ADESSO Puglia - Il fascino della Valle d'Itria (Vorschau)

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04
April
2014
Puglia
Il fascino della Valle d’Itria
Grammatica: La forma passiva
Viaggi Sulle orme di Francesco d’Assisi, a piedi fra Toscana, Umbria e Lazio
L’ITALIA A TAVOLA: RICETTE E CONSIGLI PER UN VERO PICNIC ALL’ITALIANA
PAOLO SORRENTINO DA OSCAR! “LA GRANDE BELLEZZA” MIGLIOR FILM STRANIERO

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Sollten Sie am Gewinnspiel teilnehmen, erklären Sie sich damit einverstanden, dass Ihre
Daten von der Spotlight Verlag GmbH erhoben und gespeichert werden dürfen. Der
Spotlight Verlag darf Sie per E-Mail über interessante Produkte informieren. Der
Redaktion von ADESSO bleibt das Recht vorbehalten die eingesendeten Fotos
zu veröffentlichen. Eine Barauszahlung des Preises ist ausgeschlossen.
Der Rechtsweg ist ausgeschlossen.
Cari lettori,
mentre scrivo questo editoriale, ho davanti a me il Corriere
della Sera che titola in prima pagina: È “Grande Bellezza” a
Hollywood, Paolo Sorrentino vince l’Oscar. Erano 15 anni che
l’Italia non vinceva la statuetta d’oro. L’ultimo Oscar era andato
a Roberto Benigni con La vita è bella nel 1999. Anche per questo eravamo
tutti in trepida attesa. Il regista ha ritirato il premio con grande
emozione, ringraziando le sue fonti di ispirazione: Fellini, i Talking
Heads, Scorsese e Diego Armando
vincere gewinnen Maradona, perché “mi hanno insegnato
cosa vuol dire fare un grande
trepido bange
ritirare entgegennehmen
spettacolo”. Questo Oscar è il tredicesimo
premio assegnato all’Italia
il premio Preis
la fonte Quelle
assegnare verleihen per il miglior film straniero. Complimenti
per il prestigioso riconoscimen-
straniero ausländisch
prestigioso bedeutend
il riconoscimento
Auszeichnung felicissimi per tutti coloro che hanno
to, secondo me meritatissimo. Siamo
meritato verdient
contribuito a questo grande successo, ma
contribuire beitragen
l’attore m. Schauspieler soprattutto per il regista e il grandissimo Toni
Servillo, l’attore protagonista del film. Ab-
il ritratto Porträt
rimandare verweisen
l’auspicio Vorzeichen biamo parlato più volte di entrambi, nelle
pagine di ADESSO, e questo mese trovate
un ritratto di Paolo Sorrentino a pagina 46. Per quello di Toni Servillo vi
rimando al numero di ADESSO 10/13. Bravi, bravi e ancora bravi! Che
questo Oscar sia di buon auspicio e, come ha detto Paolo Sorrentino,
“serva da stimolo per il cinema italiano”.
Rossella Dimola
Caporedattrice
Die ADESSO-App:
Pro Tag ein italienischer Begriff
mit Audio-Datei für das
Aussprache-Training
mit Erklärung und Beispielsatz
auf Italienisch
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ADESSO APRILE 2014

SOMMARIO
SERVIZI
12 VIAGGI: SULLE ORME DI SAN FRANCESCO
Zu Fuß durch die Toskana, Umbrien und Latium, nicht
nur für Gläubige: Inspirierende Reise zu uns selbst –
im Schoß von Mutter Natur.
24 Intervista: Massimo Murru
Disziplin und Verzicht – aber dafür die Freiheit der
Bühne: Mit uns spricht ein Primo Ballerino der Scala.
48 Fine settimana: La Puglia
Wer die strahlende mediterrane Schönheit des
Itria-Tals erlebt, möchte nur eins: Für immer bleiben.
62 A tavola: Picnic all’italiana
Leckere Rezepte für einen frühlingshaften
Gaumenschmaus im Freien… nach italienischer Art.
LINGUA
33 Pagine facili
Italienisch leicht gemacht
37 Le schede di ADESSO
Sammelkarten, u. a. mit Übungen und Wortschatz
39 Giocando s’impara...
Wortspiele: Spielerisch Italienisch lernen
40 L’italiano per espresso
Verbessern Sie Ihr Italienisch!
I vostri dubbi: Passiv
Una parola tira l’altra: Il gioco
44 Lingua viva
Kommt uns leicht über die Lippen: Essen in der
Sprache.
OPINIONI
22 L’Italia in diretta
Gefährlicher Wunderarzt, von Riccardo Iacona
32 Passaparola
Der kultivierte Nicht-Leser, von Renata Beltrami
46 Tra le righe
Paolo Sorrentino, von Stefano Vastano
RUBRICHE
03 Editoriale
Von Rossella Dimola
06 Posta prioritaria
Leserbriefe
07 Notizie dall’Italia
Neues aus Italien
27 Scherzi a parte
Lachen mit Lucrezia
28 I misteri dell’arte: la strana cena del Veronese
Venedigs Galleria dell’Accademia hütet ein Letztes
Abendmal – das keins sein durfte.
30 Praticamente parlando
Der Weg ist das Ziel: Lukullische
Wanderungen durch Italien.
54 Botta e risposta
Ein Thema – zwei Antworten:
In Italien werden Rufe nach einem Referendum
gegen den „Teuro“ laut.
55
Das leichte Heft im Heft - Basilikata
56 Grandangolo
Sizilien. Giulio stellt Manna her – als einer der
letzten seiner Zunft.
58 Libri e letteratura
Büchertipps und Leseprobe
Autor des Monats: Michele Serra
66 Approfondimento
Was nicht im Wörterbuch steht
70 Anteprima ADESSO 05/14
Vorschau auf die Mai-Ausgabe 05/14
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ZEICHENERKLÄRUNG UND LESER-SERVICE
IN COPERTINA
I tipici trulli della Valle d’Itria.
© HUBER/SIME
Feder
leicht zu lesen
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anspruchsvoll
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Texte zum Anhören
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Ausgewählte Artikel, Kurz-Interviews,
italienische Musik, Übungen zu
Grammatik und Aussprache: CD
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APRILE 2014
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TOLLE TIPPS!
u Sehr geehrte Damen
und Herren,
wir gratulieren Ihnen zu einem
gelungenem Beilagenheft
in ADESSO Nr. 11/13 :
Florenz für Feinschmecker.
Die meisten der Lokale wie
Da Mario und das Fagioli
kannten wir schon. Das
Mossacce und die kleine
Weinbar CacioVino Trallallà
haben wir mit Freuden besucht.
Ihre Beschreibungen
waren sehr treffend und die
Tipps dafür wie Geheimtipps.
Sind es aber seit langem
nicht mehr, stehen zum
Teil in jedem internationalen
Reiseführer und erhalten
sich trotzdem die Originalität.
Die Inhaber hatten keine
Ahnung, dass sie in Ihrem
Heft aufgeführt sind und
waren sehr angetan.
Mit freundlichen Grüßen,
Ilse Cramer
Sehr geehrte Frau Cramer,
uns freut es sehr zu hören,
dass Ihnen das Booklet Florenz
für Feinschmecker gefallen
hat. Die Lokale wurden
von einer echten Florentinerin
ausgewählt und sind, auch
wenn sie zum Teil auch in Reiseführern
zu finden sind,
echte Tipps einer Einheimischen.
Aufgrund der authentischen
toskanischen Küche
gehen die Florentiner dort ein
und aus.
Liebe Grüße
Die ADESSO Redaktion
6
LA VOCE DEI LETTORI Testo: Helga Wilde
NORIMBERGA-ISCHIA ANDATA E RITORNO
Vi vorrei raccontare una bella esperienza di quest’estate:
un viaggio con il mio coro nella bellissima Ischia, un’isola
vicino a Napoli.
Abbiamo visto molte cose, per esempio il Castello Aragonese
e un giardino grandissimo (La Mortella), fondato
da un compositore inglese che si chiamava William Walton
e da sua moglie. Abbiamo visitato anche i borghi di
Lacco Ameno e Sant’Angelo e poi siamo stati a Pompei,
sul Vesuvio e in altri luoghi.
Quasi tutto era bello, ma il culmine sono stati i nostri due
concerti in chiesa, soprattutto il secondo, nella chiesa
della Madonna del Soccorso, a Forio. Abbiamo cantato
in tre lingue, latino, tedesco e italiano, in modo molto so-
lenne e tutti i visitatori erano
commossi. Il nostro
maestro è giovane, ha soltanto
28 anni, ma tuttavia
è abbastanza noto a Norimberga.
Siamo andati in pullman, il
viaggio è durato 22 ore, ma
non è stato troppo faticoso.
Abbiamo parlato, riso,
qualche volta mangiato e
un po’ dormito. La notte è
stata breve, di giorno c’era
molto da vedere.
È successa anche una cosa
curiosa: una donna del
gruppo si è ferita al piede
su una roccia, in mare.
Sanguinava moltissimo e
l’esperienza
il coro
fondato
il compositore
il borgo
il luogo
il culmine
cantare
solenne
commosso
noto
Norimberga
il pullman
faticoso
succedere
ferirsi
la roccia
sanguinare
tagliare
essere
sollevato
Erfahrung
Chor
gegründet
Komponist
Dorf
Ort
Höhepunkt
singen
feierlich
bewegt
bekannt
Nürnberg
Reisebus
anstrengend
geschehen
sich verletzen
Fels
bluten
schneiden
erleichtert sein
perciò è dovuta andare in ospedale. Io sono andata con
lei, perché solo io sapevo parlare italiano. In ospedale mi
hanno domandato: “Tagliato?” e io sono stata molto sollevata
di sapere questo vocabolo, che conoscevo già
dalla parola tagliatelle.
È stata una bella esperienza. Per me l’Italia è il paradiso.
La suggestiva vista di
Sant'Angelo d'Ischia.
Chi vuole raccontare un’esperienza italiana può scrivere* a:
Spotlight Verlag, Redaktion ADESSO, Postfach 1565, D-82144 Planegg,
fax +49 89 85681-360, e-mail: adesso@spotlight-verlag.de.
* Der Verlag übernimmt keine Haftung für eingesandte Texte sowie Bildmaterial. Diese
werden nur im Fall einer Veröffentlichung auf Wunsch an den Absender zurückgesandt.
ADESSO APRILE 2014

prima pagina
NOTIZIE NOTIZIE
DALL’ITALIA
DALL’ITALIA
di redazione
ECONOMIA
FIAT
TI PRESENTO CHRYSLER
fusione all’italiana
7
La Fiat ha iniziato l’anno nuovo
con un grande annuncio: ha acquistato
l’ultima quota di Chrysler
(41,5%) e ha completato la
fusione iniziata nel 2009. È nata così
la nuova società Fiat Chrysler Automobiles.
“Oggi è una delle giornate più importanti
della mia carriera in Fiat e Chrysler”, ha
commentato l’amministratore delegato della Fiat,
Sergio Marchionne. La sede amministrativa della nuova società
è in Olanda, perché quello è un “paese che favorisce
le multinazionali”, ha spiegato il presidente John Elkann, nipote
di Gianni Agnelli. La sede fiscale, invece, è a Londra.
vorstellen
Ankündigung
erwerben
Gesellschaft
Geschäfts-
führer
Sitz
fördern
entgehen
Firma
Steuer
Gewinn
anziehen
wirtschaftliche
Situation
Übernahme
Gesundheits-
fonds
presentare
l’annuncio
acquistare
la società
l’amministratore
delegato
la sede
favorire
sfuggire
l’azienda
la tassa
l’utile m.
attrarre
i conti pl.
il sindacato
nonostante
il risparmio
il debito
l’azionista m.
scoraggiarsi
il piano
rilanciare
indispensabile
competitivo
ufficialmente
lo stabilimento
l’autovettura
l’acquisizione f.
il fondo
sanitario
Gewerkschaft
trotz
Einsparung
Schuld
Aktionär
sich entmutigen
lassen
Plan
wieder zum
Aufschwung
verhelfen
unverzichtbar
wettbewerbsfähig
offiziell
Werk
Auto
La scelta, spiega Elkann, non è
stata fatta per sfuggire al fisco italiano,
perché l’azienda continua a
pagare le tasse dove produce e dove
fa utili. La sede fiscale a Londra serve
perché Elkann spera di attrarre così gli investitori
americani. I conti dell’azienda però,
dopo questa fusione, non sono buoni: l’acquisizione
di Chrysler è costata 3,7 miliardi di dollari. Il gruppo
Veba – il fondo sanitario del sindacato americano Uaw che
ha venduto a Fiat la quota del 41,5% – aveva chiesto 5 miliardi
di euro. La discussione sul prezzo andava avanti dal
2009. Nonostante il risparmio di 1,3 miliardi, l’azienda ha un
debito lordo di 29,87 miliardi. Anche quest’anno, quindi, non
ci sono dividendi per gli azionisti. Elkann e Marchionne, però,
non si scoraggiano e hanno già annunciato un piano per rilanciare
l’azienda. La società ha quattro sedi: Detroit per il
Nord America, Belo Horizonte per il Sud America, Shangai
per l’Asia e Torino per l’Europa. Tutte le sedi sono indispensabili
per rendere il gruppo competitivo a livello mondiale.
Oggi l’azienda è al settimo posto nella classifica dei costruttori
di auto. Il piano industriale sarà presentato ufficialmente
a maggio negli Stati Uniti,
ma già si dice che
molti modelli saranno
prodotti negli stabilimenti
italiani. Nel 2013 il
gruppo ha prodotto 4,4
milioni di autovetture.
ADESSOaudio
Ascolta il nostro reportage
sulla storia della FIAT.
www.adesso-online.de/fiat
ADESSO APRILE 2014

NOTIZIE
DALL’ITALIA NOTIZIE
DALL’ITALIA
cultura e spettacolo
SIGNORI, ALL’OPERA!
Per molti, l’Italia è il paese dell’opera per definizione.
Questa è però solo una mezza verità. Le opere
italiane sono le più rappresentate al mondo, ma i teatri
italiani non sono i primi in classifica per numero di produzioni.
Il portale Opera base (www.operabase.com)
raccoglie informazioni su oltre 700 teatri: fra il 2008 e
il 2013 l’opera più rappresentata al mondo è stata La
traviata di Giuseppe Verdi. Otto delle prime dieci opere
messe in scena nel mondo sono italiane o in lingua
italiana, come il Don Giovanni di Mozart. Il compositore
più rappresentato è stato Giuseppe Verdi, seguito
da Puccini e Mozart. Eppure, l’Italia è solo sesta nella
classifica delle rappresentazioni prodotte, 1.162 nella
stagione 2012-2013. Prima ci sono l’Austria, la Francia,
la Russia, gli Stati Uniti e, soprattutto, la Germania,
con 7.320 rappresentazioni. Lo stesso vale per le
città: Venezia e Milano sono le città che hanno prodotto
più spettacoli in Italia, ma sono solo al 42° e al
53° posto nel mondo, molto più indietro di Vienna (578
rappresentazioni prodotte) e Berlino (523). Davanti
non hanno solo molte capitali, ma anche città come
Breslavia, Stoccarda e Dresda. Insomma: i teatri italiani
producono poco e negli ultimi anni, a causa dei
tagli ai finanziamenti, ci sono stati molti indebitamenti
e chiusure.
LE OPERE PIÙ RAPPRESENTATE NEL MONDO
Stagioni dal 2008/2009 al 2012/2013
LA TRAVIATA (Verdi) 553
➋ CARMEN (Bizet) 477
➌ LA BOHÈME (Puccini) 471
➍ DIE ZAUBERFLÖTE (Mozart) 464
➎ TOSCA (Puccini) 418
MADAMA BUTTERFLY (Puccini) 418
IL BARBIERE DI SIVIGLIA (Rossini) 410
➑ LE NOZZE DI FIGARO (Mozart) 397
➒ RIGOLETTO (Verdi) 395
➓ DON GIOVANNI (Mozart) 355
0 100 200 300 400 500
Fonte: Operabase.com
IL DVD DEL MESE
IL SANGUE DEI VINTI
Il sangue dei vinti, film drammatico diretto nel 2008 da Michele
Soavi, racconta una fase difficile della storia italiana: la guerra
civile tra fascisti e antifascisti dall’Armistizio dell’8 settembre 1943
alla fine della seconda guerra mondiale. Il film
si basa sul libro del giornalista Giampaolo Pansa
con lo stesso titolo. La trama segue le storie
dei protagonisti attraverso le sanguinose e dolorose
vicende dell’Italia divisa fino alla Liberazione
del 25 aprile 1945. Il film, come il libro,
è stato molto criticato dalle associazioni nazionali
dei partigiani, che non hanno riconosciuto
come veri alcuni particolari del racconto.
VINCI IL DVD DEL MESE
Partecipa all’estrazione [Verlosung] dei DVD in palio. Entro il 29 aprile vai alla
pagina www.adesso-online.de/gewinnspiel oppure spedisci una cartolina
al seguente indirizzo: Spotlight Verlag, ADESSO, DVD del mese – Il sangue
dei vinti, Fraunhoferstr. 22, D-82152 Planegg. Per chi non vince, il DVD è in
vendita, insieme a tanti altri capolavori del cinema italiano, da: MUSIC
PARADISE, Rebgasse 49, CH-4058 Basel, tel. (0041) 61 68192407,
fax (0041) 61 6812127. E-mail imp@musicparadise.ch; www.musicparadise.ch;
Facebook Music Paradise
CHECCO IL FENOMENO
Il suo vero nome è Luca Medici, in arte Checco Zalone. Il cantautore,
attore e comico pugliese è il re dei botteghini italiani. Il suo
ultimo film, Sole a catinelle, ha incassato 55 milioni di euro. È il film
più visto della storia del cinema italiano e ha battuto persino Titanic,
visto “solo” da 50,22 milioni di spettatori. La ricetta di questo successo
è l’ironia della trama. I film di Checco Zalone fanno ridere,
ma non si tratta di un divertimento
fine a se stesso. Sullo
schermo gli italiani riconoscono
i loro vizi e le loro virtù e si
rispecchiano nei personaggi.
Criticato da molti intellettuali,
questo ragazzo della provincia
di Bari è riuscito a rappresentare
la classe media italiana
con realismo, ma con la giusta
ironia, senza eccessi, e ha
conquistato così il pubblico.
SIGNORI, ALL’OPERA!
l’opera Oper
per definizione schlechthin
rappresentare aufführen
la classifica Rangordnung
raccogliere sammeln
messo in scena inszeniert
seguito da gefolgt von
la stagione Saison
valere gelten
lo spettacolo Aufführung
la capitale Hauptstadt
l’indebitamento Verschuldung
IL DVD DEL MESE
il sangue Blut
il vinto Besiegter
diretto da unter Regie von
la guerra civile Bürgerkrieg
l’armistizio Waffenstillstand
la guerra
mondiale Weltkrieg
la trama Handlung
Handlung
sich handeln um
Selbst-
zweck sein
Leinwand
Laster
Tugend
sich widerspiegeln
Übertreibung
erobern
la trama
trattarsi di
essere fine
a se stesso
lo schermo
il vizio
la virtù
rispecchiarsi
l’eccesso
conquistare
le vicende pl. Geschichte
l’associazione f. Verband
CHECCO ZALONE
in arte mit Künstlernamen
il cantautore Liedermacher
l’attore m. Schauspieler
il re König
il botteghino Kinokasse
battere schlagen
la ricetta
del successo Erfolgsrezept
ADESSO APRILE 2014

NOTIZIE
NOTIZIE
DALL’ITALIA
DALL’ITALIA
economia
MODA A PROVA DI CRISI
Numeri da record per i marchi italiani nel 2013. Si sa che
i beni di lusso superano meglio di altri i tempi di crisi. Eppure
i marchi italiani della moda quotati in Borsa hanno
superato ogni aspettativa: Tod’s +30%, Salvatore Ferragamo
+70%, Brunello Cucinelli +90%, addirittura Yoox, un sito
che gestisce le vendite dei marchi di moda online, +154%.
L’episodio che ha sorpreso di più è però la quotazione a
Piazza Affari della Moncler, famosa per le giacche imbottite:
il primo giorno gli investitori avevano già chiesto il 1.100%
delle azioni offerte dall’azienda, 11 volte tanto! E pensare
che quando Remo Ruffini l’ha comprata, dieci anni fa, la
Moncler era a un passo dal fallimento. Oggi vale 2,5 miliardi.
Dati positivi che confermano l’indiscutibile primato della
moda made in Italy nel mondo.
MODA
a prova di crisi krisenfest
il marchio Marke
il bene di lusso Luxusgut
superare überstehen
quotato
in Borsa börsennotiert
l’aspettativa Erwartung
Piazza Affari: italienische Börse in
Mailand
la giacca
imbottita Daunenjacke
l’azione f. Aktie
l’azienda Firma
il fallimento Konkurs
valere wert sein
confermare bestätigen
il primato Vorrangstellung
PERCHÉ
appendere (an)hängen
di nascosto heimlich
l’inventore m. Erfinder
raffigurare darstellen
il bassorilievo Basrelief
Ariete Widder
il regno Herrschaft
il secolo Jahrhundert
il festeggiamento
Feier
il re
adottare
il burlone
prendere
in giro
l’ipotesi f.
rinascere
l’onore m.
la divinità
pagano
Venere
la dea
la fecondità
governare qc.
il destino
Cerere
il campo
l’occasione f.
in libertà
il cristianesimo
sostituire
essere considerato
qc.
ridicolo
il bersaglio
il desiderio
l’evasione f.
L’attrice Eva Longoria con
un abito di Ferragamo
König
einführen
Spaßvogel
auf den Arm
nehmen
Theorie
wieder aufleben
Ehre
Gottheit
heidnisch
Venus
Göttin
Fruchtbarkeit
über etw.
herrschen
Schicksal
Ceres
Feld
Gelegenheit
ohne Regeln
Christentum
ersetzen
als etw.
gelten
lächerlich
Ziel
Wunsch
Flucht
IL PERCHÉ
PESCE D’APRILE
Perché in Italia si usa il pesce per fare gli scherzi il
1° aprile? Alice e Tommaso Basler
Non solo in Italia, ma anche nel resto dell’Europa e
del mondo, il 1° aprile è il giorno degli scherzi. Solo
in Italia, però, i bambini appendono di nascosto un pesce
di carta sulla schiena di un’altra persona.
Chi ha inventato il pesce d'aprile e perché si chiama
così? Secondo alcuni, gli inventori del pesce d’aprile sono
stati i Fiorentini: mandavano qualcuno a cercare una
cosa che non si poteva trovare, per esempio il pesce in
una piazza dove non lo si vendeva. Il pesce c’era, ma
era raffigurato in un bassorilievo! Per quanto riguarda il
nome, all’inizio di aprile il sole ha lasciato da qualche
giorno la costellazione dei Pesci ed è entrato in quella
dell’Ariete. Ecco spiegata, secondo una delle tante ipotesi,
l’origine del nome.
Com’è nata l’abitudine di fare scherzi il 1° aprile? Secondo
gli studiosi, l’idea è nata durante il regno di Carlo IX di
Francia. Fino alla metà del XVI secolo il nuovo anno iniziava
il 25 marzo e i festeggiamenti duravano fino al 1° aprile.
Nel 1564 il re adotta il calendario gregoriano e da quel
momento il 1° gennaio diventa il primo giorno dell’anno.
Molti sono contrari al cambiamento e continuano a festeggiare
come prima. Alcuni burloni cominciano allora a
fare scherzi per prenderli in giro. C’è anche un’altra ipotesi.
In aprile è primavera e la vita che rinasce si celebra con
una serie di feste in onore delle divinità pagane: Venere,
dea della natura, della fecondità, dell’amore e della bellezza
femminile; la Fortuna, dea che governa i destini degli
uomini, e Cerere, dea dei campi. Sono tutte occasioni per
fare scherzi in libertà. Poi il cristianesimo le sostituisce
con le festività religiose. Le persone che continuano a festeggiare
gli dèi pagani sono considerate ridicole e diventano
il bersaglio di molti scherzi. In ogni caso, il “pesce
d’aprile” è un modo per sdrammatizzare ed esprime il desiderio
di evasione che tutti hanno dentro di sé.
Inviate i vostri perché a:
adesso@spotlight-verlag.de
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ADESSO APRILE 2014

NOTIZIE
DALL’ITALIA NOTIZIE
DALL’ITALIA
costume e società
I BAMBOCCIONI
I giovani italiani tra i 18 e i 34 anni non sposati che vivono
ancora con i genitori sono quasi sette milioni. Praticamente
il 61% degli under 35! Lo scrive l'ultimo Rapporto
sulla coesione sociale dell'Inps (Istituto nazionale di previdenza
sociale) e del ministero del Lavoro, sulla base dei dati
Istat (Istituto italiano di statistica). È un problema, anche perché
quasi la metà dei “giovani” che non rinunciano alle comodità
e alla sicurezza dell'Hotel Mamma ha più di 25 anni.
In maggioranza si tratta di maschi. I numeri fanno paura, ma
il fenomeno non è nuovo. Si può spiegare in parte con la
crisi economica, ma è anche il segno di una crisi profonda
della famiglia e della società.
10
LA REGINA DELLE
RICETTE IN RETE
Qual è la ricetta che gli italiani hanno cercato e cliccato
di più sul motore di ricerca Google nel 2013? Il casatiello!
Eh sì, questa torta salata dal nome simpatico – che deriva
dal latino caseus, formaggio – ha stuzzicato la nostra curiosità
e il nostro appetito più di tutti gli altri piatti e ha
superato i confini della sua zona di origine, la Campania
e Napoli in particolare. Il casatiello è un piatto tipico del
periodo pasquale, molto saporito per il suo ripieno di formaggio
e salame. Non può mancare nel cestino del picnic
di Pasquetta, il lunedì dopo Pasqua, quando è tradizione
fare una gita fuori porta. La forma e la decorazione del
casatiello sono ricche di simboli religiosi: la forma a ciambella
ricorda la corona di spine di Gesù; le uova intere,
che decorano la parte superiore, sono ricoperte da sottili
strisce di pasta a forma di croce.
RICETTE IN RETE
la ricetta Rezept
il motore Suchdi
ricerca maschine
salato salzig
derivare stammen
stuzzicare anregen
superare überwinden
il confine Grenze
pasquale Ostersaporito
würzig
il ripieno Füllung
il cestino Korb
la gita Ausflug
fuori porta aufs Land
la ciambella Kranz, Kringel
la corona
di spine Dornenkrone
intero ganz
superiore obere
ricoperto bedeckt
la striscia Streifen
la croce Kreuz
BAMBOCCIONI
il bamboccione Riesenbaby
il rapporto Bericht
la coesione Zusammenhalt
Inps (l’Istituto nazionale di previdenza
sociale) : ital. Sozialversicherungsanstalt
Istat (l’Istituto italiano di statistica)
: ital. Amt für Statistik
rinunciare verzichten
il segno Zeichen
NEL NOME DEL PADRE…
il decreto Gesetzeslegge
dekret
approvare billigen
la corte Gerichtshof
considerare betrachten
l’obbligo Pflicht
nei confronti di gegenüber
il disegno Gesetzdi
legge entwurf
modificare ändern
il Codice civile: ital. Zivilgesetzbuch
prevedere vorsehen
la vittoria Sieg
lasciarsi hinter sich
alle spalle lassen
la fama Ruf
NEL NOME DEL PADRE… E DELLA MADRE
Adesso le mamme italiane possono dare il proprio
cognome ai figli. Il decreto legge che lo dice è stato approvato
lo scorso 10 gennaio, in gran fretta perché,
qualche giorno prima, era arrivata una sanzione dell’Unione
europea. La corte di Strasburgo, infatti, considera
l’obbligo di dare ai figli il cognome del padre come
una discriminazione nei confronti delle donne. Il nuovo
disegno di legge modifica l’articolo 143 bis del Codice
civile e prevede la possibilità di dare ai figli il cognome
della madre se entrambi i genitori sono d’accordo. Una
vittoria a metà, per le mamme italiane, che prima di far
registrare il bambino con il
loro cognome devono comunque
chiedere al padre
se è d’accordo. L’Italia
cerca di lasciarsi alle spalle
la fama di paese patriarcale,
ma con fatica.
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mini-inchiesta sul tema: è giusto
che vi sia libertà di scelta sul
cognome da dare ai propri figli?
ADESSO APRILE 2014

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NOTIZIE
NOTIZIE
DALL’ITALIA
DALL’ITALIA
scienza ed ecologia
MARSILI
Un’immagine
che mostra il
vulcano sottomarino
Marsili,
scoperto al
largo del Mar
Tirreno
Nel Mar Tirreno, al largo tra la Calabria e la Sicilia, è stato
VULCANO
scoperto il vulcano sottomarino più grande d’Europa. Secondo
i ricercatori internazionali del Gondwana Research, è largo 30 km, lungo
70 km e può essere molto pericoloso. Il vulcano si chiama Marsili e ha cessato
la sua attività 100.000 anni fa, ma secondo gli studiosi può risvegliarsi. Se questa
valutazione verrà confermata, il Marsili entrerà nella lista dei vulcani italiani attivi.
Si tratta di un elenco molto lungo che comprende Vesuvio, Stromboli, Etna, Vulcano,
Lipari e Campi Flegrei. Questi ultimi sono considerati una delle zone vulcaniche
più pericolose al mondo.
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Die schönsten Seiten auf Italienisch
04
April
2014
© INGV
È stata ribattezzata così una zona in provincia di Napoli e Caserta dove la camorra
ha abbandonato illegalmente rifiuti industriali tossici e scorie nucleari che provenivano
dal Nord Italia e dal Nord Europa. La vicenda è scandalosa e non è chiaro
come è potuto accadere sotto gli occhi di tutti. Si tratta di un’area di 3 milioni di metri
quadrati e il danno ambientale è incalcolabile. Le sostanze
tossiche abbandonate nei terreni hanno inquinato
le falde acquifere e le coltivazioni. Sono entrate
così anche nella catena alimentare. Non a caso, in
queste zone i tumori, soprattutto tra i bambini, sono
molti di più che nel resto d’Italia.
VULCANO
al largo vor
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sottomarino unterseeisch
il ricercatore Forscher
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lo studioso Gelehrter
la valutazione Einschätzung
confermare bestätigen
trattarsi sich handeln
l’elenco Liste
comprendere umfassen
essere considerato gelten
ADESSOaudio
Ascolta un brano
radiofonico che racconta la triste
vicenda della Terra dei fuochi.
TERRA DEI FUOCHI
il fuoco Feuer
ribattezzare umtaufen
la camorra: mafiöse Organisation in Neapel und
der Region Kampanien
abbandonare zurücklassen
i rifiuti pl. Müll
tossico giftig
le scorie nucleari Atommüll
provenire da stammen aus
il danno ambientale Umweltschaden
il terreno Gelände, Grund
inquinare verschmutzen
le falde acquifere pl. Grundwasser
la coltivazione bewirtschaftetes Feld
la catena alimentare Lebensmittelkette
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ADESSO APRILE 2014

© Huber/Sime
ADESSO APRILE 2014

VIAGGI - UMBRIA
Sulle orme di
SAN FRANCESCO
Kein Urlaub wie jeder andere – eine Reise… in
unser Inneres: Durch die Toskana, Umbrien und
Latium auf den Spuren des Heiligen Franziskus
wandeln, inmitten der Stille und der bezaubernden
Schlichtheit unserer Natur zu uns selbst finden.
Testo: Luca Vitali
LA PARTENZA E LE TAPPE
Sopra: il simbolo ufficiale
della Regione Umbria per
contrassegnare i sentieri di
San Francesco.
Nell’altra pagina: l’area
esterna del santuario di San
Damiano, ad Assisi. Come
recita il cartello, nel
santuario è richiesto silenzio
per consentire la preghiera e
il raccoglimento.
DOPO TANTE VACANZE TRASCORSE AL MARE,
NELLE CITTÀ D’ARTE IN GIRO PER IL MONDO, OP-
PURE LUNGO ITINERARI DI MONTAGNA PIÙ O
MENO IMPEGNATIVI, QUEST’ANNO VOLEVO
PROVARE QUALCOSA DI DIVERSO. Ho pensato che,
pur senza particolari motivazioni religiose, avrei potuto
ripercorrere anch’io le vie e i sentieri francescani, come
fanno i tanti pellegrini che camminano ogni giorno fra
Toscana, Umbria e Lazio. Una di queste vie passa proprio
vicino a casa mia, sotto il Monte Falterona, nell’Appennino
tosco-romagnolo. Durante le mie passeggiate mi capita
spesso di incrociare il Sentiero
delle foreste sacre. Al-
l’orma Spur
trascorrere verbringen
lora, perché non provare a
l’itinerario Weg, Strecke
impegnativo anspruchsvoll seguirlo? Sono paesaggi
ripercorrere begehen, entlanglaufeto
diversi da quelli delle Al-
che conosco bene, ma mol-
il sentiero Weg
il pellegrino Pilger pi, dove sono nato. L’Appennino
protegge il vian-
capitare vorkommen
incrociare kreuzen dante dal sole sotto la volta
verde dei suoi alberi, lo
la foresta Wald
sacro heilig
il paesaggio Landschaft invita a guardarsi dentro, a
proteggere schützen scoprire la bellezza delle
il viandante Wanderer
piccole cose: un tronco coperto
di muschio, una poz-
la volta Gewölbe
scoprire entdecken
il tronco Baumstumpf za d’acqua, un sasso dalla
coperto bedeckt forma strana. Il santo di Assisi
ha cercato proprio qui,
il muschio Moos
la pozza Pfütze, Tümpel
il sasso Stein forse più di tutti, l’isolamento
e il contatto con il santo Heiliger
la
13
ADESSO APRILE 2014

14
U M B R I A
U M B R I A
natura e gli animali, il conforto dei boschi
e dei piccoli corsi d’acqua, per
PERUGIA
Assisi poter lodare meglio il Creatore.
Chi meglio di lui, allora, può
guidarci a riscoprire la bellezza
del creato?
Seguire le orme di Francesco
vuol dire attraversare tre regioni, Toscana,
Umbria e Lazio e incontrare un gran numero di pellegrini
lungo strade che si snodano tra paesaggi incantevoli.
Il percorso ufficiale della regione Umbria è di 271
chilometri e mezzo e segue la dorsale appenninica. È percorribile
in 18-23 tappe ed è contrassegnato dal simbolo
della croce T (tau), nei colori giallo e blu. Non si tratta di
mettersi in cammino per qualche ora, ma per giorni e
giorni, spostandosi verso sud alla ricerca di una libertà
nuova, conquistata scoprendo campagne e valli a un ritmo
molto diverso da quello al quale si è abituati. Toccherete
tanti piccoli santuari fondati dal santo e divenuti,
nei secoli, luoghi di culto e di eremitaggio. Alcune
tappe si possono percorrere anche in bicicletta.
L’esperienza, spirituale e umana, è unica. Prima di
partire, però, è necessario consultare le schede dei sentieri
e dei percorsi (anche scaricabili da Internet), sui siti
www.viadifrancesco.it e www.umbriafrancescoways.eu.
Quando ci si mette in cammino per giorni, infatti, le
informazioni sulle fontanelle d’acqua presenti lungo la
strada, oppure sui percorsi alternativi che è possibile sceil
conforto
il corso d’acqua
lodare
il Creatore
guidare
la dorsale
percorribile
la tappa
contrassegnato
la croce
trattarsi di
Trost
Wasserlauf
loben
Schöpfer
leiten
Gebirgskette
zurücklegbar
Abschnitt
gekenn-
zeichnet
Kreuz
um etw. gehen
Suche
Freiheit
errungen
Land, Gegend
Tal
Rhytmus
Wallfahrtskirche
gegründet
Jahrhundert
Kultstätte
Einsiedelei
menschlich
Infoblatt, Karte
herunterladbar
Website
Wassertrink-
brunnen
vermeiden
Strecke
prezioso
legato
ricevere
le stigmate
passare per
ammansire
il lupo
il prigioniero
di guerra
lasciarsi qc.
alle spalle
ritirarsi
pregare
la cascata
predicare
il 1200
solitario
casentinese
il parcheggio
la rupe
recitare
l’iscrizione f.
esistere
il monte
suggestivo
il conte
sottostante
donare
apparire
la ricerca
la libertà
conquistato
la campagna
la valle
il ritmo
il santuario
fondato
il secolo
il luogo di culto
l’eremitaggio
umano
la scheda
scaricabile
il sito
la fontanella
d’acqua
evitare
il tratto
wertvoll
verbunden
stigmatisiert
werden
vorbeikommen
an
zähmen
Wolf
Kriegs-
gefangener
etw. hinter
sich lassen
sich zurückziehen
beten
Wasserfall
predigen
13. Jahrhundert
einsam
des Casentino-
Tals
Parkplatz
Felsspitze
besagen
Inschrift
existieren
Berg
beeindruckend
Graf
darunter
liegend
schenken
erscheinen
gliere per evitare tratti troppo difficili sono molto preziose.
Potrete costruire il vostro itinerario, a seconda del
tempo e delle energie disponibili. Io vi racconto come ho
portato a termine tutto il percorso, da La Verna, in Toscana,
fino a Greccio, nel Lazio.
La parte più impegnativa è la prima, molto legata alla
vita e alla persona di Francesco. Dopo il santuario della
Verna, dove Francesco ricevette le stigmate, sono passato
per Gubbio, dove Francesco ammansì il lupo, e per
Perugia, dove trascorse un periodo come prigioniero di
guerra. Infine sono arrivato ad Assisi. La seconda parte,
dopo essermi lasciato alle spalle Assisi e il bosco sacro di
Monteluco, dove Francesco si ritirò a pregare, tocca alcuni
luoghi molto amati da Goethe e dai viaggiatori del
Grand Tour, come la cascata delle Marmore e la Valle di
Spoleto, e mi ha portato fino a Piediluco, dove il santo
predicava agli inizi del 1200, e a Greccio.
Ecco come è cominciato il mio viaggio.
LA VERNA
TOSCANA
I BORGHI FRA TOSCANA E UMBRIA
Io a La Verna ci sono arrivato dopo tre giorni di camminate
solitarie per i boschi, attraverso il Parco nazionale
delle Foreste casentinesi, in Toscana. Chi ha meno tempo
può andarci in auto o con l’autobus. Dal parcheggio bastano
pochi minuti a piedi per entrare nel più famoso e
visitato dei santuari francescani, che si trova su una rupe
che domina il paesaggio. Non est in toto sanctior orbe mons,
recita l’iscrizione all’ingresso, “in tutto il mondo non esiste
monte più sacro”. La Verna non è solo il punto di partenza,
ma un luogo estremamente suggestivo. Nel 1213 il
conte Orlando Catani, signore di Chiusi, il paese sottostante,
lo donò a Francesco e da allora diventò uno dei
luoghi a lui più cari, quello in cui gli apparve Gesù e sicuramente
il più suggestivo e spirituale. Nel 1124, due anni
prima della morte, durante un periodo di ritiro a La
© Marka, Huber/Sime
ADESSO APRILE 2014

IN CAMMINO TRA LA NATURA
Da sinistra in senso orario: alcuni
viaggiatori sui sentieri che portano a
Gubbio, in Umbria; il santuario della
Verna arrocato su uno sperone
all’interno del Parco delle Foreste
casentinesi, in Toscana; la
campagna umbra a primavera.
15
il bordo
la parete
rocciosa
stretto
colpito
la foglia
interrotto
il passo
il frate
raccolto
accogliente
materno
procedere
il convento
avere luogo
la conversione
Rand
Felswand
schmal
beeindruckt
Blatt
unterbrochen
Schritt
Mönch
besinnlich
einladend
mütterlich
weiterlaufen
Kloster
stattfinden
Bekehrung
il ladrone
superare
il borgo
ricco di storia
appoggiarsi
la quercia
la formica
ordinare
esterrefatto
ubbidire
medievale
circondato
le mura pl.
la rocca
risalire a qc.
Räuber
überqueren
Dorf
geschichtsträchtig
sich lehnen
Eiche
Ameise
befehlen
fassungslos
gehorchen
mittelalterlich
umgeben
Stadtmauer
Burg
auf etw.
zurückgehen
Verna, Francesco ricevette le stigmate. Per ricordare l’episodio,
39 anni dopo fu costruita una cappella che si trova
proprio sul bordo di una parete rocciosa alta 60 metri.
Un altro luogo suggestivo è uno stretto passaggio tra le
rocce: il famoso Sasso Spicco, dove San Francesco andava
spesso a pregare. Se si ha la fortuna di visitare La Verna
quando ci sono pochi turisti, si rimane colpiti dalla luce
e dal silenzio. Si sente solo il rumore leggero delle
foglie degli alberi, interrotto ogni tanto dai passi di qualche
raro pellegrino o dei frati che qui vivono in preghiera,
seguendo la regola francescana. Il blu del cielo, il verde
della foresta e delle rocce coperte di muschio creano
un’atmosfera raccolta, accogliente e materna.
Da La Verna ad Assisi ci sono circa 190 km e, procedendo
verso sud, incontro Pieve Santo Stefano, San Sepolcro
e il convento di Montecasale, dove ebbe luogo l’episodio
della conversione dei ladroni. Appena superato
il confine fra Toscana e Umbria, eccomi nell’antico borgo
di Citerna. In questa bella cittadina ricca di storia Francesco
arrivò nel 1214, accolto con entusiasmo dagli abitanti,
che volevano sentirlo predicare. Fu necessario trovare
un luogo che potesse accogliere molte persone. Si
racconta che, in aperta campagna, Francesco si appoggiò
a una quercia. Accortosi che era piena di formiche, ordinò
agli insetti di andarsene e quelli, ordinatamente,
sotto gli occhi esterrefatti dei presenti, ubbidirono.
GUBBIO
UMBRIA
NEL CUORE VERDE DELL’UMBRIA
Camminando in direzione di Gubbio, passo per Pietralunga,
un bellissimo borgo medievale ancora circondato
da mura. Al centro, fra i resti dell’antica rocca longobarda,
si trova la bella chiesetta di Santa Maria, che risale all’VIII
ADESSO APRILE 2014

VIAGGI - UMBRIA
16
secolo. Prima di raggiungere il borgo, scorgo un’antica
pieve, nel punto in cui subì il martirio un legionario cristiano,
al tempo delle persecuzioni ordinate da Diocleziano.
Mi trovo nel cuore più verde dell’Umbria, fresca
e ricca d’acqua, ma che in estate può diventare molto
calda e secca. Le dolci valli di bassa montagna sono contorte,
ma popolate, e i campi e i pascoli si alternano ai
boschi fitti. Quando si cammina lungo le vie di Francesco,
si incontrano molte persone. Non tutti sono veri e
propri turisti. Vengono da tutto il mondo alla ricerca di
sensazioni nuove, di solitudine e tranquillità, di uno
scambio aperto e semplice con la natura, ma anche con
la gente. Quando ci si incontra su una strada di campagna,
è più facile scambiare qualche parola di saluto, o fare
insieme un tratto di cammino, scambiarsi informazioni
sulle tappe già concluse e su quelle che ancora
devono arrivare. Anche la gente che abita lungo il percorso
ha iniziato a capire che sulle sue strade e i suoi sentieri
stava succedendo qualcosa. In modi diversi, molti
provano a partecipare: c’è chi ha aperto un b&b, chi ha
scritto una frase di saluto ai pellegrini che passano davanti
a casa sua, chi ha messo una panchina, dove chi è
stanco può riposare. Mi siedo anch’io per riprendere fiato,
prima di proseguire.
La tappa successiva (26 km, senza grossi dislivelli),
porta fino a Gubbio, una delle città più antiche d’Italia,
tra le più belle dell’Umbria medievale e anche tra le più
San Francesco
Il suo nome e il suo stile di vita austero [karg] sono tornati
alla ribalta [tornare alla ribalta: ein Comeback erleben]
grazie alla scelta dell’ultimo papa, Jorge Mario Bergoglio,
di chiamarsi come lui. San Francesco (1182-1226),
con il suo esempio di vita semplice e in armonia con la
natura, muove da sempre le coscienze [Gewissen] dei fedeli
[Gläubige], ma anche dei non credenti. Suo padre
era un ricco mercante umbro che, verso la fine del Medioevo
[Mittelalter], gli diede il nome di Francesco per
celebrare i suoi commerci con la Francia e onorare l’origine
francese della moglie. Sperava che questo nome
fosse di buon augurio [Wunsch, Vorzeichen]. Francesco,
si ribellò presto alla ricchezza del padre e diventò famoso
in tutto il mondo come il santo “che ha sposato Povertà”.
Un anno fa il nuovo papa ha scelto, per la prima
volta e non a caso, di chiamarsi
proprio Francesco. Ha
dato così un chiaro segnale
di cambiamento, indicando
[indicare: auf etw. hinweisen]
la necessità di una Chiesa
più povera e vicina agli umili
[einfache Menschen] e ai sofferenti
[Leidende]. Dal 1939
San Francesco è il patrono
d’Italia.
importanti nella vita di Francesco. Il santo lasciò Assisi nel
1206 per venire qui, ospite dall’amico Federico. Dopo pochi
mesi, si trasferì dai lebbrosi, che abitavano fuori le mura,
per aiutarli e servirli. A Gubbio ci sono tre chiese francescane
e due sono legate al celebre episodio del lupo. La
tradizione racconta che la città era terrorizzata da un lupo
feroce, che scendeva dal monte e divorava animali e
uomini. Francesco gli andò incontro e lo convinse a diventare
buono e a restare in città, come effettivamente fece,
mansueto fino alla morte.
ASSISI
UMBRIA
DOVE TUTTO EBBE INIZIO
Assisi, 20 anni prima della nascita di Francesco, era stata assediata
e conquistata da Federico Barbarossa ed era entrata
a far parte del suo impero. In poco tempo tornò a essere
una ricca città medievale. Da piccolo, Francesco godeva dei
scorgere
la pieve
subire
il martirio
la persecuzione
contorto
popolato
il campo
il pascolo
fitto
la sensazione
la solitudine
la tranquillità
lo scambio
concluso
partecipare
la panchina
riposare
erblicken
Pfarrkirche
erleiden
Martyrium
Verfolgung
gewunden
bewohnt
Feld
Weide
dicht
Gefühl
Einsamkeit
Ruhe
Austausch
abgeschlossen
teilhaben
Bank
ausruhen
il fiato
proseguire
successivo
il dislivello
trasferirsi
il lebbroso
servire
divorare
convincere
effettivamente
mansueto
assediare
conquistare
l’impero
godere
Atem
weiterziehen
darauffolgend
Höhenunterschied
übersiedeln
Aussätziger,
Leprakranker
dienen
verschlingen
überzeugen
tatsächlich
zahm
belagern
erobern
Reich
genießen
© Huber/Sime (2)
ADESSO APRILE 2014

LA VERNA
Pieve Santo Stefano
San Sepolcro
Citerna
Città di Castello
Pietralunga
Gubbio
Perugia
Valfabbrica
ASSISI
Trevi
Foligno
Qui: una veduta d’insieme
dell’Eremo delle carceri, immerso
nel verde sopra il Monte Subasio;
Nell’altra pagina, dall’alto:
il Palazzo dei Consoli in Piazza
Grande a Gubbio; il ritratto di San
Francesco che predica agli uccelli,
eseguito da Giotto. Il dipinto si
trova nel ciclo di affreschi “Storie
di San Francesco”, all’interno della
Basilica superiore di Assisi.
Poreta
Spoleto
Ceselli
Arrone
Terni Piedilico
Poggio Bustone
GRECCIO
Rieti
ROMA

VIAGGI - UMBRIA
18
paterno
il mercante
combattere
il nobile
la battaglia
rinunciare
il bene
spogliarsi
dichiarare
riconoscere
il cielo
abbandonare
dedicarsi
seppellire
il messaggio
il papa
la pace
väterlich
Kaufmann
kämpfen
Adliger
Schlacht
verzichten
Gut
sich entkleiden
erklären
anerkennen
Himmel
verlassen
sich widmen
bestatten
Botschaft
Papst
Frieden
la facciata
attendere
la siepe
il portico
inferiore
la tomba
convinto
incarcerarsi
il leccio
sorgere
il seguace
immerso in
incantato
la piana
la povertà
la capitale
fertile
Fassade
erwarten
Hecke
Säulengang
unterer
Grab
überzeugt
sich einsperren
Steineiche
stehen
Anhänger
umgeben von
zauberhaft
Ebene
Armut
hier: Rom
fruchtbar
privilegi della casa paterna, che era la casa di un ricco
mercante di stoffe. Da giovane combatté con i nobili
della città nella battaglia di Collestrada contro la vicina
Perugia. Poi cambiò vita e, dopo avere rinunciato
pubblicamente ai beni paterni spogliandosi in piazza
e dichiarando di riconoscere come proprio padre quello
che era nei cieli, abbandonò Assisi per dedicarsi a
una vita di preghiera. In seguito tornò varie volte nella
cittadina, dove morì e venne sepolto. Qui tutto parla
di lui e del suo messaggio. Francesco, infatti, divenne
santo a soli due anni dalla morte e la città iniziò
subito a costruire la basilica a lui dedicata, che è divenuta
una delle chiese più famose al mondo. Per iniziativa
degli ultimi papi, oggi è anche un centro di incontri
internazionali di pace. Sulla maestosa facciata
della basilica di San Francesco mi attende una siepe
con la scritta latina pax e il simbolo tau. Se si attraversa
il portico della Basilica inferiore, si può visitare la
tomba del santo.
Sono convinto, però, che per ritrovare la semplicità
dello spirito francescano, sia necessario uscire dalla città
e salire sul Monte Subasio. In meno di un’ora, arrivo all’Eremo
delle carceri, dove i frati “si incarceravano” nelle
celle per pregare. In un suggestivo bosco di antichi lecci,
vicino al complesso religioso costruito dove un tempo
sorgeva una semplice cappella, si possono visitare le grotte
di Francesco e dei suoi primi seguaci. Anche qui, viene
spontaneo immaginare come trascorressero le giornate di
raccoglimento e di preghiera, lontano dalla vita cittadina,
immersi nella luce incantata del bosco. Nella piana fuori
città, in direzione di Perugia, sorge l’altra grande basilica,
Santa Maria degli Angeli, costruita sopra la piccola chiesetta
dei campi della Porziuncola, che Francesco ricostruì
insieme ai primi frati, invitandoli poi a uscire e a portare
il suo messaggio di pace e povertà fino a Roma.
Lasciata Assisi, il cammino mi porta verso sud, in direzione
della Capitale. Non prosegue, però, lungo il Tevere,
bensì nella fertile piana della Valle Umbra. Una dopo
l’altra, scorgo alcune antiche città, costruite sulle
colline più basse. Sono città ricche di tradizione, dove
Francesco era di casa: Foligno, Spello, Trevi, Spoleto, tutte
vive e importanti per le produzioni agricole e le molte
iniziative culturali.
LE TAPPE DELLA SPIRITUALITÀ
In questa pagina, da sinistra: viaggiatori
in cammino tra Pietralunga e Gubbio; la
piccola cappella del Presepe, all’interno
del santuario di San Francesco a Greccio,
nel Lazio; una veduta della basilica di San
Francesco ad Assisi.
© Huber/Sime (3)
ADESSO APRILE 2014

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Una sosta a Gubbio, con
l’anfiteatro romano e il Palazzo
dei Consoli sullo sfondo.
GRECCIO
LAZIO
LA NASCITA DEL PRESEPE
Da Spoleto raggiungo Terni. Passo poi accanto alla
grande e verdissima cascata delle Marmore, la più alta
e spettacolare d’Italia, poi risalgo nella Valle del Velino
e arrivo in un’ampia piana circondata da colline e
monti. In fondo alla piana si trova Rieti, antica città
preromana ai piedi del Terminillo. La piana è chiamata
anche Valle santa perché Francesco vi trascorse molto
tempo. Sul suo perimetro si trovano quattro santuari.
Il più suggestivo è sicuramente quello di Greccio,
che sorge in posizione panoramica su un monte. A
Greccio, la notte di Natale del 1223, tre anni prima di
morire, Francesco inventò un nuovo modo di celebrare
la nascita di Gesù. Come racconta Tommaso da Celano,
suo seguace e autore di una vita del santo, “si dispone
la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e
il perimetro
inventare
disporre
la greppia
il fieno
menare
il bue
l’asino
onorare
ivi
esaltare
l’umiltà
il presepe
condividere
hier: Rand
erfinden
aufstellen
Futterkrippe
Stroh
hineinführen
Ochse
Esel
Ehre erweisen
dort
preisen
Demut
Krippe
teilen
l’asino. Si onora ivi la
semplicità, si esalta la povertà,
si loda l’umiltà; e
Greccio si trasforma quasi
in una nuova Betlemme”.
Certo, mancavano
ancora la Madonna, il
Bambino e San Giuseppe,
ma quel giorno, a Greccio,
nacque la tradizione del
presepe.
Roma non è lontana,
ma il mio cammino sulle orme di Francesco si conclude
qui. Torno a casa dopo essere entrato nel cuore verde
dell’Italia ed essermi arricchito di un’esperienza fatta
non di parole, ma di sensazioni profonde.
L’immersione in una natura viva aiuta a sentirsi semplici
creature di questo mondo. Un mondo che, in certi
momenti e in certi luoghi, è davvero incantato, e che
sono felice di poter condividere con voi.
INFORMAZIONI
SITI UTILI
www.umbriafrancescosways.eu
www.viadifrancesco.it
LA APP
Trovate tutti i sentieri, le
cartine e le informazioni
sui percorsi, sulla App
ufficiale della Regione Umbria
La via di Francesco- Umbria app
DORMIRE
Sono molti gli agriturismi,
alberghi e ostelli che incontrerete
lungo la via di Francesco. È possibile
anche essere ospitati in alcune
strutture religiose. Potete scaricare
il Pdf con la lista completa al link
www.viadifrancesco.it/dove-dormire
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Se siete spinti a intraprendere questo
pellegrinaggio per motivi spirituali
e/o religiosi, tre settimane prima
di partire potete richiedere la
Credenziale del Pellegrino. Si
tratta di un documento ufficiale
che distingue il pellegrino vero e
proprio dal semplice viaggiatore.
Arrivati ad Assisi, se si dimostra di
aver percorso gli ultimi 75 km a
piedi o 150 km in bicicletta, si riceve
il Testimonium Viae Francisci,
che prova il pellegrinaggio alla
tomba del santo.
Informazioni:
www.umbriafrancescosways.eu/
credenziale-pellegrino
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viae-francisci
21
ADESSO APRILE 2014

L’ITALIA IN DIRETTA
DI RICCARDO IACONA
CELLULE STAMINALI
Davide Vannoni, presidente della
Stamina Foundation, è indagato
dalla procura di Torino per
somministrazione impropria di
farmaci imperfetti e abuso della
professione medica; alcuni
malati manifestano a Roma per
difendere il metodo Stamina (a
destra). Nell’altra pagina: La
homepage della Stamina
Foundation; un momento della
puntata di Presa diretta dedicata
al tema; una cellula staminale.
22
Il metodo Stamina
Er ist kein Arzt. Behauptet aber, mit seiner Stammzellenkur wahre Wunder
bei unheilbaren Krankheiten zu vollbringen. Das ist erwiesenermaßen
Unfug – dennoch hat Davide Vannoni in Italien immer noch Anhänger.
NEL 2008 IL PROFESSOR DAVIDE VANNONI, DO-
CENTE DI PSICOLOGIA ALL’UNIVERSITÀ DI UDI-
NE, TORNA DA KIEV CON UN METODO DI CURA
SPERIMENTALE. Consiste nell’iniettare nel paziente un
cocktail di cellule staminali mesenchimali trasformate in
cellule neuronali. Una volta nell’organismo, queste cellule
andrebbero a riparare i danni cerebrali. Potenziale paziente
è chiunque sia stato colpito nelle funzioni cerebrali,
cioè una platea di decine di migliaia di clienti, vittime di
patologie che vanno dalle malattie neurodegenerative agli
ictus. Vannoni dice di aver provato il metodo su di sé e di
essere guarito da una paresi virale. Parla di “metodo Stamina”
e apre il primo studio negli uffici della sua società
di marketing a Torino, dove in un anno riceve i primi 60
pazienti. Davide Vannoni non è un medico, eppure è lui
che li incontra, ne valuta lo stato e illustra il metodo. Poi
passa al preventivo, dai 30.000 euro in su. Su questa attività
è oggi in corso un’inchiesta della procura di Torino per
i reati di somministrazione impropria di farmaci imperfetti
e pericolosi e abuso dell’esercizio della professione medica.
I carabinieri hanno sentito tutti i 60 pazienti trattati
durante quel primo anno. Molti di loro stanno andando in
televisione a raccontare la loro storia, le decine di migliaia
di euro spesi, i miglioramenti promessi che non arrivavano
e la netta sensazione di essere stati truffati.
Vannoni, intanto, va avanti, e nel 2009 fa il colpo
grosso. Con un medico dell’ospedale di Trieste, il dottor
Marino Andolina, riesce a far entrare il metodo Stamina
nel Sistema sanitario pubblico. Le prime infusioni
di cellule staminali si fanno a Trieste; poi un ospedale
pubblico di Brescia firma una convenzione con la Stamina
Foundation, la onlus presieduta da Vannoni, e comincia
a trattare i pazienti con il metodo Stamina nel
consistere
iniettare
la platea
la patologia
l’ictus m.
guarire
la paresi
valutare
lo stato
il preventivo
l’inchiesta
la procura
bestehen
injizieren,
spritzen
mesen-
chymale
Stammzelle
la cellula
staminale
mesenchimale
il danno
cerebrale
colpito
Hirnschaden
betroffen,
beeinträchtigt
Publikum,
hier: Gruppe
Erkrankung
Schlaganfall
heilen
Lähmung
einschätzen
Zustand
Kostenvoranschlag
Ermittlung
Staatsanwaltschaft
Straftat
il reato
la somministrazione
improprio
l’abuso
l’esercizio
netto
la sensazione
truffare
il colpo
sanitario
firmare
la convenzione
l’onlus f.
(l’organizzazione
non
lucrativa di
utilità sociale)
presieduto da
Verabreichung
missbräuchlich
Missbrauch
Ausübung
klar
Gefühl
betrügen
Coup
Gesundheits-
unterzeichnen
Vereinbarung
gemeinnützige,
nicht auf
Gewinn
gerichtete
Organisation
unter Vorsitz
von
© Ansa (2)
ADESSO APRILE 2014

L’ITALIA IN DIRETTA
suo centro trapianti. Si muovono allora le più alte autorità
sanitarie dello stato, che mandano ispettori e carabinieri
a vedere cosa sta succedendo nell’ospedale di
Brescia. Si scopre che nella convenzione stipulata mancano
i documenti e le autorizzazioni necessarie, che le
condizioni del laboratorio non sono igienicamente adeguate,
che nel protocollo per i donatori non è prevista
l’analisi dell’epatite e del virus dell’Aids, che le cellule
vengono trattate con reagenti di cui non esiste alcuna
tracciabilità e che sulle provette in cui sono conservate
le cellule da infondere ci sono scritte a matita. Gli ispettori
vanno allora a vedere che cosa c’è in quelle provette
e scoprono che le cosiddette cellule neuronali da utilizzare
per riparare i danni cerebrali sono in realtà
cellule mesenchimali alterate e che ogni provetta ha dosi
diverse di cellule. La comunità scientifica nazionale e
internazionale insorge. Com’è possibile che il Sistema
sanitario nazionale abbia accettato l’ingresso di un ente
non medico e autorizzato un trattamento di cui non
si sa niente e che non ha superato alcun trial clinico?
Nel frattempo, Vannoni continua la sua battaglia.
Una grossa mano gliela dà la televisione. Le storie dei
bambini malati di atrofia muscolare spinale, una terribile
malattia neurodegenerativa che porta alla morte
dopo pochi anni e per la quale non esiste ancora
una cura, commuovono gli italiani e spaventano i politici.
Cominciano le manifestazioni davanti al parlamento.
Chi è favorevole al metodo Stamina attacca la
scienza ufficiale, dice che è serva delle case farmaceutiche
e chiede che il governo garantisca la gratuità
del trattamento negli ospedali. I parenti dei pazienti
si rivolgono ai tribunali e molti giudici ordinano che
l’ospedale di Brescia continui le cure. Infatti, ancora
adesso, a Brescia si trattano i pazienti con il metodo
Stamina, per ottemperare alle sentenze dei giudici. E
Transplanta-
tionszentrum
Behörde
Staat
geschlossen
il centro
trapianti
l’autorità
lo stato
stipulato
l’autorizzazione
f.
adeguato
il donatore
prevedere
il reagente
la tracciabilità
Genehmigung
angemessen
Spender
vorsehen
Reagenz
Nachverfolgbarkeit
Reagenzglas
verabreichen
verändert
wissenschaft-
liche Gemeinde
sich erheben
Einrichtung
bestehen
Kampf
Spinale Mus-
kelatrophie
la provetta
infondere
alterato
la comunità
scientifica
insorgere
l’ente m.
superare
la battaglia
l’atrofia muscolare
spinale
bewegen
erschrecken
Demon-
stration
für
Dienerin
Kostenlosigkeit
sich wenden
Gericht
Richter
anordnen
nachkommen,
erfüllen
Urteil
lösen
Ball
Erscheinen
Ruf
Senator auf
Lebenszeit
Schwindel
commuovere
spaventare
la manifestazione
favorevole
la serva
la gratuità
rivolgersi
il tribunale
il giudice
ordinare
ottemperare
la sentenza
risolvere
la palla
la comparsa
la fama
il senatore
a vita
l’intruglio
la politica? Fossimo stati in Francia o in Germania, la
questione sarebbe stata risolta dalle autorità sanitarie
competenti nello spazio di pochi mesi. Qui da noi, la
palla è in mano ai politici e, a cinque anni dalla comparsa
sulla scena del metodo Stamina, il professor
Vannoni continua a somministrare quello che Elena
Cattaneo, scienziata di fama internazionale e per questo
nominata senatore a vita da Giorgio Napolitano,
ha definito un “intruglio”. L’Italia, il paese dove la
scienza non conta nulla?!
Riccardo Iacona: Reporter und Investigativ-
Journalist, berichtet über Leben und
Politik in Italien. Seit 2009 ist er Autor und Moderator
der Fernsehsendung Presa diretta auf RAI 3.
23
ADESSO APRILE 2014

INTERVISTA - MASSIMO MURRU
La mia vita da
ÉTOILE
Klassisches Ballett erfordert höchste Konzentration und
Körperbeherrschung. Für Massimo Murru, Ersten Solotänzer im
Ensemble der Mailänder Scala, bildet der Moment auf der Bühne
seinen persönlichen Freiraum.
Testo: Vincenzo Petraglia
24
MASSIMO MURRU È IN ASSOLUTO UNO DEI PIÙ
INTENSI, APPREZZATI E ACCLAMATI INTERPRE-
TI DELLA DANZA MONDIALE. Con Roberto Bolle,
è il primo ballerino étoile del celeberrimo Teatro alla
Scala di Milano, dove sarà in scena il 21 e 23 ottobre
prossimi con una produzione molto attesa, Romeo e
Giulietta di Kenneth MacMillan, in cui danzerà al fianco
della splendida Marianela Núñez, argentina, prima
ballerina del Royal Ballet di Londra. In quest’intervista,
il talentuoso ballerino milanese ci conduce in un affascinante
viaggio nel mondo della danza classica.
Massimo, che rapporto c’è tra danza e libertà? Per
danzare in libertà bisogna lavorare tanto e raggiungere
un livello tale per cui puoi permetterti di sentirti libero,
una volta in palcoscenico. È questa la meta più ambita,
una delle cose più difficili, ma allo stesso tempo belle
da raggiungere, dopo tutti gli anni di studio e di lavoro
quotidiano che ti tengono legato ai tanti codici che noi
ballerini dobbiamo rispettare.
Il palcoscenico rende in qualche modo liberi? Sotto
certi punti di vista il palcoscenico è quella zona franca
dove puoi osare cose che magari nella tua vita non
oseresti mai fare. È veramente un luogo magico.
Com’è avvenuto il suo incontro con la danza? A
dieci anni, un po’ per caso. Mio papà, per aiutarmi a
rinforzare un pochino la corporatura, visto che ero un
bambino molto minuto e senza troppo interesse per il
calcio o altri sport, mi accompagnò all’esame attitudi-
nale della Scuola di ballo della Scala, senza che io avessi
la minima idea di cosa mi aspettasse. Non avevo, infatti,
mai visto un balletto e quando feci l’esame, ero l’unico
maschietto in mezzo a tante bambine, certamente
più avvezze a questo mondo rispetto a quanto non lo
fossi io.
Cosa deve alla danza? Innanzitutto la possibilità di
esprimermi. È la mia vita, la mia passione più grande,
da quando avevo dieci anni. Certo la danza ti dà molto,
ma tu devi darle anche di più, almeno finché non raggiungi
certi risultati: per avere qualcosa devi dare tantissimo
e non succede mai il contrario.
La danza le ha forse tolto qualcosa? Per forza!
Quando una cosa ti assorbe così tanto da quando sei
acclamato bejubelt
mondiale weltweit
il primo Erster Soloballerino
tänzer, Primoétoile
ballerino
Teatro alla (vedi pag. 66)
Scala
essere
in scena auftreten
al fianco di an der Seite von
il ballerino, Balletttänzer,
la ballerina -in
condurre führen, hier:
entführen
il rapporto Beziehung
la libertà Freiheit
tale solch
permettersi sich erlauben
il palcoscenico
ambito
legato
zona franca
osare
per caso
rinforzare
la corporatura
Bühne
ersehnt
gebunden
Freiraum
wagen
zufällig
stärken
Körperbau,
hier: Körper
klein, winzig
Eignungs-
prüfung
gewohnt
verdanken
sich ausdrücken
Gegenteil
auf jeden Fall
minuto
l’esame (m.)
attitudinale
avvezzo
dovere
esprimersi
il contrario
per forza
© Gent. concessione Uff. Stampa Teatro alla Scala
ADESSO APRILE 2014

ADESSO APRILE 2014
La danza mi
ha insegnato
il rispetto
per il mio
mestiere,
perché è una
professione
dove non si
puó barare...

INTERVISTA - MASSIMO MURRU
Massimo Murru
(42), primo
ballerino étoile
della Scala.
Mi piace
la musica
il cinema e il teatro
gli amici e il confronto [Konfrontation] con gli altri
Non mi piace
la mancanza [Fehlen] di impegno [Engagement,
Verbindlichkeit]
la disonestà [Unehrlichkeit] e la mancanza di serietà
delle persone
il poco rispetto degli altri e del proprio lavoro
26
molto piccolo, ti toglie inevitabilmente molto, ma in
un’altra forma ti restituisce. Se quello che ti restituisce
è ciò per cui stai lavorando, devo dire che è il dono più
prezioso che si possa ricevere.
Qual è l’insegnamento più grande che le ha dato
la danza? Il rispetto del proprio mestiere, perché è una
professione dove non si può barare. Per uscire vincitore
da questa sfida, devi assolutamente rispettare il tuo lavoro.
Lo strumento di ogni danzatore è il proprio corpo.
Secondo Lei cosa apprezza di più in un ballerino classico
il pubblico femminile? La prestanza fisica, perché
un pochino siamo abituati a quello. Ovunque ci giriamo,
nella pubblicità, in televisione, sui giornali, tutto
ruota intorno alla bellezza e penso che il pericolo sia
proprio quello di fermarsi soltanto a questo aspetto della
danza, con un pubblico che magari viene a teatro per
rivedere un po’ quello che viene proposto fuori. Ma noi
non siamo modelli, siamo danzatori.
Nato a Milano il 21 luglio 1971, Massimo Murru è dal
CHI È
2003 primo ballerino étoile [Erster Solotänzer] della Scala
di Milano. Si è diplomato giovanissimo, a soli 19 anni, presso la
Scuola di ballo del Teatro alla Scala, entrando subito a far parte
del corpo di ballo [Corps de ballet]. È diventato primo ballerino
nel 1994, dopo il debutto [Debüt] come protagonista ne L’histoire
de Manon di Kenneth MacMillan. Ha calcato le scene [calcare le
scene: auf der Bühne stehen] dei più importanti teatri mondiali,
a Buenos Aires, Sidney, Melbourne, New York, Los Angeles,
Londra, Berlino, Parigi, Città del Messico ed è apprezzato in
particolar modo in Giappone. Nel 2004, durante il Festival internazionale
di balletto, ha danzato con Daria Vishneva al Teatro
Kirov di San Pietroburgo, interpretando La bella addormentata.
Qual è per lei la parte
più bella e sensuale del
corpo di una ballerina?
inevitabilmente
il dono
unweigerlich
Gabe
il mestiere Beruf
Credo che tutto dipenda
barare schummeln
da quello che una persona la sfida Herausforderung
esprime. Trovo sensuali
la prestanza körperliche
delle ballerine forse non
fisica Leistung
così belle per come s’intende
oggi la bellezza, che
magari vielleicht
ruotare sich drehen
per me però sono bellissime,
sensuale sinnlich
perché hanno un mo-
intendere verstehen
il movimento Bewegung
do di esprimersi molto il portamento Haltung
sensuale. Quindi può essere
il movimento di una
noioso
riservato
langweilig
zurückhaltend
apparen- dem Anschein
mano, il portamento del
temente nach
collo, il modo di camminare
scoprire entdecken
e di muoversi, piuttosto
che l’aspetto glamour che,
assomigliare
sfacciato
ähneln
unverschämt
esuberante überschwänglich
dopo due o tre minuti, comincio
a trovare noioso.
il pregio Vorzug
Lei è una persona riservata,
forse un po’ come la sua Milano, una città la
cui bellezza va scoperta piano piano… Milano è la mia
città e apparentemente non è bella, ma in realtà non è
così e bisogna essere un po’ curiosi, se si vogliono scoprire
le sue bellezze nascoste e la si vuole conoscere veramente.
In questo le assomiglio molto, effettivamente,
perché non sono una persona sfacciata e dal carattere
molto esuberante. Sono discreto e credo di avere pregi
che non sono subito a disposizione e vanno perciò un
po’ cercati.
ADESSO APRILE 2014

SCHERZI A PARTE
DI SILVIA ZICHE
27
la raccolta
differenziata
il malumore
buttare
Mülltrennung
schlechte
Laune
wegwerfen
ADESSO APRILE 2014

DIE GEHEIMNISSE DER KUNST
Jeden Monat: Die großen Geheimnisse und
Rätsel der italienischen Kunstgeschichte.
I MISTERI DELL’ARTE
DI DANIELA MANGIONE
IL VERONESE
Paolo Caliari, detto il Veronese,
nasce a Verona nel
1528 e lavora soprattutto
nel Veneto e a Venezia, dove
realizza tele e affreschi
dai colori brillanti, con raffigurazioni
mosse ed eleganti.
Dipinge scene di grandi
conviti e, intorno al 1553,
contribuisce a decorare alcune
sale del Palazzo Ducale
a Venezia. Qui realizza,
nella Sala del Collegio, un
dipinto raffigurante il doge
Vernier che rende omaggio
al Redentore dopo la battaglia
di Lepanto. Amatissimo
dai contemporanei, influenza
la pittura settecentesca.
Muore a Venezia nel 1588.
INDOVINA DA CHI
28
la tela Gemälde
l’affresco Fresko
la raffigurazione
Darstellung
mosso bewegt
dipingere malen
contribuire beitragen
rendere Ehre eromaggio
weisen
il contemporaneo
Zeitgenosse
la pittura Malerei
sette- des 18.
centesco Jahrhundert
In Venedigs Galleria dell’Accademia hängt eins
der überwältigenden, unfassbar lebensnahen Festmahle
von Paolo Veronese. Nach Jahrhunderten
erfuhr die Welt nun: Der Künstler hat hier ein ganz
besonderes Mahl auf Leinwand verewigt.
A VENEZIA, NELL’ EDIFICIO CHE OSPITA LA GALLERIA DELL’ACCA-
DEMIA, È CUSTODITO UN ENORME DIPINTO DEL VERONESE: misura
5 x 12 m e rappresenta un vivace convito all’interno di un’architettura classicheggiante.
Il titolo è Cena a casa di Levi. Eppure non è questo il vero soggetto
del quadro, né è quello il suo vero titolo. Il dipinto fu presentato al pubblico quasi
subito – ed è così ancora oggi – con un titolo
l’edificio Gebäude fasullo. Il pittore, infatti, lo aveva concepito come
“Ultima cena”. Per secoli, nessuno seppe che
custodito verwahrt
misurare messen
il convito Festmahl il convito rappresentato era quello di Cristo con
classi- klassisch i suoi discepoli, né quale fosse il titolo originale.
cheggiante anmutend
il soggetto Gegenstand Nel 1852 uno studioso francese, Armand Barchet,
il quadro Bild
trovò un incartamento che testimoniava cosa che
fasullo falsch era successo fra la creazione della tela e la sua
il pittore Maler
il discepolo Jünger presentazione ufficiale con un titolo mutato.
l’incartamento Akte(nbündel) Perché Veronese cambiò il titolo al quadro? Era
testimoniare bezeugen
il 18 luglio 1573; la tela, dipinta per il convento domenicano
dei Santi Giovanni e Paolo, era stata com-
mutato geändert
il convento Kloster
convocare einberufen pletata. Veronese fu convocato dall’Inquisizione
© Getty Images

28ª PUNTATA
SI VA A CENA?
Il dipinto del Veronese,
Cena a casa di Levi, nella
Galleria dell’Accademia a
Venezia
per un interrogatorio sull’opera di l’interrogatorio Verhör
cui rimane un verbale di cinque il verbale Protokoll
la cartella Seite
cartelle. Le gerarchie ecclesiastiche
gli si chiesero perché avesse
Herren
le gerarchie hier: hohe
ecclesiastico geistlich
rappresentato nel dipinto un uomo
al quale colava il sangue dal il sangue Blut
colare laufen
il servitore Diener
naso . Disse che era semplicemente
un servitore (il sangue dal il buffone Narr
l’infortunio Unfall
il pappagallo Papagei
naso fu però cancellato) al quale l’alabar- Hellebardendiere
m. träger
era capitato un infortunio. Chiesero
anche perché ci fosse un
sündigen
peccare di durch etw.
buffone con un pappagallo e un concludersi enden
sdegnato entrüstet
uomo che si puliva i denti con la la balaustra Geländer
forchetta . Rispose che si trattava
di figure ornamentali. E perché mai erano presenti due alabardieri
vestiti alla tedesca ? Insomma, l’interpretazione che Veronese
proponeva dell’Ultima cena peccava di eccessiva libertà e
conteneva elementi troppo profani per un soggetto sacro. Il Concilio
di Trento si era concluso da poco e quelli erano tempi di piena
Controriforma. Così fu ordinato a Veronese di eliminare entro
tre mesi ogni eccesso di vivacità e di aggiungere il personaggio della
Maddalena. Il pittore, sdegnato, preferì cambiare titolo al quadro
piuttosto che limitare la sua creatività. Così la cena più sacra
divenne quella a casa di Levi, di cui parla il Vangelo (Luca, V). Il
nuovo titolo fu aggiunto dopo il processo su una balaustra dell’architettura
rappresentata nel quadro.
L’INTERROGATORIO
LA CENSURA
NEL RINASCIMENTO
I verbali dell’interrogatorio di Veronese conservano
una celebre dichiarazione a difesa
della libertà degli artisti e dell’arte. “Quel vestito
da buffone con il pappagallo in pugno, a che
scopo l’avete dipinto in quella tela?” chiese l’Inquisitore.
“Per ornamento,
come si fa di
la dichiarazione
Erklärung
la difesa Verteidigung
solito”, rispose Veronese.
“Che significa-
in pugno hier: auf der
Hand no quegli uomini armati
alla tedesca?”
armato bewaffnet
incalzare bedrängen
il luogo Ort, Stätte incalzò l’Inquisitore. E
l’eresia Ketzerei Veronese: “Non sapete
voi che in Ale-
vituperare beleidigen
sentenziare eine Meinung
äußern magna e in altri luoghi
fieramente stolz di eresia sono soliti vituperare
la Santa
la licenza Freiheit
il matto Verrückter
osceno obszön Chiesa Cattolica con
le braghe pl. Hose pitture piene di scurrilità?”
Veronese sentenziò
fieramente: “Noi pittori ci prendiamo la
stessa licenza che si prendono i poeti e i matti”.
Non era infatti la prima volta che un dipinto veniva
censurato. Qualche anno prima si era deciso
di coprire anche i nudi della Cappella Sistina, considerati
osceni . L'incarico fu affidato a un allievo
di Michelangelo, Daniele da Volterra, il quale
dipinse delle “braghe” sopra le nudità e da allora
è soprannominato il Braghettone.
29
ADESSO APRILE 2014

PRATICAMENTE PARLANDO
30
TURISMO
A piedi
con gusto
Von Ort zu Ort wandern,
um die typischen Spezialitäten
und musikalische
„Leckerbissen“ zu genießen.
Für Feinschmecker ein
Streifzug durch die regionalen
Köstlichkeiten.
Testo: Isabella Bernardin
CAMMINARE MANGIANDO O MANGIARE
CAMMINANDO? Questione di punti di vista.
Che a guidarvi sia la voglia di esplorare il paesaggio
– magari assaggiando qua e là le prelibatezze
locali – oppure solo la gola, dalla primavera
fino alla fine dell’estate trovate in Italia tante
opportunità per esaudire i vostri desideri. Si tratta
delle camminate mangerecce, spesso chiamate
Mangialonga, degustazioni o veri e propri
pranzi itineranti. Alcune goliardiche, altre a contatto
con la natura o
il punto Standpunkt, in borghi suggestivi,
sono sempre
di vista Blickwinkel
esplorare erkunden
la prelibatezza Köstlichkeit buone occasioni per
la gola Hals, hier: abbandonarsi ai
kulinarische
Wanderung
Wander-
hier: volkstümlich
malerisch
Gaumen-
freude
hier: interessant
esaudire
la camminata
mangereccia,
la
Mangialonga
itinerante
goliardico
suggestivo
il piacere
del palato
significativo
Esslust
erfüllen
piaceri del palato e
fare amicizie, condividendo
le impressioni
della giornata
con gli altri partecipanti.
Tra le tante
iniziative diffuse sul
territorio, abbiamo
selezionato per voi
le più significative.
Barolo e tajarin
Partiamo dalla regina delle passeggiate enogastronomiche,
la Mangialonga a La Morra, in provincia di Cuneo (Piemonte),
una zona famosa per il pregiato vino Barolo. Arrivata quest’anno
alla 27 a edizione, si snoda su un percorso facile di 4 km attraverso
i meravigliosi vigneti delle Langhe. Il tempo è scandito dalle
tappe di ristoro: si parte con un aperitivo a base di vino e prodotti
tipici, si prosegue con un antipasto di salumi locali, poi si passa
ai tajarin, i tagliolini piemontesi al sugo di carne, al secondo
(bocconcini di carne) e a una selezione di formaggi cuneesi. Per
finire, dolci e Moscato. Ogni anno partecipano alla Mangialonga
circa 2.000 persone, divise in gruppi. C’è il premio per il gruppo
più originale e il concorso di Miss Mangialonga.
> Dove: Piemonte > Quando: 31 agosto 2014.
> Prezzi: adulti € 45; ragazzi dai 12 ai 17 anni € 20.
> Prenotazioni: tel. +39 0173 500344; info@la-morra.it
> www.mangialonga.it
L’appetito vien camminando!
Una scampagnata mangereccia da non perdere è la Mangialonga
di Levanto, in provincia di La Spezia (Liguria). Si svolge ogni
anno la terza domenica di maggio e vi possono prendere parte al
massimo 1.000 persone, in gruppi da 100/150. A fare da scenario
sono i paesaggi del Levante ligure, famoso per le splendide
Cinque Terre. I partecipanti partono da Levanto e percorrono 15
km di strade e sentieri, sostando nei paesini che sovrastano la
cittadina. Ad attenderli a ogni tappa, spettacoli e musica dal vivo,
ma soprattutto i prodotti e le ricette tradizionali, come la focaccia,
le acciughe, le trofie al pesto, la cima alla genovese e lo
stoccafisso. La Mangialonga è gemellata ogni anno con due diverse
città italiane Slow Food, che presentano i propri prodotti.
> Dove: Liguria > Quando: la terza domenica di maggio.
> Prezzi: adulti € 25; ragazzi da 6 a 12 anni € 15.
> Prenotazioni: da metà marzo.
> www.occhioblu.it
In questa pagina, in senso orario: piatti
serviti durante la Mangialonga di Badia
Prataglia; alcune partecipanti alla
Mangialonga della Morra; il vino locale
servito alla passeggiata Portè Disnè.
Nell’altra pagina: i partecipanti alla
Mangialonga di Levanto, in cammino; una
sosta durante la Mangialonga della Morra.

© Portedisne.it, Uff. Stampa La Morra
Toscana golosa
Nella provincia di Arezzo (Toscana) il comune di Badia
Prataglia organizza una Mangialonga di 3,5 km tra i boschi
di castagni e faggi tipici del Parco nazionale delle
Foreste casentinesi. Suddivisa in dieci tappe gastronomiche,
con musica dal vivo, la camminata tocca i vari
“castelletti”, ossia i gruppetti di case caratteristici della
zona, immersi nella vegetazione. Tra i piatti da gustare
della tradizione locale ci sono la polenta con il cinghiale,
l’acquacotta, la zuppa povera tipica della Maremma, i
tortelli di patate e i fagioli con le cotiche.
> Dove: Toscana > Quando: 3 agosto 2014.
> Prezzi: adulti € 22 inclusa la maglietta della manifestazione;
bambini da 6 a 12 anni € 12.
> Prenotazioni: il giorno stesso della manifestazione o
per e-mail a info@badiaprataglia.net.
> www.badiaprataglia.net
Sentieri del gusto tra i vigneti
Sempre in provincia di Cuneo, nel comune di Treiso, alla
fine di agosto si tiene la manifestazione Sentieri in
gusto. I partecipanti camminano per circa 6 km
tra le belle colline coltivate a vigneto che producono
i vini Docg Moscato d’Asti e il Doc Dolcetto
d’Alba. In sei tappe vengono celebrati i prodotti
e le ricette regionali, come i formaggi
piemontesi e i ravioli del plin al ragù.
> Dove: Piemonte > Quando: 24 agosto 2014.
> Prezzi: 25 € a persona; bambini da 6 a 10
anni € 15.
> Prenotazioni: info@sentieringusto.it,
tel. +39 0173 638116
> www.sentieringusto.it
Posate, bicchiere, piatto. Si parte!
È una passeggiata davvero golosa, quella che si tiene a
fine maggio nel Roero (Piemonte) in quel suggestivo
territorio candidato a diventare Patrimonio dell’umanità
Unesco e patria del pregiato vino omonimo, color rubino
e di sapore asciutto. Gli organizzatori l’hanno chiamata
Portè Disnè, cioè “portare il pranzo”, in questo caso tra
vigne e stradine di campagna costeggiate da castagni
secolari. Ai partecipanti, al massimo 1.000, viene consegnato
alla partenza un cestino con bicchiere, piatto e
posate, ossia il necessario per gustare le specialità che i
produttori locali offrono lungo il percorso: oltre agli eccezionali
vini della zona, bruschetta con lardo, prosciutto
arrosto, risotto all’Arneis, carne alla piastra, selezione
di formaggi Doc e, per finire, fragole del Roero.
> Dove: Piemonte > Quando: 25 maggio 2014.
> Prezzi: 38 € a persona; ragazzi sotto i 14 anni gratis.
> Prenotazioni: a partire dal 6 aprile telefonando al +39
0173 977423, dal lunedì al venerdì, ore 9-13.
> www.portedisne.it
Dedicato ai veri ghiottoni
Nel territorio del Tremosine, in provincia di Brescia
(Lombardia), si tiene il 2 giugno di ogni anno la Cinquemiglia
del ghiottone. Si cammina a piedi, per circa 13
km, attraverso i sentieri dell’altopiano, ammirando gli
splendidi borghi della riva lombarda e i paesaggi naturali
del Lago di Garda. Gli stand lungo il cammino servono
prodotti tipici locali come la trota, i tartufi e i tortei, i tipici
tortelloni al formaggio. Si comincia dall'aperitivo, offerto
alla prima tappa, e si finisce all'ultima con il sorbetto.
Il tutto è accompagnato dall'ottimo vino della
sponda bresciana del Lago di Garda.
> Dove: Lombardia > Quando: 2 giugno 2014.
> Prezzi: 27 € a persona; ragazzi sotto i 12 anni 13 €.
> Prenotazioni: a partire dai primi di maggio telefonando
al +39 0365 953185, dal lunedì al venerdì, ore 9-12.
> www.infotremosine.it
BAROLO E TAJARIN
famoso berühmt
pregiato geschätzt
l’edizione f. Auflage, hier:
Veranstaltung
snodarsi sich schlängeln
il percorso Strecke
il vigneto Weinberg
scandito hier: bestimmt
i salumi pl. Wurstwaren,
Salami
il bocconcino Häppchen
la selezione Auswahl
il Moscato Muskateller
il concorso Wettbewerb
L’APPETITO CAMMINANDO
la scampagnata
Ausflug
lo scenario Szenerie
il Levante Ostseite, -küste
il sentiero Pfad
sostare pausieren
la focaccia Fladen aus
Hefeteig mit
versch. Belag
l’acciuga Sardelle
la cima gefüllte
alla genovese Kalbsbrust
lo stoccafisso Stockfisch
essere Partnerstadt
gemellato con sein von
TOSCANA GOLOSA
il bosco Wald
il faggio Buche
immerso eingetaucht
il cinghiale Wildschwein
l’acquacotta: einfache Suppe mit
Gemüse
il fagiolo Bohne
la cotica Speckschwarte
SENTIERI TRA I VIGNETI
tenersi stattfinden
la collina Hügel
Docg, Denominazione di origine
controllata e garantita: kontrollierte
und garantierte Ursprungsbezeichnung
für
Lebensmittel aus Italien
i ravioli (pl.) del plin al ragù
Ravioli mit Fleischfüllung mit
Fleischsoße
SI PARTE
goloso lecker,
verlockend
il Patrimonio
dell’umanità Unesco-
Unesco Weltkulturerbe
omonimo gleichnamig
il sapore Geschmack
la vigna Rebstock
costeggiato da gesäumt von
secolare jahrhundertealt
il cestino Korb
il lardo Speck
arrosto gebraten
Arneis: piemontesischer Weißwein
aus der autochthonen Rebsorte
Arneis
alla piastra gegrillt
SENTIERI GHIOTTONI
il ghiottone Leckermäulchen
l’altopiano Hochebene
la trota Forelle
la sponda hier: Gegend
31
ADESSO APRILE 2014

PASSAPAROLA
DI RENATA BELTRAMI
Il lettore zero
32
Kultivierte Menschen, die kein Buch
anrühren: Undenkbar! Oder doch nicht?
Die Zeitung la Repubblica hat einen
Hausbesuch bei einem von Italiens
zahlreichen Nicht-Lesern gemacht.
SI PARLA TANTO DI LETTURA E DI LIBRI, DELL’IN-
FLUENZA BUONA O CATTIVA DEI TABLET E DEGLI
E-BOOK SULLE ABITUDINI DEL LETTORE GLOBA-
LE, della crisi dell’editoria e degli autori. Forse per descrivere
la decadenza della letteratura, qualcuno dice che in
Italia ci sono più scrittori che lettori. Fatto sta che le cifre
parlano chiaro: il rapporto Istat pubblicato alla fine del
2013 certifica che, rispetto al 2012, in Italia i lettori sono diminuiti,
passando dal 46% al 43%. I lettori forti, ovvero coloro
che leggono almeno un libro al mese, sono il 13,9%; la
metà dei 24 milioni di lettori non legge più di tre libri all’anno.
Il 57% degli italiani non legge libri.
Il quotidiano la Repubblica ne ha intervistato uno, definendolo
lettore zero. Il ritratto che ne è uscito è stato per me
il lettore zero Nicht-Leser
la lettura Lesen
l’editoria Verlagswesen
la decadenza Niedergang
fatto sta che fest steht, dass
il rapporto Bericht
l’Istat (Istituto nazionale di
statistica): statistisches Amt
Italiens
diminuire weniger werden
passare hier: sinken
coloro diejenigen
intervistare interviewen
il ritratto Porträt
povero arm
il genere
umano Menschheit
ricredersi seine Meinung
ändern
l’ascia Axt
ghiacciato gefroren
dimostrare beweisen
l’arma Waffe
addirittura sogar
potente stark
il mestiere Beruf
suonare spielen
arredato eingerichtet
affrescato mit Fresken
l’opera Werk
disegnare zeichnen
la guida
turistica Reiseführer
il comodino Kommode
la bolletta Rechnung
rilassare entspannen
Aufgabe
Geist
Fitnessstudio
Stolz
Scham
keineswegs
Gemüts-
zustand
Bild
Partitur
l’impegno
la mente
la palestra
l’orgoglio
l’imbarazzo
mica
lo stato
d’animo
il quadro
lo spartito
il direttore
d’orchestra
il cervello
altrui
fissato
rapportarsi
con qc.
permettere
avvicinarsi
in regalo
recentemente
godersi qc.
a quanto pare
essere un
avido divoratore
di qc.
la predilezione
la copertina
rigida
stendersi
a tappeto
appoggiato
il parquet
cogliere
Dirigent
Gehirn
von anderen
festgehalten
ein Verhältnis zu
jdm. aufbauen
ermöglichen
sich nähern
als Geschenk
kürzlich
etw. genießen
scheinbar
etw. gierig
verschlingen
Vorliebe
gebundenes
Buch
sich völlig
ausstrecken
gelegt
Parkett
hier: wahrnehmen
una vera sorpresa. Ho sempre pensato che una vita senza
libri fosse vuota, che il non-lettore fosse la versione povera
del genere umano, ma ho dovuto ricredermi. Kafka diceva
che un buon libro è come un’ascia per il mare ghiacciato
che è dentro di noi, ma questo non-lettore dimostra
che esistono altre armi, addirittura più potenti.
Ha 46 anni, di mestiere fa il musicista, suona il contrabbasso
in un’orchestra e abita in una bella casa, arredata con
gusto. I soffitti affrescati sono opera sua. Questo non-lettore
disegna, suona, ascolta la musica, va al cinema. In giro ci
sono cataloghi d’arte, guide turistiche, sul comodino solo
bollette. Ha una vita piena, due gatti, tanti amici. “Preferisco
non leggere, anche perché non ho tempo e, se ho tempo,
non mi piace prendere in mano un libro, non mi rilassa,
mi annoia”. Suonare per 15 sere al mese è un impegno
importante sia per il corpo che per la mente, quindi nel
tempo libero solo palestra, cene tra amici, viaggi.
Confessa senza orgoglio e senza imbarazzo di non aver
letto neanche un libro negli ultimi 12 mesi; anzi, negli ultimi
30 anni. Poi aggiunge: “Mica solo i libri possono essere
letti. Puoi leggere le persone, gli stati d’animo, un quadro.
O anche il cielo, gli spartiti, i gesti del direttore d’orchestra”.
Parla di Mozart come genio assoluto, ma dice di non aver
mai avuto voglia di leggere un libro su di lui. “Mi basta la
sua musica perfetta, suonare le sue sinfonie prende tutto il
corpo. La lettura, invece, arriva solo al cervello, per questo
mi annoia. Il pensiero altrui fissato in un libro non mi affascina,
ma non ho nessun problema a rapportarmi con le
persone e ad ascoltarle. È proprio la scrittura che non mi
permette di avvicinarmi al mondo di un altro”. Però un libro
che ha ricevuto in regalo recentemente se lo è goduto
e continua a rileggerlo. È Simon’s cat e la piccola peste, 224 pagine
solo di immagini. A quanto pare, leggere le immagini
è come suonare e come leggere il linguaggio del corpo.
Chissà perché mi viene in mente il mio cane. Anche lui
è un avido divoratore di libri come me, con una predilezione
per le copertine rigide, ma è molto più bravo nel leggere
le persone e le loro intenzioni o nel rispondere con il
linguaggio del corpo. Quando qualcuno suona il piano, in
particolare Bach, si stende a tappeto sul pavimento, con
l’orecchio appoggiato al parquet per cogliere anche la minima
vibrazione, con un’aria godutissima, sicuramente più
rilassato di Kafka, che deve armarsi di un’ascia…
Renata Beltrami: Buchautorin und unermüdliche
Beobachterin von Trends im Alltagsleben, liefert
Denkanstöße und Kurioses, Neues und
Wissenswertes, aktuell recherchiert.
Ihre Meinung ist gefragt adesso@spotlight-verlag.de
ADESSO APRILE 2014

PAGINE FACILI
DI MARCO MONTEMARANO
IL BAGNO DI CASA MIA
la spugna
la cabina
doccia
il bagnoschiuma
il mobiletto
lo specchio
la
vasca da
bagno
il rubinetto
la
carta igienica
il water
il lavandino
il bidet
la saponetta
lo spazzolino
da denti
il dentifricio
il rasoio
elettrico
il pennello
il rasoio
la lametta
il flacone
il dopobarba
la schiuma da
barba
i prodotti
cosmetici
lo scopino
33
© Illustration: Georg Lechner, BfGuK
IL TEMPO CHE TRASCORRIAMO IN QUESTA STAN-
ZA DELLA CASA È IMPORTANTE, PERCHÉ È IL TEM-
PO CHE DEDICHIAMO ALLA CURA DI NOI STESSI.
Nel bagno noi ci laviamo, gli uomini si radono, le donne si
truccano e tutti fanno “i loro bisogni”. L’arredamento di solito
è standard: c’è un lavandino, con un rubinetto per l’acqua
calda e l’acqua fredda; c’è una tazza, o vaso, o water,
per “i bisogni”; in tutte le case italiane c’è un bidet (gli italiani
spesso sono scandalizzati quando vedono che le case
il bagno
trascorrere
dedicare
lavarsi
radersi
truccarsi
fare i propri
bisogni
il lavandino
il rubinetto
la tazza
la vasca
da bagno
lo specchio
la vanità
la necessità
il portasapone
Badezimmer
verbringen
widmen
sich waschen
sich rasieren
sich schminken
seine Notdurft
verrichten
Waschbecken
Wasserhahn
Toilettenschüssel
Badewanne
Spiegel
Eitelkeit
Notwendigkeit
Seifenhalter
Seifenstück
Zahnbürste
Zahnpasta
Rand
Flasche
la saponetta
lo spazzolino
da denti
il dentifricio
il bordo
il flacone
il bagnoschiuma
lo scopino
(del water)
la carta
igienica
scivolare
il dopobarba
la lametta
da barba
il rasoio
Duschgel
Toilettenbürste
Toilettenpapier
ausrutschen
Rasierwasser
Rasierklinge
Rasierer
a nord delle Alpi non ce l’hanno); c’è una vasca da bagno
e a volte c’è una cabina-doccia separata. Sopra al lavandino
c’è sempre uno specchio e qui la vanità non c’entra: nel bagno
di casa nostra lo specchio è una necessità. Come radersi,
come truccarsi senza uno specchio? Sul lavandino
spesso troviamo un portasapone con una saponetta dentro.
E poi un bicchiere con uno o più spazzolini da denti e
il dentifricio. Sul bordo della vasca da bagno spesso ci sono
flaconi di shampoo e bagnoschiuma. Accanto al water troviamo
uno scopino per pulirlo e un rotolo di carta igienica,
che di solito per comodità è attaccato al muro. A terra ci sarà
un tappetino per non scivolare. In bagno ci sono anche,
di solito, alcuni mobiletti che servono a tenere i prodotti
cosmetici e igienici: creme per il viso e per le mani, lozioni,
dopobarba, mascara ed eyeliner, deodoranti, lamette da
barba, rasoi elettrici e tante altre cose ancora. Chi di noi non
ha ricordi legati a questo luogo? Ad esempio il papà che
canta la mattina sotto la doccia.
Marco Montemarano: Dozent für Italienisch,
Übersetzer, Sprecher, lebt in Deutschland
(München) seit über 20 Jahren.
Seit 1996 schreibt er die Pagine facili.
ADESSO APRILE 2014

PAGINE FACILI
DIALOGO
CONTENDERSI IL BAGNO
contendersi qc.
tostare
la fetta
la caldaia
guasto
il corridoio
sbrigarsi
um etw. streiten
toasten
Scheibe
Boiler
defekt
Gang
sich beeilen
MARCELLO: Janina, ma che stai
facendo? Sono 20 minuti che
aspetto qui fuori.
JANINA: Adesso esco. Mi sto
truccando. Ma tu hai preparato la
colazione?
MARCELLO: No, non ho preparato
niente, ho messo solo su il caffè,
ma è pronto da 10 minuti e ormai è
freddo.
JANINA: Come? Ma non potevi
utilizzare il tempo? Ad esempio
potevi tostare il pane.
MARCELLO: Ci vuole un minuto
per tostare una fetta di pane. E io
ho bisogno del bagno.
JANINA: Ma perché? Oggi cominci
a lavorare alle 11.
MARCELLO: Lo so, ma devo andare
lo stesso al bagno. Non puoi andare
a truccarti in camera da letto?
JANINA: No, in camera da letto
non c’è tutto quello che mi serve.
Ah, senti, devo dirti che l’acqua
non era abbastanza calda. Non è
che abbiamo di nuovo problemi
con la caldaia?
MARCELLO: Non credo, l’abbiamo
fatta riparare il mese scorso.
JANINA: Be’, dai un’occhiata. Se è
di nuovo guasta, chiama il tecnico.
MARCELLO: Sì, così viene tra due
settimane. Dov’è il numero?
JANINA: Sul mobiletto, in corridoio.
MARCELLO: E sbrigati a uscire dal
bagno!
34
Esercizio 1*:
1. Marcello sta aspettando da ____________ minuti.
2. Janina si sta ____________.
3. Marcello non ha preparato la ____________.
4. Ha messo su il ____________.
5. Il caffè è pronto da ____________ minuti.
Esercizio 2*:
1. Com’è il caffè?
2. Quanto ci vuole a tostare una fetta di pane?
3. A che cosa deve dare un’occhiata Marcello?
4. Quando è stata riparata la caldaia?
5. Dov’è il numero del tecnico?
PAROLE STRANIERE,
GENERI E ARTICOLI
Anche in italiano, come in tedesco, sono in
uso ormai molto parole straniere. Il genere di
queste parole non sempre è lo stesso.
Completate le frasi dell’esercizio 3 con articoli
(determinativi o indeterminativi) e desinenze.
Prima di guardare le nostre soluzioni, provate a
chiedere a un amico italiano.
* SOLUZIONI A PAGINA 36
ADESSO APRILE 2014

PAGINE FACILI
CRUCIVERBA
Tutte le parole di questo cruciverba sono contenute nelle
Pagine facili. Leggetele attentamente prima di iniziare!
Buon divertimento!
1 2
Orizzontali:
1. Mi lavo le mani nel …
3. Per lavarmi i denti uso uno
…
5. Mi faccio la barba con il …
6. Un pezzo di sapone è
chiamato “…”.
7. Faccio il bagno nella …
9. Se ho poco tempo invece
del bagno faccio la …
10. Tengo il sapone nel …
5
3
4
Verticali:
2. Il rotolo della carta … è
appeso al muro.
4. Dopo la rasatura metto il …
sul viso.
6. Mi lavo i capelli con lo …
8. Nei bagni delle case
tedesche non c’è il …
6
7 8
35
9
10
SOLUZIONI 03.2014
Esercizio 3*:
1. Mi piace ______ rock, ma soprattutto ______ blues.
2. ______ nuov____ software che ho scaricato è molto utile.
3. Non posso farti subito il bonifico perché non ho ______ home
banking.
4. George Clooney è ______ famos____ star di Hollywood.
5. Signorina, per favore mi mandi ______ schedule dei miei
impegni settimanali.
6. Io preferisco ______ open source.
7. Io invece sono ______ grande fan della Juventus.
1
2
F
M
3
I P A L E R M O
U
S
T
4
P
5
S I G A R O
6
T O S C A N I
R C
7
A
8
P
9
P I R E N E I
G
O C
C
I
P
10
S I G A R E T T A
N
D
11
O C E A N I A
R
E
ADESSO APRILE 2014

chiedi?
Spielend Rom
entdecken und
Italienisch lernen!
Questo mese:
ESERCIZIO
SULL’INFINITO
E SUGLI
AVVERBI
Forze dell’ordine in azione
Tel. +49 89 85681-286
CRISI E RAPINE
5
6
7
C
8
9
DOMANDA
Hai chiesto indicazioni stradali (Wegbeschreibung)
pe raggiungere (e reichen)
i Musei Capitolini, ma il passante (Fußgänger
) ha parlato troppo velocemente
(schne l ) e non hai capito. Che cosa gli
chiedi?
DOMANDA
a) Può ripetere, grazie?
b) Può ripetere, per favore?
c) Può ripetere, prego?
Il tuo albergatore (Hotelier) parla del
turismo “mordi e fuggi”. Che cosa
intende (intendere: meinen)?
D
a) turismo di tipo enogastronomico
b) turismo religioso
c) turismo di massimo tre giorni
ne le ci tà d’arte
A
© 2010 Gru be Media GmbH
©
DOMANDA
Hai chiesto indicazioni stradali (Wegbeschreibung)
pe raggiungere (erreichen)
i Musei Capitolini, ma il passante (Fußgänger
) ha parlato troppo velocemente
(schne l ) e non hai capito. Che cosa gli
Hai chiesto indicazioni stradali (Wegbeschreibung)
pe raggiungere (e reichen)
i Musei Capitolini, ma il passante (Fußgänger
) ha parlato troppo velocemente
(schne l ) e non hai capito. Che cosa gli
chiedi?
a) Può ripetere, grazie?
a) Può ripetere, grazie?
b) Può ripetere, per favore?
c) Può ripetere, prego?
b) Può ripetere, per favore?
c) Può ripetere, prego?
Il tuo albergatore (Hotelier ) parla del
turismo “mordi e fuggi”. Che cosa
intende (intendere: meinen)?
a) turismo di tipo enogastronomico
E
b) turismo religioso
Il tuo albergatore (Hotelier) parla del
turismo “mordi e fuggi”. Che cosa
intende (intendere: meinen)?
c) turismo di massimo tre giorni
ne le ci tà d’arte
a) turismo di tipo enogastronomico
b) turismo religioso
c) turismo di massimo tre giorni
ne le ci tà d’arte
B
RISPOSTA
b) Può ripetere, per favore?
“Per favore”, abbreviato p.f., si usa
quando vuoi chiedere qualcosa in modo
gentile (freundlich). “Prego” si usa
come risposta a chi ringrazia o si scusa:
“Grazie!” “Prego”. “Mi scusi per il
ritardo”. “Prego, non si preoccupi”.
c) turismo di massimo tre giorni
(Kurzurlaub) ne le ci tà d’arte
“Mordi e fuggi” (wörtlich: beiß und
flüchte) indica un’azione compiuta
(vollzogen) con estrema fre ta
(in größter Eile): Mi ha fatto una visita
mordi e fuggi.
Altare della Patria
Fu eretto (erigere: erbauen) per
celebrare re Vittorio Emanuele I
(1820-1878) e l‘Unità d‘Italia. Si
trova in Piazza Venezia. Iniziato
nel 1885, fu inaugurato (inaugurare:
einweihen) nel 1911. Nel
1921 venne co locata ne la cripta,
situata nel nucleo centrale, la salma
(Leichnam) del Milite Ignoto
(Unbekannter Soldat), un soldato
sconosciuto caduto (gefa len)
durante la prima guerra mondiale.
I romani lo chiamano “macchina
da scrivere” (Schreibmaschine),
perché ne ricorda la forma. Da la
sua terrazza si ha una splendida
visuale (Aussicht) su Roma.
G
5
F
3
2 | Altare
della Patria
F
C
G
D
H
E
I
F
J
G
Atterri a l’aeroporto di
Ciampino e prendi un taxi
per il tuo albergo.
Punto di partenza:
Hotel de Russie.
F
2
Das Spiel zur Stadt – für Italienischlerner
und Rom-Fans!
Verbessern Sie Ihre Sprachkenntnisse in einer
kurzweiligen Spielerunde! Grundkenntnisse in
Italienisch reichen schon aus, um mitmachen
zu können.
ARRIVO
K
H
L
I
M
J
1
2
K
3
4
5
L
6
7
8
M
9
ORMAI SEMBRA UN DATO DI FATTO la rapina Raubüberfall
CERTO: LA CRISI HA AVUTO ANCHE UN il dato di fatto Tatsache
EFFETTO DIRETTO SUI DATI DELLA CRI-
rubare klauen
a quanto pare scheinbar
MINALITÀ. Quando ci sono meno soldi in giro
si ruba di più, a quanto pare. Negli ultimi il benzinaio Tankwart
denunciare anzeigen
anni, infatti, il numero delle rapine è aumentato
la vittima Opfer
continuamente. Nel 2010 le rapine in Italia il pensionato Rentner
(almeno le rapine denunciate a polizia e carabinieri)
il Belpaese: Italien
erano 35.000. Nel 2013 è stato registrato
l’arma Waffe
la minaccia Drohung
invece un dato allarmante: 44.000 rapine, di il furto in
tutti i tipi, in negozi e supermercati, a tassisti appartamento Einbruch
e benzinai. Ma le vittime spesso sono anche
l’auto parkendes
persone private, soprattutto pensionati. Ogni in sosta Auto
diminuire sinken
giorno, nel Belpaese, 120 persone vengono rapinate,
cioè derubate con l’uso della violenza, per conto di im Auftrag von
l’omicidio Mord
delle armi, delle minacce. In costante aumento l’uccisione Tötung
sono anche i furti in appartamento. Non aumentano
invece i furti alle auto in sosta, probabilmente perché gli italiani
hanno imparato a non lasciare oggetti nelle automobili. Continua invece a
diminuire il numero degli omicidi. Secondo il sociologo Marzio Barbagli,
che sta curando uno studio su questo tema per conto dell’Università di Bologna,
il numero delle uccisioni è diminuito fortemente dal 1992 al 2013.
Esercizio 4:
Nel testo appena letto compaiono alcune forme del passato prossimo.
A voi il compito di trovare la forma dell’infinito e di scriverla a penna nello
spazio vuoto.
Für 2-5 Spieler ab 14 Jahren. Mit 50 Bildkarten
zu den Sehenswürdigkeiten, 590 Fragen in
Italienisch und einem Stadtplan als Spielfeld.
1. ha avuto ______________________
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Esercizio 5:
Per ogni spiegazione trova l’avverbio corrispondente nel testo.
1. senza sosta ___________________
2. molto frequente _______________
3. per la maggior parte ___________
4. non in modo certo _____________
5. in modo notevole ______________
SOLUZIONI: ESERCIZIO 1: 1. 20 (venti); 2. truccando; 3. colazione; 4. caffè; 5. 10 (dieci).
ESERCIZIO 2: 1. freddo; 2. un minuto; 3. alla caldaia; 4. il mese scorso; 5. sul mobiletto.
ESERCIZIO 3: 1. il, il; 2. il, -o, 3. l’; 4. una, -a, 5. lo; 6. l’; 7. un/una.
ESERCIZIO 4: 1. avere; 2. aumentare; 3. registrare; 4. imparare; 5. diminuire.
ESERCIZIO 5: 1. continuamente; 2. spesso; 3. soprattutto; 4. probabilmente; 5. fortemente.
© ANSA
ADESSO APRILE 2014

37 ADESSO 04.2014 LE SCHEDE DI ADESSO
IL PROVERBIO DEL MESE
Fare i conti senza l'oste
1) _________________
LE FOTOPAROLE
VERBI CON PREPOSIZIONE
Inserisci la preposizione corretta.
Non ho partecipato _____ quella riunione.
ESERCIZIO
Si oppure sé?
2) _________________
1) Mio marito pensa solamente a _____.
2) Maria _____ lava i denti.
3) Porterà i figli con _____.
4) Che noia, parla sempre di _____!
5) I ragazzi _____ stanno divertendo alla festa?
6) Erano molto soddisfatti di _____.
TRADUZIONE
Ein deutsches Wort hat im Italienischen
zwei oder mehr Bedeutungen
1. Machen Sie bitte die Tür zu!
2. Bei dem Kleiderschrank ist eine Tür kaputt.
3. Eine Tür meines Autos wurde bei dem
Unfall beschädigt.
1. il fondotinta
2. il mascara
3. la matita
per gli occhi
4. la matita
per le labbra
VOCABOLARIO
Il trucco
5. il rossetto
6. il lucidalabbra
7. il pennello
8. il blush/il fard
9. l’ombretto
10. lo struccante
ITALIANO COLLOQUIALE
tappo
Luca è proprio un tappo. Sarà alto al massimo
un metro e quaranta.
espressione colloquiale
ATTENTI ALLE DOPPIE!
nono/nonno
A quale piano si trova il tuo nuovo
appartamento? Al _____ piano di un
grattacielo.

ÜBERSETZUNG
1. Per favore, chiuda la porta!
2. Un’anta dell’armadio è rotta.
3. Uno sportello della mia macchina è rimasto
danneggiato nell’incidente.
1. Grundierung/
Make-up
2. Mascara
3. Kajalstift
4. Lippenkonturenstift
5. Lippenstift
WORTSCHATZ
ALLTAGSITALIENISCH
Knirps
Luca ist echt ein Knirps: Der ist doch
höchstens einen Meter vierzig groß.
ACHTUNG DOPPELKONSONANTEN!
il nono
Schminke
6. Lipgloss
7. Pinsel
8. Rouge
9. Lidschatten
10. Make-up-Entferner
il nonno
A quale piano [Stockwerk] si trova il tuo nuovo
appartamento? Al nono piano di un grattacielo
[Wolkenkratzer].
SPRICHWORT DES MONATS
Die Rechnung ohne
den Wirt machen
la montagna
(le montagne)
BILDWÖRTER
VERBEN MIT PRÄPOSITION
partecipare a
Non ho partecipato a quella riunione
[Versammlung].
ÜBUNG
la chiave
(le chiavi)
Soluzioni: 1) sé; 2) si; 3) sé; 4) sé; 5) si; 6) sé.
I pronomi personali riflessivi si riferiscono
sempre e solo al soggetto della frase in cui si
trovano. Le forme sono: mi [mir/mich], ti
[dir/dich], si [sich], ci [uns], vi [euch], si [sich].
Per la terza persona singolare e plurale
esistono due forme, una debole (si) e una forte
(sé). Sé (spesso insieme a stesso e medesimo)
si usa obbligatoriamente quando è preceduto
da una preposizione.
38 ADESSO 04.2014 SAMMELKARTEN

GIOCANDO S’IMPARA...
DI GIOVANNA IACONO
...DALLA CUCINA ALLA PASQUA!
FACILE
1 SCAMPAGNATA DI PRIMAVERA*
Nel disegno di destra mancano quattro particolari presenti in quello di sinistra. Quali?
La La Le Il
1. __________________ 2. __________________ 3. __________________ 4. __________________
DIFFICILE 2 ASSOCIAZIONI
IN CUCINA*
Unisci [unire: verbinden] ogni verbo all'oggetto
appropriato [passend] e cerchia
la lettera che si trova all’incrocio
[hier: Überschneidung]. Le lettere
cerchiate, lette di seguito dall’alto
verso il basso, formano un altro
verbo... da cucina.
apparecchiare
affettare
spalmare
versare
sbucciare
aggiungere
friggere
condire
scolare
il sale
l’insalata
la frutta
la pasta
la cotoletta
il pane
il burro
la tavola
il vino
R
B
U
Z
V
T
V
L
L
A
A
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N
B
E
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C
C
G
C
T
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M
F
Z
I
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S
U
F
R
E
P
S
O
I
A
A
A
Z
I
A
O
Il verbo è:
________________________________________
DIFFICILE
3
PASQUA IN GIOCO*
Cancella [cancellare: durchstreichen] le lettere che servono per
scrivere le parole corrispondenti a ogni indizio. Le lettere restanti,
lette di seguito, formano un modo di dire [Redewendung].
1. È un tipico dolce pasquale.
[Oster-] Contiene mandorle
[Mandel] e canditi [kandierte
Frucht] ed è soffice. La sua
forma richiama [richiamare:
an etw. erinnern] quella di un
uccello con le ali [Flügel]
spiegate [ausgebreitet].
ECSOLSOMEBA
2. Possono essere di cioccolato
e contengono una
sorpresa [Überraschung].
UROVEA
3. I rametti [Zweiglein] di
questa pianta [Pflanze]
vengono benedetti
[benedire: segnen] la
Domenica delle Palme.
ULFEILVO
4. Il lunedì dopo la Pasqua.
IPACSQUIETTCA
5. L’aggettivo per la settimana
della Pasqua. La
settimana...
SAONMTA
6. Suonano a festa [suonare a
festa: festlich läuten] la
domenica di Pasqua.
ECAMUPANNEA
7. La sua carne si mangia
tradizionalmente a Pasqua.
AGPNAELSLO
8. Il periodo di 40 giorni che va
dal mercoledì delle Ceneri
[Aschermittwoch] alla Pasqua.
QUARQEUSAIMA
Il modo di dire è:
____________________________
* SOLUZIONI A PAGINA 55
39
ADESSO APRILE 2014

L’ITALIANO PER ESPRESSO
DI ANNA MANDELLI
I VOSTRI DUBBI
IL PASSIVO
Selbstständige Sprachverwendung
Anna Mandelli: Lehrerin für Italienisch als
Fremdsprache, Lehrbuchautorin, didaktische
Beraterin, Lehrerfortbildnerin und CELI-Prüferin
beantwortet Ihre Fragen und klärt Zweifelsfälle der
Grammatik und Linguistik.
QUANDO SI USA IL PASSIVO?
Als langjährige Abonnentin habe ich mal eine Grammatikfrage.
Man sagt doch: Sono andata a prendere Maria = Ich habe Maria
abgeholt. Wie heißt nun: Maria wurde von mir abgeholt?
Mir fällt nichts ein.
U. Bommer, via e-mail
In italiano il passivo si usa meno che in tedesco. E qui ne abbiamo
una conferma: anche la frase passiva Maria wurde von mir
abgeholt si traduce “Sono andato/a a prendere Maria”, oppure
eventualmente “Sono stato/a io ad andare a prendere Maria”.
Non hanno senso frasi come: “Maria è stata presa da me”.
usare
la conferma
tradurre
verwenden
Bestätigung
übersetzen
40
REGOLA GENERALE
• Il passivo si forma con: essere + participio
passato + da: ➔ Quel programma in TV è seguito
da molti telespettatori [Zuschauer].
• Con i tempi semplici (presente, imperfetto,
passato remoto, futuro, condizionale semplice) si
può usare venire al posto di essere: ➔ Il romanzo
è/viene letto da, era/veniva letto da, fu/venne letto
da, sarà/verrà letto da, sarebbe/verrebbe letto da.
APPROFONDIMENTO
• Con i tempi semplici si può usare anche andare al
posto di essere o venire. In questo caso il passivo
esprime dovere o necessità: ➔ Questo romanzo
andrebbe letto. A che ora vanno svegliati i bambini?
APPROFONDIMENTO
• Per formare il passivo si può usare anche il si
passivante = si + verbo transitivo (alla terza persona
singolare o plurale) con il complemento oggetto
espresso. In questo caso il passivo ha un significato
generale (la gente, tutti, tutta la gente): ➔ In
Campania si beve del buon vino. I biglietti si
comprano all’ingresso del teatro.
• Con il si passivante il passato prossimo si forma
con essere: ➔ Si sono sentite le campane
[Glocken] del Duomo. Non si sono potuti chiarire
tutti i dubbi.
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MEDIO
ESERCIZIO A
Metti le frasi al passivo usando essere (e venire quando
possibile).
1) L’automobilista ha investito [investire: anfahren] due persone.
________________________________________________________
2) Il custode [Pförtner] sorprende [sorprendere: überraschen] i
ladri [Diebe]. ____________________________________________
3) La polizia ritroverà il portafoglio [Geldbörse] rubato
[gestohlen]. _____________________________________________
4) I Pessina ci inviterebbero a cena. _________________________
5) L’insegnante assegna i compiti [Hausaufgaben] di
matematica. ____________________________________________
6) Ordinai il libro perché non era disponibile [verfügbar] in
libreria [Buchhandlung]. __________________________________
________________________________________________________
7) A quei tempi molte persone seguivano quella trasmissione
radiofonica [Radiosendung].______________________________
________________________________________________________
8) Antonio Meucci inventò [inventare: erfinden] il telefono. _____
________________________________________________________
9) L’aggressore [Angreifer] aveva colpito [colpire: treffen]
l’uomo alla testa. ________________________________________
________________________________________________________
10) Purtroppo il Comune chiuderà la farmacia comunale
[Stadtapotheke] vicino a casa mia. ________________________
________________________________________________________
ADESSO APRILE 2014

L’ITALIANO PER ESPRESSO
MEDIO
ESERCIZIO B
Trasforma queste frasi in modo da esprimere necessità.
1) Questo lavoro viene rifatto. __________________________________
2) Il microonde [Mikrowelle] viene riparato. ______________________
___________________________________________________________
3) La relazione [Bericht] viene scritta subito. _____________________
___________________________________________________________
4) Le raccomandate [Einschreiben] saranno inviate entro le due.
___________________________________________________________
5) La telefonata alla guardia medica [ärztlicher Notdienst] viene
fatta immediatamente [sofort]. _______________________________
___________________________________________________________
6) Se un ragazzo si fa male a scuola i genitori vengono informati
subito._____________________________________________________
7) Il preventivo [Kostenvoranschlag] sarà inviato domani.
___________________________________________________________
8) La prenotazione viene confermata [bestätigen] un mese prima
della partenza. _____________________________________________
9) Gli allenamenti [Training (Sg.)] si fanno almeno tre volte alla
settimana. _________________________________________________
10) Scusi, i biglietti dell’autobus si comprano prima di salire?
___________________________________________________________
DIFFICILE
ESERCIZIO C
Come si dice in italiano?
1) Vom Fenster aus sah man das Meer. _________________________
___________________________________________________________
2) In der Schweiz spricht man auch Italienisch. __________________
___________________________________________________________
3) Auf den Dächern sah man viele Tauben. ______________________
___________________________________________________________
4) In Italien spricht man viele Dialekte. __________________________
___________________________________________________________
5) Diese Medizin nimmt man zweimal täglich ein. ________________
___________________________________________________________
6) Man hat so etwas noch nie gesehen. _________________________
___________________________________________________________
7) Man hat niemanden gesehen. _______________________________
8) Man hat viele Fehler gemacht. _______________________________
9) Man hat viele negative Erfahrungen gemacht. _________________
___________________________________________________________
10) Diese Wörter verwendet man nicht mehr. _____________________
___________________________________________________________
SOLUZIONI:
ESERCIZIO A: 1) Due persone sono state
investite dall’automobilista. 2) I ladri
sono/vengono sorpresi dal custode. 3) Il
portafoglio rubato sarà/verrà ritrovato dalla
polizia. 4) Noi saremmo/verremmo invitati a
cena dai Pessina. 5) I compiti di matematica
sono/vengono assegnati dall’insegnante.
6) Il libro fu/venne ordinato da me perché
non era disponibile in libreria. 7) Quella
trasmissione radiofonica era/veniva seguita
da molte persone a quei tempi. 8) Il telefono
fu/venne inventato da Antonio Meucci.
9) L’uomo era stato colpito alla testa
dall’aggressore. 10) Purtroppo la farmacia
comunale vicino a casa mia sarà/verrà
chiusa dal Comune.
ESERCIZIO B: 1) Questo lavoro va rifatto.
2) Il microonde va riparato. 3) La relazione va
scritta subito. 4) Le raccomandate andranno
inviate entro le due. 5) La telefonata alla
guardia medica va fatta immediatamente.
6) Se un ragazzo si fa male a scuola i genitori
vanno informati subito. 7) Il preventivo
andrà inviato domani. 8) La prenotazione va
confermata un mese prima della partenza.
9) Gli allenamenti vanno fatti almeno tre
volte alla settimana. 10) Scusi, i biglietti
dell’autobus vanno comprati prima di salire?
ESERCIZIO C: 1) Dalla finestra si vedeva il
mare. 2) In Svizzera si parla anche l’italiano.
3) Sui tetti si vedevano molti piccioni. 4) In
Italia si parlano molti dialetti. 5) Questa
medicina si prende due volte al giorno.
6) Non si è mai visto niente di simile. 7) Non
si è visto nessuno. 8) Si sono fatti molti
errori. 9) Si sono fatte molte esperienze
negative. 10) Queste parole non si usano più.
ESERCIZIO 1: La risposta è: d) il croupier.
pediatra [Kinderarzt]; insegnante di scuola
dell’infanzia [Erzieherin]; allenatore [Trainer];
arbitro [Schiedsrichter]; burattinaio
[Puppenspieler].
ESERCIZIO 2: La risposta è: 9) dinosauro
ferito. Nascondino [Versteckspiel];
acchiapparello [Fangen spielen]; tombola
[Bingo]; gioco dell’oca [ein Würfelspiel];
gioco dei birilli [Kegelspiel]; tressette [ein
Kartenspiel]; mosca cieca [blinde Kuh];
battaglia navale [Schiffe versenken]; otto
volante [Achterbahn]; altalena [Schaukel];
scivolo [Rutsche]; palla prigioniera
[Völkerball]; caccia al tesoro [Schatzsuche].
ESERCIZIO 3: 1) b; 2) b; 3) a; 4) b; 5) b.
ESERCIZIO 4: 1) fuorigioco; 2) all’aperto;
3) gioco di società; 4) vizio del gioco;
5) giocoliere; 6) sala giochi; 7) ha messo in
gioco; 8) si sono presi gioco; 9) giocatore.
41
ADESSO APRILE 2014

UNA PAROLA TIRA L’ALTRA
TIPOLOGIA
• … istruttivo [lehrreich]
• … divertente [unterhaltsam]
• … corretto
• … scorretto
• … falloso [Foul-]
• … difensivo [Defensiv-]
• giochi olimpici
PAROLE DERIVATE
• giocatore, giocatrice
• giocattolo [Spielzeug]
• giocheria [Spielzeuggeschäft]
• giocherellone [Spielkind]
• giocherellare [herumspielen]
• giochetto [Spielerei]
• giocoliere [Jongleur]
• giocoso [vergnügt]
ESPRESSIONI
42
• ... di società [Gesellschafts-]
• ... d’azzardo [Glückspiel]
• ... all’aperto [im Freien]
• ... al coperto [in der Halle]
• ... di gruppo
• ... di squadra [Mannschafts-]
• ... di prestigio [Zaubertrick]
• ... di ruolo [Rollenspiel]
• ... di parole [Wortspiel]
• ... di luci e ombre
[Licht- und Schattenspiele]
• ... d’acqua [Wasserspiele]
• ... in borsa [Spekulation]
• casa da ... [Spielkasino]
• campo da ... [Spielfeld]
• compagno di giochi
[Spielgefährte]
• stanza dei giochi [Spielzimmer]
• vizio del ... [Laster des Spiels]
• sala giochi [Spielhalle]
• parco giochi [Spielplatz]
• negozio di giocattoli
[Spielzeuggeschäft]
GIOCO
VERBI
PAROLE COMPOSTE
• videogioco
• libro-gioco [Spielbuch]
• doppio gioco [doppeltes Spiel]
• giocoforza [unvermeidlich]
• fuorigioco [Abseits]
• vincere/perdere al ...
[gewinnen/verlieren im Glückspiel]
• mettere in ... [aufs Spiel setzen]
• stare al ... [mitspielen]
• prendersi ... di
[sein Spiel mit jdm. treiben]
• prestarsi a uno sporco ...[sich für ein
schmutziges Spiel hergeben]
• scoprire il proprio ... [seine Karten
offen auf den Tisch legen]
MEDIO
ESERCIZIO 1*
Chi dice queste frasi?
Fate il vostro gioco.
Il gioco è fatto.
DIFFICILE
ESERCIZIO 2*
I giochi dei bambini italiani: quale gioco
non esiste?
a) il pediatra
b) il dentista
c) l’insegnante di scuola dell’infanzia
d) il croupier
e) l’informatico
f) la baby-sitter
g) i nonni
h) l’allenatore
i) l’arbitro
l) il burattinaio
1) nascondino
2) acchiapparello
3) tombola
4) scacchi
5) oca
6) birilli
7) dama
8) carte
9) dinosauro ferito
10) tennis
11) calcio
12) tressette
13) Monopoli
14) mosca cieca
15) battaglia navale
16) otto volante
17) altalena
18) scivolo
19) palla prigioniera
20) caccia al tesoro
* SOLUZIONI A PAGINA 41
ADESSO APRILE 2014

UNA PAROLA TIRA L’ALTRA
MEDIO
ESERCIZIO 3*
Qual è il significato dei seguenti modi di dire?
1) Un gioco da ragazzi significa…
a) una cosa molto immatura [unreif]
b) una cosa molto facile
2) Entrare in gioco significa…
a) iniziare a giocare all’aperto
b) intervenire in modo più o meno determinante
[maßgeblich]
3) La posta in gioco significa…
a) ciò che si rischia
b) ciò che si vende
4) Fare buon viso a cattivo gioco significa…
a) terminare di giocare
b) accettare con rassegnazione la realtà
5) Il gioco non vale la candela significa…
a) non è una cosa a buon mercato [preiswert]
b) non è una cosa vantaggiosa [vorteilhaft]
MEDIO
ESERCIZIO 4*
Completa le frasi inserendo le parole elencate qui sotto.
giocatore • all’aperto • ha messo in gioco
vizio del gioco • gioco di società • fuorigioco
sala giochi • si sono presi gioco • giocoliere.
43
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1) Il gol [Tor] è stato annullato perché l’attaccante
[Stürmer] era in __________________________________.
2) In estate i bambini giocano sempre ________________.
3) Monopoli è un __________________________________.
4) Purtroppo ha il __________________ ed è indebitato
fino al collo [bis über die Ohren in Schulden stecken].
5) Ugo lavora al circo come__________________________.
6) Passa i pomeriggi in _____________________________.
7) Con lo scandalo__________________ il suo buon nome.
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7%
dedicare
più tempo
all’amicizia
18%
vivere in modo
più sano
42%
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• Attenzione: ein Spiel spielen = giocare;
ein Musikinstrument spielen = suonare.
avere più
tempo libero
18%
lavorare sugli aspetti
problematici della
propria personalità
15%
ADESSO APRILE 2014

LINGUA VIVA
DI DANIELA MANGIONE
Sprache… geht durch
den Magen: Die Liebe
der Italiener zur guten
Küche kommt
im Alltag wortwörtlich
„zum Ausdruck“.
44
“PARLA COME MANGI!”, SI DICE IN ITALIANO PER
INVITARE A NON USARE TERMINI DIFFICILI, A
SERVIRSI DI UN LINGUAGGIO COMUNE, COME LE
COSE CHE MANGIAMO, SEMPLICI E UGUALI PER
TUTTI. È un richiamo all’essenzialità del cibo e alla semplicità
della lingua perché, si sa, mangiare e parlare sono
attività legate fra loro. Comune è l’organo che le regola,
la lingua, e il cibo entra prepotentemente nella lingua
quotidiana. Anzi, l’italiano è così intriso di termini gastronomici
che qualche studioso ha paragonato il modo
di mescolare gli ingredienti nella cucina italiana con la
storia della nostra lingua, arrivando recentemente a par-
lare di “cucinistica” (Anna Martellotti nel suo Linguistica
e cucina, Olschki).
L’Italia è anche il paese della varietà. Il “parla come
mangi” produce allora effetti molto diversi da regione a
regione. Sembra, anzi, che la principale caratteristica della
lingua gastronomica sia proprio quella di variare da
luogo a luogo. Tanto che – consolatevi! – neanche un italiano
può andare in giro senza mai ricorrere all’aiuto del
cameriere: “Scusi, cosa sono i troccoli? Cosa c’è nel panino
con il lampredotto? Che cosa si intende per cibreo?” La
lingua italiana è così varia nel descrivere e definire i propri
cibi che, per esempio, lo stesso dolce di Carnevale ha
* I prezzi sono indicativi
Tutti i libri, tutti i prezzi*
• Anna Martellotti, Linguistica e cucina, Olschki, € 20.
• Gian Luigi Beccaria, Misticanze. Parole del gusto,
linguaggi del cibo, Garzanti, € 15.
• Massimo Montanari, L’identità italiana in cucina,
Laterza, € 8.
invitare
il termine
servirsi
comune
uguale
il richiamo
il cibo
legato
entrare prepotentemente
quotidiano
intriso
lo studioso
paragonare
mescolare
auffordern
Begriff
benutzen
geläufig
gleich
Erinnerung,
Hinweis
Essen
verbunden
drängen
alltäglich
getränkt,
hier: voller
Gelehrter
vergleichen
mischen
l’ingrediente m. Zutat
recentemente kürzlich
la varietà Vielfalt
principale wichtigster
il luogo Ort
consolarsi sich trösten
ricorrere zurückgreifen
il cameriere Kellner
il troccolo: Bandnudel aus Grießmehl
und Eiern (Apulien)
il panino Sandwich
il lampredotto: mit Gemüse gekochte
Kalbskutteln (Toskana)
intendere per meinen mit
il cibreo: Frikassee aus Hühnergeschnetzeltem
(Toskana:
vedi pag. 66)
© F. Cirri / PRODIGO
ADESSO APRILE 2014

LINGUA VIVA
nomi diversissimi da un posto all’altro, anche se gli ingredienti
restano i medesimi. Frappe, cenci, chiacchiere, stracci
o galani, ogni parola ha una storia e una sfumatura piena
del colore locale, come racconta Gian Luigi Beccaria in
Misticanze. Parole del gusto, linguaggi del cibo (Garzanti). Così
è anche per i diversi nomi che assume il caffè in giro per
la Penisola: qui è caffè alto, lì è caffè lento, là è caffè allungato,
in un altro posto ancora è caffè mollo. Attraverso la lingua
gastronomica, osserva Beccaria, l’Italia mostra la sua
essenza di “vero mosaico”, un autentico “sfolgorio di forme
e di colori”.
A confondere ancora di più le idee, lo sfolgorio del
mosaico si concentra a volte in un solo termine. Se lo stesso
dolce di Carnevale è chiamato in modi diversi a seconda
dei luoghi, a volte alla stessa parola corrispondono
significati differenti. È il caso di uno fra i più celebri
termini della lingua italiana, maccherone. La sua storia è
tanto antica quanto varia. Maccherone indicava in origine
un tipo di pasta ripiena, poi degli gnocchetti. Ora designa
per lo più un tipo di pasta corta tubolare, ma provate ad
andare in Abruzzo o Molise e a ordinare i maccheroni: vi
porteranno un tipo di pasta simile agli spaghetti, a volte
perfino a grossi spaghetti.
In L’identità italiana in cucina (Laterza), Massimo
Montanari osserva che la pasta è stata sempre più un
emblema di italianità, soprattutto a partire dall’Ottocento.
Si narra che i maccheroni furono usati nei messaggi
in codice durante le vicende che avrebbero por-
tato all’Unità d’Italia. “I maccheroni non sono ancora
cotti” è una frase che Garibaldi avrebbe detto a Cavour
per far capire che la Sicilia era stata conquistata, ma il
Continente non ancora. “I maccheroni sono cotti e noi
li mangeremo” sarebbe stato invece il messaggio in codice
che annunciava l’ingresso di Garibaldi a Napoli.
Certo la pasta, che si è sempre mangiata in abbondanza
in tutta Italia, ha contribuito a unificarla. Il giorno
della convocazione nel primo parlamento, si racconta
che i politici appena eletti, provenienti da ogni parte
d’Italia, una volta ritrovatisi davanti alla sede istituzionale
si siano appassionati a discutere di quale fosse
il menu italiano ideale: l’accordo si trovò solo sulla
pastasciutta!
Tra le tendenze più recenti dell’italiano gastronomico
c’è la diffusione nazionale di parole che un tempo appartenevano
solo a realtà locali, entrate ormai nel linguaggio
comune. Per esempio fontina, grissino e gianduiotto,
in passato parole solo valdostane e piemontesi,
sono oggi patrimonio dell’Italia intera. Lo stesso vale per
i lombardi stracchino, mascarpone e gorgonzola, per non parlare
della romagnola piadina, del romano supplì, della siciliana
cassata.
Anche per gli insulti fra italiani di regioni diverse si ricorre
spesso al linguaggio gastronomico: i lombardi sono
mangiarape, i fiorentini mangiafagioli, l’abruzzese è detto
pan unto, i montanari mangiamarroni, mentre quelli del
Nord sono ancora, per i meridionali, polentoni.
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l’Ottocento neunzehntes
Jahrhundert
narrare erzählen
il messaggio Botschaft
in codice codiert,
verschlüsselt
la vicenda Begebenheit
l’unità Einheit
conquistare erobern
annunciare ankündigen
in abbondanza
reichlich
contribuire beitragen
la convocazione
Einberufung
eletto gewählt
proveniente da aus
la sede Sitz
la diffusione Verbreitung
appartenere gehören
la fontina: halbfester Rohmilchschnittkäse
il gianduiotto: Praline aus
Schmelzschokolade mit Haselnusscreme
valdostano aus dem
Aostatal
essere
patrimonio gehören
intero ganz
valere gelten
lo stracchino: weicher Frischkäse
aus Vollmilch
la piadina: Fladenbrot
il supplì: mit Hackfleisch, Tomate
oder Pilzen gefüllte Reiskrokette
la cassata: Eistorte mit Ricotta
und kandierten Früchten
l’insulto Beleidigung
il mangiarape: Person, die Rüben
isst
il pan unto: mit Bratwurstfett o.ä.
getränkte Brotscheibe
il montanaro Gebirgsbewohner
il polentone: Person, die Maisbrei
isst (Polenta)
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ADESSO APRILE 2014

TRA LE RIGHE
DI STEFANO VASTANO
Paolo
SORRENTINO
LUOGO E DATA DI NASCITA: Napoli, 31 maggio 1970. STATO CIVILE: è sposato con la giornalista Daniela D'Antonio ed è il
papà di Anna e Carlo. SEGNI PARTICOLARI: ha iniziato come sceneggiatore e ha esordito come regista nel 2001 con Toni Servillo,
poi protagonista di altri quattro suoi film. Ha vinto il David di Donatello, il Festival di Cannes e il Golden Globe.
Per il film La grande bellezza ha vinto l’Oscar 2014 come miglior film straniero. Eppure Sorrentino
ha i piedi ben piantati per terra e non rinuncia alla modestia.
46
Den Oscar für seinen Film La grande
bellezza erklärt Paolo Sorrentino
damit, die Normalität als Traum erscheinen
zu lassen. Damit ist ihm jedenfalls
eine wunderbare Hommage
an die Ewige Stadt gelungen.
L’ULTIMA VOLTA CHE UN OSCAR È ANDATO A
UN REGISTA ITALIANO ERA IL LONTANO 1999.
Quest’anno è toccato proprio a Paolo Sorrentino stringere
fra le mani la prestigiosa statuetta d’oro come successe
a Roberto Benigni, 15 anni fa, per La vita è bella. Lo scorso
gennaio, La grande bellezza aveva già conquistato l’altro
ambito premio del cinema internazionale, il Golden Globe.
Sono poche le pellicole italiane che possono vantare
questo riconoscimento, per esempio Ladri di biciclette di
De Sica. Del tutto comprensibile, quindi, la gioia di Paolo
Sorrentino. A 43 anni, con alcuni film importanti alle
spalle, la sua carriera si sta trasformando in un sogno a
occhi aperti.
“Non ero per niente calmo” ha affermato in un’intervista
telefonica da Los Angeles, subito dopo essersi aggiudicato
l’Oscar “Ero molto agitato, nervoso e preoccupato,
perchè sentivo una certa pressione e aspettativa su questo
premio. Quindi ci tenevo a vincerlo”. La prima caratteristica
che colpisce nel regista napoletano è proprio la sincerità.
I lettori che hanno già visto il film saranno sicuramente
d’accordo se dico che La grande bellezza è una dichiarazione
d’amore per Roma che dura 142 minuti. Anche il grande
Woody Allen ha di recente girato una commedia nella Capitale,
ma dai tempi di Fellini nessuno aveva puntato la
macchina da presa in modo così diretto, quasi sfacciato, sugli
esuberanti splendori della Città eterna.
Chi di noi non è rapito dallo spettacolo che Jep Gambardella
– il dandy sessantacinquenne protagonista del
film – può godersi dal suo terrazzo, un attico con vista
sul Colosseo, simbolo per eccellenza della macroscopica
bellezza di questa sgangherata metropoli? E dire che da
ragazzo Sorrentino, figlio di una casalinga e di un impiegato
di banca napoletano, andava pazzo per i romanzi
del francese Céline e sognava di diventare scrittore. Poi,
in un tragico incidente, il padre e la madre morirono: “A
17 anni, la perdita dei miei genitori – racconta – mi ha
cambiato di colpo la vita”. È stato il cinema, con una sceneggiatura
e un aiuto alla regia dopo l’altro, a trasformarla
di nuovo, piano piano, in quella di oggi.
Dopo il primo film, intitolato L’uomo in più (2001), il
successo è arrivato con Le conseguenze dell’amore (2004),
per il quale il giovane regista napoletano ha conquistato
ben cinque David di Donatello. Il suo attore da allora preferito,
il grande Toni Servillo, in questo film è un uomo
heiraten
Dreh-
buchautor
beginnen
mit beiden
Beinen im
Leben stehen
verzichten
Bescheidenheit
in den
Händen halten
gewinnen,
erobern
begehrt
Film
sich etw.
rühmen
verständlich
sposare
lo sceneggiatore
esordire
avere i piedi
ben piantati
per terra
rinunciare
la modestia
stringere
fra le mani
conquistare
ambito
la pellicola
vantare qc.
comprensibile
il sogno
a occhi aperti
aggiudicarsi
aspettativa
la caratteristica
Wachtraum
erringen
Erwartung
Merkmal
Ehrlichkeit
Liebes-
erklärung
dauern
kürzlich
richten
la sincerità
la dichiarazione
d’amore
durare
di recente
puntare
la macchina
da presa
sfacciato
esuberante
rapire
l’attico
macroscopico
sgangherato
l’impiegato
di banca
andare pazzo
per qc.
l’incidente m.
di colpo
piano piano
preferito
Filmkamera
unverfroren
überschäumend,
üppig
überwältigen
Penthouse
riesig
ausgeflippt
Bank-
angestellter
nach etw.
verrückt sein
Unfall
schlagartig
mit der Zeit
bevorzugt
ADESSO APRILE 2014

Il regista Paolo Sorrentino (43), a
sinistra, e l’attore Toni Servillo (54)
mostrano felici l’Oscar appena vinto.
, 03 marzo 2014
È “GRANDE
BELLEZZA” A
HOLLYWOOD
L’articolo…
Paolo Sorrentino è un regista
e sceneggiatore nato a
FACILE E IN BREVE
Napoli nel 1970. Da ragazzo sogna di fare lo scrittore. Giovanissimo,
si avvicina al mondo del cinema come aiuto regista.
Dopo il suo primo film nel 2001, il grande successo
arriva con Le conseguenze dell’amore, nel 2004. Protagonista
è sempre Toni Servillo, il bravo attore che Sorrentino
sceglie per tanti suoi film. Il Divo, del 2008, fa conoscere e
apprezzare Sorrentino anche all’estero. Tuttavia è con il
suo ultimo film, La grande bellezza, che Sorrentino vince i
premi importanti, tra cui, nel gennaio 2014 a Los Angeles, il
Golden Globe e soprattutto, il 2 marzo, l’Oscar come “miglio
film straniero”, la prestigiosa
il/la regista
lo sceneggiatore
lo scrittore
l’aiuto regista
Regisseur, -in
Drehbuchautor
Schriftsteller
Regie-Assistent
statuetta che
l’Italia non riceveva da
ben 15 anni. Il protagonista
è Jep Gambardella,
uno scrittore dandy di 65
il/la prota- Hauptgonista
darsteller, -in
anni. Il film celebra la città
di Roma, il suo fascino
scegliere auswählen
eterno, ma fa anche un ritratto
amaro della società
fare conoscere bekannt
machen
prestigioso namhaft romana, decadente e
eterno
il ritratto
la società
vuoto
lodare
fare confronto
ewig
Portrait
Gesellschaft
leer, inhaltslos
loben
vergleichen
vuota. In Italia il film ha diviso
la critica. Molti hanno
apprezzato il film e lodato
il regista, altri sono scettici
e fanno confronti con
La dolce vita di Fellini.
schivo, quasi isolato in una stanza d’albergo. Il vero successo
internazionale di Paolo Sorrentino è arrivato però
nel 2008 con Il Divo, un film sulla storia di Giulio Androtti,
un famoso politico italiano.
L’incredibile è che Sorrentino ha dimostrato di avere
un talento straordinario non solo come regista, ma anche
, 13 gennaio 2014
Golden Globe,
Sorrentino trionfa con
“La grande bellezza”
come scrittore: nel 2010 un
schivo scheu
suo romanzo, Hanno tutti incredibile unglaublich
classificarsi den dritten
ragione, si è classificato terzo
terzo Platz erreichen
al Premio Strega. Forse proprio
per questa lunga serie gli animi spalten
dividere die Gemüter
acido bissig
di successi, in Italia La grande
bellezza ha diviso gli ani-
il paragone Vergleich
il capolavoro Meisterwerk
mi e sui giornali ha incassato
commenti anche acidi.
len Gründen
per tanti versi hier: aus vie-
tirato per an den Haaren
Non c’è stato critico, poi,
i capelli herbeigezogen
che non abbia confrontato il sentimento Gefühl
il film con uno dei più la ricetta
vincente Erfolgsrezept
grandi capolavori del cinema,
La dolce vita di Fellini. la formula Formel,
il primo piano Nahaufnahme
Si tratta però di un paragone
per tanti versi tirato per
hier: Rezept
messo di mit etw.
fronte a qc. konfrontiert
i capelli. “Il mio è un film il portatore Überbringer
che parla di sentimenti”,
ha specificato il regista, e delle crisi di un uomo “che vede
la normalità come un sogno”. La ricetta vincente di Sorrentino
sta proprio in questo semplice contrasto: i primi
piani su una città stupenda come Roma, in cui si muove
una società che sta morendo. Una formula che non poteva
non incantare il pubblico internazionale, specie americano,
e creare difficoltà allo spettatore italiano, messo di
fronte a una realtà nella quale preferirebbe non riconoscersi.
Di sicuro il film è portatore di un messaggio positivo:
il cinema made in Italy non è morto e ha ancora tante
“bellezze” da raccontare.
Stefano Vastano: Deutschlandkorrespondent der
Wochenzeitschrift l’Espresso, kommentiert aktuelle
Themen aus der italienischen Presse.
47
ADESSO APRILE 2014

FINE SETTIMANA
Una “valle” di
BELLEZZA
Schönheit des Südens: Die Menschen aus Apulien sind ihrer Heimat in
tiefer Liebe verbunden. Nach einer Reise in das Itria-Tal, zu Städten
aus strahlend weißem Stein, urigen Bauernhöfen, üppigen Wäldern
und glitzernden Küsten… wird es Ihnen genau so ergehen.
Testo: Salvatore Viola
48
IL LETTORE MI PERDONERÀ, MA NON RIESCO A
PARLARE DELLA PUGLIA SENZA APPASSIONAR-
MI. Ho un vero e proprio debole per questa terra circondata
dal mare, per la varietà del suo territorio che da nord
a sud – dalle foreste del Gargano a quella specie di terrazza
sull’infinito che è Santa Maria di Leuca – trabocca
di bellezza: il mare trasparente, lo scintillio d’argento delle
foglie di ulivi antichi come il mondo, la pietra bianca di
paesi che sembrano scolpiti nella luce, la vita e il calore
delle città. Di questo mio amore incondizionato per la Puglia
parlo con una persona speciale, in un luogo specialissimo,
la masseria Torre Coccaro, un piccolo paradiso nella
piana di Fasano,
circondato da ulivi
secolari a due passi
dal mare, in uno
circondato da
la foresta
la specie
l’infinito
traboccare
lo scintillio
d’argento
la foglia
l’ulivo
la pietra
la masseria
la piana
secolare
l’angolo
i dintorni pl.
umgeben von
Wald
Art
Unendliche
überlaufen
Funkeln,
Glitzern
silberfarben
Blatt
Olivenbaum
Stein
Bauernhof
Ebene
jahrhundertealt
Winkel
Umgebung
entlangfahren
Trocken-
mäuerchen
Schutz
Ritter
Beamter
Halskrause
Stamm
verdreht
hier: gekrönt
von
Krone
Inhaber
Hotelier
ländlich
Jahrhundert
costeggiare
il muretto
a secco
la protezione
il cavaliere
il funzionario
il collare
il tronco
contorto
sovrastato da
la chioma
il titolare
l’albergatore m.
rurale
il secolo
degli angoli più belli della Valle d’Itria, tra Bari e Brindisi.
Un giro in bicicletta nei dintorni è l’ideale per vivere
la magia e il fascino di questo posto. Costeggiamo
muretti a secco che stanno lì da chissà quanto tempo,
a discreta protezione di uliveti
che, se potessero parlare, racconterebbero
storie antichissime, di cavalieri
normanni e aristocratici bizantini,
di pirati saraceni, di cavalieri di Malta dal lungo
mantello o di funzionari aragonesi dagli enormi
collari bianchi, e via fantasticando. Uno degli alberi
più antichi, vecchio almeno di 800 anni, me lo
ritrovo proprio davanti. Il tronco è immenso e contorto,
sovrastato da una chioma imponente.
Sono a pranzo con la giornalista e scrittrice tedesca
Katja Büllman, moglie di Vittorio Muolo, il titolare
delle masserie Torre Coccaro e Torre Maizza, un albergatore
che, grazie alla sua straordinaria
creatività, ha saputo trasformare un complesso
rurale del XVI secolo in un luogo
© Huber/Sime (2), S. Viola

PAESI SCOLPITI NELLA LUCE
Una veduta dei trulli, case caratteristiche della zona, con il
paesino di Locorotondo sullo sfondo. Nell’altra pagina: la
spiaggia privata della masseria Torre Coccaro, a Savelletri di
Fasano (BR); la statua del cantante Domenico Modugno eretta
a Polignano a Mare, il suo paese natale.

FINE SETTIMANA
50
di sogno. Qui tradizione, autenticità e lusso, arte e cultura
non solo non si escludono, ma sembrano completarsi
perfettamente. La sua dichiarazione d’amore alla Puglia,
oltre che rinnovarla ogni giorno con il lavoro in masseria
accanto al marito, Katja l’ha messa nero su bianco nel libro
Apulien. Typen, Träumer, Lebenskünstler (Corso Verlag),
nel quale ha dato voce ad alcuni pugliesi molto speciali.
Ne è risultato un ritratto appassionato ed emozionante
della Puglia e della sua gente, che si tratti del pescatore
che si ostina nella scelta di un mestiere che ogni giorno
diventa sempre più difficile o dello scrittore di successo,
Gianrico Carofiglio, che racconta del suo amore per Bari,
la sua città, il capoluogo della Puglia, che negli ultimi anni
ha subito una grandissima trasformazione.
A Bari ero stato solo pochi giorni prima. All’ombra di
una tenda, dal roof garden dell’Hotel Oriente inondato di
sole, in attesa del “piccolo” pasto di benvenuto a base di
prodotti locali, offerto dalla direzione, mi godevo il panorama
della città. Da un lato Corso Cavour, sul quale si
affaccia l’hotel, a pochi passi dal teatro Petruzzelli, dall’altro
il mare. Ecco la Porta d’Oriente, mi dicevo, cercando
di ricordare chi l’avesse definita così. Avevo cominciato
ad assaporare il fascino levantino di Bari entrando
nel capoluogo pugliese dal lungomare e seguendo il perimetro
della città vecchia, proprio dove nel giro di qualche
ora avrei fatto un’escursione in bicicletta tra vicoli che
di sogno
il lusso
la dichiarazione
rinnovare
il ritratto
il pescatore
ostinarsi
il mestiere
il successo
il capoluogo
subire
l’ombra
la tenda
inondato
offerto
godere
il lato
affacciarsi
su qc.
assaporare
il lungomare
il perimetro
il vicolo
traumhaft
Luxus
Erklärung
erneuern
Porträt
Fischer
beharren
Beruf
Erfolg
Hauptstadt
durchlaufen
Schatten
Zelt
überflutet
spendiert
genießen
Seite
auf etw.
hinaus gehen
schmecken,
kosten
Strandpromenade
Außengrenze,
Begrenzungslinie
Gasse
il volto Gesicht
meridionale süditalienisch
l’estensione f. Erweiterung
il forestiero Fremder
fare quattro
chiacchiere plaudern
resistere widerstehen
imbattersi auf etw.
in qc. stoßen
intento a beschäftigt mit
noto bekannt
il barese: Dialekt der Stadt Bari
stretto rein
distrarre ablenken
muoversi sich bewegen
non sbagliano bei ihnen sitzt
un colpo jeder Griff
non affatto überhaupt nicht
lo chef Chefkoch
il tentativo Versuch
raccogliere einsammeln
l’allievo Schüler
il sugo di pesce Fischsauce
straordinario wunderbar
proseguire fortsetzen
la valle Tal
nascondersi sich verstecken
hanno conservato il volto più autentico dell’Italia del
Sud e della sua gente. Nelle città meridionali quei vicoli
diventano spesso un’estensione del soggiorno di casa
e l’ospite, il forestiero come me, viene invitato a fermarsi,
a fare quattro chiacchiere, ad ascoltare di figli partiti
per il Nord in cerca di quel lavoro che a Bari non trovavano,
o di gente che, dopo tanti anni, è tornata qui, tra
le pietre bianche della città vecchia, perché non ha resistito
alla nostalgia. Da qualche parte, tra la Cattedrale e
il Castello Svevo, mi imbatto in un gruppo di donne intente
a fare a mano quella che è forse la specialità di pasta
più nota della Puglia, le famose orecchiette. Sono sedute
da sole o in gruppo; intorno a un tavolino ci sono
addirittura tre generazioni, nonna, mamma e figlia.
Chiacchierano in barese stretto, per me incomprensibile,
e si lasciano volentieri distrarre da curiosi e turisti che
finiranno poi per comprare le orecchiette, mentre le loro
mani, rapide ed esperte, sembrano muoversi da sole.
Non sbagliano un colpo! Fare le orecchiette sembra facile,
ma non lo è affatto, almeno per me. Ci ho provato
a Torre Coccaro, durante la lezione di cucina dello chef
Donato Vanella. La prima orecchietta che potesse dirsi
più o meno tale mi è riuscita al ventesimo tentativo! Coi
cavatelli, un altro tipo di pasta tipico della Puglia (ma
anche di altre regioni) è andata decisamente meglio. Alla
fine della lezione, lo chef ha raccolto tutto quello che
noi, allievi per un giorno, avevamo prodotto e ce lo ha
servito a pranzo, con un sugo di pesce semplicemente
straordinario.
Ma è tempo di proseguire il viaggio. In questa
valle la bellezza non si nasconde dietro l’angolo per
© Mauritius Images, Huber/Sime (2), S. Viola (2), F.M. Frei

ARCHITETTURA E
TRADIZIONI
AFFACCIATE SUL
MARE
In questa pagina, in
senso orario: le acque
cristalline della spiaggia
di Polignano (BR),
paese a picco sul mare;
la basilica di San Nicola
a Bari Vecchia; alcune
donne nei vicoli di Bari
fanno a mano le orecchiette,
la pasta tradizionale
della regione.
Nell’altra pagina, in
senso orario: il centro
storico di Martina
Franca, in Valle d’Itria;
la statua di San Nicola,
patrono di Bari; ulivi
secolari con sullo
sfondo Ostuni, detta la
“città bianca”.
51
LA VALLE D’ITRIA
INFORMAZIONI
Il portale del turismo della
Regione Puglia
www.viaggiareinpuglia.it
MANGIARE
E DORMIRE
HOTEL ORIENTE
Corso Cavour 32, Bari
+39 080 525 5100
www.orientehotelbari.com
RISTORANTE BIANCOFIORE
C.so Vittorio Emanuele II 13, Bari
+39 080 5235446
www.ristorantebiancofiore.it
TENUTA MONACELLE
Strada Monacelle, località
Selva di Fasano, Monopoli (Bari)
+39 080 9309942
www.tenutamonacelle.com
MASSERIA IL MELOGRANO
Contrada Torricella 345,
Monopoli (Bari)
+39 080 6909030
www.melograno.com
MASSERIA TORRE COCCARO
Contrada Coccaro 8
Savelletri di Fasano (Brindisi)
+39 080 4829310
www.masseriatorrecoccaro.com
sorprendere überraschen
ovunque überall
accogliere empfangen
eretto errichtet
l’onore m. Ehre
il concittadino Mitbürger
teso ausgestreckt
spiccare il volo abheben
il borgo Dorf
il Patrimonio
dell’umanità
Unesco Weltkulturerbe
il trullo: Rundhaus mit Steindach
il tetto Dach
a cono kegelförmig
biancheggiare weiß
schimmern
la planimetria Grundriss
circolare rund
sorgere stehen
apparire erscheinen
il miraggio Luftspiegelung
la cima Gipfel
la collina Hügel
il paesaggio Landschaft
in grado di fähig
soddisfare befriedigen
l’esigenza Anspruch
la meta Ziel
rinunciare verzichten
sorprenderti all’improvviso. Qui la bellezza è ovunque.
Per esempio a Polignano a Mare, dove mi accoglie Domenico
Modugno, il cantante famoso in tutto il mondo
per la sua Nel blu dipinto di blu, più nota come Volare. Be’,
non è proprio lui in persona, ma la statua eretta in suo
onore dai concittadini: la camicia aperta sul petto largo e
le braccia tese come ad abbracciare il mare e il cielo, sembra
pronto a spiccare il volo.
Bellissimi i borghi,
ognuno con una caratteristica
particolare: Alberobello,
Patrimonio dell’umanità
Unesco, con i trulli
dal tetto a cono sul quale
biancheggiano misteriosi
simboli; Locorotondo, che
prende il nome dalla sua
planimetria circolare e domina
tutta la Valle d’Itria
dall’altura su cui sorge;
Martina Franca, l’altra capitale
del Barocco pugliese,
insieme con Lecce. Per
non parlare di Ostuni che,
vista dalla strada, appare
come un miraggio di case
bianchissime in cima a una
collina. Il paesaggio è vario,
in grado di soddisfare
ogni esigenza e ogni curiosità.
La meta ideale di chi ama la cultura e la storia può
essere il Parco archeologico di Egnazia; chi ama la natura
e il mare non deve rinunciare a un’escursione al Parco
ADESSO APRILE 2014

52
la duna Düne regionale delle dune costiere
o alla Riserva na-
costiera Küstenla
riserva Naturnaturale
schutzgebiet
turale di Torre Guaceto.
concedersi sich gönnen Per chi ha semplicemente
voglia di relax e – per-
legato a verbunden mit
nei pressi di in der Nähe von ché no? – vuole concedersi
un po’ di lusso,
l’azienda Betrieb
fiabesco märchenhaft
arredato eingerichtet sono molte le masserie
il tramonto Sonnenuntergang
trasformate in resort di
straordinario fascino,
sostare Rast machen
fortificato befestigt senza rinunciare alla tradizione
legata alla terra.
colpire qcn. jdm. auffallen
mescolato vermischt La masseria Il frantoio per
l’odore m. Geruch
il desiderio Wunsch esempio, nei pressi di
Ostuni, oltre a essere un
elegante albergo, è un’azienda
biologica di prodotti locali, a cominciare dall’olio.
Chi ama le atmosfere fiabesche e gli ambienti fuori
dal tempo, può provare l’emozione di dormire in un
trullo arredato in stile d’epoca alla Tenuta Monacelle, in
località Selva di Fasano. Io proseguo fino a Monopoli,
dove arrivo quasi al tramonto per sostare al Melograno,
una masseria fortificata del XVII secolo. La prima cosa
che mi colpisce è il profumo dei fiori proveniente dal
grande giardino, mescolato all’odore del mare che si
trova lì vicino. È qui che mi fermo, una notte ancora,
con il desiderio di non andar più via.
Qui: una veduta della
città di Ostuni, nella Valle
d’Itria. Sopra: fichi
d’India sulla strada che
porta alla necropoli
di Egnazia.
Egnazia
LA VALLE
D’ITRIA IN BICI
Der wohl schönste Weg, die Faszination des Itria-
Tals zu erleben, führt mit dem Fahrrad mitten hindurch.
Die Routen sind ganz verschieden, aber
alle führen in die bezauberndsten Winkel dieser
einzigartigen Region. Hier drei zur Auswahl.
DA EGNAZIA A
POLIGNANO A MARE
Lunghezza: circa 25 km
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Il mare mi appassiona, quindi non posso non cominciare da
una bella pedalata lungo la splendida costa della Valle d’Itria,
che si affaccia sul Mar Adriatico, magari partendo da Egnazia,
nei pressi di Fasano. Egnazia è nota per il suo Parco archeologico,
uno dei più importanti d’Italia, con reperti e resti
risalenti a diverse epoche, dall’età del Bronzo fino al III secolo
a.C., dalle necropoli messapiche all’antico centro romano.
Lungo il percorso si può fare una sosta in una delle tante cale
e spiagge nei pressi di Monopoli,
per un bagno ristoratore
il tempo di
percorrenza Fahrtzeit in acque cristalline. Per
esempio, in una delle due
splendido herrlich calette intorno al Castello di
affacciarsi
Santo Stefano, nei pressi di
su qc. an etw. liegen
Monopoli, una cittadina con
nei pressi in der Nähe
una storia che affonda le sue
noto bekannt
radici nella lontana epoca
il reperto Fund
risalente a aus
messapica. Mancano pochi
a.C. v. Chr. chilometri alla meta, la bellissima
la sosta Rast
Polignano a Mare
la cala Bucht con le sue terrazze affacciate
ristoratore erholsam
sul mare, le piazzette, i vi-
affondare le seine Wurzeln coli stretti nell’eleganza semplice
radici in qc. in etw. haben
delle sue case bianche
la meta Ziel
e, per finire, la spiaggia di
il vicolo Gasse
Cala Porto. Si tratta di uno
stretto eng
scorcio marino di rara bellezza,
una stretta insenatura
lo scorcio
marino Meeresblick
l’insenatura Bucht riparata ai lati da costoni di
riparato geschützt roccia sui quali le case bianche
il costone
di roccia Felsgrat di Polignano sembrano
stare letteralmente in bilico.
in bilico schwebend Impossibile resistere alla tentazione
resistere widerstehen
di fotografarla dal-
la tentazione Versuchung l’alto di Ponte Monachile.
© Huber/Sime (2), Cubo Images, Marka, ConsorzioTorreGuaceto
ADESSO APRILE 2014

DALLE GROTTE DI
CASTELLANA A PUTIGNANO
Lunghezza: 4,02 km
Tempo di percorrenza: 24 minuti
Ecco un itinerario breve e poco impegnativo, ma che combina
le caratteristiche dell’escursione naturalistica e della visita
culturale. Le Grotte di Castellana sono uno dei complessi
speleologici più belli e suggestivi d’Italia. Un labirinto di cunicoli,
caverne e voragini lungo 3 chilometri, che si spinge
sotto terra fino a 70 m di profondità. Un luogo davvero particolare,
popolato da affascinanti
e sorprendenti figure di
impegnativo anspruchsvoll
speleologico Höhlensuggestivo
beeindruckend di ogni dimensione, fra pa-
pietra, stalattiti e stalagmiti
il cunicolo Stollen(gang) reti scintillanti di cristalli. A
la caverna Höhle
pochi chilometri dalle Grotte
la voragine Abgrund
di Castellana, ecco Putignano,
la città in cui si celebra il
popolato bevölkert
scintillante funkelnd
giungere erreichen Carnevale più antico d’Europa
(vedi ADESSO 02/14),
rifocillarsi sich stärken
recarsi sich begeben che quest’anno è giunto alla
sua 620 a edizione. Dopo
inaugurato eingeweiht
esservi rifocillati e aver fatto
una passeggiata nel delizioso centro storico, riprendete la bicicletta
e recatevi fuori città. Alle porte di Putignano si trova
la cosiddetta Grotta del Trullo, che, inaugurata nel 1935, è
stata una delle prime grotte aperte al pubblico in Italia.
PAESAGGI UNICI:
Da sinistra: la spiaggia della Riserva naturale di Torre Guaceto;
l’interno delle Grotte di Castellana (BA).
La “passeggiata” nel
centro di Cisternino.
Cisternino
DA LOCOROTONDO
A CISTERNINO
Lunghezza: 10,23 km
Tempo di percorrenza: 1 ora
Che questi due paesi facciano parte dell’esclusivo club dei “borghi
più belli d’Italia” non sorprende. I giochi di luci e ombre,
creati dalle case bianchissime nelle quali il sole sembra specchiarsi,
ne fanno uno spazio sospeso tra sogno e realtà. Locorotondo
è praticamente una terrazza affacciata su quel mosaico
di campi, vigneti e oliveti
punteggiato di antiche masserie
che è la Valle d’Itria. Si sorprendere überraschen
il borgo Dorf
chiama così perché il borgo l’ombra Schatten
antico è di forma circolare ed sospeso schwebend
è caratterizzato da un particolare
il campo Feld
tipo di costruzione, la il vigneto Weinberg
punteggiato di übersät mit
cummersa, una casa a pianta
rettangolare con il tetto
la masseria Bauernhof
circolare rund
aguzzo ricoperto di lastre in la pianta Grundriss
pietra calcarea, dette chiancarelle.
rettangolare rechteckig
Cisternino non è me-
aguzzo spitz
no deliziosa e affascinante. la lastra Platte
Con il suo groviglio di case la pietra
calcarea Kalkstein
imbiancate a calce, i vicoli, le
il groviglio Gewirr
piccole corti, le scalette, gli
la calce Kalk
archi e i loggiati, costituisce la corte Hof
uno straordinario esempio di
l’arco Bogen
architettura spontanea, in cui
gli spazi privati quasi si fondono
spontaneo wild, hier:
gewachsen
con quelli pubblici.
fondersi
verschmelzen
53
BARI
Sul sito www.itriaciclabile.it trovate informazioni dettagliate sui
percorsi che vi abbiamo proposto e molte interessanti alternative.
PUGLIA
Polignano
a Mare
Grotte
di Castellana
Putignano
Noci
Gioia del colle
Monopoli
Egnazia
Fasano
Alberobello
Cisternino
Locorotondo
Torre Canne
Villanova
Ostuni
Torre Guaceto
BRINDISI
MARTINA FRANCA
Ceglie Messapica
Mottola

BOTTA E RISPOSTA
DI MARINA COLLACI
“CI SIAMO TROVATI DENTRO
L’EURO SENZA POTER DIRE
NULLA. Ci hanno truffato!” L’ha
detto di recente il politico italiano
Beppe Grillo, leader del Movimento
5 Stelle, che in vista delle elezioni
europee di maggio lancia un appello
agli euroscettici:” Vogliamo un
referendum per votare se rimanere
dentro l’euro”! Intanto critica pesantemente
“un’Unione europea
guidata da banchieri, tecnocrazie,
burocrazie che calpestano la volontà
truffare
l’elezione f.
votare
calpestare
la volontà popolare
il cittadino
il consenso
betrügen
Wahl
abstimmen
mit Füßen treten
Volkswillen
Staatsbürger
Wählerstimme
la cautela
il militante
l’attuazione f.
la costituzione
prevedere
l’intervento
il trattato
Vorsicht
Aktivist
Durchführung
Verfassung
vorsehen
Eingreifen
Vertrag
popolare e la vita dei cittadini”. Sebbene
l’ex comico, amato da molti italiani
anche per la sua verve provocatoria,
goda di grande popolarità
e consensi, le sue affermazioni vengono
prese con cautela dai suoi stessi
elettori e militanti. La sua proposta,
tra l’altro, non è di facile attuazione
perché la Costituzione italiana
non prevede l’intervento diretto
dei cittadini nella ratifica dei trattati
internazionali.
Euro sì o no?
Seit Einführung des Euro ist die Kaufkraft der Italiener rapide gesunken. Nicht wenige
fühlen sich verraten und verkauft – und wollen eine Volksabstimmung über den
Ausstieg. Aber was würde sich ändern?
54
È d’accordo con l’ipotesi di un
referendum per uscire dall’euro?
Non sarebbe positivo per il paese
e penso che la proposta sia
fondata su fattori emotivi.
Complessivamente quali svantaggi
ha portato l’introduzione
dell’euro?
Non vi è stato un controllo sul
cambio lira/euro, con il risultato
che il potere di acquisto è diminuito.
E quali vantaggi?
Ci sarebbero prima di tutto se l’Italia
avesse un ruolo nazionale
più forte, per bilanciare il fatto di
essere fondato
il cambio
il potere
di acquisto
diminuire
bilanciare
il contributore
versare
il fondo
settoriale
favorire
il passo
il popolo
gründen
Wechselkurs
Kaufkraft
sinken
ausgleichen
Zahler
zahlen
Mittel
hier: von Einzelinteressen
gesteuert
fördern
Schritt
Volk
Gian Piera Usai, di Sassari, 66 anni, segretaria generale
dell' Ancim, l'Associazione [Verband] nazionale dei comuni delle
isole minori [klein] (a sinistra) e Barbara Dubretti, di Bergamo, 45
anni, direttore marketing.
essere contributore netto e,
quindi, di ricevere molto meno
di quanto versa; poi se i
fondi fossero meno settoriali
e più globali, per favorire
una vera programmazione
integrata.
È fattibile l’uscita dell’Italia
dall’euro?
Tecnicamente sì.
Con quali conseguenze per
il paese?
Sarebbe un passo indietro.
Una proposta alternativa?
L’Unione europea deve essere
un’unione dei popoli e
non soltanto finanziaria.
È d’accordo con l’ipotesi di un
referendum per uscire dall’euro?
No, sarebbe una spesa onerosa
e priva di senso.
Complessivamente quali svantaggi
ha portato l’introduzione
dell’euro?
Non c’è stato controllo e quello
che costava 1.000 lire è costato
un euro.
E quali vantaggi?
Il mercato è diventato unitario
e questa è una cosa importante.
È fattibile l’uscita dell’Italia
dall’euro?
Questa è una domanda da economista!
Pensa comunque che ci potrebbero essere conseguenze
per il paese?
Avremmo una lira molto
svalutata e sicuramente, in
un primo periodo, staremmo
molto meglio, ma sarebbe
una retrocessione.
Una proposta alternativa?
Dovremmo spostarci verso
il Sud Europa, fare una
moneta unica del Mediterraneo
e diventare noi una
moneta forte!
l’ipotesi
oneroso
privo di senso
complessivamente
lo svantaggio
unitario
fattibile
svalutato
la retrocessione
la moneta
Möglichkeit
belastend
sinnlos
insgesamt
Nachteil
einheitlich
machbar
entwertet
Abstieg
Währung
ADESSO APRILE 2014

LE REGIONI
D’ITALIA
LOMBARDIA 09.2013
EMILIA-ROMAGNA 10.2013
MARCHE 11.2013
PIEMONTE 12.2013
SICILIA 01.2014
FRIULI-VENEZIA GIULIA 02.2014
LAZIO 03.2014
Basilicata 04.2014
Valle d’Aosta 05.2014
Campania 06.2014
Molise 07.2014
Trentino-Alto Adige 08.2014
Toscana 09.2014
Sardegna 10.2014
Umbria 11.2014
Liguria 12.2014
Calabria 01.2015
Veneto 02.2015
Abruzzo 03.2015
Puglia 04.2015
ITALIENISCH
LEICHT GEMACHT
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* SOLUZIONI DELLA RUBRICA
“GIOCANDO S’IMPARA” (PAG. 39):
1. la scarpa; 2. la bottiglia; 3. le salsicce; 4. il bicchiere.
➋ 1. apparecchiare la tavola 2. affettare il pane 3. spalmare il burro
4. versare il vino 5. sbucciare la frutta 6. aggiungere il sale
7. friggere le uova 8. condire l’insalata 9. scolare la pasta.
Il verbo... da cucina: impastare (siehe rechts)
➌ 1. colomba; 2. uova; 3. ulivo; 4. Pasquetta; 5. santa; 6. campane;
7. agnello; 8. Quaresima. Il modo di dire: essere felici come una Pasqua
ECSOLSOMEBA, UROVEA, ULFEILVO, IPACSQUIETTCA, SAONMTA,
ECAMUPANNEA, AGPNAELSLO, QUARQEUSAIMA
apparecchiare
affettare
spalmare
versare
sbucciare
aggiungere
friggere
condire
scolare
R
B
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N
Q
U
E
il sale
l’insalata
la frutta
la pasta
la cotoletta
il pane
il burro
la tavola
il vino
V
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S O
ADESSO APRILE 2014

GRANDANGOLO
EIN BLICK AUF BESONDERE ITALIENER
56
SAPIENZA IN ESTINZIONE
Der Sizilianer Giulio
Gelardi beherrscht als
einer der letzten die Kunst
der Manna-Gewinnung.
Testo: F. Memo
Foto: BuenaVista / M. Messina
Palermo, Sicilia. C’è un nettare
preziosissimo che oggi viene prodotto
solo in 250 ettari di terreno,
sulle colline tra Pollina e Castelbuono,
in Sicilia: è la manna. Molti
associano la manna solo all’episodio
biblico narrato nell’Esodo,
ma la manna esiste anche in Sicilia,
anche se non è la stessa. La
manna della Bibbia era probabilmente
un piccolo lichene. Quella
siciliana si ricava dagli alberi di
frassino con tecniche antichissime,
tramandate solo oralmente
da generazioni. A conoscerle, ormai,
sono rimasti solo in 50 e il rischio
che cadano nell’oblio è altissimo.
Giulio Gelardi è uno degli
ultimi produttori a conoscere ancora
i segreti sull’estrazione della
manna. Seguendo procedure
molto antiche, viene praticata ai
frassini una piccola incisione dalla
quale fuoriesce una linfa che
viene raccolta solo quando si è
completamente addensata. Di sapore
molto dolce, la manna è utilizzata
in campo cosmetico, medico
e gastronomico. Venduta dai
contadini a 50 euro al kg, il suo
prezzo al consumatore può arrivare
sino a 200 euro. Solo 10 giovani
si sono avvicinati di recente
a questa tradizione e Giulio teme
che un immenso patrimonio di
conoscenza vada perduto.
l’estinzione f.
il nettare
il terreno
la collina
il lichene
ricavare
il frassino
tramandato
cadere
nell’oblio
il segreto
l’estrazione f.
praticare
l’incisione f.
la linfa
raccogliere
addensarsi
temere
la conoscenza
Aussterben
Nektar
Land
Hügel
Flechte
gewinnen
Esche
überliefert
in Vergessenheit
geraten
Geheimnis
Gewinnung
anbringen
Einschnitt
Pflanzensaft
einsammeln
eindicken
fürchten
Wissen
ADESSO APRILE 2014

GRANDANGOLO
Qui: Giulio Gelardi è tra le
pocchissime persone a conoscere i
segreti dell’estrazione della
manna. Nell’altra pagina: le fasi
dell’estrazione e della lavorazione.
Guarda il video in cui Giulio
Gelardi spiega la tecnica di
estrazione della manna.
www.adesso-online.de/manna
ADESSO APRILE 2014

LIBRI E LETTERATURA
DI LUCA VITALI
58
RITRATTO DI
UN MAESTRO
Nella Milano di fine Ottocento Giuseppe
Verdi è forse il personaggio più venerato.
È una celebrità internazionale e ogni
sua mossa è seguita non soltanto dagli
appassionati di opera lirica, ma anche
dai patrioti dell’Italia da poco unita. La figura
del Maestro, colto negli ultimi anni
della sua carriera – quando ormai si è ritirato
in campagna e l’editore Ricordi lo prega di scrivere una
nuova composizione, Otello – risulta vivace anche grazie al buon
uso della ricca aneddotica sulla sua scontrosità, sulle manie
compositive ed esecutive.
L’antagonismo con Wagner,
l’altro mostro sacro del tempo,
si inserisce nella vita di
una città che, con sei teatri
d’opera, oltre a essere la capitale
mondiale della lirica, vive
un periodo di grande fermento,
l’Ottocento
venerato
la mossa
l’opera lirica
unito
colto
ritirarsi
19. Jahrhundert
verehrt
Handlung
Oper
vereint
hier: dargestellt
sich zurückziehen
nei salotti e nei caffè
l’editore m. Verleger
attorno a Piazza Scala, sempre
affollati di cantanti, libret-
la scontrosità Ungeselligkeit
esecutivo in Bezug auf
tisti, compositori, editori e impresari.
Anche nei nuovi il mostro sacro Superstar
die Ausführung
quartieri si respira un’aria frizzante,
sull’onda dell’età mo-
il salotto Salon
il fermento Lebendigkeit
derna che avanza.
Lingua: non molto difficile.
Genere: romanzo storico.
Jacopo Ghilardotti, Il viva
Verdi, Salani, 269 pagine.
affollato
l’impresario
respirare
frizzante
l’onda
überfüllt
Unternehmer
atmen
prickelnd
Welle
UNA VITA
EMARGINATA
Peppino ha 38 anni, ma è un ragazzo
difficile. Grande, grosso e goffo, vive in
un mondo tutto suo. Parla continuamente
con una ragazza che non c’è e
con la nonna, che lo aspetta in un appartamento
della periferia di Roma. Il
suo mestiere è girare in autobus per la
città fino a notte fonda, per consegnare
buste di droga per conto di uno “zio”. Viaggiando, ricorda
l’infanzia trascorsa in un istituto di suore, le angherie dei compagni
e il padre attore girovago, misteriosamente scomparso,
il suo presente di vita emarginata. Protetto da una buona stella,
attraversa mille difficoltà quotidiane e le condivide con la
piccola gente, come il suo
collega e amico tunisino
grosso dicklich
Wahid, o l’autista dell’autobus,
goffo unbeholfen
il sardo Cambazzu, con la busta Kuvert
il quale sogna un futuro diverso
per conto di im Auftrag von
e radioso. Narrazione l’istituto Schwestern-
delicata e originale, mostra di suore heim
la fragilità di chi in questo l’angheria Schikane
mondo si sente estraneo e
girovago herumziehend
scomparso verschwunden
lotta per le piccole cose,
emarginato ausgegrenzt
senza avere la capacità di
condividere teilen
capire quello che gli succede
intorno.
radioso strahlend
l’autista Fahrer
Lingua: facile. Genere: la narrazione Erzählung
romanzo metropolitano.
mostrare zeigen
Francesco Abate, Un
la fragilità Zerbrechlichkeit
posto anche per me,
estraneo fremd
Einaudi, 226 pagine.
lottare kämpfen
IL QUARTO LIBRO
CITTÀ DAL FASCINO ETERNO
A Roma non ci sono solo il Colosseo e i Musei Vaticani. In ogni vicolo e a ogni angolo è possibile
respirare un po’ di storia e lasciarsi trasportare dal fascino artistico della Città eterna.
Annett Klingner, autrice di 111 Orte in Rom, die man gesehen haben muss, lo sa bene. La scrittrice
tedesca ha vissuto a Roma durante gli anni dell’università e in questo libro ci dà tanti
preziosi consigli per scoprirne i lati nascosti, spesso sconosciuti anche agli stessi romani. Per
esempio il Biscottificio Innocenti, laboratorio di dolci nel cuore di Trastevere; o la cassetta delle
denunce accanto alla chiesa di San Salvatore, in Piazza delle Coppelle, dove gli albergatori
del Medioevo dovevano riferire se ospitavano forestieri infermi. Tra gli altri posti da visitare
c’è la chiesa di Sant’Ignazio, dove una tela collocata sopra la crociera riproduce la
prospettiva di una cupola e
riesce a convincere lo spettatore
di trovarsi sotto una cupola vera; c’è poi la finestra del-
eterno ewig
infermo krank
il vicolo Gasse
ospitare beherbergen
respirare atmen
il forestiero Fremder
la Fornarina, nella casa di Trastevere dove avrebbe abitato prezioso wertvoll
la tela Gemälde
la giovane amante e modella di Raffaello Sanzio. Una guida
inconsueta, con tante foto a colori e molte sorprese, l’i-
la crociera Kreuzgewölbe
scoprire entdecken
collocato angebracht
il lato Seite
nascosto versteckt
convincere überzeugen
deale per chi vuole visitare Roma non da semplice turista. la cassetta delle denunce: Mitteilungskasten
lo spettatore Betrachter
Fabrizia Memo l’albergatore m. Hotelier
la Fornarina (vedi pag.66)
Annett Klingner, 111 Orte in Rom, die man gesehen il Medioevo Mittelalter l’amante m./f. Geliebte
haben muss, Emons Verlag, 240 pagine, € 14,95.
riferire berichten
inconsueto ungewöhnlich
ADESSO APRILE 2014

LIBRI E LETTERATURA
© Creative Commons Wikipedia
L’AUTORE DEL MESE
MICHELE
SERRA
Nato a Roma nel 1954, cresce a Milano. Dopo il liceo studia
Lettere, ma non conclude l’università e inizia a lavorare
come redattore sportivo a l’Unità, il giornale del Partito
comunista italiano. A poco a poco si occupa di tutto, rivela
una ricca inventiva e si specializza nella satira. Tra i
suo pezzi più apprezzati ci sono false lettere di personaggi
famosi. Nel 1986 fonda con Sergio Staino il supplemento
satirico Tango, per il quale vince il premio di giornalista
satirico dell’anno. Nel 1989 Massimo D’Alema, che
all’epoca è direttore de l’Unità, lo nomina direttore del
neonato supplemento satirico Cuore, che diventa nel
1991 un settimanale indipendente.
Ben presto,
il liceo Gymnasium
però, Serra lo abbandona le lettere pl. Literaturwissenschaft
per sentirsi più libero e
scrivere per lo spettacolo,
tra gli altri per Beppe Grillo.
concludere
il redattore
abschließen
Redakteur
Nel 1997 esce il suo il partito Partei
rivelare zeigen
primo romanzo, mentre
l’inventiva Erfindungsreichtum
continua a occuparsi come
autore di trasmissioni apprezzato beliebt
televisive di largo seguito. fondare gründen
Negli anni successivi si il supplemento Beilage
avvicina a diversi schieramenti
politici e scrive per
vari giornali. Ha due figli e
oggi è sposato con la
vincere
il premio
neonato
gewinnen
Preis
gerade
entstanden
giornalista Giovanna Zucconi.
Ha lasciato da anni
abbandonare verlassen
lo spettacolo Showbusiness
la trasmissio- Fernsehne
televisiva sendung
Bologna per vivere nell’Appennino.
Attualmente di largo seguito vielgesehen
cura una rubrica su la Repubblica
lo schieramentspresso,
e una su l’E-
nelle quali esercita
quotidianamente la
sua affilata ironia.
curare
esercitare
affilato
Lager
herausgeben
üben
scharf
IL LIBRO DELL’AUTORE
GLI SDRAIATI
Un padre si sfoga: il figlio, entrato nell’adolescenza, ha comportamenti
e abitudini insopportabili! Vive di notte, passa le
sue giornate sul divano davanti
alla televisione accesa, sdraiato ausgestreckt
parla per monosillabi e non sfogarsi sich Luft
nutre alcun interesse al di
fuori dei social network e degli
amici. Il protagonista si
chiede: sono stato così assente
come padre? Ecco allora
i maldestri e ridicoli tentativi
che il padre fa per
capire cosa spinga il figlio a
tatuarsi, o a passare ore e ore
in coda per comprare una felpa
di marca.
Lingua: facile
Genere: diario di un genitore
l’adolescenza
insopportabile
per monosillabi
nutrire
assente
maldestro
ridicolo
il tentativo
spingere
tatuarsi
la felpa
machen
hier: Pubertät
unerträglich
einsilbig
hegen
abwesend
ungeschickt
lächerlich
Versuch
treiben
sich tätowieren
lassen
Pulli
DAL LIBRO:
Dormi. Nel tuo assetto classico, sul divano, in mutande,
davanti alla tivù accesa. La spengo. Nella stanza finalmente
silenziosa galleggia la luce mite di un pomeriggio autunnale.
Il tuo profilo, ormai al valico dell’età adulta, mi sembra
esitante, come se il bambino che sei stato lo reclamasse
ancora per sé. Lo stravacco scomposto del tuo corpo perde
evidenza rispetto al tuo viso intatto, ai suoi tratti puliti.
Il respiro è leggero, la fronte sgombra, le palpebre lisce e
integre come un libro mai aperto. Ho la nitida sensazione
che questo – esattamente questo – sia l’ultimo istante della
tua infanzia. Scomparirà
per poi riapparire sempre
più raramente, nel corso
degli anni, quel bagliore infantile
che perfino nei vecchi
ogni tanto rivela le tracce
dell’inizio. Ma in questo
momento il tuo volto addormentato
ha una tale purezza
di lineamenti da sembrare
mai più eguagliabile, e
dunque definitiva: contiene
il suo addio agli anni (pochi)
dell’innocenza.
Penso a come è stato facile
amarti da piccolo. A quanto
è difficile continuare a farlo
ora che le nostre stature sono
appaiate, la tua voce somiglia
alla mia e dunque reclama
gli stessi toni e
volumi, gli ingombri dei
corpi sono gli stessi.
l’assetto
galleggiare
mite
il valico
esitante
lo stravacco
scomposto
intatto
il tratto
il respiro
sgombro
nitido
l’istante m.
scomparire
riapparire
il bagliore
rivelare
la traccia
il volto
eguagliabile
l’addio
l’innocenza
appaiato
l’ingombro
Position
schweben
lau
Schwelle
zögerlich
gefläztes Liegen
durcheinander
heil
Zug
Atmung
leer
klar
Augenblick
verschwinden
wieder
auftauchen
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offenbaren
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59
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L’ITALIA A TAVOLA
Picnic
all’italiana
Der Frühling ist da! Nehmen Sie eine Decke mit und lassen
Sie sich zu einem Ausflug aufs Land entführen… Wir haben drei
Picknickkörbe mit italienischen Leckerbissen für Sie gepackt.
Testo: Isadora Mancusi e Salvatore Viola
62
È PRIMAVERA, LE GIORNATE SI ALLUNGANO E IL
SOLE È FINALMENTE CALDO. Le condizioni sono
ideali per uscire a fare la spesa, riunire la famiglia o chiamare
la fidanzata per un picnic in stile rigorosamente italiano.
Coperta e cestino di vimini sono uguali a tutte le latitudini;
a fare la differenza è la materia prima. Già, perché
anche nella classica scampagnata, l’italiano è esigente e
non vuole rinunciare alla buona tavola. Diciamo che l’idea
italiana di picnic è un pochino più ampia rispetto a
länger werden
vereinigen
Freundin
Decke
Weiden-
körbchen
Breitengrad
Rohstoff
Ausflug
aufs Land
anspruchsvoll
verzichten
umfassend
ausgedrückt
abstammen
von
knabbern
Happen
allungarsi
riunire
la fidanzata
la coperta
il cestino
di vimini
la latitudine
la materia prima
la scampagnata
esigente
rinunciare
ampio
espresso
derivare da
piluccare
il boccone
il prato Wiese
fiorito blühend
la radura Lichtung
l’ombra Schatten
cullare Wiegen
procurarsi sich besorgen
capiente groß
la leccornia Leckerei
trascorrere verbringen
in dolce compagnia: mit dem
Partner
il palato Gaumen
la frittata Omelett
a base di mit
la dispensa Speisekammer
pressoché beinahe
vorace gierig, gefräßig
ottimo sehr gut
quella espressa dal francese piquer, da cui la parola deriva:
“piluccare una cosetta (nique)”, “mangiare un boccone”.
Che si sia scelto un bel prato fiorito, o la radura di un
bosco in collina, magari all’ombra di un grande albero per
lasciarsi cullare dal canto degli uccellini o, perché no, una
bella spiaggia per godersi il rumore del mare, quello che
conta è mangiare bene! Dunque procuratevi un cestino
da picnic piuttosto capiente, almeno abbastanza da poter
ospitare, oltre a piatti, posate e bicchieri (niente plastica,
mi raccomando!), anche le leccornie che avrete preparato
per la vostra giornata all’aperto da trascorrere in allegra
o dolce compagnia.
Le possibilità sono quasi illimitate, così ci siamo divertiti
a immaginare cosa metteremmo nel nostro cestino
ideale. Alla fine ne abbiamo scelti tre. Per i palati più esigenti
c'è una frittata molto speciale, mentre per quelli conservatori
abbiamo pensato a un picnic a base di salumi e
formaggi. Infine, poiché nelle dispense italiane le buone
verdure non mancano mai e le ricette sono pressoché infinite,
non è stato difficile immaginare un picnic vegetariano
che potesse piacere anche al più vorace mangiatore
di carne. Il tutto accompagnato da ottimo vino e, in
chiusura, da un delizioso dolce.
© Stockfood (2)
Gewinnen Sie einen sommerlichen
Picknickkorb. Siehe Seite 3.

Menu primavera
Frittata di verdure, zucchine, piselli, carciofi o cipolle, formaggio
fresco condito con mostarda alla frutta, un buon Prosecco, preferibilmente
trevigiano, e uno squisito tiramisù alle fragole come dessert.
il pisello: Erbse; il carciofo: Artischocke; condito: gewürzt; la mostarda alla frutta: Senffrüchte
63
Frittata di verdure
Ingredienti: 2 zucchine o 400 g di piselli, 5 uova fresche,
50 grammi di parmigiano grattugiato, 4 cucchiai di olio extravergine
di oliva, sale e pepe a piacere.
Preparazione: Tagliate le zucchine a striscioline e fatele
soffriggere per qualche minuto in una padella con uno spicchio
d’aglio. Sbattete bene le uova in una terrina, aggiungete
il sale e il pepe, il parmigiano, l’olio e le zucchine. Fate
scaldare un goccio di olio in una padella antiaderente e versateci
gli ingredienti. Coprite con un coperchio e cuocete a
fuoco medio per 5 minuti.
la strisciolina
il goccio
antiaderente
il coperchio
a fuoco
medio
liquido
dorato
Streifchen
Tropfen
beschichtet
Deckel
bei mittlerer
Hitze
flüssig
goldbraun
Quando l’uovo non
sarà più liquido e la frittata,
ben dorata, si staccherà
dalla padella, giratela
aiutandovi con un
grande piatto e fatela
cuocere per 5 minuti sull’altro
lato.
Tiramisù alle fragole
Ingredienti: biscotti savoiardi o pan di spagna, 300 g di
panna fresca, 250 g di latte, 120 g di maraschino, 75 g di
zucchero semolato, 20 g di farina, 2 tuorli, fragole, una bustina
di vanillina.
Preparazione: Mescolate i tuorli con lo zucchero, la farina e
il latte tiepido. Cuocete a fuoco medio per 5 minuti, aggiungete
la vanillina e lasciate raffreddare. Inzuppate i savoiardi o
il pan di spagna nel maraschino e in 120 g di acqua. Tagliate
il biscotto
savoiardo Löffelbiskuit
il pan di spagna Biskuitteig
il maraschino: trockener Likör aus
Maraska-Kirschen
lo zucchero
semolato Grießzucker
inzuppare tauchen
rivestire beschichten
il contenitore Behältnis
le fragole a fettine e conditele
con il limone. Rivestite
i contenitori con i savoiardi
o il pan di spagna.
Montate la panna e mescolatela
alla crema. Alternate
strati di savoiardi,
frutta e crema, terminando
con la frutta. Lasciate
in frigo per circa 3 ore.

L’ITALIA A TAVOLA
Menu rustico
Focaccia di spinaci e salsiccia, pecorino toscano stagionato, salame Cacciatore Dop,
del buon pane casareccio e una fragrante crostatina alla marmellata.
Il tutto accompagnato con un buon Chianti Classico.
la focaccia: Fladenbrot; la salsiccia: Würstchen, Wurst; il pecorino: Schafskäse; stagionato: reif; il salame Cacciatore: Wurst nach Jägerart; Dop
(Di origine protetta): g.U. (geschützte Ursprungsbezeichnung); casareccio: hausgemacht; fragrante: duftend; la crostatina: Mürbeteigkuchen
64
Focaccia spinaci e salsiccia
Ingredienti: 650 g di farina, 25 g di lievito, 40 cl di acqua
tiepida, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale, 700 g
di spinaci, 300 g di ricotta, 100 g di Parmigiano Reggiano
grattugiato, 1 uovo, 1 salsiccia.
Preparazione: Per l’impasto sciogliete il lievito in acqua tiepida.
In una terrina unite la farina, il sale, l’olio, il lievito e l’acqua
rimasta e impastate bene. Formate una palla e mettete
a lievitare per un paio d’ore coprendo con un canovaccio.
Per il ripieno sbollentate gli spinaci con un po’ di olio, aglio
e sale e sminuzzateli. Uniteli in una terrina con l’uovo, la ricotta,
il parmigiano e la
il lievito Hefe
salsiccia tagliata a dadini.
Dividete l’impasto e
tiepido lauwarm
la ricotta Frischkäse
l’impasto Teig
stendetene una parte su
sciogliere auflösen una teglia ben oliata. Versateci
il ripieno e coprite-
un paio d’ore zwei Stunden
il canovaccio Geschirrtuch
sbollentare blanchieren lo con l’impasto rimanente.
Bucherellate e
sminuzzare klein hacken
tagliare a dadini würfeln ungete la superficie con
stendere ausbreiten
la teglia Backblech un po’ di olio di oliva.
bucherellare löchern Infornate a 250° per circa
20 la superficie Oberfläche
minuti.
Crostatine alla marmellata
Ingredienti: 250 g di farina (12 cucchiai), 80 g di zucchero
(4 cucchiai),170 g di burro,1 uovo, marmellata di prugne
o di frutta a piacere.
Preparazione: Disponete su una spianatoia la farina a fontana
e nel mezzo mettete il burro a pezzetti, che deve essere
a temperatura ambiente, lo zucchero e l’uovo. Impastate
in fretta, senza lavorare troppo e formate una pallina.
Lasciate riposare per 20 minuti circa in frigorifero. Imburrate
il fondo delle formine e usate una parte della pasta per
ricoprirlo. Mettete la marmellata sulla pasta lasciando un
piccolo spazio vuoto ai
la prugna Pflaume bordi. Stendete sulla tavola
infarinata il resto
disporre eine Mulde
a fontana hineindrücken
della pasta messa da
la spianatoia Backbrett
la farina Mehl
parte e fate delle strisce
il pezzetto Stückchen da mettere in diagonale,
la temperatura Raumambiente
temperatur
incrociate, sulla marmellata.
Piegate il bordo di
la pallina Kugel
la pasta Teig
ogni crostatina, pizzicandolo,
e infornate a
la striscia Streifen
piegare (nach innen)
biegen 180 gradi per 30 minuti
pizzicare zupfen circa.
© Huber/Sime, Stockfood (3)

L’ITALIA A TAVOLA
Menu vegetariano
Parmigiana di melanzane, soufflé di asparagi, un fresco e stuzzicante pinzimonio, qualche
bruschetta, mozzarella fresca. Da bere, un buon vino bianco, come un Vermentino sardo, dal
sapore più strutturato e intenso, o ligure (Colli di Luni) dal sapore più fresco ed elegante.
la parmigiana di melanzane: geschichteter Auflauf mit Auberginen, Tomatensauce und Parmesankäse; l’asparago: Spargel;
stuzzicante: (appetit)anregend; il pinzimonio: Gemüsedip
65
Soufflé di asparagi
Ingredienti: 12 asparagi verdi, 35 g di fecola di patate,
3 uova, 1 cipolla, 100 g di panna fresca, burro, brodo vegetale,
olio di oliva, sale e pepe.
Preparazione: Tagliate a pezzetti gli asparagi e la cipolla e
saltateli in padella per 5
la fecola
minuti con un po’ d’olio e
di patate Kartoffelmehl
un mestolino di brodo.
la panna Sahne
il brodo
Sbattete i tuorli con la
vegetale Gemüsebrühe panna, sale, pepe e versateli
nella padella. Spe-
saltare
in padella kurz anbraten
il mestolino Kochlöffelchen gnete quando il composto
sbattere aufschlagen
risulta cremoso.
il tuorlo Eigelb
Frullate il tutto e fate raffreddare.
Montate a ne-
versare gießen,schütten
il composto Mischung
frullare quirlen,mixen ve gli albumi, aggiungete
montare a neve steif schlagen
la fecola, un pizzico di sale
e unite al composto.
l’albume m. Eiweiß
il pizzico Prise
unire zusammenschütten
Imburrate 6 stampini e
imburrare
riempiteli per due terzi.
mit Butter
einfetten Metteteli in una teglia con
lo stampino
riempire
kleine Form
füllen
4 cm di acqua e infornate
a 180° per 30 minuti.
Parmigiana di melanzane
Ingredienti: 1,5 kg di melanzane, 1,5 l di passata di pomodoro,1
cipolla, 1 spicchio di aglio, basilico, 150 g di Parmigiano
Reggiano, 500 g di mozzarella, olio extravergine di
oliva, sale e pepe a piacere, olio di semi per friggere.
Preparazione: Soffriggete in una padella l’aglio e la cipolla
tritati, aggiungete la passata di pomodoro, sale, pepe e basilico
e fate cuocere a fuoco lento per 15 minuti. Tagliate a
fettine di circa 1 cm le melanzane per il verso della lunghezza.
Friggetele su entrambi i lati con olio di semi e lasciatele
asciugare su un foglio di carta assorbente. Mettete in una pirofila
un po’ d’olio, un po’di sugo e uno strato di melanzane.
Aggiungete un po’ di
lo spicchio Zehe
salsa, del parmigiano
l’olio di semi Keimöl grattugiato e uno strato
friggere braten,frittieren
di mozzarella a fettine.
tritato gehackt
la fettina Scheibe Continuate fino a esaurire
gli ingredienti, termi-
per il verso in Längsdella
lunghezza richtung nando con le melanzane.
entrambi beide
Coprite con il sugo rimasto
e il parmigiano grat-
la pirofila feuerfeste Form
grattugiato gerieben
esaurire aufbrauchen tugiato. Infornate a 180°
terminare abschließen per 35 minuti.

APPROFONDIMENTO
DI MARCO MONTEMARANO
La Fornarina, il celebre ritratto eseguito da Raffaello Sanzio.
DA LINGUA VIVA (PAG. 44)
IL CIBREO
Il cibreo è un piatto tipico della cucina fiorentina da almeno
500 anni. È a base di pollo, ma utilizza quelli che erano considerati
gli scarti del pollo: fegatini, cuori e creste. La salsa
che accompagna questi ingredienti
è formata, secondo
il grande gastronomo Pellegrino
il pollo Huhn
Artusi (nella sua opera lo scarto Abfall
del 1891!) da “un rosso o due il fegatino Geflügelleber
d’uova con un cucchiaino di la cresta Kamm
farina, agro di limone e brodo”.
Non è un piatto ricco,
essere formato bestehen
l’opera Werk
il rosso d’uovo Eigelb
dunque, ma è stato apprezzato
anche dai re: Caterina
l’agro hier: Zitronen-
la farina Mehl
de’ Medici (vedi ADESSO di limone saft
03/14), regina di Francia nel il brodo Brühe
XVI secolo, di origini fiorentine,
apprezzato geschätzt
amava il cibreo alla fol-
il re König
lia. Tra le possibili etimologie
la regina Königin
del suo nome c’è quella
amare wahnsinnig
di cibus regius, che vuol dire
appunto “cibo da re”.
alla follia lieben
66
© Teatro La Scala
DA LIBRI E LETTERATURA (PAG. 58)
LA FORNARINA
TUTTI CONOSCONO LA FORNARINA, IL FAMOSO RI-
TRATTO DI GIOVANE DONNA SEMINUDA ESEGUI-
TO DA RAFFAELLO SANZIO TRA IL 1518 E IL 1519 E
CUSTODITO OGGI NELLA GALLERIA D’ARTE ANTI-
CA DI PALAZZO BARBERINI, A ROMA. Sì, ma chi era
veramente questa ragazza? Perché il quadro è rimasto nello
studio dell’artista di Urbino fino alla sua morte? Alcuni dettagli
fanno pensare a una relazione personale tra Raffaello
e la modella. Ad esempio il bracciale, che porta la firma
Raphael Urbinas. Certo è che il viso della ragazza ha quasi gli
stessi tratti di altre donne rappresentate da Raffaello, per
esempio la Madonna Sistina
La Fornarina Bäckerstochter o La velata (vedi ADESSO
il ritratto Porträt 04/12). Sono tratti idealizzati?
L’artista vuole farci ve-
seminudo halbnackt
eseguito ausgeführt,
hier: angefertigt dere qui il suo modello di
custodito verwahrt bellezza femminile? Secondo
molti studiosi, la Forna-
il quadro Bild
il bracciale Armreif
la firma Unterschrift rina è Margherita Luti, la figlia
di un fornaio del
il tratto Zug
rappresentato dargestellt
quartiere di Trastevere a Roma,
amante segreta di Raf-
velato verschleiert
lo studioso Gelehrter
il fornaio Bäcker faello. Dopo la morte del
il quartiere Viertel pittore, secondo un documento
del 1520, la donna,
il pittore Maler
ritirarsi sich zurückziehen
che aveva circa 25 anni, si è
il monastero Kloster ritirata in un monastero.
DA INTERVISTA (PAG. 24)
IL TEATRO ALLA SCALA
Qui vengono rappresentate per la prima volta opere come il
Nabucco di Verdi e la Madama Butterfly di Puccini. Il Teatro
alla Scala di Milano, chiamato così perché per costruirlo è stata
demolita una chiesa chiamata Santa Maria alla Scala, viene
inaugurato nel 1778. È l’imperatrice Maria Teresa d’Austria
a volere la sua costruzione. Di qui passano tutti i grandi nomi
del melodramma italiano e internazionale, da Donizetti a Bellini,
Rossini, Verdi, Puccini. Nel 1920 la direzione artistica della
Scala è assunta dal grande Arturo Toscanini, che rinnova il
teatro e fa eseguire per la prima volta opere di Wagner. Molti
grandi direttori d’orchestra della nostra epoca, primi fra tutti
Claudio Abbado e Riccardo
Muti, hanno lavorato in questo
rappresentare aufführen
“tempio dell’opera”. Una inaugurare einweihen
curiosità: a Milano si racconta
l’imperatrice f. Kaiserin
che un tempo i mila-
assumere übernehmen
nesi regolavano l’orologio rinnovare erneuern
sull’orario d’inizio delle opere,
il direttore Dirigent
perché gli spettacoli co-
il tempio Tempel
minciavano sempre molto
l’orario Zeit
puntuali. Chissà se è vero? puntuale pünktlich
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Österreich
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2801 Katzelsdorf, Tel. +43/2662/36755,
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ITALIENISCH LEICHT GEMACHT 04/2014 ALLE TEXTE AUF
GIRO D’ITALIA
BASILIKATA
Wie gut kennen Sie den ”
Stiefel“?
Eine Reise durch Landeskunde,
Kultur und Traditionen
der italienischen Regionen.

Basilicata
BASILICATA
IN BREVE
Il nome Basilicata viene da basiliskos, il
funzionario bizantino che governava questi
territori. Ancora oggi gli abitanti vogliono
essere chiamati lucani e non basilischi o
basilicatesi. Lucania è il nome storico della
regione dal tempo dei Romani. La regione è
bagnata da due mari: il Mar Ionio a sud-est
e il Mar Tirreno a sud-ovest. Tra le spiagge
più belle ci sono, sul Mar Tirreno, Acquafredda,
Cersuta, Fiumicello; sullo Ionio,
Marina di Pisticci e Policoro. Nel piccolo
territorio della regione ci sono anche montagne
alte più di 2.000 m, come il Pollino e
il Serra Dolcedorme. La Basilicata è da
sempre in una situazione difficile: è poco
sviluppata economicamente e la disoccupazione
è alta. Oggi a Murgiano, in provincia
di Matera, si trova l’importante distretto
industriale del mobile imbottito, dove si
produce il 16% dei salotti di tutto il mondo.
Il distretto comprende 110 aziende, tra cui
la famosa marca di divani Natuzzi.
In passato la Basilicata è stata la seconda
regione italiana per numero di migranti.
MAR
TIRRENO
Melfi
POTENZA
CAMPANIA
Maratea
APPENNINO
LUCANO
CALABRIA
PUGLIA
Matera
Metaponto
MAR
IONIO
POPOLAZIONE
574.790 abitanti
PAESAGGIO
46,8% montagna
8% pianura
45,1% collina
CLIMA
15,5° temperatura
media annua
SUPERFICIE
9.994,61 km²
1. Qual è l’altro
nome della
Basilicata?
a) Irpinia
b) Lucania
c) Basilicania
600
ettari coltivati
a fragole Candonga
2
DENSITÀ
ABITATIVA
58 abitanti
per km²
PIL
10.699 milioni di
euro
5,4% agricoltura
23,1 % industria
71,5 % servizi
LAVORO
Tasso di occupazione:
58,6%
Tasso di disoccupazione:
10,8%
AREE PROTETTE
237.295 ettari:
Pollino, Appennino
Lucano
1Sito Unesco:
i Sassi di Matera
La statua del Redentore a
Maratea. Con i suoi 22 metri
è al terzo posto in Europa e
al settimo posto nella
classifica delle sculture
dedicate al Cristo
più alte del mondo.

Basilicata
POTENZA
Potenza è oggi un centro industriale
e la sede di un importante
mercato agricolo. La città ha però
origini antichissime e già all’epoca
dei Romani i suoi abitanti erano
famosi per il loro carattere fiero.
Sono da visitare la cattedrale
di San Gerardo della Porta, del
XII secolo, costruita sui resti di
un edificio del I secolo a.C.; la
chiesa di San Michele Arcangelo,
in stile romanico, e il ricchissimo
Museo nazionale archeologico
Dinu Adameșteanu.
PERSONAGGI
FAMOSI
Sono nati in Basilicata il poeta latino
Orazio (Venosa, 65 a.C.), la giornalista
Carmen Lasorella, di Matera,
ex corrispondente Rai da Berlino;
la poetessa Isabella di Morra (1520-
1546), autrice di versi petrarcheschi,
e il cantante pop Mango. Sono
molti i lucani che hanno fatto fortuna
oltreoceano, come Antony Celebrezze,
il primo italo-americano
ad avere un ruolo politico: durante
la presidenza di Kennedy e di Johnson
è stato ministro della Salute,
dell’Educazione e del Welfare negli
Stati Uniti. Pascoal Ranieri Mazzilli,
italo-brasiliano, è stato invece presidente
della camera dei deputati e
due volte presidente del Brasile ad
interim. Di origini lucane è anche il
grande regista Francis Ford Coppola
(vedi ADESSO 03/14) che discende
da una famiglia di Bernalda,
in provincia di Matera.
PRIMATO
• Con i suoi 819 m sul livello del
mare, Potenza è il capoluogo di
regione più alto d’Italia. Dopo
Enna, in Sicilia (931 m), è anche il
secondo capoluogo di provincia
più alto d’Italia.
• Anche se i libri di carta sono poco
diffusi nelle case dei lucani, la Basilicata
è prima in classifica per
l'acquisto e la lettura di e-book.
IL CONSIGLIO
DI ANSELMO
Fare rafting nelle gravine del Parco
del Pollino è un’esperienza unica. Il
fiume Lao ha scavato le rocce e ha
creato così insenature e gole profonde.
Oggi non solo i più spericolati, ma
anche i principianti possono fare rafting
nel fiume. L’attrezzatura necessaria
(il giubbotto salvagente e il casco)
viene data alla partenza. Anche
senza organizzarvi prima, potete quindi
vivere un’avventura emozionante
tra bellissimi paesaggi.
Per informazioni: www.viaggiare
nelpollino.it/rafting.html
2. Perché Matera
è famosa?
a) per i Sassi
b) per un parco
naturale
c) per le chiese
gotiche
BASILICATA IN BREVE
il funzionario Beamter
governare regieren
la spiaggia Strand
sviluppato entwickelt
la disoc- Arbeitscupazione
losigkeit
il distretto Gebiet
il mobile Polsterimbottito
möbel
il salotto Wohnzimmer
comprendere umfassen
l’azienda Firma
l’abitante Einwohner,
m./f. -in
la densità Einwohnerabitativa
dichte
Pil (il Prodot- Bruttoto
interno inlandslordo)
produkt
la superficie Fläche
il tasso di Beschäftioccupazione
gungsquote
coltivato bewirtschaftet
POTENZA
la sede Sitz
agricolo landwirtschaftlich
fiero stolz
il secolo Jahrhundert
l’edificio Gebäude
PERSONAGGI FAMOSI
la RAI: staatl. Rundfunk/Fernsehen
Italiens
l’autrice f. Autorin
petrar- im Stile
chesco Petrarcas
il cantante Sänger
oltreoceano in Übersee
il ministro della Salute, dell’Educazione
e del Welfare:
Gesundheits-, Bildungs- und
Sozialminister
la camera Abgeordnedei
deputati tenkammer
discendere abstammen
PRIMATO
il primato Rekord
il livello Meeresdel
mare spiegel
il capoluogo Hauptstadt
diffuso verbreitet
l’acquisto Erwerb
IL CONSIGLIO DI…
la gravina Kluft
scavare aushöhlen
la roccia Fels
l’insenatura Bucht
la gola Schlucht
spericolato waghalsig
il principiante Anfänger
l’attrezzatura Ausrüstung
il giubbotto Schwimmsalvagente
weste
il casco Helm
l’avventura Abenteuer
3

Basilicata
Basilicata
al cinema
A TAVOLA
I prodotti e i piatti tipici della Basilicata sono molti.
Già nell’antica Roma era famosa la salsiccia lucana,
prodotta in molte zone e chiamata lucanica o luganega.
Tipica anche la soppressata, salume di carne
di maiale che si produce nella regione da almeno
tre secoli. Tra i secondi piatti, il cuturidd, la pecora
in umido è una specialità. Da provare il pecorino
lucano, prodotto con il 70% di latte ovino e il 30%
di latte caprino. Sulle tavole lucane non può mancare
il tipico pane color giallo dorato (vedi foto 1).
Un altro prodotto caratteristico sono i peperoni
cruschi (croccanti) detti in dialetto pupacc’ (nella
foto sotto). Ci sono poi i lampascioni (vedi foto
3), un tipo di cipolla selvatica usata per molte
ricette. Per esempio i lampascioni alla materana
con olio, aceto, pepe e sale. I piatti tipici sono lagane
e ceci (vedi foto 2), e i fusilli con la mollica,
una specialità della tradizione popolare. Molto particolari
sono i dolci: dai catoncelli, ripieni di crema di
ceci con cacao amaro e zucchero, al sanguinaccio,
preparato con sangue di maiale, mosto cotto, cioccolato
fondente, uva passa, limone, cannella e zucchero.
In Basilicata si producono, inoltre, molti vini Doc:
l’Aglianico del Vulture, il Terre dell’Alta Val d’Agri e il
Matera. Un prodotto regionale diffuso in tutto il mondo
è l’Amaro Lucano, un liquore dolceamaro a base di erbe,
tra cui l’assenzio, l’aloe e la salvia. La sua ricetta
è stata inventata dal pasticciere Pasquale Vena nel
1894. L’azienda che lo produce si trova a Pisticci Scalo,
in provincia di Matera.
4
I registi amano molto la Basilicata. I suoi paesaggi
affascinanti e i paesini fantasma diventano
spesso set cinematografici. Tra i tanti film
girati in questa regione ricordiamo: Basilicata
coast to coast, una commedia
del 2009 con Rocco Papaleo e
Alessandro Gassman. I protagonisti
percorrono la regione
a piedi da una costa all’altra per
andare al festival di Scanzano Ionico;
Il Vangelo secondo Matteo
di Pasolini, girato nel 1964 nei Sassi
di Matera e nel castello di Lagopesole;
The Passion of Christ, di
Mel Gibson, girato a Matera e a Craco
nel 2004. A Craco, Matera e Aliano
è stato ambientato nel 1979 anche
il film Cristo si è fermato ad Eboli, di Francesco Rosi,
racconto autobiografico di Carlo Levi a contatto con la
realtà di miseria e abbandono del Sud Italia. Gabriele
Salvatores, per raccontare le vicende del coraggioso
bambino siciliano Michele in Io non ho paura ha scelto,
invece, la cittadina e le campagne di Melfi.
I FATTI STORICI
IL BRIGANTAGGIO E LE
CONSTITUTIONES MELPHITANAE
•Il brigantaggio è stato un grande problema in Basilicata,
soprattutto dopo l’Unità d’Italia (1861). Bande
di briganti nelle regioni povere del Sud derubavano
i nobili. Un famoso brigante era Carmine
Crocco (1830-1905). Era un contadino a capo di
2.000 uomini, poi arrestato
e condannato a morte. Tuttavia
i contadini della regione
lo ricordano come un
eroe popolare.
•L’imperatore Federico II
promulga a Melfi, nel 1231,
le Constitutiones Melphitanae,
il primo codice giuridico
del Medioevo.
04/2014 - eine Beilage von ADESSO

Basilicata
CURIOSITA
La valle del fiume Melandro è la valle più dipinta d’Europa. Nei comuni di Satriano
di Lucania, Savoia di Lucania e Sant’Angelo le Fratte sono stati realizzati
più di 350 dipinti murali, sculture e ceramiche.
DA FARE
Fare il Volo dell’angelo vuol dire “volare”
agganciati a un cavo d’acciaio
che unisce Pietrapertosa e Castelmezzano,
due paesini sulle Dolomiti lucane.
Si va alla velocità di 120 km/h, sospesi
a più di 1.000 metri di altezza.
Un’esperienza davvero adrenalinica.
Quella delle Dolomiti lucane è una
delle quattro strutture del genere in
Europa. Qui è possibile fare il volo dell’angelo
anche in coppia.
Guarda l’emozionante
esperienza del Volo
dell’angelo www.adessoonline.de/voloangelo
3. È una località
sciistica della regione.
a) Monte Bianco
b) Gran Sasso
c) Monte Volturino
LO SAPEVATE?
•Savoia di Lucania, paese in provincia
di Potenza, ha preso questo
nome per farsi perdonare. È
il 1871 e l’anarchico Giovanni Passannante
ferisce in un attentato
Umberto I di Savoia. L’attentatore
viene arrestato e il suo paese
natale, Salvia di Lucania, cambia
nome con la speranza di avere il
perdono del re.
•Carlo Levi ha scritto il suo più
famoso romanzo, Cristo si è fermato
ad Eboli, ad Aliano, in provincia
di Matera. Nel 1935 Levi,
infatti, è stato condannato a trascorrere
otto mesi in questo paese
della Basilicata per la sua attività
antifascista. Il film di Franco
Rosi con lo stesso titolo si basa
su questo romanzo.
SANT’ANTONIO E
LA MORTADELLA
Cosa c’entra Sant’Antonio con la
mortadella? Non lo sappiamo
neanche noi, ma a Lauria Superiore,
in provincia di Potenza, il
13 giugno, durante la cerimonia
per la festa di Sant’Antonio, i frati
offrono alle persone panini
con la mortadella benedetti.
A TAVOLA
la salsiccia Wurst
la pecora Schaf
in umido geschmort
ovino Schafscaprino
Ziegengiallo
dorato goldgelb
la cipolla Zwiebel
selvatico wild
l’aceto Essig
il cece Kichererbse
la mollica Brotinneres
il sangue Blut
il cioccolato Bitterfondente
schokolade
l’uva passa Rosinen
la cannella Zimt
Doc: kontrollierte Ursprungsbezeichnung
il liquore a
base di erbe Kräuterlikör
il pasticciere Konditor
l’azienda Firma
BASILICATA AL CINEMA
il paesino Geisterfantasma
dörfchen
percorrere quer durch
qc. etw. laufen
il castello Burg
I FATTI STORICI
l’unità Einheit
derubare ausrauben
il nobile Adliger
il contadino Bauer
a capo di Vorarbeiter für
arrestare verhaften
condannare verurteilen
l’eroe m. Held
l’imperatore
m. Kaiser
promulgare erlassen
il codice
giuridico Gesetzbuch
il Medioevo Mittelalter
CURIOSITÀ
la valle Tal
più dipinto hier: mit den
meisten
Gemälden
murale Wand-
DA FARE
il volo Flug
l’angelo Engel
agganciato mit einem
Haken
befestigt
il cavo
d’acciaio Stahlseil
LO SAPEVATE?
ferire verletzen
Umberto I di Savoia: König
Italiens (1878-1900)
arrestare verhaften
natale Geburts-
SANT’ANTONIO
il frate Mönch
benedetto gesegnet
04/2014 - eine Beilage von ADESSO 5

Basilicata
9
COSE DA
VEDERE
MATERA
È la Città dei Sassi,
perché le abitazioni
sono scavate nella
roccia calcarea (tufo)
una sopra l’altra.
I Sassi sono Patrimonio
Unesco
dal 1993. Ci sono il
Sasso Caveoso, il
Sasso Barisano e il
colle della Civita.
CRACO
È un paesino fantasma.
I suoi abitanti
sono andati via in
tutta fretta nel 1963
a causa di una frana
e da allora affascina
i turisti. Molti registi
lo hanno scelto come
ambientazione
per i loro film.
MARATEA
La cittadina sul golfo
di Policastro
ospita una gigantesca
statua del Redentore,
alta 22 metri.
Maratea è detta
“la perla del Tirreno”
per le belle
spiagge e calette. È
famosa anche per le
sue 44 chiese.
METAPONTO
È stata un’importante
colonia della
Magna Grecia. Il
Parco archeologico
della Piana di Metaponto
conserva ancora
oggi molti monumenti
di quel
glorioso passato.
DOLOMITI
LUCANE
Sono nel Parco naturale
Gallipoli Cognato
Piccole Dolomiti
Lucane. Le cime
hanno forme
originali e le pareti
sono molto ripide.
È il posto ideale per
fare trekking ed
escursionismo.
PARCO DEL
POLLINO
Con i suoi 192.565
ettari, è la più grande
area protetta
d’Italia. Si trova tra
il sud della Basilicata
e il nord della
Calabria. Tra le specie
vegetali che
crescono qui c’è il
pino loricato.
VENOSA
È uno dei borghi
più belli d’Italia e
conserva molti resti
dell’antichità romana,
tra cui le Terme
pubbliche. L’abbazia
medievale
della Santissima
Trinità è rimasta incompiuta,
ma non
si sa perché.
LA SCULTURA
DEL MANTEGNA
All’interno della cattedrale
di Santa Maria
Assunta, a Irsina,
c’è la statua in
pietra policroma di
Sant’Eufemia.
Secondo alcuni studiosi
è l’unica scultura
esistente di
Andrea Mantegna.
CASTELLI
DI FEDERICO II
Federico II fa costruire
nel Vulture il castello
di Melfi, dove
nel 1231 promulga le
Constitutiones Melphitanae,
e il castello
di Lagopesole, che
ha una pianta rettangolare
e 4 torri.
4. Quali montagne si
trovano in Basilicata?
a) Dolomiti lucane
b) Alpi apuane
c) Dolomiti friulane
6
NON È VERO,
MA CI CREDO!
In Basilicata c’è un paese che porta sfortuna! Il suo vero nome è Colobraro,
ma per scaramanzia tutti lo chiamano “quel paese”. Si racconta che un giorno
don Virgilio, il parroco del paese, stanco di non essere ascoltato, durante la
messa ammonisce chi non crede. Poco dopo, un lampadario cade e uccide sul
colpo alcune persone. Oltre a questo evento, si dice che sono accadute altre
cose incomprensibili. Da qui la cattiva fama di Colobraro.
04/2014 - eine Beilage von ADESSO

Basilicata
LA FESTA
Il Maggio di Accettura è una festa religiosa per San Giuliano, il patrono della
città. Di origine longobarda, la festa è legata anche agli antichi riti della fertilità
e rappresenta il matrimonio tra gli alberi. Il maggio, un albero di circa 30 metri
di altezza, si taglia il giovedì dell’Ascensione e si unisce con un agrifoglio di 10
metri che viene dalla foresta di Gallipoli Cognato. La domenica di Pentecoste i
buoi lo portano in paese e, il martedì dopo, l’albero viene innalzato nella piazza
principale. La cerimonia si conclude con la coraggiosa scalata del maggio, alto
40 metri. Simbolicamente la festa vuole rafforzare il legame tra i membri della
comunità.
Lingua
• In Basilicata c’è un’importante minoranza
linguistica, quella degli Arbëreshë,
detti anche “albanesi d’Italia”.
• Un proverbio popolare lucano è Tre sò i
potent’: u’ papa, u’ rrè, e chi nun ten
nient (Tre sono i potenti: il papa, il re e
chi non ha niente).
Souvenir
CUCCU`
5. Quale azienda
italiana ha un importante
stabilimento in
Basilicata?
a) Buitoni
b) Tod’s
c) Fiat
I colorati fischietti in terracotta a
forma di gallo, chiamati cuccù, sono
un souvenir tipico della zona. In passato
era tradizione comprarli il giorno
di Pasquetta presso la chiesa dei Cappuccini
oppure, nelle domeniche di maggio,
presso il santuario della Madonna
di Picciano. Era quasi obbligatorio darli
ai bambini, che dimostravano così di
aver partecipato al pellegrinaggio con
i genitori. Il gallo simboleggia la lotta
contro i malefici e le strisce colorate
che lo decorano ricordano i nastrini
usati a Picciano per i cavalli. Il suono è
bitonale e ricorda il canto del cuculo. Per
questo il fischietto si chiama cuccù.
9 COSE DA VEDERE
il sasso Stein
scavato gehöhlt
la roccia Fels
il paesino
fantasma Geisterdorf
la frana Erdrutsch
il Redentore Heiland
la caletta kleine Bucht
la cima Gipfel
ripido steil
l’area Naturprotetta
schutzgebiet
il pino Schlangenloricato
haut-Kiefer
il borgo Dorf
l’abbazia Abtei
medievale mittelalterlich
incompiuto unvollendet
la pietra Stein
policromo mehrfarbig
il castello Burg
promulgare erlassen
la pianta Grundriss
rettangolare rechteckig
la torre Turm
NON È VERO MA...
portare Unglück
sfortuna bringen
per scara- um Unglück
manzia abzuwenden
il parroco Pfarrer
ammonire ermahnen
il lampadario Deckenlampe
uccidere töten
sul colpo auf ein Mal
la fama Ruf
LA FESTA
legato verbunden
la fertilità Fruchtbarkeit
il giovedì dell’ Christi
Ascensione Himmelfahrt
unire hier: zusammenstecken
la domenica Pfingstdi
Pentecoste sonntag
il bue Ochse
innalzare aufrichten
la scalata Besteigung
LINGUA
la minoranza Minderheit
il proverbio Sprichwort
il potente Mächtiger
il re König
SOUVENIR
il fischietto Pfeife
il gallo Hahn
la Pasquetta: Ostermontag
presso bei
il santuario Wallfahrtskirche
il pellegrinaggio
Wallfahrt
la lotta Kampf
il maleficio Hexerei
la striscia Streifen
il nastrino hier: Geschirr
il cuculo Kuckuck
7

Basilicata
SUPER QUIZ
Hai letto tutto l’ ? Adesso mettiti alla prova!
1. Che cosa sono le Constitutiones
Melphitanae?
a. importanti leggi bizantine
b. leggi promulgate da Federico II
c. il codice di Giustiniano
2. Cosa sono i lampascioni?
a. una particolare varietà di cipolla
b. lasagne al forno
c. un dolce tipico della regione
3. Chi è Carmine Crocco?
a. un soldato garibaldino
b. un brigante a capo di una rivolta
c. un pasticciere che inventa l’Amaro
Lucano
4. Che cos'è il maggio?
a. un albero
b. un fischietto
c. un cappello
5. È la cattedrale di Potenza.
a. Sant’Eufemia
b. Sant’Arcangelo
c. San Gerardo della Porta
6. In quale località si tiene la festa
di Sant’Antonio?
a. Lauria
b. Accettura
c. Matera
7. Chi sono gli Arbëreshë?
a. i greci d’Italia
b. gli albanesi d’Italia
c. i latini d’Italia
8. Come vengono chiamati, in
genere, gli abitanti della Basilicata?
a. Basilischi
b. Basilicatesi
c. Lucani
9. Quale di questi è un
“paese fantasma”?
a. Colobraro
b. Venosa
c. Craco
10. Ha scritto Cristo si è fermato
ad Eboli.
a. Carlo Levi
b. Francesco Rosi
c. Italo Calvino
11. È l’area protetta più estesa d’Italia.
a. Sassi di Matera
b. Parco del Pollino
c. Dolomiti lucane
12. Dove si trova il distretto del
mobile imbottito?
a. a Scanzano Ionico
b. a Matera
c. a Potenza
SOLUZIONI SUPER QUIZ: 1. b; 2. a; 3. b; 4. a; 5. c; 6. a; 7. b; 8. c; 9. c; 10. a; 11. b; 12. b.
1. b Lucania è sin dal V secolo a. C. il nome della regione storica, che comprendeva la Basilicata, il
Cilento e parte della Calabria. Durante il fascismo la regione è stata di nuovo chiamata Lucania, per
poi tornare Basilicata con la Repubblica. 2. a Matera è famosa per il quartiere dei Sassi, oggi Patrimonio
Unesco. Il Sasso Caveoso, il Sasso Barisano e il rione [Viertel] Civita formano insieme il
centro storico della città. 3. c Il Monte Volturino, con i suoi 1835 m, è una delle località sciistiche
più famose della Basilicata. 4. a Le Dolomiti lucane sono il gruppo montuoso [Berggruppe] che domina
il parco naturale omonimo. Sono chiamate così perché somigliano [somigliare: ähneln] alle
Dolomiti. 5. c Lo stabilimento [Werk] Fiat di Melfi è uno dei più grandi e importanti d’Italia.
IMPRESSUM: Herausgeber und Verlagsleiter: Dr. Wolfgang Stock Chefredakteurin: Rossella Dimola Chef vom Dienst: Salvatore
Viola Autoren und Redaktion: C. Carniani, J. Grahner, M. Guerra, G. Iacono, I. Mancusi, F. Memo, S. Viola Bilder: Apt Basilicata; Prodigo
Gestaltung: www.prodigo.de Druck: Medienhaus Ortmeier GmbH, 48369 Saerbeck Gesamt-Anzeigenleitung: Axel Zettler, Tel.
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