GennaioIl link viene aperto in una nuova - Die Schweizerische Post
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Dialogo<br />
La <strong>Post</strong>a n. 1/2004<br />
15<br />
Sicurezza nello sci<br />
Testato per voi<br />
Oltre 2000 collaboratori hanno partecipato al concorso<br />
della campagna Fit, «Chek the risk!», pubblicato nello<br />
scorso numero del giornale. Coloro che si sono aggiudicati<br />
un equipaggiamento di sport <strong>in</strong>vernale non<br />
sono gli unici v<strong>in</strong>citori.<br />
Il bel tempo che ha regnato<br />
durante le feste<br />
– ideale per lo sci e lo<br />
snowboard – ha lanciato<br />
appieno la stagione<br />
<strong>in</strong>vernale. Numerosi<br />
sono stati i collaboratori<br />
che hanno<br />
tirato fuori dalla cant<strong>in</strong>a<br />
il loro equipaggiamento<br />
<strong>in</strong>vernale e curato<br />
la propria condizione<br />
fisica <strong>in</strong> vista<br />
delle prossime vacanze<br />
<strong>in</strong>vernali. Fra i v<strong>in</strong>citori<br />
non figurano<br />
unicamente le persone<br />
che si sono aggiudicate<br />
uno dei magnifici<br />
premi messi <strong>in</strong> palio<br />
dal concorso abb<strong>in</strong>ato<br />
alla campagna Fit,<br />
«Check the risk!» (vedi lista a lato), bensì<br />
tutti coloro che si sono fatti ispirare<br />
dal tema «Sicurezza nello sci». Se questo<br />
non fosse il vostro caso, <strong>in</strong>formate-<br />
Lettere alla redazione<br />
«savoir vivre» –<br />
Sappiamo ancora<br />
cos’è vivere?<br />
Ogni anno o meglio ogni sei mesi subiamo<br />
<strong>una</strong> riorganizzazione. Da due anni a<br />
questa parte esse si traducono pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
<strong>in</strong> tagli d’effettivo. Alcune statistiche<br />
provano <strong>in</strong>oltre molto chiaramente che<br />
il traffico è <strong>in</strong> dim<strong>in</strong>uzione. Ogni pensionamento<br />
o assenza per congedo maternità<br />
ci rallegra perché rientra nel regolare flusso<br />
di personale e permette di gestire la<br />
compressione del personale. Tuttavia, nonostante<br />
la chiusura di uffici postali e la dim<strong>in</strong>uzione<br />
del numero d’impieghi, il futuro<br />
non appare più roseo del presente. Che<br />
f<strong>in</strong>e hanno fatto i milioni che queste misure<br />
hanno permesso di risparmiare?<br />
Uno stress quotidiano<br />
Gran parte dei collaboratori della <strong>Post</strong>a,<br />
al pari dei giard<strong>in</strong>ieri, dei conducenti di locomotive,<br />
del personale di cura, ecc. lavora<br />
sotto costante pressione. Molti di loro<br />
sono <strong>in</strong>soddisfatti e si ammalano sempre<br />
più spesso. Le malattie dipendono anche<br />
dalla dilagante <strong>in</strong>sicurezza del mondo del<br />
lavoro. Chi sarà il prossimo a perdere l’impiego?<br />
La EMS di Dottikon riduce il numero<br />
dei suoi posti di lavoro al ritmo di 8<br />
per volta, tanto per non dover elaborare un<br />
piano sociale! L’UBS, pur avendo realizzato<br />
utili enormi, ha licenziato 200 collaboratori.<br />
Quelli che hanno avuto la fort<strong>una</strong><br />
di mantenere il posto di lavoro fanno di<br />
tutto per raggiungere gli obiettivi fissati.<br />
Scriveteci...<br />
Siamo lieti di ricevere le vostre lettere<br />
di op<strong>in</strong>ioni e commenti, per quanto<br />
possibile concise. Le lettere dei<br />
lettori non dovrebbero superare <strong>una</strong><br />
pag<strong>in</strong>a A4 o 2500 caratteri. La<br />
redazione si riserva il diritto di riassumere<br />
testi troppo lunghi. Le lettere<br />
anonime non verranno pubblicate.<br />
Possono <strong>in</strong>viare lettere alla redazione<br />
non solo i collaboratori attivi e<br />
quelli <strong>in</strong> pensione ma anche gli abbonati<br />
esterni all’azienda. La red.<br />
vi tramite gli opuscoli<br />
e le cartelle <strong>in</strong>formative<br />
messe a vostra disposizione<br />
o presso il<br />
vostro <strong>in</strong>terlocutore<br />
responsabile del progetto<br />
«Fit» (trovate<br />
maggiori <strong>in</strong>formazioni<br />
<strong>in</strong> <strong>in</strong>tranet, sotto<br />
Unità, Sicurezza<br />
aziendale, Progetto<br />
Fit).<br />
Potete <strong>in</strong>oltre consultare<br />
e ord<strong>in</strong>are ogni<br />
sorta d’<strong>in</strong>formazioni e<br />
di opuscoli sulla pratica<br />
degli sport <strong>in</strong>vernali<br />
<strong>in</strong> <strong>in</strong>ternet al sito<br />
www.suva.ch, rubrica<br />
suvaliv! nonché al sito<br />
dell’Ufficio svizzero<br />
di prevenzione degli<br />
<strong>in</strong>fortuni (upi) www.upi.ch.<br />
In particolare vi raccomandiamo gli<br />
opuscoli seguenti relativi alla sicurezza<br />
nello sci:<br />
Assistenza sociale sempre più costosa<br />
Dopo la cassa disoccupazione, le persone<br />
che hanno esaurito il diritto alle sovvenzioni<br />
si rivolgono ai comuni, dove il<br />
servizio sociale si occupa di loro. La popolazione<br />
attiva è scontenta del sovraccarico<br />
di lavoro, mentre molti disoccupati<br />
sono scontenti perché hanno l’impressione<br />
di essere di troppo e i nostri clienti, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e,<br />
sono scontenti della costante dim<strong>in</strong>uzione<br />
delle prestazioni postali e della<br />
dim<strong>in</strong>uzione della qualità dei suoi servizi<br />
dovuta al tempo sempre più tiranno. Ma<br />
sappiamo davvero ancora vivere?<br />
L’Europa non si ferma alle frontiere<br />
Non facciamo parte dell’Unione europea,<br />
ma la pressione sull’economia svizzera<br />
cont<strong>in</strong>uerà ad accentuarsi. I lavoratori<br />
orig<strong>in</strong>ari dell’Est (allargamento dell’Unione)<br />
sono disposti a fornire prestazioni<br />
identiche o simili con un salario sensibilmente<br />
<strong>in</strong>feriore. Anche se non vengono assunti<br />
<strong>in</strong> Svizzera possono lavorare per<br />
aziende nei paesi limitrofi e assumere <strong>in</strong>carichi<br />
<strong>in</strong> Svizzera, attirati da salari che sono<br />
tuttora i più elevati d’Europa, <strong>in</strong> particolare<br />
quelli del nel settore agricolo e del<br />
terziario. Siamo numerosi a recarci <strong>in</strong> Germania<br />
o <strong>in</strong> Italia a fare la spesa o ad acquistare<br />
mobili, sci o altro. In affetti possiamo<br />
vantarci di avere «ancora» un potere d’acquisto<br />
elevato grazie al franco svizzero. Ma<br />
non c’è dubbio che per il nostro paese un<br />
tale comportamento è gravemente controproducente<br />
dal punto di vista economico.<br />
Soluzioni<br />
Secondo me <strong>una</strong> soluzione ci sarebbe:<br />
dovremmo suddividere il carico lavorativo<br />
fra tutti i cittad<strong>in</strong>i che desiderano lavorare.<br />
Tutti, dal direttore all’apprendista, dovrebbero<br />
imparare a vivere con un salario<br />
<strong>in</strong>feriore. Al pari di quanto avveniva <strong>in</strong> passato,<br />
quando i nostri salari aumentavano l<strong>in</strong>earmente,<br />
ora bisognerebbe ridurli, eccetto<br />
quelli meno elevati. In effetti, se non<br />
fossimo più <strong>in</strong> grado di offrire prodotti e<br />
servizi <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con i salari europei perderemmo<br />
la nostra competitività. È meglio<br />
fornire un buon lavoro con un salario più<br />
basso che ritrovarsi su un b<strong>in</strong>ario morto.<br />
Che la <strong>Post</strong>a Svizzera dia il buon esempio!<br />
Diamo prova di solidarietà riducendo,<br />
dall’alto <strong>in</strong> basso, la scala gerarchica (compreso<br />
nel mio caso), il tasso di occupazione<br />
e il salario dell’8%. Tale percentuale<br />
corrisponde a 800 dei 10 000 collaboratori<br />
che rischiano il licenziamento. Sarei curioso<br />
di leggere le proposte di altri lettori.<br />
Occorre attuare soluzioni concrete perché<br />
non possiamo più attendere l’assistenza<br />
né della Confederazione né dei cantoni.<br />
Nel corso degli ultimi quarant’anni<br />
«buoni» la Confederazione ha <strong>in</strong>fatti contratto<br />
talmente tanti debiti che nei prossimi<br />
decenni sarà costretta a str<strong>in</strong>gere la c<strong>in</strong>ghia.<br />
I nostri figli e nipoti dovranno rimboccarsi<br />
le maniche per riassorbirli<br />
Forse <strong>una</strong> vita senza troppi lussi sarebbe<br />
più piacevole – ci vuole savoir vivre!<br />
Herbert Flück, Hendschiken<br />
• Suva «Vademecum per uno sport <strong>in</strong>vernale<br />
sicuro»: contiene consigli di<br />
prevenzione, <strong>in</strong> particolare sulla preparazione<br />
agli sport <strong>in</strong>vernali.<br />
• SKUS - Direttive per sciatori e snowboarder:<br />
l’opuscolo <strong>in</strong> formato tascabile<br />
contiene <strong>in</strong>formazioni e direttive<br />
ad uso di tutti gli utenti di piste<br />
da sci. Le 10 regole di condotta<br />
della FIS e quelle concernenti gli<br />
snowboarder sono importantissime e<br />
giuridicamente v<strong>in</strong>colanti. L’opuscolo<br />
presenta e spiega i segnali e le demarcazioni<br />
presenti sulle piste nonché<br />
le pr<strong>in</strong>cipali regole di assistenza<br />
<strong>in</strong> caso di <strong>in</strong>cidente.<br />
• Promemoria upi «Slitt<strong>in</strong>o – divertimento<br />
assicurato»: da qualche anno<br />
a questa parte lo slitt<strong>in</strong>o ha il vento <strong>in</strong><br />
poppa, poiché è uno sport <strong>in</strong>vernale<br />
semplice e a buon mercato, adatto a<br />
tutte le età. Si può praticare lo slitt<strong>in</strong>o<br />
dovunque ci sia sufficientemente<br />
neve e un m<strong>in</strong>imo di pendenza. Tuttavia,<br />
anche <strong>in</strong> questo sport occorre<br />
rispettare alcune regole di sicurezza.<br />
Oltre 2000 persone hanno risposto correttamente<br />
al concorso della campagna<br />
Fit «Check the risk!» nel numero<br />
11/2003 del giornale del personale. Il<br />
sorteggio ha portato fort<strong>una</strong> a otto di loro,<br />
che si aggiudicano dei buoni per un<br />
equipaggiamento sportivo di loro scelta.<br />
APPELLO<br />
«A tutti gli ex conducenti<br />
di autopostali<br />
di Zurigo»<br />
Cari colleghi, la prossima primavera<br />
desideriamo organizzare un <strong>in</strong>contro<br />
di tutti gli ex conducenti.<br />
Siccome la nostra banca dati degli<br />
<strong>in</strong>dirizzi non è aggiornata, ci serve<br />
il vostro aiuto per stilare la lista dei<br />
futuri partecipanti. Vi saremmo<br />
grati di comunicarci al più presto le<br />
vostre coord<strong>in</strong>ate per telefono o<br />
per iscritto.<br />
Grazie dell’aiuto e saluti da Heiden.<br />
Ernst Wieser, Willi Schönenberger<br />
Am Rosenberg 12, 9410 Heiden<br />
tel. 071 891 32 42 o 071 891 34 86<br />
ernst.wieser@bluew<strong>in</strong>.ch<br />
Traffico festivo?<br />
«Rieccovi nel periodo <strong>in</strong> cui la <strong>Post</strong>a<br />
ha molta carne al fuoco.» Ogni anno, nel<br />
periodo delle feste, sento fra i conoscenti<br />
questo tipo di commenti. Rispondo<br />
sempre che certo non mi disturba<br />
che le nostre attività prosper<strong>in</strong>o, consentendoci<br />
di mostrare alla clientela ciò<br />
di cui siamo capaci. Da oltre 30 anni vivo<br />
questo «stress» positivamente. Più<br />
s’impilano pacchi e corrispondenza e si<br />
allungano le file davanti agli sportelli<br />
del nostro ufficio, più questo clima di<br />
festa mi piace. Quest’anno però, le cose<br />
erano diverse. Ho dovuto leggere e<br />
trattare <strong>in</strong>numerevoli mail e <strong>in</strong>formazioni<br />
(che talvolta mi sono giunte <strong>in</strong> duplice<br />
o triplice copia attraverso canali<br />
diversi); annunciare, modificare e <strong>nuova</strong>mente<br />
smentire promozioni di vendita;<br />
stilare statistiche; ridecorare vetr<strong>in</strong>e;<br />
sostituire la documentazione pubblicitaria<br />
messa a disposizione del pubblico<br />
nell’atrio dell’ufficio; <strong>in</strong>formare il personale<br />
e la clientela dei nuovi prezzi. Ho<br />
anche dovuto alimentare e analizzare il<br />
nuovo tool <strong>in</strong>formatico relativo al nuovo<br />
strumento di gestione «marg<strong>in</strong>e di<br />
copertura» e annunciare con un certo<br />
tatto al personale <strong>in</strong>teressato i risultati<br />
che esso ha fornito.<br />
1° premio:<br />
buono per un equipaggiamento<br />
da sport <strong>in</strong>vernale a scelta del valore<br />
di CHF 1200.–:<br />
Monika Trüssel, Hauptstrasse<br />
36, 4658 Däniken.<br />
2° premio:<br />
buono per un equipaggiamento da<br />
sport <strong>in</strong>vernale a scelta del valore<br />
di CHF 800.–: Anita V<strong>in</strong>cenz, Casa<br />
10, 7157 Siat.<br />
3° premio:<br />
buono per un equipaggiamento<br />
da sport <strong>in</strong>vernale a scelta del valore<br />
di CHF 500.–: Robert Deplazes,<br />
Bahnhofstrasse 30, 8864<br />
Reichenburg.<br />
4°–8° premio:<br />
Buono per un casco da sci del<br />
valore di CHF 200.–: Raymond<br />
Egger, Croix-Blanche 40/46,<br />
2126 Les Verrières; Anne-Marie<br />
Reber, Lac 3, 2012 Auvernier;<br />
Frank Müller, Ostweg 6, 5040<br />
Schöftland; Re<strong>in</strong>hard Imhasly,<br />
Zieglerstrasse 7, 3612 Steffisburg;<br />
Gustav Merz, Parkstrasse<br />
9, 7270 Davos Platz.<br />
I primi tre premi sono offerti dalla <strong>Post</strong>a<br />
Svizzera, Progetto Fit, gli altri dalla Suva, sezione<br />
Sicurezza nel tempo libero (Suvaliv!).<br />
E cosa ne è stato del servizio alla<br />
clientela <strong>in</strong> tutto questo? Non lo so.<br />
L’onere amm<strong>in</strong>istrativo durante le feste<br />
è stato tale che la cle<strong>in</strong>tela è quasi passata<br />
<strong>in</strong> secondo piano. Ma anche <strong>in</strong> questo<br />
frangente il nostro datore di lavoro<br />
si è mostrato previdente: <strong>in</strong> gennaio,<br />
nell’ambito del progetto FIT, ci proporrà<br />
<strong>in</strong>fatti un «controllo cardiocircolatorio»<br />
gratuito.<br />
Victor Rüede, responsabile<br />
dell’ufficio postale di Kirchberg SG<br />
Auspici per il<br />
2004<br />
Mi auguro che la <strong>Post</strong>a ritorni ad essere<br />
quello che dovrebbe essere, ossia la<br />
<strong>Post</strong>a e non un bazar dove si vende un po’<br />
di tutto. Vorrei <strong>in</strong> futuro evitare di ord<strong>in</strong>are<br />
i francobolli di Natale da 70 ct. dieci<br />
giorni prima della loro emissione, tanto<br />
per essere sicura di ricevere i 20 pezzi<br />
che mi servono. Il 5 dicembre allo<br />
sportello non ce n’erano già più! Francobolli<br />
di Natale? Un corno. Con un po’<br />
di fort<strong>una</strong> riuscirò a procurarmeli fra due<br />
o tre mesi. Cos’è che ha smesso di funzionare?<br />
Soppressione di posti di lavoro,<br />
riduzioni di salario, pressione sempre più<br />
forte esercitata su un personale <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua<br />
dim<strong>in</strong>uzione, soprattutto sul quello<br />
che lavora al front office. Nelle alte sfere,<br />
<strong>in</strong>vece, ai responsabili vengono accordate<br />
rimunerazioni generose. Sono<br />
state fatti risparmi a scapito delle donne<br />
della pulizia e degli addetti al recapito per<br />
poter ridistribuire allegramente ai quadri.<br />
Ma pensate piuttosto al povero personale<br />
e alla clientela!<br />
Käthi Schmid, Ipsach<br />
Oggi la panacea è<br />
smatellare i servizi<br />
Prima del 13 dicembre 2003 la bucalettere<br />
della stazione Burghalden a Richterswil<br />
veniva svuotata ogni domenica alle<br />
15.00 e lo sportello della stazione era<br />
<strong>aperto</strong>. Impeccabile! Dal 14 dicembre, <strong>in</strong>vece,<br />
la vuotatura domenicale è stata soppressa<br />
ma lo sportello della stazione cont<strong>in</strong>ua<br />
ad essere <strong>aperto</strong>. La <strong>Post</strong>a smantella<br />
sempre più i suoi servizi senza però realizzare<br />
risparmi. Il personale della stazione<br />
sarebbe anche disposto a vuotare la bucalettere<br />
e ad avviare la corrispondenza,<br />
ma la <strong>Post</strong>a si sta ristrutturando e qu<strong>in</strong>di<br />
non se ne fa niente – e la <strong>Post</strong>a perde così<br />
<strong>una</strong> possibilità di risparmio. Un’aberrazione<br />
senza pari. Sarebbe questo il servizio<br />
pubblico tanto osannato dagli economisti<br />
aziendali e dai consulenzi strapagati?<br />
Peter Gasser, Richterswil<br />
Valérie Lou,<br />
collaboratrice<br />
di front office a<br />
1110 Morges 2<br />
La Gottaz,<br />
commenta ogni<br />
mese i piaceri<br />
e dispiaceri del<br />
suo lavoro<br />
quotidiano.<br />
Dei francobolli<br />
piuttosto...rigidi<br />
Fantastici, i nuovi francobolli, no? Uno<br />
sbucciapatate che s’improvvisa aeroplano,<br />
un orologio della stazione sospeso alle<br />
nuvole e <strong>una</strong> poltrona snob posta su <strong>una</strong><br />
scacchiera tipo Alice nel paese delle meraviglie...Francobolli<br />
e filatelia ha così<br />
osato prendere di mira il cliché della buona<br />
vecchia Svizzera sempre a caccia del<br />
suo immag<strong>in</strong>ario popolar-tradizionale attraverso<br />
icone come i fiori di montagna, i<br />
San Bernardo da rigirare sottosopra nella<br />
loro boccia-souvenir con la neve o altri<br />
classici del nostro Heidiland.<br />
F<strong>in</strong>almente le tenevo fra le mani, queste<br />
perle dentellate, e potevo vantarne i<br />
pregi ai clienti, come fossero quelli di m<strong>in</strong>iature<br />
di Dalì, Magritte o ...della <strong>Post</strong>a<br />
Svizzera! Infatti il Gigante Giallo ha deciso<br />
di far navigare il suo piccolo mondo<br />
nelle misteriose acque del design di utensili<br />
da cuc<strong>in</strong>a e delle «Corbusierie» surrealiste.<br />
Un piccolo passo per l’uomo ma<br />
da gigante per l’umanità gialla! Or dunque,<br />
il 18 dicembre apro uno dei nuovi libretti<br />
di francobolli. Prima delusione: il<br />
formato. Sono troppo grandi per il portafogli,<br />
errore secondo me fatale per <strong>una</strong><br />
clientela abituata alle pratiche dimensioni<br />
della carta di credito. Le prime osservazioni<br />
dei clienti confermano la goffa<br />
mancanza di accortezza e la vendita attiva<br />
si adombra di questo dettaglio meno<br />
anod<strong>in</strong>o del previsto. Ai nostri giorni è utile<br />
avere con sé un francobollo o un preservativo<br />
o la moneta da due franchi per<br />
il carrello della spesa. Nella sua forma autoadesiva<br />
il foglio non è pieghevole e pertanto<br />
rimarrà a casa, peccato!<br />
Seconda delusione: la somiglianza. La<br />
tasch<strong>in</strong>a di dentelli da 15 ct. e quella di 85<br />
ct. sono uguali come due camaleonti su<br />
<strong>una</strong> foglia di olivello sp<strong>in</strong>oso. Il tempo che<br />
l’impiegato di front office perderà per dist<strong>in</strong>guerli<br />
l’<strong>una</strong> dall’altra sarà a scapito suo<br />
e, si sa, nel sistema di redditività deciso<br />
dai nostri dirigenti, ogni m<strong>in</strong>uto conta.<br />
Terza delusione: il procedimento. Optando<br />
per il multipack – dieci francobolli<br />
per libretto o c<strong>in</strong>quanta per foglio – la <strong>Post</strong>a<br />
ci <strong>in</strong>trappola <strong>in</strong> <strong>una</strong> ragnatela. Per<br />
esempio: se un cliente <strong>viene</strong> allo sportello<br />
ad acquistare tre francobolli da 15 ct.<br />
per completare i tre francobolli da 70 ct.<br />
che gli sono avanzati non posso soddisfare<br />
la sua richiesta perché il francobollo<br />
non è vendibile s<strong>in</strong>golarmente. Non so se<br />
ho il diritto di dissecare la tasch<strong>in</strong>a. Gli<br />
suggerisco perciò di acquistare dieci francobolli.<br />
Non cede. Gli suggerisco di ripassare<br />
allo sportello con il suo <strong>in</strong>vio, così<br />
mi <strong>in</strong>caricherò io di completare il porto.<br />
E di rifare la coda? Neanche per sogno!<br />
Gli suggerisco uno scambio di francobolli.<br />
Non se ne parla nemmeno. Tira<br />
fuori i suoi 45 ct. e mi misura con lo sguardo.<br />
A questo punto mi sbilancio e faccio<br />
il gesto fatale: ritaglio con le forbici alla<br />
bell’e meglio tre francobolli da 15 ct. Sono<br />
passati ben sette m<strong>in</strong>uti e ho realizzato<br />
un fatturato di soli 45 ct! Questa terza<br />
constatazione, forse derisoria <strong>in</strong> sé, solleva<br />
però la seguente questione di fondo:<br />
qual è il pr<strong>in</strong>cipio che sta alla base di un<br />
tale procedimento? È per facilitare la vendita<br />
di francobolli di posta A? È per sp<strong>in</strong>gere<br />
<strong>in</strong> tutta impunità al consumo (molti<br />
clienti mi hanno acquistato il libretto <strong>in</strong>tero<br />
tanto «per non complicare le cose»)?<br />
Senza trovare risposta alla mia domanda<br />
ripenso a quel detto che dà ai dettagli dimensioni<br />
di grandi catastrofi: «Se c’è un<br />
granello di sabbia nell’<strong>in</strong>granaggio...». Vi<br />
lascio immag<strong>in</strong>are la f<strong>in</strong>e della storia!<br />
Comunque sia, buon anno a tutti!<br />
Valérie Lou; http://valerielou.isuisse.com