Università degli Studi di Sassari SCUOLA DI DOTTORATO DI ...

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Lo spreco delle risorse messe a disposizione dei ricercatori
sembra che sia uno dei maggiori problemi portati in luce
dall’indagine. I professori mostrano, infatti, un’altissima percezione
di questa mala condotta rispetto agli studenti, con una
soglia che sfiora il 60% degli intervistati per quanto attiene al
comportamento dei ricercatori di ingegneria (figura 1.6).
10. Swazey et al. (1993) concludono che i loro risultati indicano
che la mala condotta scientifica, che includa esclusivamente il
plagio e la falsificazione dei dati, si presenta meno frequentemente
di altri comportamenti eticamente sbagliati o discutibili
sia nei professori che negli studenti di dottorato. Allo stesso
tempo, l’esposizione della comunità scientifica statunitense al
plagio e alla falsificazione dei dati non è trascurabile, anche se
i dati mostrano chiaramente che studenti e professori devono
far fronte ad altri tipi di mala condotta e a una varietà di pratiche
disdicevoli nell’attività quotidiana svolta dai ricercatori.
11. In sintesi, le cattive condotte scientifiche rilevabili con relativa
facilità, seppure con alti costi economici e umani, sono quelle
che riguarda la falsificazione o manipolazione dei dati e il plagio,
mentre restano nascoste altre cattive pratiche quali quelle
della discriminazione, del conflitto di interesse e delle molestie
sessuali. Nonostante la sporadicità dei casi rilevati pubblicamente,
i dati delle inchieste condotte all’interno della comunità
scientifica restituiscono un quadro inquietante del livello
di rispetto della deontologia professionale sia negli scienziati
maturi che, sfortunatamente, anche in quelli in formazione.