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finanziaria europea del primo semestre 2010 ha provocato una gravissima riduzione della domanda sia sul mercato italiano che sul mercato europeo. Nei primi tre mesi dell’anno la crisi è proseguita, pur attenuandosi: il calo, sia delle esportazioni, sia delle importazioni, si è significativamente ridotto. Al contrario dell’Italia il volume delle importazioni e delle esportazioni coreane di macchine utensili durante il primo semestre del 2010 è aumentato grazie all’incremento dei consumi interni nel settore automobilistico e dell’elettricità/elettronica grazie a sua volta al buon andamento del totale delle esportazioni coreane. Tra i prodotti coreani del settore, i torni a NC e centri di lavorazione vantano la massima competitività sul prezzo, più di quelli dei Paesi avanzati come il Giappone o la Germania ma meno della Cina o di Taiwan, che offrono un prezzo molto più economico; l’efficienza (durabilità e applicabilità) dei prodotti coreani è invece inferiore ai primi Paesi produttori del settore come Germania, Italia, Giappone, ecc. Il vantaggio principale dell’industria coreana di macchine utensili è la competitività a livello internazionale dei prodotti a Mid-Tech (tecnologia media). In confronto al Giappone, che è il primo Paese produttore, le macchine coreane hanno prezzi competitivi, mentre sono superiori per qualità ed efficienza a quelle prodotte in Taiwan. Da gennaio a giugno del 2010, il totale delle importazioni coreane di macchine utensili è aumentato del 27,78% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (632,68 milioni USD), ma le importazioni dall’Italia hanno registrato un decremento del 42,93% (22,14 milioni USD). Le importazioni coreane dai Paesi concorrenti provengono invece in gran parte dal Giappone (che domina il mercato con una quota superiore al 48%) e dalla Germania (che ha circa il 17%), mentre la quota di mercato dell’Italia è inferiore al 4 %. Macchine tessili Oggi in Corea le grandi imprese produttrici di tessuti chimici, le piccole-medie imprese tessili e di filatura del cotone sono in forte concorrenza per lo sviluppo dei tessuti funzionali. Il mercato dei macchinari tessili sta crescendo senza sosta dal 2000 e questo fenomeno è dovuto agli sforzi fatti dalle imprese e gli istituti di ricerca per sviluppare e diversificare il settore dei macchinari per tessuti intelligenti. Di conseguenza, la domanda estera di macchinari per tessuti intelligenti è in aumento. In Corea, la domanda di macchinari tessili è in aumento, dal momento che il settore sta man mano sostituendo le attrezzature obsolete o introducendone di più innovative e diversificate; questa crescita sta tuttavia perdendo ritmo, a fronte di previsioni ottimistiche riguardo alle esportazioni coreane. Il momento attuale si è rivelato essere particolarmente propizio dal momento che gli operatori coreani hanno riferito che attualmente i produttori di tessuti e filati hanno bisogno di rinnovare i macchinari obsoleti, che in caso contrario non sarebbero più in grado di competere sul mercato. Pertanto i buyers coreani si sono detti interessati ad avere informazioni sulla tecnologia italiana del settore, in particolare spinning, dyeing, twisting e weaving machinery con sistemi automatici. Nel primo semestre del 2010 le importazioni coreane del settore sono aumentate notevolmente (78,36% rispetto allo stesso periodo del 2009) per un valore di circa 140 milioni USD; le importazioni coreane dall’Italia sono incrementate in misura ancora maggiore (35,34%), per un valore di circa 8,31 milioni USD. Nello stesso periodo le importazioni coreane dai Paesi concorrenti sono state: Giappone (46 milioni USD,+107% rispetto all’anno scorso), Germania (42 milioni USD, +125%) e Svizzera (14 milioni USD, +17%) e Cina (11 milioni USD, +32%). Come si evince dalle statistiche, il Giappone e la Germania hanno registrato un grosso incremento che supera il 100%. Macchine per la lavorazione della plastica e gomma L’Italia è leader mondiale delle macchine per la lavorazione della plastica e gomma e seconda solo alla Germania per produzione. Nonostante l’imponente fatturato dei prodotti italiani e il riconoscimento internazionale sul piano tecnologico, le importazioni coreane dall’Italia sono molto limitate. La mentalità dei consumatori coreani sta cambiando per motivi legati all’ambiente e alla salute. Quanto più l’economia coreana cresce, tanto più le esigenze dei consumatori coreani si orientano verso prodotti di qualità e a basso impatto ambientale. Di Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2010
conseguenza le imprese coreane si stanno impegnando nella ricerca su nuovi materiali ecologici per la produzione della plastica e della gomma. Sulla base delle esigenze degli utilizzatori, la domanda di questo tipo di macchine è focalizzata sui macchinari in grado di produrre prodotti plastici dalle caratteristiche particolari: varietà di colori e di grafica, alta velocità e minore nocività per la salute e l’ambiente. Il livello qualitativo e tecnico delle macchine coreane è abbastanza alto ma per sopravvivere in un mercato dove l’utilizzatore chiede prezzi contenuti i produttori coreani si trovano spesso costretti ad abbassare la qualità in modo da poter andare incontro alla fascia di prezzo desiderata dall’utilizzatore. Da gennaio a giugno del 2009 le importazioni coreane del settore sono aumentate del 31,23% (218 milioni USD) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e anche le importazioni coreane dall’Italia sono incrementate del 1,81% (5,75 milioni USD), facendo diventare l’Italia il sesto Paese fornitore con una quota di mercato inferiore al 2%. Tra i Paesi concorrenti il Giappone ha registrato un notevole incremento, pari al 87,3% (112 milioni USD), posizionandosi come primo Paese fornitore. Nello stesso periodo le importazioni coreane dai principali Paesi concorrenti sono state: Cina (40 milioni USD, +65,37% rispetto all’anno precedente), Germania (27 milioni USD, -19,31%), e USA (10 milioni USD, -22,71%). Sarebbe auspicabile organizzare una missione di un gruppo di visitatori coreani alla fiera del settore (PLAST 2012) in modo che gli operatori locali possano conoscere la realtà italiana del settore. Macchine agricole Il governo coreano sta negoziando con diversi Paesi un Accordo di libero scambio (Free Trade Agreement) e si trova quindi costretto a modernizzare il settore. Tralasciando la questione degli FTA, per l’industria agricola coreana è necessario uno sviluppo attraverso il rinnovo e la modernizzazione tecnologica, ancora più impellente in quanto ora anche in Corea più del 50% degli agricoltori ha un’età superiore ai 60 anni. L’Italia rientra fra i primi 4 Paesi al mondo fornitori di macchine agricole. Nonostante ciò le importazioni coreane dall’Italia sono limitate (sesto Paese fornitore con una quota di mercato inferiore al 5% da tanti anni). Il modello di trattore coreano si sta orientando sempre più verso tipologie di grosse dimensioni con motori potenti per cui il numero di trattori con motore meno potente dovrebbe diminuire. I trattori meno potenti provengono dal Giappone mentre quelli con motore con molti cavalli dall’Europa. Le macchine coreane agricole si adattano molto bene alla configurazione del terreno e hanno un buon rapporto qualità/prezzo; tuttavia rispetto alle macchine importate sono tecnologicamente inferiori, ma di misura (proporzione della tecnologia coreana di circa l’80~90% rispetto a una macchina giapponese o americana). Nel primo semestre del 2010 il totale delle importazioni coreane di questo sub settore è aumentato rispetto all’anno precedente del 34,08% (513,22 milioni USD) e anche le importazioni dall’Italia hanno registrato un incremento del 41,19% (27 milioni USD) con una quota di mercato del 5%. Nello stesso periodo le importazioni coreane dai Paesi concorrenti sono state: Giappone (181 milioni USD, +18,56% rispetto all’anno scorso), Stati Uniti (106 milioni USD, +271%), Germania (56 milioni +7%) e Francia (53 milioni USD, +115%). Tra i Paesi concorrenti è da notare il caso degli USA, diventato il secondo Paese fornitore della Corea con un aumento di più del 200%. Anche in questo caso sarebbe auspicabile promuovere le macchine italiane attraverso l’organizzazione di iniziative promozionali. Macchine da imballaggio Il livello qualitativo dei macchinari coreani del settore si sta sviluppando rapidamente fino ad arrivare al 50% di quello dei prodotti tedeschi e italiani. I pregi delle macchine coreane sono prezzi contenuti, assistenza post-vendita efficiente mentre i difetti sono scarsa adattabilità alle operazioni più delicate e livello di precisione inferiore. Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici Ice estero 1^ sem. 2010
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