14.11.2014 Views

Biferno - Autorità di Bacino Interregionale - Regione Molise

Biferno - Autorità di Bacino Interregionale - Regione Molise

Biferno - Autorità di Bacino Interregionale - Regione Molise

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Progetto <strong>di</strong> Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume <strong>Biferno</strong> e minori<br />

se correttamente tarato sulla realtà naturale. La fase interpretativa, pertanto, può confermare o<br />

smentire gli schemi preliminari richiedendo, se necessario, una ridefinizione dello scenario<br />

naturale ed un’eventuale mo<strong>di</strong>fica del sistema <strong>di</strong> monitoraggio. Il sistema <strong>di</strong> monitoraggio,<br />

pertanto, rappresenta l’anello <strong>di</strong> congiunzione tra modello interpretativo e interpretazione dei<br />

risultati. Da ciò si comprende come tale aspetto risulti particolarmente critico nel processo <strong>di</strong><br />

acquisizione dei dati e <strong>di</strong> gestione delle emergenze. Questa è una delle tante ragioni per cui<br />

l’investimento sui sistemi <strong>di</strong> monitoraggio possiede ulteriori valori oltre quelli venali delle<br />

strumentazioni e dei centri <strong>di</strong> gestione e raccolta; richiede elevate professionalità, ottime<br />

capacità scientifiche e <strong>di</strong> ricerca e, soprattutto, <strong>di</strong>namicità ed autonomia gestionale. La logica<br />

che va affermandosi è che un sistema <strong>di</strong> monitoraggio non deve rappresentare un isolato<br />

esempio <strong>di</strong> attenzione al problema naturale ma va calato in contesti più ampi nei quali<br />

l’esperienza e la sensibilità verso i dati si acquisisce nel tempo e rappresenta, <strong>di</strong> per sé, la<br />

solida base per le attività future.<br />

2.1 SCELTA DEI SITI DA MONITORARE<br />

Il quadro geologico, geomorfologico, idrogeologico e geologico-tecnico dei versanti da<br />

monitorare ed i contesti geologici generale in cui tali instabilità sono inserite, costituiscono i<br />

presupposti cognitivi sul quale formalizzare un modello interpretativo sul quale progettare il<br />

sistema <strong>di</strong> monitoraggio. Va precisato che in tale ottica il sistema acquisisce una funzione<br />

cognitiva (ovvero <strong>di</strong> conoscenza della fenomenologia naturale e <strong>di</strong> miglioramento del modello<br />

interpretativo) e <strong>di</strong> allarme (ovvero <strong>di</strong> gestione dei livelli <strong>di</strong> attenzione, allerta e allarme).<br />

Il monitoraggio “cognitivo” è in<strong>di</strong>spensabile per la verifica del modello <strong>di</strong> versante che è stato<br />

delineato sulla base delle attività eseguite per la progettazione degli interventi. Il livello <strong>di</strong><br />

conoscenza acquisito sulla <strong>di</strong>namica del pen<strong>di</strong>o risulta sufficiente per sod<strong>di</strong>sfare le linee guida<br />

da seguire nell’elaborazione sia del tipo <strong>di</strong> monitoraggio sia della geometria della rete, ma una<br />

più raffinata conoscenza del fenomeno può essere considerata esaustiva solo una volta<br />

acquisiti dati oggettivi sugli spostamenti superficiali e profon<strong>di</strong> e sulle variazioni della<br />

<strong>di</strong>stribuzione delle pressioni interstiziali in relazione al regime delle precipitazioni. Tali dati<br />

risultano fondamentali soprattutto in fase <strong>di</strong> previsione <strong>di</strong> quale possa essere l’evoluzione del<br />

fenomeno franoso e delle con<strong>di</strong>zioni che potrebbero portare all’innesco. A partire dunque dai<br />

dati <strong>di</strong> monitoraggio si potrà, quin<strong>di</strong>, pervenire ad un completo “modello <strong>di</strong> previsione” delle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> instabilità del versante “oggetto della progettazione”. Tale risultato, vista la<br />

notevole analogia con i movimenti <strong>di</strong> versante rilevati nell’ambito <strong>di</strong> un contesto geologico e<br />

morfologico analogo, potrà trovare applicazioni anche in altri pen<strong>di</strong>i oltre a quello indagato.<br />

Il monitoraggio “<strong>di</strong> allarme”, allo stato attuale, si rende in<strong>di</strong>spensabile come sostitutivo degli<br />

interventi <strong>di</strong> stabilizzazione strutturali. Infatti, nel corso delle rilevazioni <strong>di</strong> campagna, in<br />

molti casi sono state rilevate opere <strong>di</strong> contenimento la cui funzionalità è stata seriamente o<br />

irrime<strong>di</strong>abilmente compromessa dalle riattivazioni degli ultimi anni. Se in futuro si dovessero<br />

realizzare nuovi interventi <strong>di</strong> bonifica del versante, tale tipo <strong>di</strong> monitoraggio potrà venire<br />

inteso come integrativo degli interventi <strong>di</strong> stabilizzazione (“monitoraggio integrativo <strong>di</strong><br />

allarme”) e come monitoraggio “<strong>di</strong> controllo” dell’efficienza nel tempo delle opere <strong>di</strong><br />

consolidamento.<br />

Alla luce <strong>di</strong> tali premesse in relazione al grado <strong>di</strong> pericolosità da frana rilevato per ciascun<br />

evento ed in funzione della vulnerabilità valutata per gli elementi infrastrutturali e/o<br />

inse<strong>di</strong>ativi presenti e coinvolgibili dall’evento stesso si dovranno re<strong>di</strong>gere delle classifiche tali<br />

da in<strong>di</strong>viduare, in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza, le situazioni degne <strong>di</strong> monitoraggio. Per tali situazioni<br />

5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!