N° 1 anno 2007 - Peoplecaring.telecomitalia.it - Telecom Italia

convention 2006
Convention 2006
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di Giuseppe Messina
AMANTEA:
LA SEDE DELLA NOSTRA CONVENTION 2006
E' divenuta quasi una scelta passionale
quella di preferire la ridente cittadina di
Amantea quale sede dei nostri incontri
annuali.
E proprio per questa gradita accoglienza
ricevuta, riteniamo opportuno ricambiare la
cortesia per illustrarne le bellezze e la storia.
Amantea sorge sul mare, sulla costiera
tirrenica tra Paola e Lamezia Terme, in
dell'indipendenza dalle varie dominazioni.
Monumenti importanti sono:
La chiesa di S. Francesco d'Assisi, di cui
avanzano ruderi del XIII-XIV secolo e che si
pittoresca posizione con la parte moderna
distesa lungo la costa ed il centro storico
addossato alla roccia della soprastante
collina.
Secondo molti studiosi le sue origini sono
molto remote, risalenti alla greca Clampetia o
alla romana Lampetia.
Importanti sono i ruderi del castello
medioevale che sorge su un bel colle.
Il destino degli abitanti di Amantea non fu
diverso da quello degli altri residenti
rivieraschi. Furono costretti a fuggire sulle
colline a causa degli attacchi dei predoni e
dei Turchi. Nel IX secolo la cittadina non solo
fu presa e saccheggiata dai Saraceni, ma
venne scelta come sede di un loro emiro e
come base per la guerra sul mare e per
razziare sulle coste vicine. Probabilmente il
loro insediamento costituì un freno
all'invasione dei Longobardi, ricordati dalla
denominazione stessa data ad una vicina
località.
Nel prosieguo dei secoli, la fortissima
posizione di Amantea la pose al centro di
molti eventi militari in cui divenne temibile
per i nemici ed in cui rifulse il senso
trova presso la località detta "Castello". La
chiesa di S.Bernardino da Siena del 1400, con
notevoli opere architettoniche, come la
facciata, preceduta da un portico ogivale a
cinque arcate che poggia su pilastri
ottagonali, ornata con maioliche che seguono
un ordine decorativo assai originale di
derivazione islamica, non riscontrabile in
altre città dell'Italia Meridionale, le volte
dell'abside ed il chiostro. Al suo interno,
l'attenzione viene attratta da una pregevole
Madonna di Antonello Gagini del 1505.
Dulcis in fundo. In considerazione della nota
produzione agricola di fichi ed ortaggi, è
particolarmente apprezzata la lavorazione di
questi prodotti e soprattutto la preparazione
con i fichi di specialità dolciarie come le
"crucette".
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