br />

di Trieste, deponeva una corona di<br />

alloro sulla grande Pietra Tombale a<br />

ricordo di tutti i Caduti delle Foibe.<br />

Subito dopo il Gen. Di Marco,<br />

accompagnato dal Colonnello Picciafuochi,<br />

provvedeva allo scoprimento<br />

4 Fiamme Gialle 2-3 / 2005

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