di tutto per salvarlo L'antico quartiere Piste - L'ANCORA edicola
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L’ANCORA<br />
34 24 MARZO 2002<br />
OVADA<br />
Ci scrive Federico Fornaro<br />
“Sanità: Forza Italia<br />
fugge dalla realtà”<br />
Ovada. “L’intervento <strong>di</strong> Alfio<br />
Mazzarello sull’annosa<br />
questione dell’Ospedale citta<strong>di</strong>no<br />
non si è sottratto all’ormai<br />
ritornello berlusconiano<br />
che <strong>tutto</strong> sta andando<br />
<strong>per</strong> il meglio e che i problemi<br />
sono un’invenzione dell’opposizione<br />
dell’Ulivo.<br />
Le migliaia <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone che<br />
hanno firmato l’appello dell’<br />
“Osservatorio Attivo” e tutti<br />
gli amministratori dei comuni<br />
della zona e della Valle<br />
Stura, Genocchio compreso,<br />
che in questi mesi hanno<br />
espresso preoccupazione sul<br />
futuro dell’Ospedale evidentemente<br />
sono caduti nella solita<br />
“trappola” propagan<strong>di</strong>stica<br />
del centro sinistra <strong>per</strong>ché,<br />
secondo l’esponente <strong>di</strong> Forza<br />
Italia, non c’è nulla <strong>di</strong> cui<br />
preoccuparsi dal momento<br />
che il “nostro ospedale continuerà<br />
a fornire le necessarie<br />
prestazioni <strong>per</strong> sod<strong>di</strong>sfare al<br />
meglio le esigenze della popolazione<br />
locale”.<br />
Mazzarello, bontà sua, ammette<br />
che “effettivamente i<br />
problemi esistono”, ma - sono<br />
sempre parole sue - “sono<br />
con<strong>di</strong>zioni dettate da situazioni<br />
transitorie e la Regione<br />
cerca <strong>di</strong> garantire buona<br />
qualità della Sanità”. Dopo<br />
simili affermazioni, che<br />
<strong>per</strong>altro sembrano essere<br />
chiedersi se Mazzarello vive<br />
nell’Italia virtuale del “secondo<br />
miracolo italiano” annunciato<br />
ogni giorno dal<br />
Presidente del Consiglio, oppure<br />
in quell’Italia reale in<br />
cui la gente comune deve fare<br />
conti con i problemi <strong>di</strong> tutti<br />
i giorni ed è preoccupata<br />
sul futuro <strong>di</strong> servizi fondamentali<br />
come quelli sanitari<br />
ed assistenziali.<br />
L’Ulivo e il suo parlamentare<br />
<strong>di</strong> collegio in questi mesi<br />
non hanno voluto strumentalizzare<br />
la questione sanitaria<br />
a fini politici, ma al<br />
contrario hanno cercato <strong>di</strong><br />
mettere in guar<strong>di</strong>a dai rischi<br />
che si stavano correndo e <strong>di</strong><br />
porre i responsabili della sanità<br />
regionale e locale <strong>di</strong> fronte<br />
alle loro responsabilità, citando<br />
dati e fatti reali che<br />
sembrano in<strong>di</strong>care, <strong>per</strong> chi li<br />
sa e li vuole leggere, un progetto<br />
<strong>di</strong> progressivo smantellamento<br />
dell’Ospedale citta<strong>di</strong>no.<br />
Ai citta<strong>di</strong>ni della zona non<br />
interessa un e<strong>di</strong>ficio svuotato<br />
<strong>di</strong> servizi con sopra l’insegna<br />
“Ospedale”, ma una<br />
struttura efficiente che sappia<br />
dare una risposta adeguata<br />
ai bisogni della popolazione.<br />
I nostri amministratori sanno<br />
bene che i problemi della sanità<br />
non sono “transitori” ma<br />
sono fortemente collegati ad<br />
una tendenza strutturale all’invecchiamento<br />
della popolazione.<br />
La provincia <strong>di</strong> Alessandria,<br />
è uno dei territorio<br />
italiani con la maggior <strong>per</strong>centuale<br />
<strong>di</strong> anziani oltre i 65<br />
anni, ed è con questi dati oggettivi<br />
che la politica deve fare<br />
i conti. Conti che invece<br />
non vogliono fare le giunte<br />
<strong>di</strong> centrodestra che amministrano<br />
molte regioni italiane<br />
e che sono state capaci solo<br />
<strong>di</strong> aumentare le tasse <strong>per</strong><br />
coprire i deficit della sanità<br />
regionale.<br />
Se fosse avvenuto un semplice<br />
scarico <strong>di</strong> costi del sistema<br />
sanitario dal governo<br />
centrale alle regioni, come<br />
spesso si sente <strong>di</strong>re da esponenti<br />
del centro destra, <strong>per</strong>ché<br />
nelle principali regioni<br />
governate dal centro sinistra<br />
non vi sono stati aumenti delle<br />
tasse ed invece dove amministra<br />
la Casa delle Libertà<br />
è avvenuto il contrario?<br />
In tutta questa vicenda l’Ulivo<br />
ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> sa<strong>per</strong><br />
essere la forza <strong>di</strong> opposizione<br />
vera e propositiva e Rava,<br />
è stato un parlamentare<br />
presente e attento ai problemi<br />
della sua gente.<br />
Quanti interventi <strong>di</strong> sostegno<br />
alla lotta in <strong>di</strong>fesa dell’Ospedale<br />
hanno fatto in<br />
Consiglio regionale o anche<br />
sui giornali locali, i consiglieri<br />
<strong>di</strong> Forza Italia, eletti in provincia<br />
<strong>di</strong> Alessandria, Nicoletta<br />
Albano, e Ugo Cavallera?<br />
Ai lettori la risposta e la riflessione<br />
finale su chi sta cercando<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere non già<br />
un privilegio, ma il <strong>di</strong>ritto ad<br />
una sanità pubblica capace <strong>di</strong><br />
rispondere ai bisogni della<br />
popolazione”.<br />
F. Fornaro<br />
Coor<strong>di</strong>natore Ulivo<br />
Ovada. Alcune vie della<br />
città sono state <strong>di</strong> recente<br />
interessate da alcuni lavori<br />
<strong>per</strong> migliorare il livello <strong>di</strong><br />
illuminazione.<br />
La foto è stata scattata in<br />
via Vittorio Veneto, ma il nuovo<br />
sistema <strong>di</strong> luci è stato<br />
adottato anche in viale Rebora.<br />
La nuova serie <strong>di</strong> lampioni<br />
va a sostituire quella vecchia,<br />
che nelle due vie non<br />
era più sicuramente in grado<br />
<strong>di</strong> offrire un adeguato servizio.<br />
Dure <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> Enzo Genocchio<br />
“Dimissioni del sindaco<br />
<strong>per</strong> il caso Paro<strong>di</strong>”<br />
Ovada. “Le <strong>di</strong>missioni del<br />
capogruppo <strong>di</strong> maggioranza,<br />
la “<strong>di</strong>essina” Paola Paro<strong>di</strong>, dal<br />
Consiglio comunale e le motivazioni<br />
che le hanno prodotte<br />
sono la conferma più evidente<br />
alle mie riflessioni dei giorni<br />
scorsi.<br />
Usa parola forti lei, parla <strong>di</strong><br />
“un <strong>di</strong>sagio nell’o<strong>per</strong>are all’interno<br />
della maggioranza” e insiste<br />
con “un <strong>di</strong>sagio che ritengo<br />
non essere solo mio,<br />
ma <strong>di</strong> un buon numero <strong>di</strong> elettori”.<br />
Dimissioni che avrebbero<br />
potuto e dovuto entrare, a<br />
pieno titolo, nelle sedute del<br />
Consiglio del 27 e 28 febbraio<br />
(proprio mentre si <strong>di</strong>scuteva<br />
<strong>di</strong> BIlancio e programmi) se la<br />
posta “ulivista” non fosse così<br />
lenta e quella “<strong>di</strong>essina” memore<br />
delle sconfinate repubbliche<br />
socialiste dell’Est.<br />
Infatti le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Paola,<br />
datate 14 febbraio, giungono<br />
al protocollo del Comune soltanto<br />
il 6 marzo e sono state<br />
messe in approvazione nel<br />
Consiglio del 15 marzo (un<br />
mese dopo), con lo stupore<br />
espresso dalla maggioranza,<br />
unito ad un “necrologio” che<br />
mal si accompagna ad una<br />
circostanziata denuncia politica<br />
che non significa scomparsa<br />
dalla scena politica. Sottolinea<br />
ancora la Paro<strong>di</strong>: “Tale<br />
decisione è maturata nel corso<br />
degli anni <strong>di</strong> attività in qualità<br />
<strong>di</strong> consigliere capogruppo”.<br />
Pren<strong>di</strong>amo atto che alle<br />
“<strong>di</strong>fese d’ufficio” della maggioranza,<br />
contro i nostri tanti atti<br />
<strong>di</strong> accusa, si accompagnavano<br />
giu<strong>di</strong>zi ben più pesanti<br />
dei nostri. Siamo convinti<br />
che nello stesso stato d’animo<br />
si trovino in molti nella<br />
coalizione che osserva, da vicino,<br />
il malgoverno <strong>di</strong> Sindaco<br />
e Giunta, obbligata a “<strong>di</strong>re si”.<br />
In via Vittorio Veneto e viale Rebora<br />
Una nuova illuminazione<br />
in alcune vie citta<strong>di</strong>ne<br />
Del resto la cronaca locale<br />
riporta <strong>di</strong>chiarazioni “virgolettate”<br />
(a conferma della veri<strong>di</strong>cità)<br />
ancora più forti del segretario<br />
citta<strong>di</strong>no dei D.S.<br />
Franco Caneva che copio<br />
integralmente: “La rinuncia <strong>di</strong><br />
Paola Paro<strong>di</strong> è segno <strong>di</strong> una<br />
insod<strong>di</strong>sfazione da parte<br />
dell’elettorato” e poi ancora:<br />
“Si avvertono <strong>di</strong>screpanze fra<br />
Centro sinistra e la società<br />
ovadese. È nostro dovere interpretare<br />
al meglio le esigenze<br />
che provengono dalla base”.<br />
Ho osservato, in Consiglio<br />
comunale, che un Sindaco<br />
normale, <strong>di</strong> fronte a parole<br />
simili del proprio segretario e<br />
del capogrupppo della sua<br />
coalizione, avrebbe dovuto<br />
trovare il minimo della sensibilità<br />
politica <strong>per</strong> presentarsi<br />
<strong>di</strong>missionario. In tempi nobili<br />
della politica <strong>per</strong> molti meno<br />
sono saltate le coalizioni. Non<br />
è stagione! È quanto avevamo<br />
detto! E la maggioranza<br />
esprime giu<strong>di</strong>zi ben più pesanti<br />
e severi. Avevamo chiesto<br />
loro <strong>di</strong> trovare il coraggio,<br />
<strong>per</strong> il bene della città, <strong>di</strong> interrom<strong>per</strong>e<br />
il mandato amministrativo<br />
e procedere a nuove<br />
elezioni. Pren<strong>di</strong>amo volentieri<br />
atto che Paola Paro<strong>di</strong> ha trovato<br />
questo coraggio!<br />
Restiamo convinti che il<br />
progetto della Piazza della<br />
Pesa abbia prodotto un forte<br />
scossone anche nella maggioranza.<br />
Il tecnico incaricato<br />
dal Comune <strong>di</strong> produrre gli atti<br />
<strong>di</strong> variante urbanistica rende<br />
e<strong>di</strong>ficabile un’area e <strong>di</strong>venta<br />
progettista dell’intervento e<strong>di</strong>lizio.<br />
Si chiariscono anche<br />
tanti atti del recente passato,<br />
cominciando dalla sostituzione<br />
dell’assessore all’Urbanistica.”<br />
Enzo Genocchio<br />
Svuotato tir<br />
carico <strong>di</strong> scarpe<br />
Belforte M.to. Malgrado i continui servizi <strong>di</strong> sorveglianza degli<br />
agenti della Polizia Stradale, al comando dell’Ispettore Nicola<br />
Disette, che hanno portato anche ad alcuni arresti, continua<br />
l’azione dei ladri che svuotano i Tir, mentre i camionisti si riposano<br />
in cuccetta. Un altro colpo, infatti, è stato messo a segno<br />
in una notte della settima scorsa, ai danni <strong>di</strong> un camionista portoghese.<br />
I malviventi rispettando sempre la stessa tecnica, con<br />
un taglio a telone, un rapido trafugamento della merce su un<br />
altro automezzo e quin<strong>di</strong> una precipitoso allontanamento nella<br />
notte. È successo all’area <strong>di</strong> servizio “Marengo Nord”, sulla<br />
bretella <strong>per</strong> Milano. Dal Tir portoghese condotto da Manuel<br />
Marcisa, 53 anni, i ladri hanno asportato quasi l’intero carico,<br />
composto <strong>di</strong> scarpe griffate abbigliamento e biancheria. L’autista<br />
che dormiva nella cuccetta della cabina, si è accorto <strong>di</strong><br />
quanto era successo solo verso l’alba, quando si è svegliato<br />
<strong>per</strong> ripartire. Ha trovato il cassone pressappoco vuoto, e non<br />
ha potuto fare altro che denunciare il fatto alla Polstrada.<br />
Caneva e Paro<strong>di</strong><br />
Ovada. “Nella vicenda delle<br />
<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Paola Paro<strong>di</strong> dalla<br />
carica <strong>di</strong> consigliere comunale<br />
una <strong>di</strong>chiarazione rilasciata<br />
telefonicamente è stata<br />
quanto meno fraintesa dando<br />
a<strong>di</strong>to a considerazioni e polemiche<br />
del <strong>tutto</strong> pretestuose<br />
che hanno, a quanto mi risulta<br />
coinvolto lo stesso Consiglio<br />
Comunale. Mi sento <strong>per</strong><br />
ciò in dovere <strong>di</strong> chiarire il senso<br />
e la lettera <strong>di</strong> quella <strong>di</strong>chiarazione<br />
e la circostanza nella<br />
quale è avvenuta.<br />
Alla ricerca <strong>di</strong> notizie in merito<br />
alle sue <strong>di</strong>missioni il corrispondente<br />
locale <strong>di</strong> un quoti<strong>di</strong>ano<br />
ha avuto la bontà <strong>di</strong><br />
chiedere al sottoscritto, quale<br />
segretario dei DS, le ragioni<br />
delle <strong>di</strong>missioni della Paro<strong>di</strong>,<br />
Consigliere comunale iscritta<br />
ai Democratici <strong>di</strong> Sinistra e<br />
capogruppo in Consiglio comunale<br />
del gruppo “Insieme<br />
<strong>per</strong> Ovada” che comprende<br />
anche i DS. A tale domanda<br />
del <strong>tutto</strong> normale ho risposto<br />
con le motivazioni che la stessa<br />
Paro<strong>di</strong> ha adottato nella<br />
lettera con la quale ha formalizzato<br />
le <strong>di</strong>missioni stesse e<br />
cioè che Lei provava un certo<br />
<strong>di</strong>sagio <strong>per</strong> un’azione, a suo<br />
avviso insod<strong>di</strong>sfacente dell’Amministrazione<br />
comunale e<br />
che a quanto le risultava detto<br />
<strong>di</strong>sagio lo provavano anche<br />
gli elettori che avevano contribuito<br />
ad eleggerla. L’articolo<br />
che ne è scaturito pare accre<strong>di</strong>tare<br />
tale opinione al sottoscritto.<br />
Da qui la necessità <strong>di</strong><br />
precisare che mi sono limitato<br />
a riportare le tesi espresse<br />
dalla <strong>di</strong>missionaria senza<br />
commenti o apprezzamenti <strong>di</strong><br />
alcun genere. Ho aggiunto poi<br />
<strong>per</strong> parte mia che non potevo<br />
con<strong>di</strong>videre le <strong>di</strong>missioni poiché<br />
<strong>per</strong> quanto <strong>di</strong>sagio si possa<br />
provare o <strong>per</strong> quante ragioni<br />
uno pensi <strong>di</strong> avere si devono<br />
sostenere e far valere in<br />
un confronto democratico e<br />
se del caso serrato all’interno<br />
<strong>di</strong> organismi o istituzioni ai<br />
quali si ha accesso.”<br />
Franco Caneva<br />
Ovada. Riceviamo da Paola<br />
Paro<strong>di</strong>, ex capogruppo della<br />
maggioranza consiliare <strong>di</strong><br />
“Insieme <strong>per</strong> Ovada”, questa<br />
lettera, in merito alle sue <strong>di</strong>missioni<br />
dal Consiglio comunale,<br />
che pubblichiamo integralmente,<br />
anziché usare<br />
il solito metodo dell’intervista,<br />
come pubblicato nel numero<br />
scorso dell’Ancora. Ci<br />
sembra questo il modo migliore<br />
<strong>di</strong> procedere, soprat<strong>tutto</strong><br />
<strong>per</strong> estrema chiarezza<br />
ed imme<strong>di</strong>atezza della situazione<br />
nei confronti dei lettori.<br />
“Due considerazioni a<br />
commento delle mie <strong>di</strong>missioni,<br />
che tanto scalpore hanno<br />
destato nell’opinione pubblica<br />
e nel mondo politico locale.<br />
Non era nelle mie intenzioni<br />
suscitare tanto interesse<br />
soprat<strong>tutto</strong> <strong>per</strong>ché il<br />
mio gesto - come ho espresso<br />
nella lettera inviata al sindaco<br />
- è dovuto principalmente<br />
al <strong>di</strong>sagio che provavo<br />
da un po’ <strong>di</strong> tempo nel ricoprire<br />
il ruolo <strong>di</strong> capogruppo<br />
e <strong>di</strong> consigliere comunale.<br />
Questo <strong>di</strong>sagio nasceva<br />
essenzialmente dal confronto<br />
con buona parte dei miei<br />
elettori, che mi chiedevano<br />
le ragioni <strong>di</strong> alcune scelte<br />
amministrative.<br />
Più volte e nelle se<strong>di</strong> opportune<br />
mi sono fatta portavoce<br />
<strong>di</strong> alcune istanze, ma<br />
ho avuto la sensazione che<br />
La città <strong>di</strong> Ovada<br />
ed i Comuni<br />
della sua zona<br />
Ovada. Veramente strano il<br />
comportamento della città <strong>di</strong><br />
Ovada nei confronti dell’inse<strong>di</strong>amento<br />
commerciale previsto<br />
dal Comune <strong>di</strong> Belforte sul<br />
suo territorio.<br />
I problemi sembra esistano<br />
solo dal momento che non è<br />
Ovada a prevedere l’inse<strong>di</strong>amento<br />
<strong>di</strong> un nuovo grande<br />
i<strong>per</strong>mercato in zona. E la preoccupazione<br />
<strong>per</strong> la viabilità<br />
pare esistere solo verso<br />
l’autostrada e non anche o invece<br />
verso via Molare. Quin<strong>di</strong><br />
ecco un nuovo inse<strong>di</strong>amento<br />
industriale (il P.I.P. o Piano degli<br />
Inse<strong>di</strong>amenti Produttivi in<br />
zona Rebba tra la via omonima<br />
e via Molare), che certo<br />
caricherà nuovo traffico sulla<br />
ex S.S. 456 verso Molare.<br />
Inoltre il commercio dei<br />
paesi limitrofi ad Ovada sembra<br />
non interessi ad alcuna<br />
organizzazione locale o provinciale<br />
quando il su<strong>per</strong>market<br />
si inse<strong>di</strong>a in Ovada,<br />
senza che i Comuni vicini ne<br />
siano convenientemente informati.<br />
Insomma vale sempre<br />
più la bella frase “fate ciò che<br />
<strong>di</strong>co e non ciò che faccio”.<br />
I Comuni limitrofi ad Ovada<br />
sono importanti ma pare che<br />
vengano opportunamente<br />
consultati solo quando devono<br />
pagare le corse <strong>per</strong> il trasporto<br />
pubblico della SAAMO<br />
nei giorni <strong>di</strong> mercato citta<strong>di</strong>no.<br />
Oppure quando devono<br />
con<strong>di</strong>videre le scelte <strong>di</strong> circonvallazioni<br />
conseguenti alle<br />
previsioni urbanistiche del<br />
Comune <strong>di</strong> Ovada.<br />
Ma se una città ambisce ad<br />
essere centro <strong>di</strong> una zona,<br />
deve pur sa<strong>per</strong> con<strong>di</strong>videre le<br />
sue scelte con gli altri Comuni<br />
del territorio che si desidera<br />
rappresentare. Altrimenti si<br />
corre il rischio <strong>di</strong> generare repulsione<br />
o in<strong>di</strong>fferenza.<br />
E.S.<br />
Da capogruppo Ds e dal Consiglio comunale<br />
Paola Paro<strong>di</strong> spiega<br />
le sue <strong>di</strong>missioni<br />
la mia azione fosse scarsamente<br />
incisiva. Sono spiacente<br />
<strong>di</strong> non poter sod<strong>di</strong>sfare<br />
la curiosità <strong>di</strong> molti, immagino,<br />
ma questo <strong>di</strong>sagio<br />
non è riconducibile ad una<br />
scelta in particolare; sarebbe<br />
troppo ristrettivo in<strong>di</strong>viduare<br />
una singola questione. I miei<br />
<strong>di</strong>ssensi li ho democraticamente<br />
espressi <strong>di</strong> volta in<br />
volta, a suo tempo e nelle<br />
se<strong>di</strong> opportune.<br />
Tuttavia quel senso <strong>di</strong><br />
scarsa incisività a cui accennavo<br />
sopra ed una sorta<br />
<strong>di</strong> imbarazzo nei confronti<br />
dell’elettorato mi hanno suggerito<br />
<strong>di</strong> ritirarmi dalla vita<br />
amministrativa della città.<br />
Con le mie <strong>di</strong>missioni non<br />
intendo danneggiare il mio<br />
partito, nè tantomeno<br />
l’Amministrazione e sono <strong>di</strong>sponibile<br />
ancora, da semplice<br />
citta<strong>di</strong>na ed iscritta, a dare<br />
il mio contribuito <strong>per</strong> il<br />
buon funzionamento <strong>di</strong> ogni<br />
cosa.<br />
S<strong>per</strong>o invece che si creino<br />
le con<strong>di</strong>zioni necessarie ad<br />
una riflessione costruttiva da<br />
parte <strong>di</strong> tutte le forze, atto<br />
che ritengo proficuo a metà<br />
legislatura.<br />
Mi auguro che questo capitolo<br />
si concluda quanto prima<br />
con buona pace <strong>di</strong> tutti,<br />
<strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere a ciascuno <strong>di</strong><br />
continuare il proprio lavoro<br />
a servizio dei citta<strong>di</strong>ni.”<br />
Paola Paro<strong>di</strong>