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Tora Kan Dojo Anno 17° n. <strong>48</strong><br />
Le mie considerazioni si possono riassumere in questo<br />
paradigma:<br />
1. Un sacerdote conosce le pratiche cerimoniali per<br />
uno scopo che possiamo chiamare fusione con pura<br />
coscienza.<br />
2. Il sacerdote è affrontato da un uomo crudele che<br />
pensa di fargli del male e derubarlo.<br />
3. Sapendo di trovarsi in cattive acque, il sacerdote<br />
piega la sua mano ed esegue le pratiche cerimoniali,<br />
così come gli è stato insegnato di fare in tempi come<br />
questi.<br />
4. La situazione supera l’immaginazione del bandito,<br />
che desidera solo fuggire dalla maledizione o peggio<br />
– il bandito inizia a riflettere.<br />
5. Il sacerdote, forse inconsapevolmente, ha appena<br />
difeso se stesso grazie alle pratiche cerimoniali.<br />
I Secoli Passano…<br />
… e le pratiche cerimoniali vengono ancora insegnate,<br />
e infatti, si sono aggiunte altre culture che hanno<br />
un’eredità di altre pratiche cerimoniali benché siano<br />
volte allo stesso scopo.<br />
Ci si abitua a queste pratiche, e forse la paura che incutono<br />
tra gli uomini malvagi diminuisce. Forse un<br />
bandito, un alcolizzato o uno psicotico, sarebbe riuscito<br />
anche ad uccidere un sacerdote malgrado il mojo<br />
che gli stava praticando. E forse, non accade nulla<br />
di male al bandito - non scompare con un battito di<br />
mani rimbombante, non si trasforma in uno sciacallo.<br />
Il cattivo successivo e l’altro dopo di lui, si espongono<br />
a rischi spirituali maggiori e ora il mojo non funziona<br />
più, non protegge come dovrebbe. E che cosa<br />
avverrebbe se durante un assalto, il Mudra, il Chi o il<br />
Kundalini rendessero il sacerdote in grado di combattere<br />
fisicamente e di sottomettere l’ipotetico assalitore?<br />
Che cosa accadrebbe se le sue mani fossero in<br />
posizione per respingere il colpo alla testa o il calcio<br />
all’inguine? Che cosa accadrebbe se le sue mani fossero<br />
addestrate ad afferrare e a gettare l’assalitore a<br />
terra? Non è forse vero che la pratica cerimoniale assume<br />
un significato di…difesa personale?<br />
E Altri Secoli Trascorrono…<br />
Queste pratiche, questi Kata, divennero solo un programma<br />
di… difesa personale. Dopotutto, non è sempre<br />
stato così?<br />
La musica è composta da suoni e silenzi strategicamente<br />
alternati - sostanza e inutilità. Quando vediamo<br />
la foglia dell’albero è a causa della sua realtà e sostanza<br />
di foglia o dell’inutilità dello spazio vuoto intorno<br />
a lei?<br />
Che cos’è allora la realtà del Karate-Dō?<br />
Che Cosa Se….?<br />
Ora quindi, rifletto sull’esperienza avuta, su ciò che<br />
ho imparato, su ciò che ho visto con i miei occhi…<br />
Credo che un elemento molto importante del Karate-<br />
Dō, così come risulta dai nostri Kata, sia il fatto che è<br />
utilizzato come mezzo per modificare il nostro angolo<br />
spirituale di volo, che si concretizza nella nostra<br />
vita come uno stato di grazia o stato di elevata consapevolezza.<br />
Penso che l’origine dei Kata sia da attribuire<br />
alle antiche danze cerimoniali dell’India e alle<br />
pranyana e asanas (posizioni del corpo associate alla<br />
pratica dello Yoga). Molti elementi di una tale pratica,<br />
il mudra, il mantra, la mandala, si crede che siano<br />
giunti da nord attraverso il Tibet e in Cina e infine<br />
nelle isole Ryu Kyu e nel Giappone e nei nostri dojo<br />
in America, Europa e Africa. Appena si svilupparono<br />
e si diffusero, nelle basi del nostro Kata rimasero<br />
conservate solo piccole parti dell’antico modo di raggiungere<br />
l’illuminazione. Credo che tali archetipi di<br />
Kata, attraverso il sistematico uso della voce, della<br />
postura, del mudra e della visualizzazione, praticate<br />
all’interno della mandala possono cambiare la biologia<br />
del nostro cervello, la visione di ciò che riteniamo<br />
reale e la nostra separazione a priori dalle cose divine.<br />
Non potrebbe quindi il Kata, e di conseguenza, il Karate-Dō,<br />
essere un concetto sistematico per raggiungere<br />
… la spiritualità…? O è solo un paradigma della<br />
difesa personale e della strategia marziale? Suppongo<br />
che si potrebbe dimostrare come l’evoluzione dall’età<br />
della pietra alle testate nucleari, sia stata la stessa<br />
dell’evoluzione dall’antica danza cerimoniale e dalle<br />
pratiche Yoga dell’India al Te del 19° secolo ad <strong>Okinawa</strong>.<br />
È la tua mente, il tuo corpo, il tuo spirito… devi scegliere<br />
per te stesso.<br />
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