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Repubblica di Corea - Ice

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<strong>di</strong>retta da un agente coreano. Tutti gli altri investimenti italiani sono uffici <strong>di</strong> rappresentanza<br />

commerciale <strong>di</strong>retti per la maggior parte da coreani.<br />

Gli investimenti coreani in Italia sono ugualmente scarsi, per vari motivi fra cui le barriere<br />

linguistiche e le <strong>di</strong>fficoltà causate dalla struttura industriale italiana, <strong>di</strong> fatto completamente<br />

<strong>di</strong>versa da quella coreana in quanto fondata sulle piccole-me<strong>di</strong>e imprese. Secondo i dati<br />

rilasciati dalla Export – Import Bank of Korea, l’istituzione bancaria semi-statale specializzata<br />

in transazioni <strong>di</strong> interscambio commerciale, investimenti e sviluppo delle risorse naturali<br />

all’estero, nel 2009 gli investimenti coreani in Italia ammontano a soli 5,40 mln USD per un<br />

totale <strong>di</strong> 17 casi, contro 292 mln USD in Germania, 264,42 mln in Francia, 1.67 mld USD nel<br />

Regno Unito. Sul totale investito in Italia <strong>di</strong> 5,40 mln USD, 2,67 mln interessano i servizi e 1,38<br />

mln la <strong>di</strong>stribuzione al dettaglio e all’ingrosso. Gli ultimi dati del primo semestre 2010 hanno<br />

mostrato un totale investito <strong>di</strong> 693mila USD per un totale <strong>di</strong> 10 casi.<br />

2. INDIVIDUAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ DI MERCATO PER L’ITALIA<br />

a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale<br />

Settore Macchinari<br />

Nel primo semestre del 2010 le importazioni coreane <strong>di</strong> macchinari e componenti<br />

elettromeccanici (V. doganale merceologica 84, 85) hanno totalizzato 52 miliar<strong>di</strong> USD, con un<br />

aumento del 30,91% rispetto all’anno precedente. Sul totale le importazioni coreane dall’Italia<br />

<strong>di</strong> tali categorie merceologiche hanno pesato per l’1,26%, pari a 654 milioni USD, con un<br />

incremento del 12,97%.<br />

Nello stesso periodo le importazioni coreane dai Paesi concorrenti sono state: Cina (14 miliar<strong>di</strong><br />

USD, +27,71% rispetto all’anno scorso), Giappone (10 miliar<strong>di</strong> USD, +36,09%), Stati Uniti (7<br />

miliar<strong>di</strong> USD, +64%), Taiwan (5 miliar<strong>di</strong> USD, +49,64%) e Germania (3 miliar<strong>di</strong> USD,<br />

+10,95%). Come si evince anche dalle statistiche durante il primo semestre <strong>di</strong> quest’anno<br />

l’industria sudcoreana ha proseguito nella ripresa grazie soprattutto agli investimenti interni.<br />

Infatti le importazioni <strong>di</strong> tutti i Paesi concorrenti sono incrementate. In particolare gli USA<br />

hanno registrato un aumento del 64% rispetto allo stesso periodo del 2009.<br />

Per quanto riguarda le strategie <strong>di</strong> penetrazione commerciale occorre considerare che la maggior<br />

parte delle piccole-me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>tte italiane opera nel settore della subfornitura, una nicchia<br />

caratterizzata da un’elevata concorrenza da parte dei prodotti asiatici, in particolare cinesi,<br />

coreani e giapponesi. Una strategia <strong>di</strong> marketing vincente potrebbe essere rappresentata dalla<br />

partecipazione dei produttori italiani alla fiera <strong>di</strong> settore attraverso un unico Punto Italia,<br />

permettendo così un importante taglio dei costi <strong>di</strong> acquisto ed allestimento degli stand. Per gli<br />

elevati costi <strong>di</strong> trasporto ed i lunghi tempi <strong>di</strong> montaggio connessi, ad oggi alcune aziende<br />

italiane non espongono i loro prodotti in occasione <strong>di</strong> fiere <strong>di</strong> settore; tuttavia in tali occasioni<br />

sarebbe opportuno proporre almeno video <strong>di</strong> presentazione dei prodotti e servirsi <strong>di</strong> un agente<br />

locale per attirare l’attenzione dei buyer ed illustrare il funzionamento dei macchinari.<br />

Per riuscire a vendere la tecnologia italiana in un Paese così lontano è infatti in<strong>di</strong>spensabile<br />

investire costantemente in pubblicità, creare e mantenere una buona reputazione, offrire servizi<br />

personalizzati <strong>di</strong> manutenzione. L’attenzione alla customer care <strong>di</strong>venta tanto più necessaria se<br />

si considera l’elevato costo <strong>di</strong> questo genere <strong>di</strong> macchinari e la scarsa propensione al<br />

cambiamento delle fabbriche acquirenti, riluttanti a cambiare fornitore per evitare nuovi costi <strong>di</strong><br />

set-up e formazione.<br />

Macchine utensili<br />

L’industria italiana <strong>di</strong> macchine utensili, robot e automazione è tra<strong>di</strong>zionalmente caratterizzata<br />

da un notevole grado <strong>di</strong> flessibilità, riuscendo a fornire macchine e sistemi altamente<br />

personalizzati che incontrino le specifiche esigenze degli utilizzatori. Nonostante ciò la crisi<br />

Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010

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