Vol. XXXIV Suppl. 2 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

G.I.O.T. 2008;34(suppl. 2):S329-S335
G.I.O.T. 2007;33(suppl. 1):SXX-SXX
Il rettangolo di Hartshill nel trattamento chirurgico delle deformità vertebrali
Surgical treatment of spinal deformities with the Hartshill rectangle, clinical experience and technical notes
G. Gargiulo, A. Solini
RIASSUNTO
Introduzione. La fissazione sottolaminare con rettangolo di
Hartshill rappresenta uno dei metodi di correzione delle deformità
spinali. Le possibili complicazioni legate al passaggio dei fili
sottolaminari ai segmenti compresi nell’area di artrodesi, il potere
correttivo e la stabilità del montaggio sono discussi in letteratura.
Materiale e metodo. Gli Autori riportano la loro esperienza in
41 pazienti affetti da scoliosi con valore angolare medio di 59°
(9 scoliosi idiopatiche dell’adolescenza, 21 scoliosi idiopatiche
dell’età adulta, 8 scoliosi de novo, 1 scoliosi toracolombare in
neurofibromatosi) con cifosi toracolombare in 7 casi con valore
angolare medio di 15°.
Risultati. Ad un follow-up medio di 9 anni la correzione post-operatoria
ottenuta è rimasta stabile in tutti i casi con un miglioramento
del 51% in media del valore pre-operatorio con modesta perdita
di correzione rispetto al controllo post-operatorio di 5° sul piano
frontale, con ripristino della lordosi lombare in tutti i casi ma con
perdita di 8° al follow-up. Tra le complicazioni segnaliamo 3 casi
con danno neurologico lieve e transitorio nell’immediato decorso
post-operatorio, la rottura asintomatica dei fili alle estremità del
montaggio in 11 casi, la rimozione dell’estremità di un filo prominente
sottocute dopo 9 anni.
Conclusione: Il rettangolo di Hartshill si è rivelato un presidio
efficace e stabile nel trattamento delle deformità vertebrali mediante
l’uso combinato della trazione esercitata dai fili sottolaminari
e la pressione prodotta sulle lamine dalle barre del rettangolo
opportunamente modellate. La tecnica però richiede una manualità
chirurgica ed esperienza nel trattamento delle deformità vertebrali
per ottenere buoni risultati clinici evitando complicazioni neurologiche
e meccaniche.
Parole chiave: scoliosi, rettangolo di Hartshill, fissazione sottolaminare
SUMMARY
Introduction. The Hartshill rectangle, a segmental spinal instrumentation
using sublaminar wires, is one of the methods for
posterior correction of spinal deformities. Complications due to
U.O.A. Ortopedia, A.S.O. S. Giovanni Battista Molinette, Torino
Indirizzo per la corrispondenza:
dott. Giosuè Gargiulo, c.so Massimo D’Azeglio 61, 10126 Torino
sublaminar wires, power of correction and mechanical stability are
topics under discussion in literature.
Material and methods. The Authors present a retrospective review
of 41 patients affected by scoliosis of 56 degrees (9 idiopathic adolescent
scoliosis, 21 idiopathic in adults, 8 de novo, 1 neurofibromatosis)
with thoracolumbar kyphosis in 7 of 15 degrees.
Results. At 9 years follow up scoliosis deformities was corrected
of 51%, lumbar lordosis was restored in the sagittal plane, with
loss of 5° and 8° respectively of p. op. values. Mild transient
neurological complications occurred in 3 cases in the p. op. period
while asymptomatic wires failure at the extremity of the construct
were observed in 11 cases. In one case skin prominence of a wire
required removal of its code after 9 years.
Conclusion. The Hartshill rectangle in our experiences was a valid
and stable frame for the surgical treatment of spinal deformities
combining sublaminar traction of the wires and pressure on to
laminae performed by the longitudinal bended bars. The technique
needs surgical experience in spinal deformities to achieve good
clinical results avoiding neurological and mechanical complications.
Key words: scoliosis, Hartshill rectangle, sublaminar wires fixation
INTRODUZIONE
Il rettangolo di Hartshill, introdotto da Dove nel 1986 1 , rappresenta
la naturale evoluzione della sintesi segmentaria con fili sottolaminari
ideata da Luque nel trattamento chirurgico delle deformità
vertebrali neuromuscolari (1977) 2 , di cui supera alcuni inconvenienti
quali il ravvicinamento delle barre lungo la linea mediana
durante il serraggio dei fili sottolaminari la rotazione o migrazione
longitudinale delle estremità nei punti in cui le barre si incrociano
e si sovrappongono nel montaggio. Nel rettangolo di Hartshill la
struttura chiusa rettangolare e la conformazione a tetto dei raccordi
trasversali alle estremità che, adattandosi all’orientamento delle
lamine, permettono di far scivolare i fili sottolaminari negli angoli
del rettangolo, hanno migliorato la stabilità, la rigidità ed il potere
correttivo della sintesi permettendo di associare alla traslazione
delle vertebre per forze trasversali esercitata dai fili sottolaminari
una maggiore azione di leva delle barre longitudinali sugli elementi
vertebrali posteriori.
Il rettangolo di Hartshill è stato utilizzato dal 1988 preso la nostra
U.O. di Ortopedia nel trattamento di patologie vertebrali a diversa
eziologia per instabilità segmentarie e/o deformità sul piano frontale
e sagittale in tutti i segmenti del rachide 3 . In questo lavoro
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