modello organizzativo e di gestione - Trenitalia
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RFI<br />
rilevanza in considerazione delle responsabilità assunte. Per ciascuna struttura/posizione<br />
organizzativa sono in<strong>di</strong>viduate le seguenti attribuzioni:<br />
- titolarità,<br />
- missione,<br />
- aree <strong>di</strong> responsabilità,<br />
- articolazione organizzativa,<br />
- sede <strong>di</strong> lavoro.<br />
RFI S.p.A. è articolata in Direzioni centrali e compartimentali (<strong>di</strong>pendenti dalle strutture<br />
centrali ed aventi specifica competenza nell’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimento), che sono<br />
state coinvolte nell’attività dell’Organismo volta alla definizione del Modello.<br />
Per la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un Modello idoneo, l’Organismo ha proceduto a<br />
sensibilizzare/informare il personale sulla nuova <strong>di</strong>sciplina della responsabilità<br />
amministrativa societaria, attraverso incontri <strong>di</strong>dattici - curati in collaborazione con la<br />
S.O. Penale della Direzione Legale - vertenti sui contenuti essenziali della normativa e<br />
sull’importanza che rivestono le procedure operative e <strong>di</strong> controllo nell’orientare i<br />
comportamenti nel tessuto aziendale.<br />
L’Organismo ha, quin<strong>di</strong>, pre<strong>di</strong>sposto per ogni Direzione centrale un questionario<br />
standard, articolato in quesiti volti a rilevare:<br />
1. l’effettiva coincidenza delle funzioni/mansioni esercitate con la missione/aree <strong>di</strong><br />
responsabilità formalmente assegnate e l’eventuale titolarità <strong>di</strong> processi ulteriori<br />
rispetto a quelli compresi nelle aree <strong>di</strong> responsabilità co<strong>di</strong>ficate;<br />
2. l’intrattenimento <strong>di</strong> rapporti con Pubbliche Amministrazioni e/o privati che<br />
svolgono pubbliche funzioni/servizi;<br />
3. la richiesta e/o <strong>gestione</strong> <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> pubblici (finanziamenti comunitari, statali, <strong>di</strong><br />
Enti Pubblici Locali, ecc.);<br />
4. la possibilità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare nel contesto societario attività regolate da norme <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>ritto pubblico e atti autoritativi, qualificabili come “pubblico ufficio” o<br />
“pubblico servizio” a norma degli artt. 357 e 358 c.p.;<br />
5. la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> cassa/banca;<br />
6. la <strong>gestione</strong> <strong>di</strong> flussi informativi che alimentano la contabilità generale ed il<br />
bilancio;<br />
7. i contatti con i me<strong>di</strong>a, la Società <strong>di</strong> Revisione, la Consob, le Autorità pubbliche <strong>di</strong><br />
Vigilanza, ecc.;<br />
8. il ricorrere <strong>di</strong> comportamenti rilevanti in relazione alla commissione dei reati <strong>di</strong><br />
terrorismo o eversione dell’or<strong>di</strong>ne democratico e dei reati contro la libertà<br />
in<strong>di</strong>viduale ed i presi<strong>di</strong> esistenti;<br />
9. l’esistenza del sistema <strong>di</strong> controllo interno, con particolare riferimento al sistema<br />
autorizzativo, alla procedure operative, al sistema <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> e ai<br />
principi etici formalizzati.<br />
I questionari sono stati sottoposti all’attenzione dei Responsabili delle Direzioni e <strong>di</strong> altri<br />
Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 - Parte Generale<br />
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