29.10.2014 Views

Switch 11 - Edison

Switch 11 - Edison

Switch 11 - Edison

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

d<br />

architettura green<br />

La Hearst Tower è oggi<br />

il primo grattacielo verde<br />

di New York, con consumi<br />

energetici inferiori del 25%<br />

rispetto a quelli standard<br />

Green Architecture della nuova generazione. Un’oasi galleggiante<br />

nel cielo della città che fluttua su una foresta di pilastri pensata per<br />

rappresentare tutti i fenomeni naturali. Il tutto grazie ad un gioco<br />

di luci che, dicono, permetterà a ognuno di sentirsi in contatto con<br />

lo spirito della vita. E nel futuro i grattacieli saranno anche luoghi<br />

autosufficienti, dove produrre cibo, oltre che energia. Ecosistemi<br />

artificiali loro stessi. A Vancouver, per esempio, nel grattacielo ci<br />

sarà una fattoria. Il team di architetti canadesi Romses Architects, ha<br />

progettato infatti Harvest Green Project, una torre con un impianto<br />

agricolo integrato che sorgerà in città nel 2030. Turbine eoliche,<br />

pannelli fotovoltaici e un sistema in grado di generare energia<br />

dal metano proveniente dal compostaggio, faranno funzionare<br />

questo innovativo edificio alle cui finestre saranno installati vetri<br />

fotovoltaici. Sulle sue pareti cresceranno ortaggi e frutta, al suo<br />

interno sarà possibile ottenere latte freschissimo direttamente da<br />

capre e mucche. Un’enorme cisterna raccoglierà le acque piovane<br />

che saranno poi disponibili per l’irrigazione nei periodi più secchi.<br />

In ampi spazi educativi si insegnerà a grandi e piccini a occuparsi<br />

di piante e animali. Come grandi esseri, i grattacieli vivranno di vita<br />

propria. È già realtà la torre che respira. La stanno costruendo a<br />

Seoul e sarà pronta nel 2015. La Dmc tower, già ribattezzata Light<br />

Tower, la Torre della Luce, sarà infatti il primo grattacielo a vivere<br />

con un polmone proprio. Tre aperture nella struttura “respireranno”<br />

la luce naturale e l’aria pulita per metterla poi in circolo e diminuire<br />

così drasticamente luce e riscaldamento artificiale.<br />

Il grattacielo progettato dallo studio americano Studied Impact<br />

a Dubai, invece, l’energia se la farà da sé. Gigantesca “batteria”,<br />

sarà in grado di generare energia pulita per “vivere” ma anche per<br />

alimentare il quartiere in cui sorge, l’Al quoz di Dubai. Nel nome il<br />

suo programma: 10 MW Tower. Si tratta infatti di una Torre di 50<br />

piani con una superficie di 130.000 metri quadrati in grado di<br />

produrre 10 MW di energia, dieci volte più di quello che le serve. La<br />

10 MW Tower disporrà anche di un tetto giardino che ospiterà una<br />

grande pala eolica. Il pieno recupero di tutta l’energia consumata<br />

per la sua costruzione avverrà in pochissimi anni. Sempre a<br />

Dubai, città dove si sperimenta architettura d’avanguardia, verrà<br />

costruito un albergo che sarà invece un maxi mulino a vento di<br />

250 metri. Ogni piano ruoterà in maniera indipendente dagli altri<br />

producendo energia elettrica. I piani si muoveranno al variare del<br />

vento, facendo mutare continuamente l’aspetto dell’edificio. È il<br />

progetto di David Fisher, Fabio Bettazzi e Marco Sala, architetti<br />

fiorentini. Il risparmio energetico garantito da queste tecnologie<br />

consentirà di ammortizzare i costi dell’opera in 55 anni. La filosofia<br />

del “grattaverde” sta conquistando tutto il pianeta, perfino Paesi<br />

che finora non avevano mostrato grande interesse al controllo<br />

dell’inquinamento e degli sprechi energetici. L’idea di poter<br />

risparmiare ha giocato un ruolo decisivo nella scelta di adeguarsi al<br />

diffuso sentimento di affetto per il mondo e di attenzione alla sua<br />

salute. Se fino a poco tempo fa la Repubblica Popolare Cinese non<br />

sembrava toccata dai temi ambientali, per esempio, ultimamente ha<br />

intuito il business delle energie rinnovabili, preoccupandosi anche<br />

della qualità estetica e dell’integrazione architettonica dei nuovi<br />

edifici. Nel bando del Concorso Internazionale per la realizzazione di<br />

una Solar Tower da 1 Megawatt per la produzione di energia solare<br />

termica nella Contea di Yanquing, indetto dall’Istituto di Ingegneria<br />

Elettronica dell’Academia cinese delle Scienze, è espressamente<br />

richiesto un progetto innovativo ed efficiente dal punto di vista<br />

tecnologico, ma anche di elevata qualità estetico-formale.<br />

Chi nasce ecologico, e chi si rifà il trucco. I “vecchi” grattacieli<br />

americani stanno già vivendo la fase di restiling, una sorta di<br />

seconda vita. Perfino l’Empire State Building, uno degli edifici più<br />

importanti e rappresentativi di New York, si rinfresca dandosi un<br />

tono eco. Il progetto, commissionato dai facoltosi proprietari che<br />

hanno pensato a una riconversione globale dell’edificio, prevede<br />

una riduzione del consumo energetico del 40%, quasi la metà.<br />

L’investimento di 20 milioni di dollari verrà ammortizzato in poco<br />

tempo, perché si risparmieranno circa 4 milioni di dollari l’anno.<br />

Verranno cambiati i serramenti delle migliaia di finestre e arriveranno<br />

quelle isolanti, con tripla camera d’aria, che eviteranno dispersioni<br />

di calore e contribuiranno sensibilmente a far diminuire la bolletta<br />

del riscaldamento invernale e il costo del condizionamento<br />

estivo. All’interno verranno aggiornati gli impianti di illuminazione,<br />

riscaldamento, condizionamento e il sistema di ventilazione. Le<br />

bollette, poi, si pagheranno in base al consumo, così da incentivare<br />

gli affittuari a risparmiare. I lavori sulle parti comuni sono già iniziati<br />

e si concluderanno quest’anno; quelli all’nterno dovrebbero finire<br />

nel 2013. Anche la Willis Tower di Chicago, chiamata fino al 2009<br />

Sears Tower e realizzata nel 1973, si risistemerà per risparmiare<br />

energia e soldi. L’intervento riguarda il rifacimento della pelle<br />

esterna vetrata che da materiale energivoro diventa produttore<br />

di energia. Tutto è iniziato quando la ex Sears Tower, 443 metri<br />

che svettano nell’affollato cielo di Chicago, è stata acquistata dalla<br />

compagnia assicurativa britannica Willis Group Holdings. Dopo aver<br />

ribattezzato l’edificio, i nuovi proprietari hanno deciso di rinnovarne il<br />

look puntando sull’eco-compatibilità con balconi panoramici in vetro,<br />

roof garden ma soprattutto un’innovativa copertura fotovoltaica<br />

che permetterà di ridurre considerevolmente il consumo di energia<br />

elettrica. Deutsche Bank ha annunciato invece il completamento e<br />

la messa in funzione di un impianto fotovoltaico da 122,4 kWp per<br />

la sede di New York, che si trova a 60 Wall Street, nel cuore della<br />

città degli affari e della finanza. Il sistema fotovoltaico, sulla cima<br />

dell’edificio, è il più grande impianto a energia solare a Manhattan<br />

e tra i più alti sistemi solari su tetto del mondo.<br />

Anche la Hearst Tower di Foster & Partners, con i suoi 180 metri di<br />

acciaio e vetro, è diventata eco. Svetta sopra un edificio Art Deco<br />

realizzato nel 1928 a New York dal magnate William Randolph<br />

Hearst, che aveva in mente di renderlo sempre più alto man mano<br />

che il suo impero fosse cresciuto. L’idea si è trasformata in realtà:<br />

la Hearst Tower è oggi il primo grattacielo verde di New York, con<br />

consumi energetici inferiori del 25% rispetto a quelli standard. I<br />

vetri, che ricoprono tutto il grattacielo sono basso emissivi e filtrano<br />

i raggi esterni del sole lasciando passare solo la luce naturale ma<br />

non il calore, evitando così un eccessivo ricorso alla climatizzazione<br />

durante i periodi estivi. I sensori installati negli ambienti regolano<br />

la quantità di luce artificiale emessa dagli apparecchi luminosi<br />

in funzione di quella naturale che entra dai vetri. Rilevatori di<br />

movimento spengono automaticamente luci e monitor nel caso in<br />

cui non ci sia nessuno. Infine, un sistema di raccolta delle acque<br />

piovane in appositi serbatoi consente di annaffiare le piante e<br />

regolare il tasso di umidità nell’aria. Nell’atrio, poi, una cascata<br />

di acqua riciclata di 8 metri umidifica l’ambiente in inverno e lo<br />

raffresca in estate. In Italia, sempre a Milano, si stanno risanando<br />

due torri dell’area del Centro Direzionale Garibaldi. Opera di Lazzari<br />

e Perrotta, grazie al progetto di Progetto CMR, Massimo Roj<br />

Architects, diventeranno ecosostenibili grazie a cellule a ventilazione<br />

interattiva, una soluzione tecnologica che sfrutta l’energia solare<br />

per riscaldare gli ambienti in inverno e, attraverso la ventilazione,<br />

evita eccessivi accumuli di calore in estate; serre bioclimatiche;<br />

una vasca di raccolta dell’acqua piovana; collettori solari capaci<br />

di produrre il 50% dell’acqua calda necessaria nei servizi igienici.<br />

L’edificio sfrutta inoltre la geotermia, un impianto di climatizzazione<br />

invernale ed estiva, che utilizza il calore del sottosuolo per produrre<br />

energia. Sulla facciata sud verrà installato un impianto fotovoltaico<br />

e si impiegheranno turbine eoliche in copertura.<br />

Nuovi o vecchi che siano, insomma, i grattacieli cambiano pelle.<br />

Non saranno più sinonimo di cemento che soffoca, ma opportunità<br />

di risparmio o di produzione energetica. Giganti buoni, col cuore<br />

verde, dove vivere senza sensi di colpa. Guardando al cielo, ma con<br />

un occhio alla Terra.<br />

Albina Perri è giornalista e scrittrice<br />

Il Centro Direzionale<br />

Garibaldi sarà<br />

completamente<br />

rinnovato grazie<br />

al Progetto CMR<br />

© CMR<br />

SWITCH45

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!