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Incidenti e Inconvenienti di Volo<br />

36<br />

☛ Anatomia di un JP8<br />

REALIZZAZIONE PRATICA<br />

Vecchio per vecchio ci teniamo<br />

quello dentro.., così deve aver pensato<br />

lʼA.M. quando decise di acquisirlo<br />

dalla Mar<strong>in</strong>a a cui non serviva<br />

più, e qui i sopraccitati colleghi<br />

dovettero fare un quasi miracolo<br />

per rimettere a “posto” un deposito<br />

vecchio, pensato per il gasolio e<br />

non per il Kerosene avio, cercare<br />

di soddisfare tutte le richieste del<br />

capo deposito, uno bravo e zelante<br />

che non ne lasciava passare una,<br />

ma si sa i soldi son sempre pochi e<br />

per fare i miracoli veri non basta<br />

essere Ingegneri, anzi Ingegnè..<br />

Ma quelli del Genio sono abituati<br />

a far di conto e sanno che il<br />

miracolo può essere approssimato,<br />

magari per difetto, ad un qualcosa<br />

di concreto e tangibile.<br />

Del resto la funzionalità non pretende<br />

mica i miracoli.. lʼessere affidabile,<br />

manutenibile, sicuro ecc.. questi<br />

traguardi si possono raggiungere,<br />

magari con notevoli sforzi anche da<br />

parte dellʼEnte ricevente, concentrandosi<br />

sugli aspetti funzionali dellʼimpianto<br />

anche se “i soldi sono pochi”.<br />

ILPROBLEMACHENONTIASPETTI<br />

I lavori vennero dunque eseguiti<br />

ed il Deposito consegnato ma cʼera<br />

un altro problema, il vero protagonista<br />

di questa storia, il Kerosene<br />

avio detto F-34 o JP8 dagli addetti<br />

ai lavori, che poi è anche Jet A-1 se<br />

gli togliamo quel paio di additivi che<br />

gli servono per diventare “super” e<br />

bruciare con una guida di tipo militare,<br />

così stressante anche per gli<br />

aerei oltre che per i conducenti.<br />

Mentre il deposito veniva ristrutturato<br />

a noi fu richiesto un controllo<br />

A, il controllo più completo, per un<br />

JP8 proveniente dal vecchio deposito<br />

A.M. di Pantelleria, circa 100<br />

mc di prodotto (ovvero 78 tonnellate,<br />

equivalente a 70-80 ore di volo,<br />

50.000 euro di valore) per sapere<br />

se si poteva travasare nel “nuovo”<br />

deposito <strong>in</strong>terno e svuotare così i<br />

serbatoi dellʼoramai dismesso deposito<br />

di Pantelleria (quello esterno).<br />

QUANDO GLI ANNI PASSANO<br />

F<strong>in</strong>o al periodo della ristrutturazione<br />

del deposito ogni controllo richiesto<br />

era passato, anche se era evidente<br />

una tendenza<br />

dei valori<br />

verso i limiti di<br />

non impiegabilità.<br />

Il rimanere<br />

per tanto tempo<br />

lì dentro non era<br />

cosa gradita al<br />

nostro caro JP8,<br />

si sa il combustibile<br />

è nato per<br />

prendere fuoco,<br />

mica per starsene<br />

dentro un<br />

serbatoio ad<br />

aspettare; a lungo andare le molecole<br />

si “<strong>in</strong>nervosiscono” e vanno<br />

col primo atomo che trovano.. e se<br />

poi questi si chiama rame.. beh.. la<br />

frittata è fatta!.<br />

INVECCHIAMENTO DI UN JP8<br />

Tecnicamente la faccenda è un<br />

poʼ più complessa, quello che può<br />

accadere al JP8 dopo essere stato<br />

per troppo tempo stoccato è proprio<br />

la tendenza a formare residui solidi<br />

e perdere gli additivi, sia quelli che<br />

ha dalla nascita e sia quelli aggiunti<br />

dopo per farlo diventare super.<br />

In effetti il prodotto è concepito<br />

per essere impiegato <strong>in</strong> condizioni<br />

di pressione f<strong>in</strong>o a più di 30 atm <strong>in</strong><br />

un range enorme di temperature<br />

da 47°C a 260°C senza, per così<br />

dire, “scomporsi”.<br />

Alcuni addittivi si possono riaggiungere<br />

(essendo solubili <strong>in</strong><br />

acqua sono solo “scappati via” dal<br />

Vecchio per<br />

vecchio ci teniamo<br />

quello dentro.., così<br />

deve aver pensato<br />

l’A.M. quando decise di<br />

acquisirlo dalla<br />

Mar<strong>in</strong>a a cui<br />

non serviva più<br />

combustibile) ma altri no, se passa<br />

troppo tempo perdono di efficacia.<br />

Uno di questi ultimi <strong>in</strong> particolare,<br />

il Deattivatore Metallico, serve a<br />

impedire la formazione di residui<br />

solidi e gomme.<br />

Esso agisce come unʼ “anonima<br />

sequestri molecolare” sequestrando<br />

i metalli disciolti nel combustibile<br />

che tenderebbero a reagire,<br />

come ad esempio il rame, de-attivandone<br />

appunto la reattività.<br />

Una delle prove cruciali dei controlli<br />

per lʼimpiegabilità del prodotto<br />

è qu<strong>in</strong>di la cosiddetta<br />

Stabilità<br />

Termica.<br />

Tale prova<br />

simula lʼenorme<br />

stress termico e<br />

di pressione a<br />

cui può andare<br />

<strong>in</strong>contro il JP8<br />

che non deve<br />

cedere, nemmeno<br />

di fronte allʼ<strong>in</strong>vito<br />

di alcuni<br />

“attraenti” (<strong>in</strong> senso<br />

chimico) metalli<br />

che lo sp<strong>in</strong>gerebbero a reagire<br />

per poi farlo diventare solido sotto<br />

forma di residui gommosi.<br />

Da questi ultimi si possono<br />

avere fenomeni di <strong>in</strong>tasamento<br />

degli ugelli di <strong>in</strong>iezione nelle<br />

camere di combustione dei motori,<br />

ed <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva arrivare al<br />

cosiddetto Flame Out o spegnimento<br />

del motore, un evento<br />

sempre molto pericoloso <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di Sicurezza Volo. Ebbene, lʼF-<br />

34 <strong>in</strong> questione era messo male,<br />

oltre a valori da “v<strong>in</strong>o <strong>in</strong> Tetra<br />

Pak” piuttosto che da “v<strong>in</strong>o <strong>in</strong><br />

Bottiglia” (non me ne vogliano gli<br />

estimatori del primo) cʼera un<br />

valore.. il primo fra tutti, il test<br />

sulla Stabilità Termica che era<br />

completamente fuori limite!<br />

Questa è una prova di quelle<br />

cruciali, se è fuori quella il prodotto<br />

non và impiegato o si rischia di<br />

dover scendere e sp<strong>in</strong>gere il<br />

mezzo quando ci si trova a terra.<br />

Se <strong>in</strong> aria, non saprei! Il problema<br />

era aggravato da altri fattori quali la<br />

quantità del prodotto, gli altissimi<br />

eventuali costi di smaltimento, le<br />

difficoltà logistiche tipiche delle<br />

isole m<strong>in</strong>ori.<br />

VALUTAZIONI TECNICHE<br />

Discussi ovviamente la faccenda<br />

con i Superiori del Servizio dei<br />

Supporti, la riqualificazione dei<br />

combustibili è un operazione molto<br />

più comune di quanto si creda ma<br />

<strong>in</strong> genere riguarda il pacchetto<br />

additivi f<strong>in</strong>ale <strong>in</strong> cui i diversi improvers<br />

hanno il difetto di essere un<br />

poʼ “astemi” e preferire lʼacqua al<br />

Kerosene, ma basta ri-aggiungerli<br />

ed il gioco è fatto.<br />

In questo caso però lʼadditivo<br />

era uno di quelli che <strong>in</strong> genere “non<br />

si toccano” ed aveva perso di efficacia<br />

non perché ridiscioltosi <strong>in</strong><br />

acqua ma, per via del lungo tempo<br />

trascorso, si era spento (chimicamente<br />

aveva perso il titolo) e “fisicamente”<br />

era ancora lì.<br />

Si trattava <strong>in</strong> un certo senso di<br />

“riattivare” il deattivatore, anche se<br />

può sembrare un gioco di parole<br />

questo è quanto si doveva fare, ma<br />

senza esagerare dato che il tenore<br />

di questo additivo deve essere<br />

comunque mantenuto entro le specifiche<br />

di qualità.<br />

VALUTAZIONI DI EVENTUALI<br />

ESPERIENZE PREGRESSE<br />

Fortunatamente al Reparto<br />

Chimico avevano già affrontato<br />

una situazione analoga, su richiesta<br />

dalla Mar<strong>in</strong>a, eseguendo una<br />

serie di prove per def<strong>in</strong>ire le modalità<br />

della ri-additivazione di questa<br />

tipologia di additivo che di per sé<br />

deve essere <strong>in</strong> bassissima concentrazione,<br />

entro i limiti e senza alterare<br />

le altre caratteristiche chimico<br />

fisiche del combustibile.<br />

Sulla base di quello studio<br />

facemmo delle prove sullʼF-34<br />

“malato” cercando la giusta “dose”<br />

da somm<strong>in</strong>istrare al prodotto <strong>in</strong><br />

modo che riprendesse i “super<br />

poteri” di resistenza a stress termico<br />

<strong>in</strong> pressione senza però perdere<br />

le altre caratteristiche.<br />

Dopo alcune prove i test di<br />

laboratorio passarono, il rapporto<br />

di miscelazione era lo stesso trovato<br />

sperimentalmente dal Reparto<br />

Chimico, ora però bisognava passare<br />

al serbatoio vero e proprio e<br />

verificare nuovamente le analisi.<br />

Raccomandammo la massima<br />

attenzione ai carburantisti di<br />

Pantelleria nellʼesecuzione dellʼadditivazione<br />

dei Serbatoi; sciogliere<br />

3 o 5 Kg di additivo <strong>in</strong> 100.000 litri<br />

di jet A-1 non è proprio come sciogliere<br />

lo zucchero nel caffè.<br />

RIVERIFICA DEGLI STANDARD<br />

DI QUALITÀ/SICUREZZA<br />

Ricevemmo i nuovi campioni,<br />

facemmo le analisi, ed il paziente<br />

fu guarito! Su nostra proposta il<br />

ComLog\Serv.Supp. diede lʼidoneità<br />

allʼimpiego, prescrivendo<br />

però un controllo straord<strong>in</strong>ario<br />

ogni 4 mesi della stabilità termica<br />

(rispetto ai 12 mesi attualmente<br />

Incidenti e Inconvenienti di Volo<br />

37<br />

Sicurezza del Volo n. 271/2009<br />

Sicurezza del Volo n. 271/2009

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