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12 gruppo culturale VIAGGIO A VIENNA DAL 4 AL 6 SETTEMBRE 2009 Tema: “Il Principe Eugenio” È intenzione del Gruppo Culturale organizzare un viaggio a Vienna avente come tema specifico il Principe Eugenio. venerdì 4 alle ore 7:00 partiremo da Trieste con bus GT; dopo Grinzing, con vista panoramica dalla Collina di Leopoldo, faremo un giro del Ring con il bus e a fine giornata ci ritireremo in albergo per la cena ed il pernottamento. SABATO 5 alle ore 9:00 circa partiremo per Hofburg per visitare il Castello; pranzeremo al Prater; nel pomeriggio visiteremo il Belvedere, poi faremo una camminata per la Kärtner Strasse, Santo Stefano, Graben, Hofburg, Palais Pallavicini; ceneremo alla Augustinerkeller. DOMENICA 6 alle ore 8:30 caffè (per chi vuole da Demel, famosa pasticceria) e visita alla Cripta dei Cappuccini; subito dopo partiremo per Trieste. Il programma è stato fatto con logica storica iniziando con la visione dei campi di battaglia e della città di Vienna, proseguendo con i suoi Castelli ed i divertimenti dei viennesi e terminando con il luogo di eterno riposo degli Asburgo. Anche i luoghi dove si mangia nella seconda giornata sono tipicamente viennesi. Questo è il programma di massima che portiamo all’attenzione dei nostri soci. A breve avremo un programma più dettagliato e inizieremo le iscrizioni. La prima settimana sarà riservata alle iscrizioni dei soci di diritto, poi le iscrizioni saranno aperte anche ai soci aggregati. Il tour sarà guidato dal dott. Ervino Curtis. Vienna - Belvedere Superiore, residenza estiva del principe Eugenio.
13 gruppo culturale BASILICA DI SAN SILVESTRO - CRISTO SALVATORE Nel campo della proposta verso la cultura cittadina, il Gruppo Culturale ha riproposto - dopo anni - gli incontri con le comunità religiose. Il primo incontro si è svolto nella Basilica di San Silvestro venerdì 13 febbraio. Alla Chiesa di San Silvestro (accanto a Santa Maria Maggiore) per la visita guidata c’era ad accoglierci il Pastore Michel Charbonnier che ringraziamo per la cortesia e la disponibilità nei nostri confronti. Il sagrato della chiesa si trova vicino all’entrata dei sotterranei dei Gesuiti, sotterranei che abbiamo visitato lo scorso anno. Ci ha introdotti in questa visita il cav. uff. dott. Ervino Curtis. Attualmente la chiesa è sede della Comunità evangelica di confessione elvetica e della Chiesa Valdese. La chiesa del XII secolo, una delle più antiche di Trieste, per un breve periodo anche cattedrale, fu venduta nel 1785 alla comunità elvetica, presente a Trieste dal 1751, i cui primi membri esercitavano il mestiere di caffettieri e pasticcieri. La comunità valdese è presente a Trieste dal 1920. I Valdesi sono presenti in Italia sin dal Medioevo, ma solo a metà del XIX secolo hanno qui ottenuto un editto di tolleranza, e solo da quel momento hanno potuto esprimere la loro fede senza incorrere in repressioni, diffondendosi poi nel resto dell’Italia e in Sud America (zona del Rio della Plata) con l’emigrazione. La comunità evangelica di confessione elvetica si costituisce a Trieste nel 1782 a opera di un gruppo di immigrati svizzeri, dopo l’emanazione dell’Editto di Tolleranza del 1781 da parte del governo austriaco e segna profondamente la vita e la storia di Trieste. Tra la Comunità evangelica di Confessione Elvetica e la Chiesa Valdese di Trieste, in seguito ad una convenzione del 1926, vi è oggi una piena unità di azione. In occasione della visita, abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima la mostra “Giovanni Calvino: un progetto di società”, una mostra itinerante allestita in occasione del quinto centenario della nascita di Giovanni Calvino, il riformatore di Ginevra, che ha dato alla città la sua impronta fra il 1540 e il 1560. La Chiesa Elvetica e Valdese di Trieste ha voluto riproporre il suo pensiero, per riscoprire la sua valenza culturale e teologica per i nostri giorni. La mostra è stata allestita il 17 febbraio che è la festa di tutti i protestanti italiani ed è per loro un’occasione per riflettere sul tema della libertà, un dono prezioso che non bisogna mai dare per scontato. Alla fine del 1700 giunsero a Trieste molte altre comunità religiose con relativo afflusso di popolazione dovuto allo sviluppo del nostro porto. Fondamentale per il porto di Trieste fu l’attività e la lungimiranza dell’Imperatrice Maria Teresa d’Asburgo. Nel 1749 promulgò l’Editto di Tolleranza che concedeva sia la libertà religiosa che il possesso di beni. Nel 1781, più incisivamente, suo figlio, l’Imperatore Giuseppe II, emanò la più completa Patente di Tolleranza, in particolare sulla libertà religiosa. L’effetto di questi atti, assieme alle enormi possibilità di sviluppo economico della Trieste settecentesca, attirarono moltissime comunità straniere, con usi e religioni diverse. Il percorso che il Gruppo Culturale ha iniziato a febbraio, ci porterà a visitare le più importanti comunità religiose attualmente presenti a Trieste. I soci troveranno scritti gli appuntamenti nella bacheca della Sede, vicino al bar. I partecipanti alla visita alla Basilica di San Silvestro.
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