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RESTAURO<br />
Pagina a fianco, dall’alto:<br />
• Veduta parziale del prospetto principale e del<br />
nuovo lanternino: un restauro realizzato nel<br />
rispetto delle diverse fasi costruttive ed un<br />
recupero del ruolo emergente della chiesa nel<br />
contesto urbano (consulente per lo studio ed il<br />
restauro della facciata Maria Grazia Chilosi<br />
C.B.C.Roma)<br />
• Alcune fasi del montaggio della struttura<br />
metallica della tribuna e del lanternino.<br />
• Passerella per opere di manutenzione,<br />
monitoraggio e visita<br />
In questa pagina, da sinistra:<br />
• Sezione trasversale di progetto<br />
• Simulazione dell’illuminazione della volta con<br />
l’inserimento del nuovo tessuto metallico<br />
sarà canalizzata sotto il pavimento e gli<br />
impianti di illuminazione, diffusione sonora<br />
e proiezione saranno posti al di sopra<br />
dell’estradosso della volta.<br />
La richiesta di circa 600 sedute (fisse per ragioni<br />
di sicurezza come richiesto dalla normativa<br />
vigente) destava particolare preoccupazione<br />
in quanto avrebbero compromesso<br />
l’immagine dello spazio originario: a<br />
tal fine l’architetto Gianni Testa, consulente<br />
nell’ambito del progetto delle nuove<br />
strutture di coperture, ha elaborato un’ipotesi<br />
di allestimento interno che prevede circa<br />
400 sedute che possono occultarsi sotto<br />
il pavimento. Tale ipotesi potrebbe assicurare<br />
la possibilità di piani inclinati per una<br />
migliore visibilità, e una flessibilità del numero<br />
delle sedute sulla base delle potenziali<br />
richieste dei diversi eventi.<br />
Al disopra dell’estradosso delle “volte”, sia<br />
della navata e del presbiterio che del tamburo,<br />
è stata prevista la collocazione della<br />
quasi totalità degli impianti, con un sistema<br />
di passerelle metalliche (poste anch’esse<br />
al di sopra dell’estradosso delle volte per<br />
consentire l’accesso ai tecnici incaricati<br />
della manutenzione) che potranno offrire,<br />
in aggiunta, la possibilità di una vista<br />
privilegiata dall’alto del monumento.<br />
L’area optata per una soluzione moderna<br />
di reintegrazione ha, in sostanza, favorito<br />
anche la sistemazione degli impianti in un<br />
modo pienamente rispondente alle necessità<br />
e realmente rispettoso dell’antica consistenza<br />
del monumento.<br />
I lavori, avviati nel dicembre del 2004 e<br />
ultimati tre anni più tardi, sono consistiti<br />
principalmente nella posa in opera, entro<br />
la navata principale, di strutture reticolari<br />
metalliche complete di falde di copertura<br />
e dotate di passerelle tecniche per la verifica,<br />
la manutenzione e il monitoraggio; in<br />
corrispondenza dell’endo-nartece, nella<br />
creazione di un solaio per l’unità di trattamento<br />
aria e per la dotazione impiantistica;<br />
nelle sei cappelle laterali, nella realizzazione<br />
dei tetti (escluso il manto di copertura)<br />
e nel recupero delle aperture ellissoidali,<br />
tamponate nel dopoguerra; in facciata,<br />
nel restauro e nel rifacimento dell’oculo<br />
centrale e del timpano; in corrispondenza<br />
della tribuna e del lanternino, nella<br />
posa in opera di strutture reticolari metalliche,<br />
complete di falde di copertura.<br />
I lavori attualmente sono sospesi per<br />
mancanza di fondi e l’interruzione forzata<br />
di questo cantiere, con lo smontaggio dell’imponente<br />
ponteggio, non ha permesso<br />
di portare a termine tutta una serie di fondamentali<br />
interventi di restauro (intonaci<br />
delle murature ricostruite, pitturazione<br />
della lamiera grecata e della struttura metallica,<br />
trattamento della zona ruderizzata,<br />
controsoffitto in tessuto metallico, l’illuminazione)<br />
il che pregiudica, fra l’altro,<br />
una corretta lettura dell’intervento.<br />
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