Maurizio Calvesi - Fondazione Internazionale Premio Balzan
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<strong>Maurizio</strong> <strong>Calvesi</strong><br />
be tramandare l’opera geografica del greco Artemidoro (I secolo a. C.), contiene<br />
una premessa di cui ho potuto ritrovare la chiarissima traccia in un volume<br />
ottocentesco del grande geografo tedesco Carl Ritter e contribuire così a confermare<br />
la clamorosa scoperta di Luciano Canfora.<br />
Tra i numerosissimi studi da me dedicati al XX secolo, ricorderò, oltre quelli già<br />
citati su Marcel Duchamp la monografia su Roberto Melli del 1954 e particolarmente<br />
gli studi sul Futurismo.<br />
A partire dagli anni Cinquanta ho intrapreso una serie di pubblicazioni finalizzate<br />
alla rivalutazione del Futurismo, ottenendo un risultato positivo sia in Italia<br />
sia fuori d’Italia sia pure, nei primi anni, molto faticosamente.<br />
Nel 1953 ho organizzato per conto di Giulio Carlo Argan una grande mostra di<br />
Umberto Boccioni nel Palazzo delle Esposizioni a Roma, e ho curato gli apparati<br />
illustrativi e filologici della monografia di G.C. Argan e M. <strong>Calvesi</strong> su Umberto<br />
Boccioni del 1953, pubblicando una grande quantità di inediti, ristabilendo<br />
in base a documenti rinvenuti presso la sorella del pittore a Verona le date dei<br />
suoi dipinti, fino ad allora per lo più errate, delineandone una prima biografia<br />
completa e curandone un’antologia degli scritti. Comincia da qui la rivalutazione<br />
del Futurismo da me intrapresa, con libri e saggi sull’insieme del movimento,<br />
su Marinetti, Boccioni, Balla, Carrà, Severini, sui rapporti con il Futurismo russo<br />
e le avanguardie europee.<br />
Il mio libro Le due avanguardie. Dal Futurismo alla Pop Art, pubblicato a Milano<br />
da Lerici editore nel 1966 e ristampato da Laterza (Bari) nel 1971, nel 1981,<br />
nel 1991, nel 2001 e nel 2008, contiene gli scritti da me pubblicati su Boccioni e<br />
su altri maestri e aspetti del Futurismo, dal 1958 al 1966.<br />
I miei contributi allo studio del Futurismo sono poi continuati con altri saggi,<br />
volumi e mostre, in una vastissima bibliografia scientifica.<br />
Ho affrontato la poetica del Futurismo sotto vari aspetti, sia pure privilegiando<br />
la forte figura di Umberto Boccioni. Ho tra l’altro contestato radicalmente la tesi<br />
che vorrebbe il movimento legato al fascismo, fascismo che è decisamente posteriore<br />
alla fioritura del movimento stesso, il cui apporto fondamentale si in-<br />
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