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Filosofia della Sicurezza Volo<br />
8<br />
☛ Una nuova sfida per il C.R.M.<br />
Il futuro impiego operativo, le<br />
maggiori capabilities del B-767<br />
rispetto alle altre macch<strong>in</strong>e f<strong>in</strong>ora<br />
<strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea (G-222 e B-707T/T),<br />
hanno richiesto studio ed applicazione<br />
da parte di tutte le componenti,<br />
oltre che sotto lʼaspetto<br />
della manualistica, anche e<br />
soprattutto dal punto di vista organizzativo<br />
al f<strong>in</strong>e di ottimizzare<br />
risorse e procedure addestrative.<br />
Il grosso salto, però, si è avuto<br />
nel Flight Deck, dove il passaggio<br />
dal “Four-man” cockpit al “Twoman”<br />
cockpit su una macch<strong>in</strong>a di<br />
grosse dimensioni e complessa<br />
come il B-767 ha richiesto un vero<br />
e proprio salto generazionale nel<br />
campo del C.R.M..<br />
Entrambe le l<strong>in</strong>ee dellʼ8º Gruppo<br />
prevedevano lʼimpiego del TEV, o<br />
Flight Eng<strong>in</strong>eer, figura importante<br />
ed affatto secondaria nella gestione<br />
del volo. Qualche TEV della l<strong>in</strong>ea<br />
B-707 era solito autodef<strong>in</strong>irsi scherzosamente<br />
“carbonaio”, consapevole<br />
di contro della centralità riconosciuta<br />
al proprio ruolo.<br />
E tale era, rappresentando per<br />
certi versi la vera <strong>in</strong>terfaccia<br />
Uomo/Macch<strong>in</strong>a, gestendo gran<br />
parte dei sistemi dal suo pannello,<br />
che ai nuovi copiloti <strong>in</strong> erba poteva<br />
facilmente apparire “così pieno di<br />
strumenti, lancette e luci colorate”.<br />
Il basso livello di automazione<br />
rendeva <strong>in</strong>dispensabile la presenza<br />
a bordo di un terzo elemento che si<br />
occupasse a tempo pieno della<br />
gestione degli impianti, del controllo<br />
dei valori e quantʼaltro durante le<br />
Normal, Non-Normal ed Emergency<br />
Procedures ed anche di un quarto<br />
(Navigatore) per la condotta della<br />
navigazione aerea.<br />
I due piloti, Comandante e 2P,<br />
coadiuvati appunto dal Navigatore<br />
(Pilota/Navigatore Operatore di<br />
Sistema), avevano di che pensare,<br />
impegnati nella gestione di un velivolo<br />
di per sé complesso, di grosse<br />
dimensioni, con velocità e performances<br />
affatto <strong>in</strong>differenti, ma ben<br />
piú <strong>in</strong>erte di macch<strong>in</strong>e piú piccole e<br />
agili. Il basso livello di automazione,<br />
qu<strong>in</strong>di, canalizzava la loro<br />
attenzione, soprattutto nelle fasi<br />
piú critiche del volo, su aspetti piú<br />
propriamente “volativi”.<br />
Questo legittimava qu<strong>in</strong>di la centralità<br />
del TEV nella gestione della<br />
macch<strong>in</strong>a.<br />
Se, da un lato,<br />
era comunque<br />
il Comandante a<br />
dettare i tempi,<br />
prendere le decisioni,<br />
era poi il<br />
TEV a leggere le<br />
checklists, vere e<br />
proprie “Do-Lists”,<br />
come dettato dalla<br />
filosofia Boe<strong>in</strong>g<br />
<strong>in</strong> vigore ai tempi<br />
del B-707. Non<br />
era prevista, per<br />
dare unʼidea, alcuna<br />
“Boldface” se non quella dellʼaborto<br />
<strong>in</strong> decollo, il che fa capire<br />
come lo “standard drill”, nel caso<br />
della maggioranza delle emergenze<br />
fosse sempre lo stesso:<br />
- Il Comandante chiama la checklist;<br />
- prende o cede il controllo del<br />
velivolo al 2P, <strong>in</strong> funzione del<br />
tipo di emergenza e delle considerazioni<br />
del caso;<br />
- il TEV legge gli steps della<br />
checklist, che vengono effettuati<br />
secondo una precisa sequenza<br />
dal medesimo o dal Pilot Not<br />
Fly<strong>in</strong>g, <strong>in</strong> funzione delle competenze<br />
previste.<br />
Se già lʼattenzione, più che<br />
legittima, alle d<strong>in</strong>amiche di gruppo<br />
<strong>in</strong> situazioni al limite viene posta <strong>in</strong><br />
(1)<br />
“Resource Management on the Flight deck” - National Aeronautics and Space Adm<strong>in</strong>istration 1979<br />
(2) “Manag<strong>in</strong>g Automation” - Glen Lynch – Responsible for Program Development West Capital Aviation Ottawa<br />
Entrambe le l<strong>in</strong>ee<br />
dell’8º Gruppo<br />
prevedevano l’impiego<br />
del TEV, o Flight<br />
Eng<strong>in</strong>eer, figura<br />
importante ed affatto<br />
secondaria nella<br />
gestione del volo<br />
maniera ormai sistematica da<br />
quasi 30 anni nello studio del<br />
C.R.M. (1) e nella preparazione dei<br />
profili di missione nei Corsi M.C.C.<br />
(Multi Crew Coord<strong>in</strong>ation), ancor<br />
più lo è, e lo è stato, per un cockpit<br />
“affollato” come quello del B-707.<br />
Il passaggio al B-767 ha segnato<br />
una nuova visione nella gestione<br />
delle problematiche relative allo<br />
svolgimento di ogni missione, a presc<strong>in</strong>dere<br />
dal livello di complessità.<br />
Eʼ cambiata, per certi versi,<br />
tanto la figura del Comandante<br />
quanto quella del 2P. Per quanto<br />
riguarda il Comandante, è tenuto<br />
ora ad <strong>in</strong>terfacciarsi molto piú con<br />
la macch<strong>in</strong>a, senza<br />
piú il filtro di<br />
un operatore deputato<br />
pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
a questo.<br />
Tutto ciò richiede<br />
un impegno<br />
ed una attenzione<br />
maggiore,<br />
nonostante sia<br />
<strong>in</strong>negabile che il<br />
sistema sia piú<br />
userfriendly del<br />
precedente.<br />
Dʼaltro canto,<br />
gli aspetti legati alla leadership, al<br />
Task Shar<strong>in</strong>g e alla S.A. (Situational<br />
Awareness), assurgono ad<br />
un livello dʼimportanza certamente<br />
piú alto.<br />
Sarebbe abbastanza facile<br />
pensare che dim<strong>in</strong>uendo il numero<br />
di persone allʼ<strong>in</strong>terno di un<br />
cockpit, il gioco di ruoli tra chi<br />
comanda e chi esegue diventi<br />
relativamente piú facile. In realtà<br />
non è così e anzi, per certi versi, il<br />
processo assertivo assume unʼimportanza<br />
ancora piú vitale, essendo<br />
m<strong>in</strong>ori le risorse disponibili<br />
allʼ<strong>in</strong>terno del cockpit.<br />
Di pari passo, anche lʼaspetto<br />
del Task Shar<strong>in</strong>g assume connotati<br />
nuovi. M<strong>in</strong>ori risorse umane comportano<br />
la necessità di sfruttare al<br />
meglio lʼautomazione, al più alto<br />
livello possibile. Ma, se <strong>in</strong> determi-<br />
nate situazioni la macch<strong>in</strong>a arrivasse<br />
a dettare tempi e modi, allora<br />
bisognerà abbassare il livello di<br />
automazione stesso (2) , il che comporterà<br />
un aumento del carico di<br />
lavoro ed attenzione non più divisibile<br />
per quattro, come nel caso del<br />
B-707, ma da gestire <strong>in</strong> due.<br />
Anche il processo di costruzione<br />
e mantenimento dellʼS.A. su questa<br />
nuova macch<strong>in</strong>a rappresenta un<br />
punto dʼimportanza fondamentale.<br />
Se è vero che lʼS.A. di un equipaggio<br />
è data dal livello piú basso<br />
posseduto <strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato<br />
momento da ogni s<strong>in</strong>golo membro,<br />
è anche vero che <strong>in</strong> un “Twoman”<br />
cockpit gli <strong>in</strong>puts da processare<br />
<strong>in</strong>dividualmente sono <strong>in</strong><br />
numero maggiore.<br />
E se uno dei due piloti “si perdesse”,<br />
le risorse a disposizione<br />
sarebbero letteralmente dimezzate,<br />
senza alcun tipo di ponderazione <strong>in</strong><br />
funzione della posizione ricoperta.<br />
Se sul B-707 il TEV, per qualsiasi<br />
ragione, avesse perso la “big picture”<br />
di quanto stesse accadendo,<br />
<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di navigazione o quantʼaltro,<br />
la situazione non sarebbe stata<br />
subito estremamente critica <strong>in</strong> virtù<br />
del fatto che i suoi compiti peculiari<br />
erano altri. Se il deterioramento<br />
dellʼS.A. fosse avvenuto <strong>in</strong>vece per<br />
il 2P (o per il Navigatore, o per lo<br />
stesso Comandante), la cosa<br />
avrebbe assunto unʼimportanza<br />
decisamente maggiore. Si sarebbero<br />
comunque avute a disposizione<br />
ancora due risorse su tre per gestire<br />
la missione e permettere al terzo di<br />
“rientrare nel loop”.<br />
Con il “Two-man” cockpit ciò<br />
assume unʼimportanza vitale, ancor<br />
piú per il fatto che gran parte delle<br />
azioni fatte allo scopo di ottenere<br />
una risposta dalla macch<strong>in</strong>a passano<br />
attraverso il filtro di un software<br />
e di sistemi piú o meno automatizzati<br />
(Autopilot, Autothrottle, Flight<br />
Management Computer, etc.).<br />
Eʼ qu<strong>in</strong>di chiaro che un eventuale<br />
errore di set-up possa piú facilmente<br />
trasformarsi <strong>in</strong> un errore di<br />
prestazione della macch<strong>in</strong>a. Per<br />
questo motivo ogni s<strong>in</strong>gola azione,<br />
ogni <strong>in</strong>put che determ<strong>in</strong>i una risposta<br />
effettiva della macch<strong>in</strong>a, va<br />
controllata, condivisa e confermata<br />
da entrambi i membri del cockpit.<br />
Filosofia della Sicurezza Volo<br />
9<br />
Sicurezza del Volo n. 271/2009<br />
Sicurezza del Volo n. 271/2009