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Biferno - Autorità di Bacino Interregionale - Regione Molise

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Progetto <strong>di</strong> Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume <strong>Biferno</strong> e minori<br />

GNDCI<br />

GNDT<br />

Comitato Tecnico Scientifico<br />

Servizi Tecnici Nazionali<br />

Enti <strong>di</strong> Ricerca<br />

CNR - ING - e tc.<br />

S.R.M.<br />

Unive rs ità<br />

Provincie<br />

Comunità Montane<br />

Comuni<br />

Solo grazie a tali premesse il sistema <strong>di</strong> monitoraggio regionale può garantire una razionale<br />

funzione <strong>di</strong> controllo sul territorio ed un’efficace sistema <strong>di</strong> contenimento dei rischi connessi<br />

con il verificarsi <strong>di</strong> eventi calamitosi.<br />

Affinché il sistema possa raggiungere uno stato <strong>di</strong> regime, però, è necessaria una procedura <strong>di</strong><br />

controllo e <strong>di</strong> miglioramento delle fasi <strong>di</strong> acquisizione e <strong>di</strong> analisi dei dati, me<strong>di</strong>ante analisi<br />

incrociate, modelli statistici, proiezioni temporali e quanto altro possa consentire un<br />

progressivo affinamento dei processi iterativi per giungere ad una reale prevenzione dal<br />

rischio.<br />

Lo stesso quadro normativo <strong>di</strong> riferimento, elaborato a seguito della catastrofe <strong>di</strong> Sarno e<br />

Quin<strong>di</strong>ci in Campania nel 1998, sollecita uno sforzo anche <strong>di</strong> natura economica a sostegno<br />

delle attività <strong>di</strong> controllo dei parametri idropluviometrici.<br />

2.3 LA GESTIONE DEL S.R.M.<br />

Al fine <strong>di</strong> raccordare le attività <strong>di</strong> analisi e gestione del rischio idrogeologico bisognerà<br />

prevedere l’istituzione <strong>di</strong> un Centro <strong>di</strong> Raccolta, Controllo e Coor<strong>di</strong>namento per il Rischio<br />

(CRCCR) in ambito regionale. Esso rappresenta il nucleo operativo in cui confluiscono tutte<br />

le informazioni territoriali ottenute dalle attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca in corso e dai centri <strong>di</strong><br />

controllo periferici. E’ la sede operativa <strong>di</strong> controllo, analisi ed elaborazione dei dati; in essa<br />

avvengono le operazioni primarie <strong>di</strong> gestione degli stati <strong>di</strong> emergenza connessi al rischio. La<br />

pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un centro polifunzionale può rappresentare il primo passo verso<br />

l’istituzione <strong>di</strong> un Osservatorio Territoriale che approfon<strong>di</strong>sca gli aspetti legati all’evoluzione<br />

del territorio fisico (rischio sismico, da frana, da alluvione, da valanga, etc.) e gestisca le fasi<br />

<strong>di</strong> emergenza.<br />

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