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INDUSTRIAL DESIGN
1. MY Ferretti 592 – Cantiere Ferretti Yacht
(Ferretti Group) Design sovr.ed int.: Zuccon
International Project srl
2. Benetti 85 – Cantieri Benetti (Gruppo
Azimut/Benetti) Design: S.Righini, F.Zuretti, Benetti
3. Long Range 23 – Cantiere Mochi Craft 2008
(Ferretti Group) Design sovr.ed int: Zuccon
International Project srl
4. Maestro 65 – Cantieri Apreamare (Ferretti
Group) Design sovr.ed int.: Zuccon International
Project srl
Difatti è il concetto di lusso che sicuramente
muta nell’evoluzione di una società, il
prodotto, che a volte incarna apparentemente
l’archetipo del superfluo, è probabilmente
solo in termini evolutivi disallineato
con la cultura del tempo e rappresenta uno
standard di qualità cui nel tempo altri prodotti
probabilmente tenderanno a relazionarsi
per una strategia d’innovazione.
Alla luce di queste considerazioni, si può
leggere più in profondità l’affermarsi di
nuovi scenari dove emergono, nella produzione
di nuove tipologie d’imbarcazioni
a motore (da diporto), nuove interpretazioni
del lusso inteso, nel caso specifico,
come la definizione di un comfort che
sottende ad un atteggiamento culturale in
trasformazione, più incline a coniugare le
tendenze consolidate con nuove ipotesi
che propongono una maggiore vivibilità e
sostenibilità del prodotto, facendo di questo
un valore aggiunto.
Il fenomeno si è manifestato con il ritorno
sulla scena negli ultimi anni d’imbarcazioni
a motore con scafi e sovrastrutture non
più esclusivamente superfilanti a favore di
tipologie con scafi più lenti (anche dislocanti
o semidislocanti) o comunque dalle
superfici sovrastrutturali meno tese, rappresentando
così il segnale di una rivoluzione
(se vogliamo culturale) in atto a favore
di un mezzo nautico a motore orientato
ad una differente vivibilità del mare.
In questa scia si comprende più facilmente
l’attuale evoluzione del fenomeno che
al salone di Genova del 2008, si è manifestato
con la presentazione del nuovo Long
Range 23 della Mochi Craft, cantiere del
Gruppo Ferretti, imbarcazione a motore
di circa 23 metri concepita con l’obiettivo
di limitare al massimo l’impatto in termini
ambientali; l’imbarcazione è pensata
per i lunghi tragitti e propone diversi interventi
a basso impatto ambientale, come
il sistema di propulsione ibrido “Zero
Emission Mode” che permette all’imbarcazione
di navigare anche ad emissioni zero
abbinando in maniera diversa il funzionamento
di motore diesel, motore elettrico,
invertitore, batterie e generatore.
A questa caratteristica si aggiunge l’adozione
di una nuova carena trans-planante
(esclusiva FER.WEY) che permette un’efficienza
idrodinamica superiore per la forma
della parte immersa dello scafo che
evita il tipico appoppamento all’aumentare
della velocità, riducendo anche il rollio
delle imbarcazioni dislocanti e migliorando
fino al 50% la stabilità statica di
forma. Queste caratteristiche hanno permesso
all’imbarcazione di ottenere dal RI-
NA la severissima certificazione “Green
Star Clean Energy e Clean Propulsion”.
L’imbarcazione nella sua configurazione
associa le caratteristiche ecosostenibili a
scelte formali originali e soluzioni funzionali
che esaltano la vivibilità degli spazi e
il rapporto con il contesto ambientale, come
le nuove zone esterne attrezzate e le
ampie vetrature.
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