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di tutto per salvarlo L'antico quartiere Piste - L'ANCORA edicola

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L’ANCORA<br />

28 24 MARZO 2002<br />

SPORT<br />

Acqui Terme. In sette giorni<br />

l’Acqui cambia “pelle”, e <strong>di</strong><br />

quello pallido ed inconcludente<br />

visto con Ovada e Cherasco<br />

rimane il ricordo. Stesso<br />

profilo <strong>per</strong> l’avversario (modesto<br />

e me<strong>di</strong>ocre il Cumiana come<br />

lo era stata la Cheraschese),<br />

ma Acqui <strong>di</strong> tutt’altra pasta<br />

e con ben altra “ispirazione”.<br />

Alla fine è <strong>di</strong> 3 a 1, sconto<br />

compreso, il risultato con il<br />

quale i bianchi addomesticano<br />

i torinesi al termine <strong>di</strong> una<br />

partita condotta a senso unico,<br />

mai messa in <strong>di</strong>scussione,<br />

nemmeno dal gol dei gialli<br />

che hanno accorciato le <strong>di</strong>stanze<br />

<strong>per</strong> caso e grazie ad<br />

una deviazione della barriera.<br />

Alberto Merlo ha presentato<br />

la squadra con la solita filosofia<br />

<strong>di</strong> gioco: Amarotti libero,<br />

Bobbio e Robiglio in marcatura,<br />

Marafioti ed Escobar sulle<br />

fasce, Angeloni regista arretrato,<br />

Montobbio e Ballario interni<br />

con Bal<strong>di</strong> e Guazzo in<br />

proiezione offensiva. Meno<br />

pubblico del solito sulle tribune<br />

ottolenghine, “lasciato” a<br />

casa da due prestazioni che<br />

definire opache è un incoraggiamento,<br />

terreno in con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>per</strong>fette e clima ideale <strong>per</strong><br />

questa sfida sulla carta facile,<br />

ma a rischio <strong>per</strong> un Acqui costretto<br />

a vincere e convincere.<br />

L’Acqui, ha fatto entrambe<br />

le cose in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal valore del Cumiana che si<br />

è rivelata formazione <strong>di</strong> basso<br />

profilo, degna del posto che<br />

probabilmente occu<strong>per</strong>à nei<br />

play out, con i soli Fadda e<br />

Ruffinato in grado <strong>di</strong> emergere<br />

dalla me<strong>di</strong>ocrità.<br />

Disastrosa soprat<strong>tutto</strong> la <strong>di</strong>fesa,<br />

lenta e pasticciona che<br />

mister Savino ha cercato <strong>di</strong><br />

stabilizzare cambiando ruoli<br />

senza risolvere il problema.<br />

Messi costantemente in <strong>di</strong>fficoltà,<br />

i <strong>di</strong>fensori in completo<br />

giallo hanno picchiato duro e<br />

nel compito si sono <strong>di</strong>stinti<br />

Giorsa, Solaro, Ida e Tridente.<br />

La bravaura dei bianchi è stata<br />

anche quella <strong>di</strong> mantenere<br />

la calma, ci poteva tranquillamente<br />

stare la rissa, ed alla<br />

fine l’ammonizione <strong>di</strong> Ballario,<br />

<strong>per</strong> una banale trattenuta,<br />

sarà il solo “peccato” commesso<br />

dai giocatori in maglia<br />

bianca.<br />

La “<strong>di</strong>versità” proposta dai<br />

bianchi rispetto alle ultime<br />

due prestazioni, è nata dal <strong>di</strong>verso<br />

approccio alla partita<br />

offerto da Angeloni e Ballario.<br />

Più rapido e mobile il primo,<br />

che si è ritagliato una spazio<br />

che gli avversari non hanno<br />

saputo occupare, più convincente<br />

e determinato il secondo<br />

che si presentato spesso<br />

al tiro, ha realizzato un gol da<br />

cineteca, ed ha giocato alle<br />

spalle delle punte.<br />

Con l’Acqui padrone delle<br />

fasce grazie a Marafioti ed<br />

Escobar, con Montobbio che<br />

ha viaggiato a velocità doppia<br />

dei torinesi, è stato facile <strong>per</strong><br />

Angeloni trovare riferimenti<br />

<strong>per</strong> i suoi lanci e sulle <strong>per</strong>cussioni<br />

<strong>per</strong> vie centrali <strong>di</strong> Ballario<br />

e Montobbio la <strong>di</strong>fesa del<br />

Cumiana ha tribolato e rischiato<br />

la goleada. In attacco<br />

A S.Marinella nei giorni 16<br />

e 17 marzo, nello splen<strong>di</strong>do<br />

palazzetto sportivo costruito,<br />

<strong>per</strong> il badminton, in vista delle<br />

Olimpia<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma, gli acquesi<br />

hanno guadagnato il loro<br />

secondo scudetto tricolore.<br />

È finita proprio sul filo <strong>di</strong> lana<br />

la gara-scudetto contro i<br />

fortissimi meranesi e solo<br />

quando il Merano-Raika stava<br />

<strong>di</strong>sputando i due ultimissimi<br />

doppi contro la Me<strong>di</strong>terranea<br />

<strong>di</strong> Palermo, gli acquesi si sono<br />

accorti, a parità <strong>di</strong> gare ed<br />

anche <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenza set vinti,<br />

<strong>di</strong> essere avanti <strong>di</strong> 62 punti,<br />

quin<strong>di</strong> assolutamente irraggiungibili<br />

dal Merano, che anche<br />

vincendo <strong>per</strong> 15-0, 15-0<br />

entrambe le gare avrebbe al<br />

massimo collezionato una <strong>di</strong>fferenza<br />

punti <strong>di</strong> 60.<br />

La festa <strong>per</strong> gli acquesi comunque<br />

c’è poi stata solo all’annuncio<br />

ufficiale (grazie ai<br />

34 punti <strong>di</strong> vantaggio finale)<br />

mentre al contrario ci sono rimasti<br />

piuttosto male i meranesi<br />

che avendo vinto ben<br />

ventidue scudetti italiani consecutivi,<br />

e malgrado le loro sicurezze<br />

iniziali, vedono ancora<br />

saldamente cucito sul petto<br />

degli acquesi, <strong>per</strong> il secondo<br />

anno consecutivo, lo scudetto<br />

tricolore.<br />

La gara clou è stata, ovviamente<br />

quella con il Merano,<br />

finita 4 pari, 9 set pari con 11<br />

punti <strong>di</strong> vantaggio <strong>per</strong> gli acquesi.<br />

I termali avevano cominciato<br />

male <strong>per</strong>dendo, anche <strong>per</strong><br />

sfortuna e <strong>per</strong> interventi arbitrali<br />

a sfavore, il doppio misto<br />

con Ying Li Yong - Memoli<br />

contro Raffeiner - Schrott<br />

(14/15, 12/15); ci ha ripensato<br />

subito la lady <strong>di</strong> ferro del club<br />

acquese, la fantastica Allegrini,<br />

a riportare le cose in parità<br />

lasciando solo sei punti alla<br />

Leitner; il grande Ying Li Yong<br />

ha poi riportato in vantaggio<br />

gli acquesi vincendo con<br />

Bernhard ed anche il grande<br />

meranese Raffeiner ha riportato<br />

<strong>tutto</strong> in parità battendo<br />

Enzo Romano.<br />

A questo punto, con poche<br />

s<strong>per</strong>anze <strong>per</strong> i doppi maschili,<br />

gli acquesi potevano solo<br />

s<strong>per</strong>are nel miracolo Morino<br />

Acqui 3 - Cumiana 1<br />

L’Acqui sale in cattedra<br />

trova gioco, gol e applausi<br />

contro Andreas Pichler, fortissimo<br />

ex numero uno d’Italia.<br />

Fabio ha risposto alla grande<br />

ed ha surclassato in potenza<br />

l’avversario, vincendo<br />

nettamente il primo set (15/8)<br />

subendo il ritorno <strong>di</strong> Pichler<br />

nel secondo set (10/15) e nel<br />

terzo in svantaggio <strong>per</strong> 3 a<br />

10, ha veramente compiuto il<br />

miracolo dell’anno riprendendo<br />

a giocare come nel primo<br />

set e, sfoderando <strong>di</strong> nuovo<br />

elevazione, potenza, ha annichilito,<br />

con una serie <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssimi<br />

smash incrociati, l’avversaria<br />

(15/11).<br />

Troppo forte, <strong>per</strong> i meranesi<br />

il doppio femminile acquese:<br />

ha spopolato Bal<strong>di</strong>, in stato <strong>di</strong><br />

grazia, mentre Guazzo ha<br />

stentato ad entrare in partita.<br />

Un Acqui che ha riproposto<br />

molte delle giocate viste all’andata,<br />

nelle prime gare <strong>di</strong><br />

campionato, esattamente sino<br />

alla trasferta contro gli avversari<br />

<strong>di</strong> oggi. Di lì in poi, in poche<br />

altre occasioni i bianchi<br />

sono stati così padroni del<br />

gioco, comunque mai così<br />

“padroni” del risultato. Lo<br />

scarto finale non rende l’esatta<br />

misura della <strong>di</strong>fferenza tra i<br />

bianchi ed i gialli che sul verde<br />

<strong>di</strong> un Ottolenghi molto ben<br />

curato, hanno offerto un piacevole<br />

risvolto cromatico <strong>tutto</strong><br />

concentrato quasi sempre in<br />

una sola metà del campo;<br />

quella del Cumiana.<br />

Il vantaggio dell’Acqui arriva<br />

al 18º, ma era già nell’aria,<br />

grazie ad una splen<strong>di</strong>da azione<br />

sulla fascia che Amarotti<br />

<strong>per</strong>feziona <strong>per</strong> il tocco <strong>di</strong> Bal<strong>di</strong>,<br />

su velo <strong>di</strong> Guazzo e uscita<br />

a farfalle dello sprovveduto<br />

Amato.<br />

In un batter d’occhio, al 24º,<br />

arriva il 2 a 0 altrettanto ben<br />

confezionato. Lancio millimetrico<br />

<strong>di</strong> Angeloni <strong>per</strong> Montobbio<br />

che brucia la <strong>di</strong>fesa e viene<br />

abbattuto dal portiere al<br />

momento <strong>di</strong> concludere. Bal<strong>di</strong><br />

trasforma il rigore.<br />

Dall’unico tiro verso la porta<br />

acquese, <strong>per</strong> altro su palla<br />

inattiva, nasce il gol del Cumiana,<br />

grazie ad una deviazione<br />

della barriera (Bobbio<br />

?) che spiazza Rapetti. Un attimo<br />

<strong>di</strong> riflessione e poi il terzo<br />

gol, il più bello: Ballario ruba<br />

palla e dal limite infila l’incrocio<br />

con un destro da cineteca.<br />

Nella ripresa la cronaca <strong>di</strong>ce:<br />

palo <strong>di</strong> Bal<strong>di</strong>, rigore <strong>di</strong> Ballario<br />

parato da Amato, Cumiana<br />

in <strong>di</strong>eci <strong>per</strong> l’espulsione <strong>di</strong><br />

Giorsa, cambi sia da una parte<br />

che dall’altra, Acqui che<br />

chiude in crescendo con il totale<br />

controllo della palla, della<br />

partita, dell’avversario e delle<br />

critiche.<br />

HANNO DETTO<br />

Bal<strong>di</strong> goleador, pace fatta<br />

con i tifosi, Franco Merlo che<br />

si scusa a nome della società<br />

<strong>per</strong> il comportamento dei giocatori<br />

nei confronti dei supporter<br />

- “Sono pagati <strong>per</strong> giocare<br />

e devono accettare le<br />

critiche” -, Walter Camparo ed<br />

Alessandro Tortarolo che elogiano<br />

il gruppo; è finalmente<br />

una domenica <strong>di</strong> festa.<br />

Camparo guarda avanti e<br />

traccia alcune ipotesi <strong>per</strong> la<br />

prossima stagione: “Chi vuole<br />

entrare in società è bene accetto;<br />

entra a far parte <strong>di</strong> un<br />

gruppo solido, che non ha debiti,<br />

ha la proprietà <strong>di</strong> nove<br />

giocatori che rappresentano<br />

una solida base sulla quale<br />

lavorare, ed ha ambizioni. La<br />

nostra - riba<strong>di</strong>sce Camparo -<br />

è una società dove c’è posto<br />

<strong>per</strong> tutti ed in tutti i ruoli. Si<br />

guarda al futuro, i programmi<br />

sono ambiziosi e più siamo e<br />

meglio si potrà lavorare”.<br />

Sui possibili nuovi arrivi<br />

Camparo glissa: “Per ora nessuna<br />

novità e <strong>tutto</strong> quello che<br />

si sente <strong>di</strong>re non è che aria<br />

fritta”.<br />

W.G.<br />

Il badminton acquese conquista<br />

il secondo scudetto tricolore<br />

La squadra acquese Garbarino Pompe - Automatica Brus<br />

campione d’Italia 2002.<br />

Allegrini-Memoli hanno vinto<br />

nettamente su Schrott-Leitner.<br />

Sul 4-2 a favore grande<br />

tifo <strong>per</strong> gli ultimi doppi maschili:<br />

purtroppo i giovanissimi<br />

Di Lenardo e Polzoni, pur giocando<br />

alla grande, hanno dovuto<br />

arrendersi a Theiner-<br />

Bernhard 6/15, 11/15 ed anche<br />

Morino-Romano hanno<br />

ceduto, solo al terzo set, ai<br />

meranesi Pichler-Ziller. Prima<br />

della gara con il Merano gli<br />

acquesi avevano vinto 6/2<br />

con la Me<strong>di</strong>terranea ed i meranesi<br />

7/1 con il Pyrgi <strong>di</strong><br />

S.Marinella; nella giornata finale<br />

ancora 7/1 <strong>per</strong> i meranesi<br />

con la Me<strong>di</strong>terranea e 8/0<br />

degli acquesi sul Pyrgi, con il<br />

risultato finale, sul filo <strong>di</strong> lana,<br />

che si è già detto.<br />

Va sempre bene intanto,<br />

nelle classifiche mon<strong>di</strong>ali,<br />

Agnese Allegrini, ora al 37º<br />

posto; <strong>per</strong> lei una grande<br />

<strong>per</strong>formance agli Alle England,<br />

uno dei più importanti<br />

tornei mon<strong>di</strong>ali dove è entrata<br />

nel tabellone principale ed ha<br />

su<strong>per</strong>ato il primo turno contro<br />

la rappresentante tedesca,<br />

sfiorando anche la vittoria, il<br />

secondo turno, contro la danese<br />

Andersen.<br />

Come preannunciato, dopo<br />

la vittoria <strong>di</strong> Cuba, anche Ying<br />

Li Yong è 83º al mondo, con<br />

solo quattro tornei <strong>di</strong>sputati,<br />

mentre gli acquesi Alessio Di<br />

Lenardo e Fabio Morino sono<br />

saliti, rispettivamente, al n.<br />

193 e n. 110.<br />

Domenica 24 marzo a<br />

Cuorgnè i regionali Under 17.<br />

Le nostre pagelle<br />

RAPETTI. Una deviazione gli nega la possibilità dell’unica parata<br />

sull’unico tiro in porta degli ospiti. E’ molto attento e sicuro<br />

nelle uscite sulle palle alte che capitano dalle sue parti. Buono.<br />

ROBIGLIO. Preferito a Longo <strong>di</strong>mostra d’essere in grande<br />

spolvero. Dalle sue parti capita Coccolo, poi Bolognesi e ogni<br />

tanto si fa vedere Ruffinato, tutti senza fare danni. Lo preoccupano<br />

<strong>di</strong> più i passaggi <strong>di</strong> Rapetti. Più che sufficiente.<br />

BOBBIO. Il temuto Colace, lo infasti<strong>di</strong>sce <strong>per</strong>ché grida spesso<br />

ai compagni. Per il resto è una passeggiata <strong>di</strong> salute affrontata<br />

con la giusta concentrazione. Buono.<br />

AMAROTTI. Tutto facile e pulito in fase <strong>di</strong>fensiva, più interessante<br />

e <strong>di</strong>vertente qualche sgroppata sulla sinistra in sovrapposizione<br />

a Marafioti. Partita nella quale non sbaglia un colpo. Buono.<br />

ANGELONI. Fa tutte quelle cose che fanno parte del suo bagaglio:<br />

lanci, passaggi <strong>di</strong> prima intenzione e <strong>tutto</strong> con un <strong>di</strong>namismo<br />

che acciacchi vari avevano limitato. Purtroppo becca un<br />

sacco <strong>di</strong> botte ed esce con il ginocchio malconcio. Buono.<br />

MANNO (dal 70º ). Entra in una partita che era già in archivio<br />

da un pezzo.<br />

MARAFIOTI. Im<strong>per</strong>versa sulla fascia sinistra lasciandosi alle<br />

spalle macerie <strong>di</strong> maglie gialle. Oltre alla qualità riesce a mantenere<br />

quella continuità che spesso gli era mancata, entrando<br />

sempre nel vivo del gioco. Buono.<br />

ESCOBAR. Si limita a un onesto lavoro <strong>di</strong> co<strong>per</strong>tura, lasciando<br />

ai compagni il compito <strong>di</strong> affondare i colpi. Sufficiente. RICCI<br />

(dal 60º) Stesso lavoro <strong>di</strong> Escobar, forse con più stimoli. Più<br />

che sufficiente.<br />

BALLARIO. Un deciso passo avanti rispetto alle ultime prestazioni.<br />

Gioca con maggiore convinzione, salta l’avversario, si<br />

propone in fase conclusiva e si muove molto senza palla. Lavora<br />

<strong>per</strong> la squadra e, <strong>di</strong> conseguenza, gli riescono quei numeri<br />

che fanno la <strong>di</strong>fferenza. Ve<strong>di</strong> il gol all’incrocio dei pali. Buono.<br />

GUAZZO. Non arriva alla conclusione nonostante abbia gli<br />

spazi <strong>per</strong> farlo. Gioca con il freno a mano tirato, ha comunque il<br />

merito <strong>di</strong> aprire varchi che sfruttano i compagni. Sufficiente.<br />

BALDI. Dopo la calma, piatta, <strong>di</strong> due partite, la tempesta nella<br />

terza. Il buon Bal<strong>di</strong> si scatena e costringe alla resa i ragazzini<br />

in maglia gialla. Partita con i fiocchi e due gol. Buono. PELIZ-<br />

ZARI (dall’85º). Solo <strong>per</strong> fare passerella.<br />

MONTOBBIO. Viaggia a velocità doppia rispetto agli avversari,<br />

raccatta palloni ovunque e si propone con grande intelligenza.<br />

E tra i migliori in campo <strong>per</strong> luci<strong>di</strong>tà e continuità. Buono, anzi<br />

ottimo.<br />

Alberto Merlo. Trova l’Acqui che voleva, quello che gli era<br />

scappato <strong>di</strong> casa <strong>per</strong> lungo tempo. Squadra corta, compatta e<br />

finalmente convinta; <strong>tutto</strong> facile, più <strong>per</strong> meriti che <strong>per</strong> colpa del<br />

Cumiana.<br />

W.G.<br />

ECCELLENZA gir. B<br />

RISULTATI: Giaveno Coazze - Centallo 2-1; Fossanese Cheraschese<br />

2-2; Libarna - Chieri 2-2; Acqui - Cumiana 3-1; Novese -<br />

Orbassano Venaria 3-2; Bra - Ovada 0-0 Nizza M.ti - Saluzzo 0-<br />

2; Pinerolo - Sommariva Perno 1-0.<br />

CLASSIFICA: Pinerolo 47; Orbassano; Libarna 40; Fossanese<br />

39; Novese 38; Saluzzo 37; Giaveno Coazze 34; Bra; Acqui 33;<br />

Sommariva P.; Chieri 26; Centallo 25; Ovada; Cumiana 24; Cheraschese<br />

17; Nizza M.ti.<br />

PROSSIMO TURNO (24 marzo): Cumiana - Bra; Acqui - Fossanese;<br />

Ovada - Giaveno Coazze; Cheraschese - Libarna; Chieri -<br />

Nizza M.ti; Saluzzo - Novese; Sommariva Perno - Orbassano Venaria;<br />

Centallo - Pinerolo.<br />

Giovanile Acqui<br />

GIOVANISSIMI<br />

Audax Orione 2<br />

Acqui 0<br />

La sagra dei gol mancati,<br />

questa la trama della partita<br />

giocata dai bianchi contro i<br />

tortonesi. Lauriola all’8º, ancora<br />

Lauriola al 12º, e Chiavetta<br />

al 25º, hanno sbagliato<br />

clamorose occasioni. Nella ripresa<br />

con i padroni <strong>di</strong> casa in<br />

vantaggio, Lauriola, Chiavetta<br />

e Montorro hanno mantenuto<br />

alta la <strong>per</strong>centuale. Clamorose<br />

le occasioni capitate a<br />

Chiavetta e Montorro soli davanti<br />

al portiere. Per i padroni<br />

<strong>di</strong> casa due tiri altrettanti gol.<br />

Una domenica da <strong>di</strong>menticare<br />

Ḟormazione. Mareno; Levo<br />

(Laborai), Bricola; Abaub<br />

(Scorrano), De Maio, Albertelli;<br />

Giacobbe (Montorro), Cossu,<br />

Conigliaro, Chiavetta,<br />

Lauriola.<br />

ALLIEVI<br />

Orti 1<br />

Acqui 1<br />

I ragazzi <strong>di</strong> mister Ozzano,<br />

sprecano una ghiotta occasione<br />

<strong>di</strong> fare bottino pieno contro<br />

l’un<strong>di</strong>ci dell’Orti. I bianchi sbagliano<br />

un rigore con Paro<strong>di</strong>,<br />

passano in vantaggio con<br />

Perfumo e dominano la partita.<br />

Nella ripresa, allo scadere,<br />

da un’incursione sulla sinistra<br />

arriva il pareggio dei padroni<br />

<strong>di</strong> casa. Un Acqui che ha giocato<br />

un buon calcio <strong>di</strong>mostrando<br />

d’avere ampi spazi<br />

<strong>per</strong> migliorare.<br />

Formazione: Marenco,<br />

Scorrano, Sardo (Mulas); Ival<strong>di</strong>,<br />

Chiola, Gandolfo; Grattarola<br />

(Piccapane), Chenna, Perfumo,<br />

Paroldo, Camerucci.<br />

JUNIORES regionale<br />

Moncalvese 3<br />

Acqui calcio 0<br />

Dopo il brillante pareggio<br />

nel recu<strong>per</strong>o infrasettimanale<br />

con il Libarna (1 a 1, rete <strong>di</strong><br />

Cresta Nazareno), cadono<br />

malamente i bianchi contro la<br />

Moncalvese, puniti <strong>per</strong>ò da un<br />

passivo troppo severo.<br />

“Dopo alcune fasi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

stavano mettendo in chiara<br />

<strong>di</strong>fficoltà gli avversari - riferisce<br />

mister Robiglio - poi il nostro<br />

autolesionismo ci ha condannati”.<br />

L’allenatore allude certamente<br />

alla sciocchezza che<br />

è costata, al termine del primo<br />

tempo, l’espulsione a Tiseo,<br />

autore poco prima <strong>di</strong><br />

una gran battuta dai 30 metri<br />

che vedeva la sfera sbattere<br />

sulla traversa e rimbalzare,<br />

poi, beffarda sulla linea<br />

e alle gravi ingenuità<br />

della retroguar<strong>di</strong>a che hanno<br />

spianato la strada agli astigiani,<br />

saliti ora a più 3 in<br />

graduatoria.<br />

Formazione: Savastano,<br />

Poggio (dall’80º Chiola), Tiseo,<br />

Tripie<strong>di</strong>, Parisio, Paroldo,<br />

Channouf (dal 46º Dotta),<br />

Burlando (dal 70º Bruzzone),<br />

Teti (dal 55º Oliveri), Annecchino<br />

(dal 75º Bayoud), Aime.

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