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CENTINAIA DI FINANZIERI DELLA LEGIONE DI TRIESTE ...

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IL PUNTO SULLE NOVITÀ TRIBUTARIE E AMMINISTRATIVE<br />

Premessa<br />

Ormai da tempo la Legge finanziaria<br />

annuale costituisce il veicolo attraverso<br />

il quale introdurre in maniera più<br />

o meno scoperta modifiche di vario tipo<br />

nell’ordinamento tributario, dirette<br />

al conseguimento degli obiettivi della<br />

politica economica e finanziaria (come<br />

rilevato autorevolmente da Enrico De<br />

Mita nel numero 3 alla Guida alla<br />

Riforma fiscale, edita a cura della Guida<br />

normativa del Sole-24 Ore). Così<br />

come è avvenuto per la legge finanziaria<br />

2005 per la complessità delle discipline<br />

introdotte o modificate,unitamente<br />

alle misure economiche contingenti<br />

per il 2005.<br />

In questo numero intendiamo richiamare<br />

l’attenzione dei nostri soci<br />

sulle nuove misure di contrasto all’evasione<br />

fiscale, già delineate genericamente<br />

nelle “Linee Guida” tracciate<br />

dal Ministro dell’Economia e delle Finanze<br />

per l’emanazione della Direttiva<br />

generale per l’azione amministrativa e<br />

la gestione per l’anno 2005. In generale<br />

con tali Linee Guida si richiede<br />

l’attuazione di una mirata programmazione<br />

dell’attività di verifica e controllo,<br />

al fine di attuare un capillare contrasto<br />

alla evasione fiscale e adottare misure<br />

dirette a favorire l’emersione dell’economia<br />

irregolare, proseguendo (ovviamente<br />

con le stesse metodologie di<br />

accertamento e controllo, cui saranno<br />

inserite talune modifiche alle procedure<br />

di controllo e ai poteri per l’accertamento,<br />

al fine di renderle più efficaci)<br />

nel consolidato sistema di contrasto<br />

all’evasione fiscale e di tutela dell’economia.<br />

Sistema, invero complesso, perché,<br />

secondo le stesse Linee Guida,<br />

sarà articolato in più attività in sinergia<br />

fra loro, quali: il potenziamento dell’attività<br />

di intelligence, anche con riferimento<br />

alla contraffazione di prodotti;<br />

l’adozione di strategie e programmi di<br />

controllo che contribuiscono a contrastare<br />

l’evasione in materia di IVA; le<br />

misure rivolte all’accertamento delle<br />

violazioni in materia di imposte dirette<br />

e indirette sugli immobili; il continuo<br />

monitoraggio dei fenomeni legati agli<br />

aumenti dei prezzi (carovita) e delle<br />

tariffe; l’aggiornamento degli studi di<br />

settore per categorie professionali (ai<br />

fini di acquisire maggiori entrate ovviamente);<br />

ed il rafforzamento del presidio<br />

sul territorio.<br />

La Legge finanziaria 2005 in<br />

realtà accoglie le istanze governative<br />

di un intervento orientato su cinque<br />

settori di intervento e aree critiche riguardanti:<br />

– gli studi di settore:in tale area si<br />

deve procedere con la revisione degli<br />

studi di settore, per consentire un aggiornamento<br />

(o manutenzione) che<br />

possa dare un aumento dei livelli di<br />

congruità, con lo scopo di far emergere<br />

maggiori imponibili; ed inoltre<br />

con un intervento su soggetti che<br />

hanno scelto il regime ordinario per<br />

sottrarsi ad accertamenti automatici,<br />

ed un collegamento dei rimodernati<br />

studi di settore al concordato preventivo<br />

triennale;<br />

– il settore degli immobili: per una<br />

azione massiccia di contrasto agli affitti<br />

in nero, coordinando il rilevamento<br />

di dati esistenti in banche dati immobiliari,<br />

con accessi brevi a tappeto nelle<br />

agenzie immobiliari e controlli su soggetti<br />

specifici, selezionati in base a caratteristiche<br />

predefinite, nei confronti<br />

dei quali poter controllare i conti bancari<br />

quando gli affitti dichiarati non superino<br />

determinate soglie minime; oltre<br />

alla revisione e manutenzione delle<br />

rendite catastali e dei valori imponibili<br />

ai vari tributi, I.C.I. inclusa;<br />

– le frodi IVA:per una lotta più decisa<br />

alle frodi IVA, con una maggiore<br />

vigilanza sui meccanismi dell’IVA co-<br />

di Tommaso Santamaria<br />

LA LEGGE FINANZIARIA 2005<br />

LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE E GLI IN<strong>DI</strong>RIZZI PROGRAMMATICI<br />

DELL’ATTIVITÀ <strong>DI</strong> POLIZIA ECONOMICA E FINANZIARIA<br />

munitaria e concentrando l’attenzione<br />

sul settore delle auto, nel quale sono<br />

state già accertate rilevanti truffe che<br />

hanno coinvolto centinaia di operatori,<br />

ed in altri settori a rischio come quelli<br />

riguardanti il commercio di carni, telefoni<br />

cellulari, computer, rimborsi, false<br />

fatturazioni;<br />

– la riscossione dei tributi:per incrementare<br />

la quale si è pensato anche<br />

a facilitare l’applicazione di misure<br />

cautelari da parte dei concessionari<br />

della riscossione, dopo il fallimento<br />

delle cosiddette ganasce fiscali;<br />

– le verifiche fiscali in materia di<br />

imposte sui redditi, IVA e IRAP: incrementando<br />

le verifiche parziali nei confronti<br />

di grandi e medi soggetti, senza<br />

abbandonare il controllo generalizzato<br />

nei confronti di tutte le categorie dei<br />

contribuenti, sorrette da una accurata<br />

attività di intelligence.<br />

Per il conseguimento dei suddetti<br />

obiettivi la Legge finanziaria 2005 ha<br />

modificato, peraltro, anche la normativa<br />

vigente in materia di indagini e<br />

accertamenti bancari, come vedremo<br />

in seguito, facendo seguire elementi<br />

informativi generali sugli indirizzi programmatici<br />

per l’attività di polizia<br />

economica e finanziaria e per l’accertamento,<br />

espresse tempestivamente<br />

in aderenza alle suddette Linee<br />

Guida, dal Comando Generale<br />

della Guardia di finanza e dalla<br />

Agenzia delle Entrate.<br />

Modifiche ai poteri di accertamento<br />

e controllo con particolare riferimento<br />

alle indagini bancarie<br />

I commi 405 e 406 dell’articolo 1<br />

della Legge finanziaria hanno modificato<br />

l’articolo 32 del DPR. n.<br />

600/1973, disponendo che, ai fini dell’accertamento<br />

delle imposte dirette e<br />

dell’IVA, gli Uffici (dell’Agenzia delle<br />

26 Fiamme Gialle 2-3 / 2005

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