Valutazione delle capacità di equilibrio in anziani ... - Scienze motorie
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- TABELLE <strong>di</strong> rilevamento dati: dove <strong>in</strong> or<strong>di</strong>nata sono<br />
riportati i nomi dei pazienti (<strong>in</strong> co<strong>di</strong>ce, per ragioni<br />
<strong>di</strong> privacy) ed <strong>in</strong> ascissa i punteggi totalizzati da<br />
ciascuno <strong>in</strong> sede <strong>di</strong> misurazione.<br />
- GRAFICI <strong>di</strong> elaborazione dati.<br />
IV. Protocollo <strong>di</strong> lavoro<br />
Il lavoro è stato impostato valutando preventivamente<br />
la con<strong>di</strong>zione psicofisica <strong>di</strong> ciascun anziano e relative<br />
patologie (anamnesi). Si è <strong>in</strong>iziato perciò con la<br />
compilazione della scheda B.I.N.A., <strong>in</strong> cui sono stati<br />
registrati i dati anagrafici del paziente, le pr<strong>in</strong>cipali<br />
patologie e il tipo <strong>di</strong> terapia cui è sottoposto.<br />
Dopo <strong>di</strong> ciò si è proceduto alla valutazione dello stato<br />
funzionale attraverso la somm<strong>in</strong>istrazione dei test<br />
<strong>di</strong> valutazione dell’<strong>equilibrio</strong> e dell’andatura e le<br />
Scale <strong>di</strong> misurazione dell’Autonomia A.D.L. e<br />
I.A.D.L..<br />
I test sono stati scelti fra i più noti e validati per il<br />
possesso dei requisiti richiesti per essere considerati<br />
strumenti <strong>di</strong> valutazione appropriati, e cioè: oggettività,<br />
fedeltà, sensibilità, scientificità, atten<strong>di</strong>bilità.<br />
Di ogni test sono state eseguite tre ripetizioni.<br />
I <strong>di</strong>alizzati sono stati sottoposti ai test prima della<br />
<strong>di</strong>alisi al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> evitare alterazioni dei dati.<br />
I dati testati sono stati riportati <strong>in</strong> apposite Tabelle ed<br />
elaborati attraverso opportuni Grafici.<br />
In ogni seduta <strong>di</strong> lavoro, procedendo nell’osservazione<br />
del soggetto sono state impartite opportune istruzioni<br />
teorico/pratiche per correggere o migliorare<br />
<strong>equilibrio</strong> e andatura me<strong>di</strong>ante facili esercizi motori<br />
da eseguirsi nel corso della seduta stessa.<br />
Successivamente, <strong>in</strong> base ai risultati della valutazione,<br />
è stato proposto ad ognuno un programma <strong>di</strong> attività<br />
motoria personalizzato da eseguirsi autonomamente<br />
a domicilio e/o <strong>in</strong> palestra (per ovvi motivi <strong>di</strong><br />
spazio e <strong>di</strong> tempo presso la struttura ospitante) <strong>in</strong> sedute<br />
<strong>di</strong> allenamento bisettimanali <strong>di</strong> un’ora ciascuna<br />
per la durata <strong>di</strong> tre mesi.<br />
Questo programma consta <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> esercizi elaborati<br />
per <strong>in</strong>cludere un movimento pianificato, ripetitivo<br />
e <strong>di</strong> qualità, che rompesse gli schemi <strong>di</strong> movimento<br />
anomali, laddove si fossero <strong>in</strong>staurati, e ne<br />
stabilisse <strong>di</strong> nuovi, corretti, oppure, viceversa, potenziasse<br />
gli schemi <strong>di</strong> movimento <strong>di</strong> per sé corretti.<br />
Il primo obiettivo del programma motorio è stato la<br />
prevenzione, per ridurre gli episo<strong>di</strong> algici e mo<strong>di</strong>ficare<br />
le abitu<strong>di</strong>ni posturali scorrette acquisite negli anni,<br />
alleviando i problemi connessi alla <strong>di</strong>alisi nei pazienti<br />
<strong>di</strong>alizzati. Il secondo obiettivo è stato la rieducazione<br />
statico-<strong>di</strong>namica dell’<strong>equilibrio</strong>, riportando il soggetto<br />
ad una funzionalità la più normale possibile.<br />
Gli obiettivi trasversali sono stati quelli <strong>di</strong> prevenire<br />
le cadute e <strong>di</strong> migliorare la qualità della vita.<br />
Gli esercizi proposti sono stati f<strong>in</strong>alizzati a:<br />
- rilassamento e detensione ove era importante <strong>in</strong>durre<br />
al soggetto uno stato <strong>di</strong> rilassamento volontario<br />
e controllato, per evitare l’aggravarsi <strong>delle</strong> tensioni;<br />
- mobilità e allungamento concentrati su quei muscoli<br />
che, essendo poco estensibili, comportano un<br />
eccessivo carico <strong>di</strong> lavoro della colonna vertebrale<br />
e compromettono la biomeccanica corporea che ne<br />
risulta seriamente turbata;<br />
- postura, consistenti nella percezione dei rapporti<br />
statici e c<strong>in</strong>etici dei vari segmenti nelle <strong>di</strong>fferenti<br />
posizioni e <strong>in</strong> <strong>di</strong>versi momenti attraverso la sensibilità<br />
muscolare e articolare, per poi ottenere un buon<br />
controllo del nuovo movimento e poterlo <strong>in</strong>tegrare<br />
nel corso della vita quoti<strong>di</strong>ana. Il soggetto, grazie<br />
ad un maggior controllo, sensibilità ed <strong>in</strong><strong>di</strong>pendenza<br />
dei segmenti articolari, è <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> mantenere<br />
la posizione eretta o seduta per tempi prolungati e<br />
ripetitivi, senza che vi siano premature manifestazioni<br />
dolorose o s<strong>in</strong>tomi <strong>di</strong> fatica durante l’arco<br />
della giornata;<br />
- trofismo: per aumentare la forza <strong>di</strong> specifici muscoli<br />
e migliorare il ruolo della stabilità <strong>di</strong>namica,<br />
fornendo un maggior controllo statico ai segmenti<br />
del rachide e del bac<strong>in</strong>o durante le posture e i movimenti<br />
funzionali.<br />
Sono stati previsti esercizi più semplici per gli <strong>anziani</strong><br />
<strong>di</strong>giuni <strong>di</strong> attività motoria e/o con patologie <strong>in</strong>validanti,<br />
esercizi più complessi per gli <strong>anziani</strong> con quadro<br />
cl<strong>in</strong>ico meno severo e/o con familiarità con l’attività<br />
motoria e, <strong>in</strong> qualche caso, con la pratica sportiva.<br />
V. Le sedute <strong>di</strong> lavoro<br />
Sono state tenute 24 sedute, una per paziente, <strong>di</strong> 60<br />
m<strong>in</strong>uti circa ciascuna, con criteri e modalità operative<br />
def<strong>in</strong>iti <strong>in</strong> un’apposita Unità Didattica.<br />
Periodo: marzo - maggio 2005<br />
Caratteristiche dell’ambiente <strong>di</strong> lavoro: stanza me<strong>di</strong>cheria,<br />
6m. x 5m.<br />
Assistenza: <strong>di</strong>retta<br />
Correzione: <strong>di</strong>retta e <strong>in</strong><strong>di</strong>retta<br />
Attrezzi: non co<strong>di</strong>ficati o <strong>di</strong> fortuna (se<strong>di</strong>a dura senza<br />
braccioli; poltrona con braccioli; suolo; stanza; cronometro;<br />
telefono).<br />
ELABORAZIONE E DISCUSSIONE DEI DATI<br />
Dalle Tabelle <strong>di</strong> rilevamento dati risulta che:<br />
• Romberg Test/Dializzati: su 12 soggetti solo 2 hanno<br />
<strong>equilibrio</strong> normale; 3 manifestano leggero <strong>di</strong>s<strong>equilibrio</strong>,<br />
ben 6 soffrono <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>s<strong>equilibrio</strong> e 1<br />
<strong>di</strong> grave <strong>di</strong>s<strong>equilibrio</strong> - per un totale <strong>di</strong> 7 soggetti a<br />
rischio <strong>di</strong> caduta<br />
• Romberg Mo<strong>di</strong>ficato/Dializzati: stessi risultati del<br />
Romberg Test<br />
VOL. 13 - NUMERO 1-2 2006<br />
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