16. Statica dei fluidi - LaFSI
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10. Tensione superficiale 433<br />
di area delle forze di coesione F m . Dunque il lavoro occorrente è<br />
p C r m /2, ed essendo τ definita dalla (30), si ha<br />
p C =2 τ .<br />
r m<br />
Ne risulta una pressione interna piuttosto elevata; per l’acqua,<br />
assumendo τ =73· 10 −3 N/m e r m ≈ 10 −8 m,siottiene p C ≈ 15 ·<br />
10 6 N/m 2 .Ineffetti, non si è tenuto conto del calore che bisogna<br />
fornire al liquido perchéilprocesso sia isotermo; per questo motivo<br />
ivalori reali sono ben più elevati.<br />
Il dispositivo di figura 35 (Terquem), permette, in A<br />
linea di principio, la misura di τ. Una lamina liquida<br />
verticale viene formata tra due asticelle orizzontali,<br />
l<br />
di lunghezza a e due fili AC e BD di lunghezza l; i<br />
fili all’equilibrio assumono la forma di archi di circonferenza<br />
di raggio R. L’asticella CD, dipeso mg, è ϑ τ<br />
soggetta alla forza di tensione superficiale F =2τa e<br />
alle componenti verticali 2T cos θ delle tensioni T <strong>dei</strong> C<br />
fili. Questi sono soggetti a forze normali, dovute alla<br />
tensione superficiale, distribuite su ogni elemento ds,<br />
dF τ =2τds,edessendo la tensione T legata al raggio di curvatura<br />
dalla relazione T =2τR, paragrafo 8-VII, la condizione di<br />
equilibrio è data da<br />
Osservando la figura si ha:<br />
2τ(a +2R cos θ) =mg.<br />
l =2Rθ, h =2R sin θ, ⇒ sin θ = h θ l .<br />
Quest’ultima relazione, una volta misurata l’altezza h che assume<br />
la lamina, permette di ricavare graficamente θ. Ricavando R e<br />
sostituendo nell’equazione di equilibrio, si ottiene il valore di τ.<br />
Naturalmente, esperienze del genere implicano una lamina persistente<br />
costituita, per esempio, da acqua saponata.<br />
h<br />
B<br />
R<br />
ϑ<br />
F<br />
τ<br />
D<br />
mg<br />
Fig. <strong>16.</strong>35<br />
10.1. Bolle di sapone<br />
Una lamina liquida formata da una bolla di sapone, èinequilibrio<br />
sotto l’azione di forze causate dalla tensione superficiale,<br />
che tendono a contrarre la bolla e di forze di pressione che vengono<br />
esercitate sulle due superfici, interna ed esterna. Pertanto,<br />
per l’equilibrio, occorre che la pressione interna p sia maggiore<br />
di quella esterna, p 0 . Per determinare la differenza di pressione<br />
p − p 0 ,sipuò applicare il principio <strong>dei</strong> lavori virtuali. In uno<br />
spostamento virtuale il raggio della bolla passa da R a R + δR;<br />
la superficie totale, S =8πR 2 , aumenta di δS =16πRδR ed il