Scarica l'intera rivista in formato pdf - Aeronautica Militare Italiana
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☛ Una lezione <strong>in</strong> breve di CRM, ORM e puntuale Decision Mak<strong>in</strong>g<br />
Incidenti e Inconvenienti di Volo<br />
30<br />
Le nostre missioni precedenti<br />
erano andate abbastanza bene e<br />
avevamo sviluppato ormai una<br />
fiducia reciproca tra di noi conv<strong>in</strong>ti<br />
delle capacità e delle competenze<br />
di ognuno.<br />
Infatti avevamo recentemente<br />
affrontato una procedura non usuale,<br />
anche un poʼ rischiosa, senza<br />
nessun <strong>in</strong>toppo e ci sentivamo<br />
molto a nostro agio con le nostre<br />
abilità collettive.<br />
Quella notte quasi improvvisamente<br />
apparve sul nostro radar la<br />
traccia di un temporale, ma eravamo<br />
sereni che il nostro navigatore<br />
avrebbe fatto del suo meglio per<br />
evitarlo e tenerci fuori e al sicuro.<br />
Sembrava che tutto andasse<br />
per il meglio, eravamo sul vettore<br />
che aveva suggerito il navigatore e<br />
le cellule temporalesche erano<br />
ormai a circa 25-30 NM da noi<br />
quando com<strong>in</strong>ciarono ad apparire i<br />
classici segnali di un fulm<strong>in</strong>e.<br />
Notai prima di tutto “il fuoco di<br />
S. Elmo (2) ” venire giù dal parabrezza<br />
e solo pochi secondi dopo, un<br />
bagliore accecante e un rumore<br />
assordante. Era lʼ<strong>in</strong>izio di una notte<br />
molto lunga.<br />
Dopo un paio di secondi di<br />
silenzio, facemmo un controllo<br />
degli eventuali danni subiti dal velivolo<br />
e da noi dellʼequipaggio.<br />
Tutti stavamo bene anche se<br />
ovviamente un poʼ scossi dallʼaccaduto.<br />
Eravamo un equipaggio preparato<br />
e coscienzioso e eravamo<br />
appena stati colpiti da un fulm<strong>in</strong>e.<br />
Non cʼerano segni evidenti di<br />
danni al velivolo né ai sistemi di<br />
bordo, che sembravano <strong>in</strong>tatti, e lo<br />
potemmo verificare subito appena<br />
usciti dalle condizioni di IMC <strong>in</strong> cui<br />
eravamo, con un orizzonte f<strong>in</strong>almente<br />
dist<strong>in</strong>to e visibile.<br />
Fu <strong>in</strong> questo istante che lʼequipaggio<br />
si compattò e anche se<br />
nessuno disse <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i esatti<br />
cosa fare si com<strong>in</strong>ciò a fare un<br />
analisi del rischio.<br />
Aviano era lʼaeroporto più vic<strong>in</strong>o<br />
ma quellʼora della notte la base era<br />
chiusa.<br />
Avevamo il tempo (crew rest) e<br />
il carburante per cont<strong>in</strong>uare verso<br />
Ramste<strong>in</strong>.<br />
Dopo una breve discussione tra<br />
noi, nonostante le <strong>in</strong>certe condizioni<br />
del velivolo e lʼadrenal<strong>in</strong>a che<br />
ancora ci avvolgeva,<br />
decidemmo<br />
di coord<strong>in</strong>are<br />
unʼapertura dellʼaeroporto<br />
di<br />
Aviano fuori dellʼorario<br />
di servizio<br />
e dopo circa<br />
unʼora di coord<strong>in</strong>amenti<br />
riuscimmo<br />
ad avere un<br />
controllore <strong>in</strong> torre<br />
e ad atterrare<br />
<strong>in</strong> sicurezza.<br />
Facemmo immediatamente<br />
unʼispezione esterna<br />
del velivolo e notammo che non<br />
aveva riportato nessun danno e<br />
qu<strong>in</strong>di capimmo che molto probabilmente<br />
non eravamo stati colpiti<br />
dal fulm<strong>in</strong>e. Probabilmente era<br />
stata solo una scarica statica proveniente<br />
dal velivolo per cui decidemmo<br />
di rientrare a casa il giorno<br />
dopo.<br />
Io ero un giovane co-pilota e<br />
nonostante avessi compilato molte<br />
volte la matrice di rischio ricordo<br />
lʼevento di quella notte e il modo <strong>in</strong><br />
cui lo avevamo affrontato come<br />
equipaggio. Capii realmente che<br />
cosa era la gestione del rischio.<br />
Identificammo i pericoli: le condizioni<br />
potenziali del nostro velivolo,<br />
(2) Il fuoco di SantʼElmo è una scarica elettromagnetica lum<strong>in</strong>escente, spesso “stazionante” su oggetti<br />
appuntiti, provocata dalla ionizzazione dellʼaria durante un temporale.<br />
Fu <strong>in</strong> questo istante<br />
che l’equipaggio si<br />
compattò e anche se<br />
nessuno disse<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i esatti<br />
cosa fare si com<strong>in</strong>ciò<br />
a fare un analisi<br />
del rischio<br />
la fatica dovuta al fatto che eravamo<br />
prossimi alla scadenza del<br />
crew rest, lo stato mentale di ognuno<br />
di noi. Facemmo una valutazione<br />
sulle possibili cose da fare e<br />
lʼimpatto che ognuna di esse poteva<br />
avere.<br />
Benché quella notte ad Aviano<br />
svegliammo un poʼ di gente che<br />
magari già era a letto, sapevamo<br />
che cont<strong>in</strong>uando con il nostro volo<br />
avremmo tenuto <strong>in</strong> volo un equipaggio<br />
stanco per altre 2 ore e ciò<br />
avrebbe potuto causare problemi<br />
ben più gravi sia<br />
a livello meccanico,<br />
visto che<br />
non conoscevamo<br />
le condizioni<br />
reali <strong>in</strong> cui era il<br />
nostro velivolo,<br />
sia a livello dellʼequipaggio.<br />
Riflettendo<br />
su quella notte<br />
e su tutto quello<br />
che era accaduto,<br />
ho capito<br />
quanto è importante<br />
il ruolo che gioca il CRM ogni<br />
giorno e il suo effetto positivo,<br />
anche se raramente ci può portare<br />
a desiderare fortemente di volare<br />
con persone diverse dal solito.<br />
Noi abbiamo volato <strong>in</strong>sieme per<br />
un periodo abbastanza lungo e<br />
volato la stessa rotta per 3 volte<br />
alla settimana e la cosa era diventata<br />
abbastanza consuetud<strong>in</strong>aria e<br />
di rout<strong>in</strong>e ma Murphy riesce a far<br />
diventare anche la rout<strong>in</strong>e emozionante<br />
e un equipaggio compiacente<br />
e sicuro di se può velocemente<br />
essere sopraffatto da quello che <strong>in</strong><br />
altre occasioni sarebbe una situazione<br />
facile da gestire.<br />
Allʼ<strong>in</strong>izio della giornata, il<br />
comandante del velivolo era sicuro<br />
che saremmo potuti tornare a<br />
casa, anche se a limite del crew<br />
rest e a notte <strong>in</strong>oltrata.<br />
La forte personalità aveva prevalso<br />
e tutto lʼequipaggio alla f<strong>in</strong>e<br />
aveva accettato la sua decisione<br />
senza grossi problemi.<br />
Tra di noi raramente cʼerano<br />
state grosse divergenze di op<strong>in</strong>ione,<br />
venute chiaramente alla luce,<br />
con le decisioni che prendeva il<br />
comandante.<br />
Abbiamo creduto pienamente<br />
anche nel suo operato quando si è<br />
preso la responsabilità di tenerci<br />
lontano da spazi aerei proibiti e<br />
lontano dalle cellule temporalesche<br />
<strong>in</strong> cui ci siamo imbattuti.<br />
Non cʼè dubbio: è molto importante<br />
avere fiducia negli altri quando<br />
si è parte <strong>in</strong>tegrante di un equipaggio<br />
di volo multiplo, anche se<br />
fiducia significa affidarsi alle proprie<br />
conoscenze e capacità per tenerci<br />
lontano da situazioni pericolose.<br />
Comunque alla f<strong>in</strong>e della nottata<br />
eravamo certi di aver portato il<br />
velivolo a terra <strong>in</strong> sicurezza e che<br />
era stata una missione positiva per<br />
tanti aspetti.<br />
Penso ci siano<br />
numerose<br />
lesson learned<br />
importanti e da<br />
applicare anche<br />
<strong>in</strong> futuro.<br />
Quando si<br />
opera con un<br />
“hard crew” è<br />
difficile capire le<br />
d<strong>in</strong>amiche degli<br />
<strong>in</strong>dividui, capitalizzare<br />
le forze e<br />
usare concetti quali il supporto<br />
reciproco <strong>in</strong> caso ce ne sia bisogno.<br />
Nello stesso modo è importante<br />
identificare potenziali cattive<br />
Alla f<strong>in</strong>e della<br />
nottata eravamo<br />
certi di aver portato<br />
il velivolo a terra<br />
<strong>in</strong> sicurezza e che<br />
era stata una<br />
missione positiva<br />
per tanti aspetti<br />
Foto di Paolo Mannucci<br />
abitud<strong>in</strong>i e/o atteggiamenti <strong>in</strong>adeguati<br />
e cercare di cambiarle direttamente<br />
prima che possano diventare<br />
pericolose o pesare sulle performance<br />
di tutto<br />
l ʼ e q u i p a g g i o .<br />
Inf<strong>in</strong>e quando<br />
Marphy decise<br />
di unirsi a noi,<br />
anche se <strong>in</strong> condizioni<br />
critiche,<br />
abbiamo fatto<br />
una giusta valutazione<br />
del rischio<br />
e preso<br />
decisioni che<br />
alla f<strong>in</strong>e ci hanno<br />
consentito di<br />
atterrare <strong>in</strong> sicurezza, riposare e<br />
cont<strong>in</strong>uare la missione il giorno<br />
dopo con il cielo sereno, e lʼequipaggio<br />
riposato.<br />
❏<br />
Incidenti e Inconvenienti di Volo<br />
31<br />
Sicurezza del Volo n. 271/2009<br />
Sicurezza del Volo n. 271/2009