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IMPIANTI<br />
ARCHITETTURA<br />
per comunicare o far comprendere<br />
il significato storico-artistico di un<br />
monumento, contribuendo alla<br />
divulgazione dei suoi valori semantici.<br />
La qualità e la percezione dello<br />
spazio architettonico sono caratterizzate<br />
dalla luce come materiale<br />
fisico dell’architettura stessa, che<br />
rende visibile e percepibile al nostro<br />
occhio lo spazio che ci circonda<br />
e gli oggetti con cui entriamo in<br />
relazione. Progettare la luce significa<br />
abbracciare la realtà multidimensionale<br />
dell’architettura e non<br />
solo la sua dimensione visiva, determinando<br />
così un arricchimento<br />
di tutta l’esperienza percettiva.<br />
Illuminare non significa solo fornire<br />
la giusta quantità di luce; attraverso<br />
le sorgenti luminose e gli<br />
apparecchi di illuminazione si ha<br />
la possibilità di controllare e modificare<br />
la luce stessa e rendere così<br />
visibili gli elementi architettonici,<br />
interpretandoli. La progettazione dell’illuminazione<br />
non è, quindi, solo l’applicazione<br />
di una serie di parametri prestabiliti,<br />
ma una scienza basata sull’intuizione e<br />
sulla riflessione che, attraverso la conoscenza<br />
delle tecnologie e delle tecniche di<br />
illuminazione, interpreta lo spazio architettonico.<br />
Attraverso la luce si possono<br />
“modificare” le volumetrie. Anche ombre<br />
e oscurità sono componenti della luce, attraverso<br />
le quali è possibile percepire la<br />
tridimensionalità degli oggetti e conferire<br />
particolari suggestioni.<br />
Pagina a fianco:<br />
Analisi preliminare dei luoghi:<br />
luce naturale e artificiale<br />
L’osservazione dei luoghi e dei manufatti<br />
è propedeutica all’impostazione progettuale;<br />
la luce naturale, per la sua variabilità<br />
di intensità e colore, sottolinea l’architettura<br />
e lo spazio architettonico, la materia<br />
plastica, la trama delle superfici, la gerarchia<br />
delle parti. Le opere figurative, gli<br />
affreschi, i dipinti, i mosaici, possiedono<br />
una propria luce, un proprio contrasto luce-ombra.<br />
Occorre valutare con attenzione<br />
le differenze tra luce naturale e luce artificiale:<br />
nell’illuminazione<br />
degli spazi confinati<br />
non bisogna escludere la<br />
possibilità di utilizzarle<br />
entrambe. La luce artificiale<br />
può integrare o bilanciare<br />
la luce naturale<br />
per assicurare il costante<br />
rispetto nel tempo dei requisiti<br />
di progetto, attraverso<br />
il controllo dei valori<br />
delle grandezze fotometriche<br />
di progetto, al<br />
fine di mantenere le condizioni<br />
ottimali della visione.<br />
L’analisi dell’oggetto dell’intervento<br />
rappresenta<br />
il primo passo indispensabile<br />
nell’approccio progettuale,<br />
senza il quale<br />
non è possibile conseguire<br />
quella qualità progettuale<br />
oggi spesso negata<br />
• Le mura romane nell’area del Tempio di Giove<br />
Anxur a Terracina (LT); Operazioni di<br />
regolazione ed allineamento dei sistemi a luce<br />
tracciante con lente biconvessa<br />
In questa pagina, dall’alto:<br />
• Chiostro di Michelangelo, Terme di Diocleziano,<br />
Museo Nazionale Romano; Montaggio dei<br />
proiettori sottogronda<br />
• Palazzo Massimo alle Terme, Museo Nazionale<br />
Romano; Montaggio dei binari elettrificati nelle<br />
Gallerie al piano terra<br />
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