16. Statica dei fluidi - LaFSI
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418 Capitolo 16 - <strong>Statica</strong> <strong>dei</strong> <strong>fluidi</strong><br />
Esempi<br />
dS ′<br />
y<br />
d F p<br />
ϑ<br />
dS<br />
x<br />
1. All’interno di due emisferi rigidi, a perfetta tenuta, la pressione viene<br />
ridotta a 1/4 di quella atmosferica. Se R èilraggio degli emisferi, determinare<br />
la forza F che occorre applicare a ognuno di essi per staccarli, figura 19.<br />
La forza F, nel nostro caso parallela all’asse x, deve equilibrare la risultante<br />
delle componenti, in questa direzione, delle forze di pressione. Queste<br />
sono uniformemente distribuite sulla superficie, ortogonali ad ogni elemento<br />
dS e dirette lungo il raggio, verso l’interno degli emisferi. In ogni punto della<br />
superficie la forza elementare di pressione èinmodulo<br />
F<br />
dF p =<br />
(p − 1 )<br />
4 p dS = 3 4 pdS,<br />
dove p èlapressione atmosferica esterna. La componente di tale forza lungo<br />
l’asse x è<br />
Fig. <strong>16.</strong>19<br />
− 3 pdS cos θ,<br />
4<br />
che vaintegrata su tutta la superficie dell’emisfero:<br />
F p = − 3 ∫<br />
4 p cos θdS;<br />
S<br />
ma dS cos θ = dS ′ ,èlaproiezione dell’elemento di superficie della sfera sul<br />
cerchio massimo, pertanto:<br />
F p = − 3 4 pπR2 .<br />
F<br />
H<br />
La forza minima da applicare è F = −F p. Ponendo nella precedente R =<br />
0, 3 m, sitrova che essa è notevole; si rammenti l’esperienza degli emisferi di<br />
Magdeburgo, illustrata nei testi di Fisica elementare.<br />
O<br />
h<br />
z<br />
Fig. <strong>16.</strong>20<br />
z<br />
L<br />
2. Un recipiente, contenente acqua, è costituito da un parallelepipedo rettangolo.<br />
Una parete, alta H, è incernierata ad uno spigolo della base di<br />
lunghezza L. Essa è sostenuta in posizione verticale per mezzo di una forza<br />
F orizzontale applicata alla sommità, in modo da chiudere perfettamente il<br />
recipiente. Trovare il valore minimo di F per l’equilibrio, se il livello dell’acqua<br />
dal fondo è h, figura 20.<br />
Assunto come riferimento un asse z, volto in basso, con origine in corrispondenza<br />
alla superficie libera dell’acqua, la coordinata z C del centro delle<br />
forze di pressione, come s’è visto al paragrafo 4, è z C =2h/3; si trova cioè a<br />
1/3 dal fondo. In esso è applicata la risultante delle forze di pressione:<br />
F p = ρgL<br />
∫ h<br />
0<br />
zdz = 1 2 ρgLh2 .<br />
Per l’equilibrio, la somma <strong>dei</strong> momenti di tale forza e della forza applicata,<br />
rispetto allo spigolo di base, dev’essere nulla, ossia:<br />
O<br />
A<br />
C<br />
1<br />
h<br />
B<br />
2<br />
F p z C = FH, ⇒ F = 1 h3<br />
ρgL<br />
6 H .<br />
3. Due liquidi non miscibili, di densità ρ 1 e ρ 2, sono in equilibrio in un<br />
tubo ad U, sotto l’azione della gravità. Determinare l’altezza della colonna<br />
del liquido 1 sapendo che il dislivello tra le superfici libere <strong>dei</strong> liquidi è h,<br />
figura 21.<br />
Le superfici libere A, B, liquidi-aria, dove agisce la pressione atmosferica<br />
p 0,ela superficie di separazione C, tra i due liquidi, sono superfici isobare.<br />
Assumendo un asse di riferimento ascendente con origine in C, siha:<br />
p C = −ρ 1gz A + p 0, p C = −ρ 2gz B + p 0,<br />
Fig. <strong>16.</strong>21<br />
da cui<br />
ρ 1gz A = ρ 2gz B, ρ 1z A = ρ 2(z A − h), ⇒ z A = ρ2h<br />
ρ 2 − ρ 1<br />
.