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Apple pies ed il disco “Strumenti d'epoca” Con i ... - Campo de'fiori

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doppio live Comes Alive che ,come si diceva<br />

, produrrà enormi vendite e grandissima<br />

popolarità al musicista , grazie alla formula<br />

di “armonie , melodie & potenza” affidata<br />

a brani dai refrain accattivanti ,con<br />

assoli concreti e ben costruiti ,una voce e<br />

un suono inconfondib<strong>il</strong>i ….tutti elementi<br />

d’appeal per un pubblico giovan<strong>il</strong>e spensierato<br />

e di garanzia anche per ottenere una<br />

rotazione radiofonica a tambur battente !<br />

Negli anni a seguire ,Frampton manterrà<br />

alta la sua attività concertistica e <strong>disco</strong>grafica<br />

ma con responsi commerciali alterni :<br />

piazzerà ancora degli hit single in classifica<br />

tratti da alcuni degli album pubblicati tra la<br />

fine dei ’70 e gli anni ’80 ma i livelli di vendite<br />

raggiunti da Comes Alive saranno un<br />

lontanissimo ricordo. Presterà la sua chitarra<br />

anche per la musica di altri artisti in qualità<br />

di “session man” di lusso : un esempio<br />

su tutti ,è la collaborazione con <strong>il</strong> suo compagno<br />

<strong>ed</strong> amico di liceo David Bowie per la<br />

realizzazione dell’ lp Never let me down<br />

del 1987 e la successiva partecipazione al<br />

monumentale “Spider Glass tour” (nda:<br />

quello per intenderci con l’enorme struttura<br />

a forma di ragno che sovrastava <strong>il</strong> palco e<br />

la band ) ,anche approdato in Italia e a<br />

Roma allo stadio Flaminio per l’organizzazione<br />

di David Zard . Negli anni anni ‘90<br />

e fino ai primi del nuovo m<strong>il</strong>lennio la produzione<br />

<strong>disco</strong>grafica sarà limitata a poca<br />

cosa , affidata più che altro all’uscita di<br />

alcuni album dal vivo, che recuperano gli<br />

“highlights” del suo repertorio, unitamente<br />

alla pubblicazione di diversi dvd che testimoniano<br />

della sua costante attività concertistica<br />

e che ne confermano le qualità<br />

di onesto compositore e dotato performer<br />

alla chitarra . La storia <strong>disco</strong>grafica più<br />

recente “in studio” è rappresentata dalla<br />

pubblicazione dell’album di in<strong>ed</strong>iti Now<br />

nel 2003 , di Fingerprints nel 2006 , raccolta<br />

di cover in versione strumentale con <strong>il</strong><br />

quale ottiene un Grammy Awards e, a concludere<br />

<strong>il</strong> primo decennio del 2000 , l’album<br />

di in<strong>ed</strong>iti Thank You Mr Church<strong>il</strong>l per la<br />

promozione del quale gira <strong>il</strong> mondo con un<br />

tour che approdato anche in Italia per 2<br />

concerti,a M<strong>il</strong>ano e a Roma, lo ha visto esibirsi<br />

<strong>il</strong> 23 marzo scorso presso l’Auditorium<br />

“Parco della Musica” . Il confort e l’ampio<br />

palco della Sala Sinopoli , affollata da un<br />

pubblico non proprio giovanissimo , accolgono<br />

la band e tutta l’attrezzatura al<br />

seguito : strumenti e amplificazione per 5<br />

! Alle 21 in punto le luci di sala si spengono<br />

e uno scroscio di applausi del pubblico<br />

accompagna l’<strong>il</strong>luminazione progressiva<br />

del palco <strong>ed</strong> accoglie i quattro musicisti<br />

accompagnatori che ,solleciti, sf<strong>il</strong>ano<br />

raggiungendo i rispettivi strumenti ; qualche<br />

attimo di adattamento alle postazioni<br />

,la sistemazione di tracolle e f<strong>il</strong>i di connessione<br />

agli amplificatori e la musica<br />

parte con le note di “Off the hook” ,cover<br />

dei Rolling Stones dall’album del ’65<br />

“Rolling Stones,Now ! ” ,qui eseguita in una<br />

versione strumentale e sostenuta da un<br />

suono decisamente hard rock . Pochi<br />

secondi e dalla destra del palco li raggiunge<br />

Frampton ,jeans scoloriti e una<br />

maglietta nera ,fisico asciutto ,attempato e<br />

calvo ma dal sorriso e dalla dolcezza del<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

volto ancor lì a ricordare quel ragazzo del<br />

’76 ; assistito da un roadie, imbraccia e<br />

collega al sound system la sua “fida”<br />

Gibson Les Paul Standard nera e agganciandosi<br />

al giro di accordi altamente distorto<br />

del brano inizia a deliziarci con i<br />

primi accenni di assolo con <strong>il</strong> suo classico<br />

suono e tocco che gran parte del pubblico<br />

ben conosce e applaude …la seratina si<br />

preannuncia infuocata ! Ma con <strong>il</strong> brano<br />

successivo respiriamo già l’atmosfera del<br />

grande classico “Comes Alive”….chiudo per<br />

qualche attimo gli occhi e mi immagino in<br />

un’affollata arena Americana dove <strong>il</strong> suono<br />

ha un certo piacevole riverbero e folatine<br />

di vento in una serata estiva mi spazzolano<br />

i capelli ... è da lì che viene “It’s a plain<br />

shame” un rock’n’roll introdotto da un giro<br />

di accordi della sola chitarra di Frampton<br />

presto raggiunto dal gruppo …. appena<br />

una strofa di canto e siamo già al refrain ,<br />

impossib<strong>il</strong>e da non “doppiare” . Il tempo<br />

per una ballad e <strong>il</strong> gran classico del canzoniere<br />

di Frampton ,”Show me the way” ,è<br />

servito sul…palco , con l’immancab<strong>il</strong>e “talk<br />

box”, l’ effetto che ,reso proprio popolare<br />

dai solchi di Comes Alive , accoppiando la<br />

voce al suono della chitarra tramite una<br />

particolare circuitazione ,da l’impressione<br />

che lo strumento “prenda la parola” in<br />

relazione al movimento della bocca intorno<br />

ad un tubicino posto di fianco al microfono<br />

e collegato al “talk box” .Siamo già caldi e<br />

Frampton percepisce che tutti noi pendiamo<br />

dai suoi polpastrelli cosicchè affonda<br />

ben bene le dita sulle tastiere delle diverse<br />

chitarre che alterna in oltre due ore e<br />

mezzo di esibizione .<strong>Con</strong> lui si diverte e si<br />

dimena anche Stanley Sheldon, bassista di<br />

grande levatura e rinomato session man<br />

,che fu della partita in Comes Alive ma<br />

anche partecipe di altri successivi lavori e<br />

tour di Frampton . Peter è ironico e<br />

riscontra le battute che <strong>il</strong> pubblico gli indirizza<br />

in vari momenti dello spettacolo,<br />

come quando presentando <strong>il</strong> suo ultimo<br />

<strong>disco</strong>, Thank you Mr.Church<strong>il</strong> , mostra la<br />

copertina della versione in vin<strong>il</strong>e e a qualcuno<br />

che gli urla di lanciarla lui ,prontamente,<br />

risponde che ,intendendo che <strong>il</strong> <strong>disco</strong> è autobiografico<br />

<strong>ed</strong> aggiunge che è l’unica copia<br />

che possi<strong>ed</strong>e e con quella deve reclamizzare<br />

<strong>il</strong> <strong>disco</strong> per <strong>il</strong> resto del tour ….quindi<br />

non può disfarsene perché se non ci<br />

pensa lui alla promozione …e si lascia<br />

scappare un pesante giudizio verso le<br />

grandi multinazionali della musica : Aggiunge che<br />

presto lo riv<strong>ed</strong>remo ,forse a novembre, per<br />

<strong>il</strong> tour dei 35 anni della pubblicazione di<br />

Comes Alive con uno show di tre ore che<br />

riproporrà l’intera scaletta del <strong>disco</strong> e altri<br />

successi della sua carriera . Lo spettacolo<br />

prosegue saltando da brani tratti dall’ultimo<br />

<strong>disco</strong> alla granitica cover in versione strumentale<br />

dei Soundgarden ,Black Hole Sun ,<br />

tornando al suo repertorio degli anni settanta<br />

che risulta più noto e di maggior coinvolgimento<br />

per l’audience. Alle 23,40 dopo<br />

l’esecuzione di un solo bis e una scaletta<br />

complessiva di 16 brani lo show termina ,<strong>il</strong><br />

pubblico è tutto in pi<strong>ed</strong>i e in tripudio …si<br />

tenta di ottenere un nuovo ritorno del grup-<br />

po in scena ma la<br />

band si è già spesa<br />

e starà ormai pensando<br />

ad appetitosi<br />

manicaretti da gustare<br />

in qualche trattoria<br />

della Città<br />

Eterna; la sala si <strong>il</strong>lumina<br />

e <strong>il</strong> pubblico<br />

defluisce lentamente<br />

all’esterno ;percepisco<br />

,con le orecchie<br />

ancora ronzanti, i<br />

commenti positivi di<br />

alcuni che mi passano<br />

di fianco e tra me<br />

ne concordo i giudizi<br />

. Certo i capelli biondi<br />

al vento sono<br />

andati….. con <strong>il</strong> vento, e la fisicità del personaggio<br />

è consegnata all’album dei ricordi<br />

che in tante foto scandisce <strong>il</strong> pugno di<br />

anni d’oro di Frampton ; noi questa sera<br />

ci siamo però goduti l’essenza di quel<br />

ragazzo del ’76 che con la sua testa<br />

all’indietro e gli occhi chiusi , le mani intente<br />

a “strizzar” le corde della sua chitarra<br />

preferita ,una Gibson Les Paul nera dotata<br />

di tre magneti ,ci ha sbattuto in faccia <strong>il</strong><br />

suo genuino divertimento a 60 anni e<br />

ammaliato con <strong>il</strong> suo piacevole repertorio<br />

ricamato da una grande chitarra!<br />

C.C. © giugno 2011

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