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Proprietà nel breve periodo - Solvay Plastics

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Misurazione della tensione residua<br />

Lo stampaggio ad iniezione di materiali termoplastici introduce<br />

negli articoli stampati tensioni residue. Al contrario delle tensioni<br />

indotte nei componenti in materiale plastico da carichi meccanici<br />

e sollecitazioni termiche che possono essere calcolate secondo i<br />

metodi tradizionali, non esiste un modo affidabile per predire i<br />

livelli di tensione residua. Molte prestazioni sono influenzate dal<br />

livello di tensione residua del componente. Poiché i valori di<br />

queste tensioni non possono essere calcolati, è importante<br />

disporre di un metodo per la loro misurazione.<br />

È stato messo a punto un metodo per misurare il livello di tensione<br />

residua di componenti stampati da resina RADEL non caricata. Il<br />

metodo implica l’esposizione dei componenti finiti a reagenti<br />

chimici che generano cricche o criccature <strong>nel</strong> materiale a livelli di<br />

tensione residua specifici. L’esposizione dei componenti a questi<br />

reagenti in condizioni di carico nullo consente la quantificazione<br />

dei livelli di tensione residua.<br />

Nella seguente tabella sono elencati i reagenti impiegati per<br />

questo test e i livelli noti di sforzo corrispondenti alla formazione di<br />

cricche <strong>nel</strong> materiale. Queste informazioni sono state generate a<br />

temperatura ambiente, a concentrazioni di reagente pari al 100%<br />

con un minuto d’esposizione.<br />

Il tempo d’esposizione ai reagenti richiesto per la formazione di<br />

cricche ai livelli di sforzo noti è pari ad un minuto. Questo tempo<br />

d’esposizione è stato impiegato per consentire un test rapido e<br />

limitare la possibilità di errori dovuti ad un’esposizione eccessiva o<br />

insufficiente. Un’esposizione a periodi di tempo maggiori produce<br />

cricche a livelli di sforzo inferiori a quelli specificati.<br />

Per determinare il livello di tensione residua di un componente<br />

stampato RADEL, consultare la lista per il grado RADEL in tabella<br />

44 e seguire la procedura indicata, cominciando dal primo<br />

reagente <strong>nel</strong>la lista.<br />

Tabella 44<br />

Parametri per il test di tensione residua<br />

Reagenti<br />

Livello di sforzo minimo<br />

per causare la rottura,<br />

MPa<br />

Polietersulfone RADEL A<br />

2-Etossietanolo (Cellosolve) 15<br />

Acetato d’etile (EA) 8<br />

50% * MEK / 50% * EA 6<br />

Metiletilchetone (MEK) 3<br />

Polifenilsulfone RADEL R<br />

Acetato di etile (EA) 12<br />

Metiletilchetone (MEK) 8<br />

5% * N-metilpirrolidone / 95 % * MEK 6<br />

* % in volume<br />

Procedura per la misurazione della tensione residua<br />

1. Lasciare raffreddare i componenti a temperatura ambiente<br />

quindi risciacquare con alcol isopropilico.<br />

2. Esporre il componente al reagente per un minuto, quindi<br />

risciacquare con acqua.<br />

3. Verificare l’eventuale presenza di cricche o screpolature<br />

<strong>nel</strong> componente sotto luce intensa. Le fratture superficiali<br />

possono essere scarsamente visibili.<br />

4. Se il componente non presenta cricche né screpolature, il<br />

livello di tensione residua inferiore al livello di tensione<br />

riportato in tabella 44 per quel reagente. Procedere con il<br />

reagente successivo ripetendo le fasi 2 e 3.<br />

Il livello di sforzo <strong>nel</strong> componente è compreso tra il livello di sforzo<br />

indicato per il reagente che induce una criccatura e quello<br />

immediatamente superiore in tabella 44.<br />

La determinazione dei livelli di sforzo esponendo il pezzo a<br />

reagenti è una misura approssimata. Piccole differenze <strong>nel</strong>le<br />

condizioni del test (temperatura ambiente, tempo d’esposizione,<br />

concentrazione del reagente e così via) possono causare lievi<br />

variazioni nei risultati. Essi devono cadere entro il 20% del livello<br />

di sforzo reale.<br />

I livelli di tensione residua dipendono da numerosi parametri che<br />

possono essere soggetti a cambiamenti al momento dello<br />

stampaggio. Per questo motivo, i singoli campioni possono<br />

presentare variazioni nei livelli di sforzo. Si raccomanda pertanto<br />

di sottoporre più pezzi a test.<br />

Il livello di tensione accettabile per un singolo componente deve<br />

essere determinato dall’applicazione finale, in particolar modo<br />

l’ambiente chimico a cui il componente sarà esposto. Le resine<br />

RADEL sono materiali termoplastici amorfi con buona resistenza<br />

agli agenti chimici. I componenti con livelli di tensione residua<br />

inferiori a 5 MPa possono generalmente essere considerati ben<br />

stampati.<br />

Informazioni relative a sanità e sicurezza<br />

Consultare la scheda di sicurezza prodotto (Material Safety Data<br />

Sheet, MSDS) rilasciata dal fornitore prima di usare i reagenti<br />

specifici scelti per la prova e seguire le istruzioni della casa<br />

produttrice relative alle precauzioni d’uso.<br />

Le prove vanno eseguite in laboratorio sotto cappa ventilata,<br />

oppure in un’area ben ventilata. I reagenti sono agenti chimici<br />

organici infiammabili e vanno conservati in contenitori chiusi<br />

lontano da fiamme, scintille o luoghi soggetti ad alte<br />

temperature. Smaltire i materiali in conformità con le normative<br />

federali, statali o locali vigenti.<br />

<strong>Solvay</strong> Advanced Polymers, L.L.C. – 48 –

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