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14<br />
Al lupo, al lupo!<br />
Quante volte ci è capitato, mentre stavamo parlando -<br />
male? - di una persona, di vedercela improvvisamente<br />
davanti! Ovviamente siamo ammutoliti, forse anche,<br />
giustamente, arrossiti. E abbiamo pensato: “Lupus<br />
in fabula!”, o qualcosa di simile. Probabilmente non<br />
ci siamo chiesti perché ci sia venuto in mente il lupo,<br />
che cosa c’entri il lupo. C’entra, c’entra. Perché si<br />
pensava, una volta, che l’apparizione improvvisa di<br />
un lupo facesse ammutolire gli astanti. Perché il lupo<br />
ha sempre avuto fama di cattivo, feroce, vorace. Jack<br />
London, in Zanna Bianca, descrive molto bene la naturale<br />
ferocia, fin da cucciolo, di questo animale:<br />
Era un lupetto feroce e uguali erano i suoi fratelli e sorelle.<br />
C’era da aspettarselo: era un animale carnivoro e discendeva<br />
da una razza di uccisori e di mangiatori di carne. Suo<br />
padre e sua madre vivevano unicamente di carne...<br />
Niente di strano che sia diventato protagonista di innumerevoli<br />
storie, fin dalla notte dei tempi, quando<br />
immense foreste si stendevano sul continente e i lupi<br />
imperversavano. In queste storie, oltre alla ferocia e<br />
alla fame perenne, al lupo vengono attribuiti molti<br />
vizi umani, <strong>com</strong>e malvagità, malizia, slealtà, rapacità,<br />
rabbiosa prepotenza, oltre che un aspro e tenace<br />
amore per la libertà. Il primo autore di favole di cui<br />
conosciamo il nome fu il greco Esopo, imitato poi<br />
dal latino Fedro (I sec. a.C.), la cui favola più nota<br />
è proprio quella de “Il lupo e l’agnello”, in cui un<br />
lupo, famelico <strong>com</strong>e tutti i lupi, ma in più strafottente,<br />
non solo non si accontenta di sbranare e divorare<br />
un innocente agnello, ma ha la faccia tosta di accampare<br />
delle ragioni incredibili per giustificare la sua<br />
azione malvagia. Vale la pena di leggere la favola che,<br />
liberamente tradotta, suona press’a poco così:<br />
Un lupo ed un agnello si erano recati, spinti dalla sete,<br />
allo stesso ruscello; più in alto stava il lupo, molto più in<br />
basso l’agnello; pasto eccellente per quello scannatore vorace.<br />
“Perché mi hai intorbidato l’acqua mentre bevevo?”.<br />
Il lanuto, timoroso: “Come posso fare quello che dici, se<br />
l’acqua scorre da te a me?”. Respinto dall’evidente verità,<br />
replicò: “Sei mesi fa hai detto male di me”. “Ma, non ero<br />
ancora nato!”. “Per Ercole, tuo padre parlò male di me!”.<br />
Quindi lo afferrò e lo sbranò, ingiustamente”. Questa favola<br />
è stata scritta per quegli uomini che con ragioni inesistenti<br />
opprimono gli innocenti.<br />
E così via, narrando, potremmo citare un’infinità di<br />
altre storie, più o meno recenti, alcune delle quali,<br />
purtroppo, sempre drammaticamente attuali, <strong>com</strong>e<br />
“Cappuccetto Rosso”, in cui, ai vizi umani capitali<br />
già accennati, si devono aggiungere pedofilia e stupro;<br />
ma pensiamo che gli elenchi siano sempre noiosi.<br />
Oltre che nelle storie, il lupo è anche al centro di<br />
molti modi di dire, quasi sempre <strong>com</strong>e rappresentante<br />
di tutte le qualità negative cui si è già accennato.<br />
E allora abbiamo mangiare <strong>com</strong>e un lupo, riferito alla<br />
voracità; in bocca al lupo! - crepi il lupo, augurio e<br />
relativa risposta di chi deve affrontare una prova difficile,<br />
difficile <strong>com</strong>e confrontarsi con un lupo; il lupo