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Proprietà nel breve periodo - Solvay Plastics

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Struttura chimica – Relazione tra le proprietà<br />

Chimica<br />

Il polietersulfone RADEL A ed il polifenilsulfone RADEL R<br />

rappresentano un’estensione logica della gamma <strong>Solvay</strong> di<br />

materie termoplastiche ad alte prestazioni. Appartenenti alla<br />

famiglia dei polimeri sulfonici, esemplificata dal polisulfone UDEL,<br />

questi polimeri presentano molte delle proprietà eccezionali<br />

tipiche dell’ UDEL. Rispetto al polisulfone UDEL, il polietersulfone<br />

RADEL A presenta migliori prestazioni termiche, intrinseca<br />

autoestinguenza, migliore resistenza agli agenti chimici e migliori<br />

proprietà meccaniche. Il polifenilsulfone RADEL R offre tenacità e<br />

resistenza all’urto eccezionali combinate ad una resistenza agli<br />

agenti chimici superiore persino a quella del polietersulfone<br />

RADEL A.<br />

La struttura chimica del polisulfone UDEL, del polifenilsulfone<br />

RADEL R e del polietersulfone RADEL A viene presentata<br />

in figura 1.<br />

Struttura chimica – Relazione tra le proprietà<br />

La stereochimica del gruppo sulfone impedisce la cristallizzazione<br />

allo stato fuso di questi polimeri, che sono pertanto amorfi e<br />

presentano elevata chiarezza e trasparenza.<br />

Questi polimeri sono composti di unità aromatiche (fenileni) legate<br />

a ponte dai gruppi chimici sulfone, etere e, <strong>nel</strong> caso del polisulfone<br />

UDEL, isopropilidene.<br />

Queste unità a ponte, evidenziate in figura 2, impartiscono ai<br />

polisulfoni caratteristiche prestazionali speciali, fra cui stabilità<br />

idrolitica, stabilità termo-ossidativa e del fuso, alte temperature<br />

d’utilizzo e duttilità. In particolare, il gruppo elettronegativo<br />

sulfone, in cui lo zolfo si trova al più alto stato d’ossidazione,<br />

conferisce al polimero un’eccellente stabilità termo-ossidativa e<br />

consente <strong>nel</strong> lungo <strong>periodo</strong> temperature d’utilizzo più elevate.<br />

Figura 2<br />

Unità a ponte<br />

Introduzione<br />

Figura 1<br />

Strutture chimiche<br />

Polisulfone UDEL<br />

Sulfone<br />

Etere<br />

Isopropilidene<br />

Polifenilsulfone RADEL R<br />

Polietersulfone RADEL A<br />

Principalmente<br />

con una<br />

bassa<br />

percentuale<br />

di<br />

polietersulfone<br />

polieteretersulfone<br />

Il segmento fenilenetere contribuisce ad impartire flessibilità alla<br />

catena principale del polimero, con conseguente elevata tenacità,<br />

allungamento e duttilità, oltre a facile plastificazione. L’eccezionale<br />

stabilità idrolitica che distingue i polisulfoni da altre materie<br />

termoplastiche è una conseguenza della resistenza all’idrolisi, sia<br />

del gruppo fenilensulfone sia del gruppo etere. Invece, altri<br />

prodotti disponibili in commercio, quali policarbonati, poliesteri,<br />

poliarilati e polieterimmidi, contenendo gruppi a ponte<br />

polieterimmidi idrolizzabili <strong>nel</strong>le unità ripetitive, sono soggetti a<br />

degradazione del peso molecolare con conseguente notevole<br />

perdita di proprietà quando vengono esposti ad ambienti acquosi<br />

aggressivi, come acqua bollente, vapore, soluzioni acide o<br />

caustiche.<br />

Il polietersulfone presenta la massima concentrazione di unità<br />

sulfone <strong>nel</strong>la struttura ripetitiva polimerica. Poiché tale struttura<br />

polare è in grado d’attirare l’acqua, ne risulta che il polietersulfone<br />

presenta l’assorbimento più elevato d’acqua fra tutti i polimeri<br />

sulfonici disponibili in commercio.<br />

Il RADEL R possiede un’unità bifenilene che contribuisce ad<br />

aumentarne la resistenza all’urto e riduce la sensibilità all’intaglio,<br />

con conseguenti valori d’Izod con intaglio superiori a 690 J/m.<br />

<strong>Solvay</strong> Advanced Polymers, L.L.C. – 2 –

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