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la<br />
<strong>TOSCANA</strong><br />
Toscana Cultura - Anno 2 - Numero 5 - Maggio 2014 - Registrazione Tribunale di Firenze n. 5905 del 6-2-2013 - Iscriz. Roc. 23227. E 2
Con il patrocinio del<br />
Artisti e autori alle Giubbe Rosse<br />
PROGRAMMA DEI MESI DI MAGGIO-GIUGNO-LUGLIO 2014<br />
24 maggio - ore 17,30<br />
Presentazione del libro di grazia greco: IL GIARDINO DEI SOGNI<br />
25 maggio - ore 18,00 - Inaugurazione mostra di pittura<br />
ATTIMI DI LUCE di DAVIDE SIGILLÒ<br />
28 maggio - ore 18,30<br />
Presentazione del libro: POETI IN <strong>TOSCANA</strong> 2014<br />
30 maggio - ore 17,30<br />
Presentazione del libro di carla Vidiri varano:<br />
LINGUAGGIO VERITIERO DELLE COSE - PREGHIERE DIPINTE<br />
1 giugno - ore 18,00<br />
presentazione del libro di ENRICO Manuelli: SEDUCENTI INFINITI<br />
7 giugno - ore 18,00 - Inaugurazione mostra di pittura<br />
NEI TUOI OCCHI DI MARA FAGGIOLI<br />
8 giugno - ore 18,00 - Inaugurazione mostra di pittura<br />
DAL VERO AL VEROSIMILE DI MASSIMO SONNINI<br />
11 giugno - ore 18,00<br />
presentazione del libro di eugenio D'Aniello: L'ultima malattia<br />
14 giugno - ore 18,00<br />
presentazione del libro di leonardo lovari: tornerà la mia estate<br />
21 giugno - ore 18,00<br />
presentazione del libro di GIOVANNI TERESI: sogno ad occhi aperti<br />
28 giugno - ore 18,00 - Inaugurazione mostra di pittura<br />
GIULIO SACCHELLI<br />
29 giugno - ore 18,00 - Inaugurazione mostra di fotografia<br />
Massimo Nardi<br />
20 luglio - ore 18,00 - Inaugurazione mostra di pittura<br />
massimo nardi<br />
Info:<br />
JACOPO CHIOSTRI jacopochiostri@libero.it<br />
RICCARDO GHIRIBELLI riccardoghiribelli@virgilio.it<br />
Giubbe Rosse - Piazza della Repubblica 13/14 - 50123 Firenze<br />
Tel. 055 212280 - info@giubberosse.it - www.giubberosse.it
Sommario<br />
Maurizio Biagini<br />
Sommario<br />
Sommario<br />
4<br />
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30<br />
al Museo Piaggio<br />
I 50 anni in arte di<br />
Anna Cecchetti<br />
L'omaggio all'Iris di<br />
Antonio Ciccone<br />
Adriano Bolognesi<br />
a Scarperia<br />
Luciano Pasquini<br />
a Montecatini Terme<br />
Arte sotto il campanile<br />
a Moncioni<br />
Anita Tosi<br />
e il suo impegno per Firenze<br />
Mario Luzi<br />
insegnante al Liceo Scientifico<br />
Massimo Sonnini<br />
in mostra alle Giubbe Rosse<br />
L'arte dell'accoglienza di<br />
Galateo Ricevimenti<br />
Le poesie “illustrate” di<br />
Antonio Sabatino<br />
Zhao Xiaohai<br />
a Palazzo Medici Riccardi<br />
Premio Filo d’Argento 2014<br />
I 100 anni del<br />
Signa 1914<br />
I “Segnalati Giubbe Rosse”<br />
Nicola Perilli<br />
al Polo Tecnologico di Quarrata<br />
Quando il nostro sito raggiunse centomila<br />
contatti alla fine del 2013,<br />
preso dall’entusiasmo spronai la<br />
nostra redazione a un sempre crescente impegno<br />
per cercare di bissare nel 2014 quella inattesa<br />
quota.<br />
A cinque mesi di distanza abbiamo già raggiunto<br />
180mila visite che, oltre a sorprenderci,<br />
confermano che la linea editoriale intrapresa<br />
continua a incontrare il favore dei lettori che<br />
sono italiani per il 57,44% e poi russi e ucraini.<br />
Negli Stati Uniti abbiamo avuto circa 10mila<br />
lettori e a seguire kazaki, bielorussi, olandesi,<br />
moldavi, tedeschi, giapponesi, cinesi, francesi<br />
e inglesi. Il 40% di loro hanno scaricato la rivista<br />
ed è un dato sorprendente se pensiamo<br />
che in nessuno dei 114 paesi dai quali sono<br />
arrivati i contatti si parla italiano.<br />
La copertina di questo numero è dedicata a<br />
Maurizio Biagini che ha in corso una mostra da<br />
non perdere al Museo Piaggio di Pontedera. Lo<br />
stesso suggerimento lo rivolgiamo ai lettori<br />
che amano l’arte per quanto riguarda le mostre<br />
di Anna Cecchetti a Forte dei Marmi, di Antonio<br />
Ciccone in Sanfrediano, di Adriano Bolognesi<br />
a Scarperia, di Nicola Perilli a Quarrata,<br />
di Luciano Pasquini a Montecatini Terme e di<br />
Massimo Sonnini alle Giubbe Rosse.<br />
Questi artisti sono un’importante risorsa della<br />
nostra regione e gli eredi di una grande tradizione<br />
artistica. Per questo meritano tutta la<br />
nostra attenzione.<br />
Fabrizio Borghini<br />
fabrizio.borghini@toscanacultura.it<br />
In copertina:<br />
Maurizio Biagini fotografato da Giorgio Conti (Art&Photo), Livorno<br />
la Toscana<br />
Periodico di attualità, arte e cultura<br />
dell’Associazione Toscana Cultura<br />
Registrazione Tribunale di Firenze<br />
n. 5905 del 6-2-2013 - Iscriz. Roc. 23227<br />
Numero 5 - Maggio 2014<br />
Direzione e Redazione:<br />
Via Valdichiana, 42 - 50127 Firenze<br />
Tel. 055 9336468<br />
redazione@toscanacultura.it<br />
www.toscanacultura.it<br />
Direttore responsabile:<br />
Fabrizio Borghini<br />
Segretario e<br />
curatore sito web:<br />
Emanuele Mecca<br />
Responsabile Marketing:<br />
Giuliana Paolieri<br />
Coordinamento editoriale:<br />
Lucia Raveggi<br />
Capo Redattore:<br />
Lorenzo Borghini<br />
Redazione:<br />
Claudia Baggiani<br />
Franco Dardanelli<br />
Giovanni Garuglieri<br />
Riccardo Ghiribelli<br />
Andrea Granchi<br />
Pier Francesco Nesti<br />
Daniela Pronestì<br />
Duccio Ricciardelli<br />
Segretaria di redazione:<br />
Chiara Scali<br />
Foto:<br />
Luca Matulli<br />
Giorgio Conti<br />
Grafica, impaginazione<br />
e stampa:<br />
Nova Arti Grafiche srl<br />
50058 Signa (FI)<br />
Sommario<br />
3
Maurizio<br />
Biagini<br />
al Museo Piaggio di Pontedera<br />
di Lorenzo Borghini<br />
Foto Giorgio Conti<br />
Maurizio Biagini<br />
Irriverente, geniale, vulcanico, sempre<br />
istintivo. Questo è il gesto artistico di<br />
Maurizio Biagini, artista livornese che<br />
approda al Museo Piaggio di Pontedera<br />
con una mostra dal titolo “Il mio lavoro democratico”<br />
che raccoglie una cinquantina di lavori<br />
pittorici dal 2009 ad oggi.<br />
Un percorso che colma il desiderio del visitatore<br />
di conoscere l’opera di questo artista labronico<br />
che con la tradizione livornese a poco a che fare.<br />
Ed è proprio il presidente della Fondazione Piaggio<br />
Riccardo Costagliola a sottolinearlo: “Livornese,<br />
figlio d’arte, Maurizio Biagini è assolutamente<br />
distante dai canoni comunemente immaginati<br />
della pittura labronica. Anzi, le sue opere<br />
sembrano quasi rinnegarla. La sua arte ha radici<br />
pop e si sviluppa in tematiche molto diverse ma<br />
sempre ricche di una grande comunicatività e<br />
poesia.<br />
I volti, gli sguardi, gli occhi dei personaggi dei<br />
suoi quadri scrutano, criticano, ammoniscono e<br />
ti costringono a riflettere.”<br />
E aggiunge: “È scanzonato, irriverente, deciso,<br />
come deve essere un artista contemporaneo.<br />
Eppure c’è qualcosa di colto, raffinato<br />
ed esteticamente evoluto nella pittura<br />
di Maurizio Biagini. Un continuo evolversi<br />
di soluzioni e situazioni che ne determinano<br />
uno stile del tutto personale.”<br />
La scelta, da parte dei due curatori Filippo<br />
Lotti e Roberto Milani, di portare questa<br />
selezione di lavori al cospetto degli ormai<br />
molti appassionati d’arte, abituali frequentatori<br />
delle proposte, sempre più di<br />
livello in mostra alla Fondazione Piaggio,<br />
può risultare coraggiosa, ma in realtà è<br />
solo una piccola parte di un enorme universo<br />
dell’emisfero Biagini. Una sorta di<br />
riassunto ideale di una vasta produzione fatta di ricerca, esperimenti ed energia. Un artista<br />
che passa con assoluta disinvoltura dalla pittura d’azione all’arte concettuale, dal<br />
pensiero colto e citazionista alla poesia visiva.<br />
“Ho avuto modo, nel corso degli anni, di seguire il lavoro e le mostre di Maurizio – dice<br />
Lotti - e, quindi, di apprezzarne le doti artistiche ed umane che sono indissolubilmente<br />
legate fra loro. E ancor di più le si apprezzano quando qualità pittorica e stima verso la<br />
persona coincidono.<br />
La malinconia dolente che pervade le sue opere è senz'altro diretta emanazione di un<br />
vissuto fatto di cadute e riscatti, delusioni e speranze, frustrazioni e riconoscimenti. Una<br />
vita artistica e personale che condivide con molti suoi “maledetti” conterranei. Quasi che<br />
Mitology n. 8, 2012, smalti alla nitro su tela, cm. 150x200<br />
Da sinistra: Emanuele Giaconi, Filippo Lotti, Roberto Milani, Giorgia Madiai, Riccardo Costagliola, Marcello<br />
Scarselli, Maurizio Biagini, Elio De Luca, Marco Palamidessi, Sergio Nardoni, Elisa Zadi, Elisa Baregi, Sara Bandini<br />
e Gianfranco Biagini<br />
4 Maurizio Biagini
Una panoramica della grande sala espositiva del museo Piaggio<br />
Mare solo n. 2, 2013, smalti alla nitro su tela, cm. 140x180<br />
che per un artista livornese equivale alla conquista<br />
dell'Oscar per chi lavora nel cinema.<br />
Quella sera, nel ritirarlo, Maurizio sembrò<br />
quasi sorpreso, stupito dal fatto che la sua<br />
città avesse apprezzato non tanto l'opera<br />
premiata ma l'intero suo lavoro d'artista costruito<br />
faticosamente con una altalenante<br />
ma incessante ricerca in primis di se stesso<br />
e poi di una personale strada artistica che è<br />
stata il riflesso delle sue aspirazioni, ambizioni<br />
e predilezioni.”<br />
“Bianco e nero, luce e ombra, positivo e negativo<br />
– dice Milani - e così via fino ad arrivare<br />
ad un equilibrio dalle antiche origini,<br />
quasi naturale.<br />
La mostra allestita nello spazio della Fondaa<br />
forgiare lo spirito di un uomo di mare, di un<br />
toscano, di un artista a tutto tondo sia la voglia,<br />
la necessità di raccontare. Dal suo gesto<br />
artistico si capisce un bisogno di immediatezza<br />
e spontaneità dove la verità la fa da<br />
padrona.”<br />
“Ero presente – continua Lotti - nell'agosto<br />
2011 quando Maurizio salì sul palco della<br />
Rotonda d'Ardenza per ritirare quel premio<br />
zione Piaggio non si discosta molto da questo<br />
ipotetico e tangibile equilibrio anche se,<br />
come noterà il visitatore, si tratta evidentemente<br />
di un percorso; un tracciato che nasce<br />
nel contrasto e finisce nelle cuciture.<br />
Opere che si offrono a colui che guarda in<br />
maniera semplice, quasi elementare ma che<br />
di fatto vengono percepite dal fruitore come<br />
dirette, schiette, efficaci.”<br />
in pari la coscienza con il passato troppo<br />
spesso distratto dai fatti della natura.<br />
Un gesto artistico di elevata caratura ma di<br />
animo decisamente popolare, anzi democratico.”<br />
La mostra è patrocinata dal Comune di Pontedera<br />
e realizzata in collaborazione con<br />
Casa d’Arte San Lorenzo, C.R.A. - Centro Raccolta<br />
Arte, FuoriLuogo - servizi per l’Arte, le<br />
Da sinistra: Filippo Lotti, Liviana Canovai Assessore alla<br />
Cultura del Comune di Pontedera, Maurizio Biagini, Roberto<br />
Milani, Riccardo Costagliola<br />
“Certamente i connotati stilistici – continua<br />
Milani - sono così differenti che può sorgere<br />
anche il dubbio della paternità di un’unica<br />
mano ma tutto ciò è la dimostrazione di una<br />
percorso importante condotto dall’artista in<br />
questi anni di attività. Si potranno così notare<br />
quelle figure che nascono sotto un segno<br />
deciso, figlie di una pennellata spessa, carica<br />
di colore puro, in netto contrasto con i ritratti<br />
resinati, passando per il mondo dell’infanzia<br />
ispirati da una prole reale che rende umano<br />
l’artista, per approdare a quei soggetti fotografati,<br />
stracciati e poi “ricuciti” che mettono<br />
associazioni culturali “La Ruga” e “Creativa”.<br />
Una mostra tutta da scoprire e da vivere.<br />
Come sempre, d’altronde, andrebbe vissuta<br />
l’arte: con passione.<br />
Sarà aperta ai visitatori, ad ingresso libero,<br />
fino al 25 maggio con il seguente orario: dal<br />
martedì al venerdì 10-18, sabato 10-13 e 14-<br />
18. Apertura straordinaria la seconda e la<br />
quarta domenica del mese 10-18. Chiuso il<br />
lunedì.<br />
Per info: Fondazione Piaggio 0587 27171 -<br />
museo@museopiaggio.it.<br />
Maurizio Biagini 5
ANNA<br />
CECCHETTI<br />
Cinquanta<br />
anni di attività<br />
artistica<br />
(1964-2014)<br />
di Giovanni Garuglieri<br />
È<br />
stato il prof. Pier Francesco Listri a dare il via ai festeggiamenti di<br />
Anna Cecchetti per il suo cinquantennale artistico, presentandosi<br />
nel suo studio proprio mentre lei stava dipingendo.<br />
Il professore, stupìto e affascinato dalla varietà delle opere lì presenti<br />
sia di pittura che di grafica che di scultura, ha poi voluto fissare le proprie<br />
sensazioni in uno scritto in cui tra l’altro si legge: “Hanno di certo ragione gli<br />
autorevoli critici che delle opere di Anna Cecchetti hanno parlato mettendone<br />
in evidenza soprattutto il ‘vitalismo’. Qui preferirei parlare di ‘vitalità’, cioè di<br />
una passione del cuore e dell’immaginazione che investe il reale e sostiene<br />
Anna Cecchetti davanti ai 6 quadri della serie Inno alla Vita donati all'Ospedale Palagi di Firenze.<br />
Acrilico su carta, 2008, cm. 150x600<br />
l’autrice nel rappresentarlo, per poi comunicarsi anche<br />
all’osservatore.<br />
(la visita del prof. Listri è stata filmata da Toscana TV<br />
ed è visibile su You Tube e nel sito dell’artista)<br />
E per ricordare il Cinquantennale è stato realizzato un<br />
catalogo di 160 pagine con 240 opere: tante, ma poche<br />
in confronto alla mole che Anna ha prodotto in<br />
mezzo secolo di effervescente attività. Il catalogo verrà<br />
presentato a Firenze nel corso dell’anno in occasione<br />
della retrospettiva dell’artista. Come si legge<br />
nell’introduzione di Daniela Pronestì, è suddiviso in<br />
sei sezioni al fine di offrire al lettore un’ampia ed<br />
esaustiva panoramica della sua produzione dagli<br />
esordi ad oggi.<br />
Il volume si apre con la sezione “Inno alla Vita“ che<br />
raccoglie le opere pittoriche realizzate dal 2005 ad<br />
oggi.<br />
“In Anna Cecchetti ogni gesto, ogni segno lasciato<br />
sulla superficie di lavoro è figlio del sentimento e produce<br />
a sua volta emozione: l’attenzione tutta accentrata<br />
sulla figura, protagonista e soggetto unico, costituisce<br />
l’interesse primario delle sue opere, espressione<br />
di apertura al circostante e di colloquio con gli altri.<br />
6 Anna Cecchetti
Ritratto di Mario Luzi, 2003, tecnica mista su carta, cm. 150x100<br />
Abbraccio, della serie Gocciolati, 2012, acrilico su carta, cm. 150x100<br />
...In queste opere si coglie una accentuata sensibilità affinata sul<br />
piano estetico, ricca di emotività e di sentimento, quasi di abbandono<br />
alla forza della concretezza del corpo“. (recensione da “Desiderio<br />
di vita in Anna Cecchetti“ di Federico Napoli).<br />
Il catalogo prosegue con i “Ritratti a pittori, poeti, critici ed altre figure<br />
eccellenti “ (anni 2000/2010) passati dallo studio di Anna Cecchetti,<br />
primo fra tutti il grande poeta Mario Luzi.<br />
La prima mostra del Cinquantennale si svolgerà a<br />
Forte dei Marmi dal 31 maggio al 14 giugno 2014 al<br />
Museo Ugo Guidi (via Civitali 33 - Vittoria Apuana)<br />
e al vicino Logos Hotel (via Mazzini 153 - Vittoria Apuana).<br />
Titolo: “L’Arte è Vita“.<br />
L'inaugurazione avrà luogo sabato 31 maggio, alle ore<br />
17,30 al Museo Guidi, con intervento di Toscana TV e la<br />
presentazione di Fabrizio Borghini che così si esprime sul<br />
percorso artistico di Anna:<br />
“Negli ultimi vent’anni sono stati numerosi i servizi televisivi<br />
della rubrica Incontri con l’arte che ho dedicato<br />
a Anna Cecchetti. Un’attenzione dovuta nei suoi confronti<br />
per la quantità e la qualità delle esposizioni che<br />
l’hanno vista protagonista in numerose località della<br />
Toscana. Ho avuto modo, quindi, di seguire il percorso di<br />
crescita che l’ha portata fino agli attuali livelli d’eccellenza<br />
che la posizionano fra i maggiori artisti della nostra<br />
regione. …Attraverso un segno forte, deciso, marcato,<br />
utilizzando cromie calde, affrontando temi e confronti<br />
impegnativi è riuscita a trasmettere il suo entusiasmo<br />
nei confronti della vita (Inno alla vita, Armonie<br />
dell’anima) e delle persone (con l’imponente serie di ritratti<br />
contrassegnati da un attento scavo psicologico),<br />
costruendo un personalissimo universo artistico che<br />
l’ha proiettata fra le figure più interessanti del panorama<br />
dell’arte contemporanea”.<br />
Studio: via Kyoto, 39/41 - Firenze<br />
anna.cecchetti.xoom.it<br />
anna.cecchetti44@gmail.com<br />
Cosmo, 1991, olio su tavola, diam. cm. 100<br />
Anna Cecchetti 7
Donna in fiore, 2009, scultura in marmo rosa, cm. 15x6<br />
“Per me Anna Cecchetti è una delle ritrattiste più eccellenti operanti oggi<br />
a Firenze. I grandi personaggi che hanno accettato di posare per lei, lo<br />
hanno fatto con la consapevolezza della qualità e capacità dell’artista”.<br />
(da testimonianza di Eugenio Giani).<br />
La terza sezione raccoglie, col titolo “Forme e Colori“ (anni 1990/2000)<br />
composizioni a forme variegate, per lo più circolari, da cui emerge la<br />
padronanza dell’artista nella pittura ad olio.<br />
“Tutti i dipinti della Cecchetti risentono positivamente della personale<br />
tensione che l’artista comunica non solo quando “aggredisce” il suo<br />
ricchissimo immaginario, ma anche negli istanti nei quali attinge alla<br />
memoria per trasferirne nel lavoro in atto la parte vitale del ricordo;<br />
qualche cosa di avvincente, di fascinoso nella scansione del ritmo di<br />
quel racconto che tocca l’anima. Di solito la chiamano poesia”.<br />
(Tommaso Paloscia)<br />
Segue la grafica e in particolare i nudi realizzati da Anna all’Accademia<br />
del Nudo di Firenze (anni 1985/1995 )<br />
“La familiarità con il disegno trova ulteriore conferma nella sezione<br />
dedicata alla grafica e ai nudi, da cui si ricava un’altra componente essenziale<br />
del suo lavoro, cioè la centralità della figura femminile. …Il<br />
suo mondo è popolato di donne belle e volitive: hanno seni floridi, fianchi<br />
opulenti, forme sensuali e armoniose; sono animate dall’esuberanza<br />
della giovinezza.<br />
(dall'introduzione di Daniela Pronestì in catalogo)<br />
Cavallo rosso, 1980, olio su tavola, cm. 100x70<br />
Nella sezione “Fiori e Figure“ vi è una selezione di opere ad olio<br />
che vanno dal 1964 al 2000. “Lo slancio, l’empito, sta nel calore<br />
che anima tratti e cromie. Rosso e azzurro sopravanzano nella<br />
scelta. Il primo, quasi per automatismo psicologico, denotativo e<br />
connotativo, morbidamente consistente. L’altro (l’azzurro), immerso<br />
in una sostanza che s’incupa (avidamente e dolcemente)<br />
nel blu notte, come sulla soglia dell’arcano. Quasi due coordinate<br />
che si aprono l’una verso la luce, la splendida luminosa chiarezza;<br />
l’altra per converso nel suo opposto, il profondo dell’incognito, a<br />
segno di un’intensa brama di scoprirlo“.<br />
(Elvio Natali)<br />
E infine la scultura in marmo (anni 2000/2014) realizzata nei laboratori<br />
artistici di Pietrasanta, accanto a quegli artigiani/artisti che<br />
hanno lavorato per Moore, Pomodoro, Kan Yasuda. “Attraverso le<br />
sculture Anna Cecchetti ci offre un ulteriore significativo saggio<br />
della propria intensa ricerca di emozioni. Le sculture in marmo,<br />
aldilà delle dimensioni - che sono di piccolo formato - hanno una<br />
monumentalità ove la sintesi della figura riesce ad esprimere i<br />
ritmi di una valenza sostanzialmente musicale, ulteriore testimonianza<br />
della radice classica e quindi profondamente fiorentina e<br />
colta del proprio vitalismo”.<br />
(Ugo Barlozzetti)<br />
8 Anna Cecchetti
L’omaggio all’Iris del maestro<br />
Antonio Ciccone<br />
Al circolo La Rondinella del Torrino in mostra tre<br />
opere dell'artista dedicate al fiore simbolo di Firenze<br />
di Franco Dardanelli<br />
Nel tradizionale periodo della<br />
fioritura dell’Iris, il simbolo<br />
per eccellenza della città di<br />
Firenze, il maestro Antonio<br />
Ciccone ha realizzato tre opere a pastello,<br />
carboncino e tecnica mista che esaltano il<br />
fascino e le cromie del fiore.<br />
I tre quadri, tutti di grandi dimensioni, saranno<br />
esposti fino al prossimo 10 giugno<br />
nella grande sala del circolo La Rondinella<br />
del Torrino, storico sodalizio fiorentino<br />
emblema e punto di riferimento del rione<br />
di Sanfrediano, dove è in corso la mostra<br />
“La città del fiore: dall’Iris alla corona delle<br />
colline” curata dalle critiche d’arte Roberta<br />
Fiorini e Daniela Pronestì.<br />
Recentemente Antonio Ciccone ha ricevuto<br />
la medaglia in bronzo realizzata dal<br />
maestro Mario Meoni e fusa dalla fonderia<br />
Il Cesello di Firenze, per il quadro più<br />
votato dai frequentatori del circolo in occa-<br />
Omaggio all'Iris, tecnica mista, cm. 78x58<br />
Omaggio all'Iris, tecnica mista, cm. 78x58<br />
sione della rassegna “Arte in Sanfrediano”.<br />
Nella foto dell'evento, in alto a destra: Rossana<br />
Corsi della fonderia Il Cesello, Mario<br />
Meoni, Antonio Ciccone, Roberta Fiorini,<br />
Daniela Pronestì e il presidente del circolo<br />
La Rondinella del Torrino Roberto Ciulli.<br />
Omaggio all'Iris, pastello, carboncino, cm. 100x70<br />
Antonio Ciccone è nato a San Giovanni<br />
Rotondo, Foggia.<br />
La sua formazione artistica avviene<br />
a Firenze negli studi d’arte di Pietro Annigoni<br />
e nella Scuola Libera del Nudo dell’Accademia<br />
delle Belle Arti. Frequenta anche<br />
lo studio della pittrice Nerina Simi; qui conosce<br />
Linda Allison Merrill, figlia di un diplomatico<br />
statunitense e appassionata di<br />
disegno, che diventerà sua moglie.<br />
Gli anni Sessanta lo vedono viaggiare in<br />
Inghilterra, Irlanda e negli Stati Uniti.<br />
Nella sua lunga esperienza artistica, ha<br />
sperimentato molte tecniche, ma il carboncino,<br />
il pastello, l’inchiostro di china e l’acrilico<br />
sono quelle a lui più congeniali,<br />
quelle che meglio riescono ad esaltare le<br />
sue opere.<br />
È un artista che ha affrontato molteplici<br />
soggetti, ma è soprattutto nella figura umana<br />
che l’arte di Antonio Ciccone eccelle:<br />
nei suoi ritratti compiuti con meticolosa<br />
precisione, che spesso diventano vere e<br />
proprie serie, l’artista riesce a penetrare ed<br />
esaltare le qualità e l’umore del soggetto.<br />
Magnifici anche gli innumerevoli paesaggi<br />
ad olio ed acrilico che descrivono la natura<br />
disabitata della sua terra natia, il Gargano,<br />
o quella di Long Island, dove ha vissuto a<br />
lungo.<br />
Altri temi ai quali Ciccone ha dato spazio<br />
nelle sue opere sono i nudi, le composizioni<br />
e gli animali.<br />
L’artista ha eseguito anche maestosi affreschi<br />
nella Basilica di San Francesco in Assisi,<br />
nel Santuario di Santa Maria delle Grazie<br />
a San Giovanni Rotondo e nella chiesa<br />
Madonna del Buonconsiglio di Ponte Buggianese<br />
presso Pistoia.<br />
www.antoniociccone.com<br />
info@antoniociccone.com<br />
Antonio Ciccone<br />
9
Attività alla Casa<br />
Museo di Giotto<br />
L’Associazione Artistico Culturale<br />
dalle Terre di Giotto e dell’Angelico<br />
presenta il pittore<br />
Adriano<br />
Bolognesi<br />
LA <strong>TOSCANA</strong> IN CORNICE<br />
Le opere di Adriano Bolognesi, uno dei pittori di<br />
Vicchio piu conosciuti ed apprezzati nel panorama<br />
artistico del Mugello, potranno essere ammirate<br />
presso la Vecchia Propositura in piazza<br />
dei Vicari a Scarperia (FI) dal 14 al 22 giugno 2014 in occasione<br />
di una mostra personale a lui dedicata. I suoi dipinti<br />
trovano forma in nature<br />
morte, fiori e paesaggi che<br />
inseriscono nella genuina<br />
tradizione pittorica toscana<br />
un accentuato lirismo<br />
che sembra oscillare fra<br />
sogno e ricordo, nostalgia<br />
e passione.<br />
L’Associazione artistico - culturale “Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico”, il<br />
Comune di Vicchio e la Pro Loco il 10 maggio alle ore 15 renderanno nota la<br />
classifica finale del Concorso letterario “Giotto - Colle di Vespignano”<br />
alla presenza dei concorrenti nella suggestiva location del Museo “Casa di<br />
Giotto” sulla collina di Vespignano. Tra i 133 autori partecipanti da ogni<br />
regione d’Italia, la giuria ha selezionato i dieci autori finalisti per la sezione<br />
“racconto breve” ed altrettanti per la sezione “poesie”. (Nel prossimo<br />
numero sarà pubblicata la cronaca dell’evento con i nomi dei vincitori).<br />
Domenica 11 maggio “Festa di Primavera” a Vicchio, pittura e scultura<br />
nelle vie del paese.<br />
Dal 24 maggio al 15 giugno il Comune e l’Associazione presenteranno la<br />
mostra del pittore mugellano Giovanni Ulivi alla Casa di Giotto con<br />
inaugurazione il 24 maggio alle ore 17,00.<br />
Domenica 8 giugno “Dipingiamo insieme a Ponte a Vicchio”, una<br />
suggestiva giornata a contatto con la natura, dove tutti coloro che amano<br />
l’arte si possono incontrare per dipingere, scolpire, fotografare e stare<br />
insieme.<br />
Per informazioni: www.dalleterredigiottoedellangelico.it<br />
info@dalleterredigiottoedellangelico.it<br />
Tel.: 328 5990920 - 329 9293044 - 339 2593932<br />
sensazione di infinita e soave tranquillità.<br />
Dipinge con la felice caparbietà di appagarsi<br />
interiormente, ma il mondo che ritrae è in<br />
realtà il grande prato verde che ognuno a<br />
modo proprio, vorrebbe immaginare, possedere<br />
e pur con rispetto, calpestare da solo.<br />
Questo suo atteggiamento<br />
è fortemente radicato<br />
nella stessa natura del<br />
suo approccio alla pittura, profondamente<br />
personale e poetico. Bolognesi non si muove<br />
alla ricerca di nuovi principi creativi o di<br />
innovativi procedimenti, ma di impressioni<br />
e ricordi che rivelano la personale visione<br />
dell’uomo prima ancora che quella del pittore.<br />
Le Gualchiere, olio su tela, cm. 60x40<br />
Firenze, olio sutela, cm. 110x53<br />
"Dipingere è per me una passione che sgorga,<br />
impetuosa ed inarrestabile, da un interiore<br />
profondità che riesce a trovare voce<br />
solo attraverso i colori della tavolozza.<br />
Quando dipingo mi sento completamente immerso<br />
nel paesaggio che ho difronte ma non<br />
sempre riporto sulla tela ciò che i miei occhi<br />
razionalmente vedono". Sulle<br />
tele emergono alla fine paesaggi<br />
e particolari che diventano<br />
espressioni di una visione<br />
interiore, non tanto immaginata<br />
quanto sentita e vissuta;<br />
schivo e quasi geloso della<br />
propria interiorità. I paesaggi<br />
di Bolognesi, che abbiano<br />
per soggetto la campagna<br />
toscana e i suoi casolari<br />
o il duomo di Firenze, riescono<br />
a creare immagini nelle<br />
quali sembra dominare una<br />
Adriano Bolognesi è nato nel 1950 a<br />
Vicchio dove vive e lavora. Autodidatta<br />
ha iniziato a dipingere nel<br />
1981; in seguito decide di perfezionarsi seguendo<br />
dei corsi privati. Ha partecipato a<br />
premi ed estemporanee con successo.<br />
Adriano Bolognesi<br />
Via Le Balze di Vespignano, 137 - Vicchio (FI)<br />
Tel. 055 844539 - cell.338 4085129<br />
bolognesia@teletu.it<br />
10 Dalle Terre di Giotto e dell’Angelico
CON IL PATROCINIO DI<br />
COMUNE DI<br />
MONTECATINI<br />
Luciano Pasquini<br />
dal 17 Maggio al 15 Giugno 2014<br />
TERME EXCELSIOR Montecatini Terme<br />
A cura di Giovanni Faccenda<br />
Orari della mostra: da lunedi a sabato ore 9 - 19, domenica 9 - 13 (Ingresso libero)<br />
Sabato 17 Maggio 2014<br />
Ore 18,00 INAUGURAZIONE MOSTRA “Orchestra di note e colore”<br />
Ore 19,00 CONCERTO di DAVIDE BANDIERI Clarinetto e<br />
ALESSANDRA GENTILE Pianoforte<br />
Ore 19,45 ASTA a favore di As.Va.L.T. di alcuni dipinti di L. Pasquini<br />
Ore 20,00 APERICENA di beneficenza a favore di As.Va.L.T.<br />
Ore 21,00 UNA NOTTE AL MUSEO, apertura straordinaria del MO.C.A.<br />
Montecatini Contemporary Art – dalle 21 alle 23<br />
Per informazioni e prenotazioni APERICENA: Felicia Pieri 335.7829252 - Franca Seghi 339.6430356<br />
Maria Luisa Tognozzi 339.4679819. Quota di partecipazione 20 €<br />
As. Va. L. T.: Sede: Via C. Battisti, 10 - Pescia (PT) - Tel. +39.0572.460282<br />
Casa della Prevenzione: Viale Verdi, 59 Terme La Fortuna Montecatini Terme<br />
INFO: +39.0572.77.81<br />
LUCIANO PASQUINI: Tel. +39.055.83.03.179 Cell.+39.338.81.78.470 - info@lucianopasquini.it<br />
www.lucianopasquini.it
Arte Sotto<br />
il Campanile<br />
All'interno dell'antico borgo della frazione di Moncioni,<br />
si svolgerà la IV edizione di "Arte Sotto Il Campanile",<br />
una giornata all'insegna dell'arte e della buona cucina,<br />
il tutto contornato da un paesaggio naturale sensa pari.<br />
È un concorso atto alla valorizzazione artistica e alla<br />
ricerca di giovani talenti capaci di trasmettere nuove<br />
forme di comunicazione attraverso il valore diretto<br />
dell'immagini<br />
REGOLAMENTO:<br />
• Il Comitato “il Tramaglio” in collaborazione con il “Circolo Filarmonica”<br />
, la Parrocchia di Moncioni ed il Comune di Montevarchi<br />
indice ed organizza la IV° edizione del Premio di Pittura<br />
e Scultura “Arte sotto il Campanile” che si terrà a Moncioni il<br />
giorno 1/06/2014.<br />
• L’iscrizione al concorso sarà completamente gratuita.<br />
• I premi in palio sono da intendersi come rimborso spese e non<br />
come premi acquisto.<br />
• Al concorso possono partecipare pittori con un massimo di cinque<br />
opere a tema e tecniche libere e scultori con un massimo di<br />
sette opere anch’esse a tema e tecniche libere.<br />
• Le misure delle opere non dovranno essere superiori a 120x130<br />
e non inferiori a 30x40 cm.<br />
• Ogni partecipante dovrà apporre a tergo delle opere il proprio<br />
nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, eventuale indirizzo<br />
e-mail e titolo dell’opera.<br />
• Le opere per la pittura dovranno essere senza vetro (escluso gli<br />
acquarelli) e dovranno essere dotate di solide attaccaglie.<br />
• “Arte sotto il campanile” non dispone di cavalletti, basi o altro<br />
per l’esposizioni, quindi si pregano gli artisti di provvedere personalmente.<br />
• Le opere dovranno essere esposte la mattina del concorso entro<br />
e non oltre le ore 11,00.<br />
• La commissione giudicatrice si riunirà il giorno 1/06/2014 alle<br />
ore 11,30. La stessa, il cui giudizio sarà insindacabile ed inappellabile,<br />
avrà la facoltà di escludere dal concorso quelle opere<br />
non rispondenti a dignità artistica, civile e morale.<br />
• La premiazione avrà luogo il giorno 1/06/2014 alle ore 18,00<br />
alla presenza della commissione giudicatrice e delle autorità<br />
cittadine.<br />
• Tutte le opere dovranno essere ritirate il giorno stesso a premiazione<br />
avvenuta.<br />
• L’organizzazione non si assume responsabilità per eventuali<br />
smarrimenti e/o danni che potrebbero verificarsi nel corso della<br />
manifestazione.<br />
PREMI:<br />
PRIMO PREMIO ASSOLUTO PER LA PITTURA: € 500,00<br />
PRIMO PREMIO ASSOLUTO PER LA SCULTURA: € 500,00<br />
PREMIO PER L’ARTISTA UNDER 35: € 300,00<br />
PREMIO PER L’ARTISTA OVER 35: € 300,00<br />
Il direttore artistico<br />
Marco Dini<br />
La giuria sarà composta da:<br />
Prof.ssa MARIA GIOVANNA CUTINI - Insegnante di Storia dell’Arte<br />
SERGIO TOSSI - Esperto di Arte Contemporanea<br />
PIERLUIGI FABIANO - Assessore alla Cultura del Comune di Montevarchi<br />
MARCO BONECHI - Artista<br />
PER INFO:<br />
markino_2583@libero.it<br />
Cell.: 3937382988 - 3389179164 - 3342478950<br />
Pagina facebook “Arte Sotto Il Campanile”<br />
12 Arte sotto il campanile
Anita Tosi<br />
“Porterò il<br />
mio amore<br />
per Firenze<br />
anche a livello<br />
istituzionale”<br />
di Fabrizio Borghini<br />
La professoressa Anita Tosi, nota artista e poetessa fiorentina<br />
ma anche impegnata operatrice culturale, ha da<br />
poche settimane concluso l’ennesimo ciclo di conferenze<br />
tenute nel Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio per<br />
quattro anni consecutivi. La raggiungiamo nel suo studio dal quale<br />
si gode di una vista mozza fiato su Firenze.<br />
- Possiamo fare un bilancio dei primi quattro cicli di conferenze<br />
- Questo mio impegno in Palazzo Vecchio, che mi ha dato grandi<br />
soddisfazioni, ha radici più lontane. Avevo già tenuto conferenze di<br />
carattere culturale sia a Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia<br />
di Firenze, che a Palazzo Panciatichi sede del Consiglio regionale<br />
della Toscana, svariando da personaggi storici come Garibaldi al<br />
teatro, dai confronti interreligiosi a Dante e Picasso.<br />
- Come si arriva poi a Palazzo Vecchio<br />
- Approdare nel Salone de’ Dugento è stata una sfida. Ho pensato di<br />
iniziare rendendo omaggio alle grandi figure maschili della famiglia<br />
Medici alla quale la città di Firenze deve tanto. Quindi, Cosimo il<br />
Vecchio, Lorenzo, il duca Cosimo primo, il duca Francesco e Ferdinando.<br />
Insomma, le figure più importanti. Questo primo ciclo fece<br />
registrare un inatteso boom di presenze e fu lo stesso pubblico a<br />
richiedere con insistenza che ci fosse un secondo ciclo. Allora pensai<br />
di portare alla ribalta le donne illustri della casata, da Caterina<br />
a Maria, dalla stessa Bianca Cappello a Eleonora fino all’Elettrice<br />
Palatina.<br />
- L’universo femminile è stato al centro anche dei successivi cicli di<br />
conferenze dei due anni successivi…<br />
- Certamente. Ho parlato delle donne di Dante, di Petrarca e di Boccaccio<br />
ma durante il terzo anno mi sono occupata anche di Amerigo<br />
Vespucci e della cartografia che ebbe un impulso importante durante<br />
il Concilio fiorentino del 1439.<br />
- L’ultima conferenza del quarto anno si è tenuta poche settimane<br />
fa…<br />
- Sì, e anche questa è stata molto partecipata - si parlava della<br />
grande Eleonora Duse - tanto che il vice sindaco Dario Nardella è<br />
intervenuto personalmente per farmi i complimenti e ringraziare il<br />
pubblico della sempre numerosa partecipazione. Ho fatto un balzo<br />
in avanti di qualche secolo arrivando alle donne di Pratolini che<br />
sono quasi nostre contemporanee, dall’Ersilia di Metello alle protagoniste<br />
femminili di Cronache di poveri amanti e di Le ragazze di<br />
San Frediano.<br />
Dopo quattro cicli di<br />
conferenze di grande<br />
successo in Palazzo<br />
Vecchio, un nuovo<br />
impegno attende<br />
l'intellettuale fiorentina<br />
- È nata quel giorno la tua candidatura alle prossime elezioni<br />
- Sì, Nardella mi ha chiesto di far parte della sua lista al Quartiere 1<br />
del Comune di Firenze, quello in cui abito, probabilmente pensando<br />
che l’amore verso la mia città che ho dimostrato in questi anni promuovendo<br />
la conoscenza della sua storia, lo avrei potuto incanalare<br />
in un impegno istituzionale. Per questo ho accettato; sono da sempre<br />
convinta che Firenze sia un dono da fare all’umanità e noi che ci<br />
siamo nati e che ci viviamo, abbiamo l’obbligo di farne conoscere i<br />
valori profondi che ci hanno tramandato i nostri predecessori.<br />
Anita Tosi intervistata da Fabrizio Borghini durante una conferenza in Palazzo Vecchio<br />
Anita Tosi<br />
13
Quando Luzi<br />
insegnava al Liceo<br />
Il poeta nei ricordi di un suo ex alunno; il professor Piero Sarti<br />
Fantoni. Il 24 maggio alle Giubbe Rosse gli ex alunni della<br />
Quinta C (anno scolastico 1955/56) del Liceo Scientifico<br />
Leonardo da Vinci si riuniranno per celebrare i cento anni<br />
della nascita del loro “prof”<br />
di Duccio Ricciardelli<br />
intera di materiali di archivio che raccontano gli avvenimenti più<br />
interessanti dal dopoguerra fino ai giorni di oggi. Foto legate alla<br />
Resistenza, all’occupazione nazista e all’ eccidio dei civili di Monte<br />
Morello (Morlione), materiali preziosissimi sulla famiglia e sul<br />
lavoro del fratello, l’artista Marcello Fantoni ed infine una vera e<br />
propria chicca che pubblichiamo in esclusiva per la nostra rivista;<br />
Piero Sarti Fantoni, una sera a cena ci dice con il suo solito tono<br />
scherzoso ma diretto e affilato dello scienziato: “Ma lo sapete che<br />
io sono stato un alunno del professor Mario Luzi”. Decidiamo<br />
Il professor Mario Luzi con gli studenti della classe Quinta C al Liceo Leonardo da<br />
Vinci, anno scolastico 1955-1956<br />
Mario Luzi alle Giubbe Rosse<br />
Mario Luzi esce nel 1935 con la sua prima raccolta<br />
poetica “La barca”. Nel 1938 inizia l’insegnamento<br />
alle scuole superiori che lo porterà a Parma, a<br />
San Miniato e infine a Roma, dove lavorerà alla<br />
Sovrintendenza bibliografica. “Avvento notturno” è del 1940. Tornato<br />
nel 1945 a Firenze, il poeta insegna al liceo scientifico. Sono<br />
di questo periodo molte sue importanti raccolte poetiche: nel<br />
1946 “Un brindisi” e “Quaderno gotico”, nel 1952 esce “Onore del<br />
vero”, “Primizie del deserto” e “Studio su Mallarmé”. Nel 1955<br />
inizia il suo insegnamento di Letteratura Francese alla Facoltà di<br />
Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze. È nel periodo dell’insegnamento<br />
di Luzi al liceo scientifico Leonardo da Vinci di via Masaccio<br />
a Firenze che comincia la nostra storia. La redazione de La<br />
Toscana trae spunto dagli episodi della vita del professor Sarti<br />
Fantoni che è ricca più che mai di soprese e di aneddoti legati alla<br />
storia della nostra magnifica regione. Il segreto di Sarti Fantoni è<br />
molto semplice; possiede nella sua casa di Scandicci una stanza<br />
La classe Quinta C con il prof. Garozzo (docente di Matematica e Fisica)<br />
14 Mario Luzi
subito dunque di metterci al lavoro<br />
e di ritrovare in quella stanza<br />
da sogno che è l’archivio privato<br />
di Piero le foto dei suoi anni<br />
di studio con Luzi. Dopo pomeriggi<br />
interi di ricerche e tuffi nel<br />
passato, riemergono le foto che<br />
vedete pubblicate in questo articolo.<br />
Immagini inedite e rarissime<br />
del poeta fiorentino, ritratto<br />
nelle pause delle lezioni e in un<br />
ambiente che sembra lontano<br />
dal serio periodo dell’insegnamento<br />
accademico e dalle tante<br />
Mario Luzi in una pausa delle lezioni al liceo scientifico<br />
Leonardo da Vinci<br />
condato da letterati e pittori celebri. Ed è<br />
proprio ai tavolini delle Giubbe Rosse che<br />
nascevano molte delle poesie e delle riviste<br />
sulle quali Luzi esprimeva tutto il suo genio<br />
poetico. Negli anni Cinquanta, Piero Sarti<br />
Fantoni scorrazzava, insieme ai compagni di<br />
scuola, vivaci e curiosi, per i corridoi del liceo<br />
Leonardo da Vinci di via Masaccio. Era<br />
da poco arrivato per loro un nuovo docente<br />
di Italiano e Latino, che tutti avevano subito<br />
soprannominato bonariamente “Il Lupo” per<br />
il suo modo di parlare lento e cavernoso, ma<br />
sempre gentile. Il giovane professore leggeva<br />
elegantemente la Divina Commedia e<br />
dava interpretazioni elaboratissime e molto<br />
colte del testo dantesco. Il personaggio di<br />
Luzi colpì subito la fantasia degli alunni che<br />
divennero ben presto anche loro appassionati<br />
ed abili dantisti. Solo al quinto anno<br />
Il prof. Piero Sarti Fantoni nel suo laboratorio di chimica all'Università<br />
di Firenze<br />
onorificenze letterarie. In occasione del centenario<br />
della nascita del poeta, avvenuta il<br />
20 ottobre del 1914, la città di Firenze, ma<br />
anche altre regioni del paese, hanno reso<br />
omaggio alla figura del poeta di Castello,<br />
forse troppe volte offuscata da una stampa<br />
e da una critica che lo ha lasciato spesso da<br />
parte. Questo articolo nasce anche da vari<br />
incontri ripresi in video dalla troupe di “Incontri<br />
con l’Arte” in varie occasioni alle<br />
Giubbe Rosse, storico caffè cittadino che<br />
conserva ancora molte foto del poeta, cirdella<br />
classe, un compagno, innamorato di<br />
poesia d’avanguardia, venne a sapere che<br />
Mario Luzi era un celebre e stimato poeta<br />
ermetico con alle spalle già diverse pubblicazioni<br />
e presentazioni ufficiali. Da qui si<br />
perdono le tracce di Luzi insegnante al Leonardo<br />
da Vinci; anche gli alunni più affezionati<br />
si allontanano dal docente, perdendosi<br />
di vista. La classe Quinta C comunque non si<br />
è mai persa. Le amicizie sono rimaste, solide<br />
e sincere, nonostante il passare del tempo,<br />
tanto che negli ultimi anni gli ex alunni si<br />
ritrovano per un incontro conviviale per parlare<br />
anche del grande poeta Mario Luzi, insegnante<br />
appassionato e sempre amico degli<br />
alunni, sempre a favore delle necessità<br />
degli studenti. Sarti Fantoni ci dice che l’insegnamento<br />
di Luzi è stato fondamentale<br />
per tutti in quel periodo. L’approccio a Dante<br />
e all’interpretazione della sua poesia, vista<br />
attraverso gli occhi di Luzi aprì a tutti un<br />
modo diverso di vedere le cose. L’ermetismo,<br />
la sintesi, l’amore per la “bella Parola”,<br />
sono rimaste in tutti i suoi ex alunni che<br />
forse proprio grazie a questa preparazione<br />
hanno scelto quasi tutti di proseguire gli<br />
studi in campo scientifico e della ricerca.<br />
Anche il Sarti Fantoni intraprese una brillante<br />
carriera accademica, in Chimica, prima a<br />
Londra (UCL) e poi all’Università di Firenze.<br />
Questo articolo vorrebbe anche dare uno<br />
spunto alle istituzioni e agli ambienti culturali<br />
di Firenze per venire incontro alle necessità<br />
del grande archivio del poeta che ancora<br />
non ha una sede fissa e che rischia di essere<br />
spostato in vari luoghi della città, correndo<br />
il pericolo di essere disperso. Tra i<br />
promotori delle iniziative legate al ricordo<br />
del poeta ci sono il professor Marco Marchi<br />
e la poetessa Caterina Trombetti ai quali dedicheremo<br />
interviste più approfondite nei<br />
prossimi numeri della nostra rivista. Altra<br />
iniziativa molto interessante è anche il Premio<br />
Letterario Mario Luzi con un ricco sito<br />
on line da consultare. Anche il Comune di<br />
Firenze ha recentemente indetto un contest<br />
di poesia per le scuole con una bella premiazione<br />
delle scolaresche in Palazzo Vecchio.<br />
Sempre all’interno delle celebrazioni del<br />
centenario dedicato a Luzi, la classe Quinta<br />
C si riunirà il 24 maggio di quest’anno alle<br />
Giubbe Rosse per una conviviale privata,<br />
proprio per rendere omaggio al grande poeta<br />
che in questo caffè fu un vero e proprio<br />
animatore e genius loci letterario. La Toscana<br />
seguirà l’evento con interviste e approfondimenti<br />
anche grazie all’interesse appassionato<br />
di Sarti Fantoni che si è fatto<br />
promotore e coordinatore dei vecchi compagni<br />
di classe per ricordare il loro amato e<br />
mai dimenticato prof.<br />
Mario Luzi nasce il 20 ottobre 1914 a<br />
Castello (Sesto Fiorentino). Dopo<br />
intensi studi umanistici, si laurea in<br />
Lettere a Firenze. Negli anni Trenta collabora<br />
a riviste d’avanguardia come “Il Frontespizio”<br />
e “Campo di Marte”, legandosi all’ambiente<br />
degli “ermetici” con Bo, Bigongiari e Parronchi.<br />
Sono gli anni dell’insegnamento nelle<br />
scuole secondarie e dal 1955 insegna Letteratura<br />
Francese all’Università di Firenze. La sua<br />
prima raccolta di liriche è “La barca” del 1935<br />
ed in seguito “Avvento notturno” (1940), “Un<br />
brindisi” (1946 ) e “Quaderno gotico” (1947).<br />
Raggiunge la piena maturità poetica e si impone<br />
come una fra le figure centrali della poesia<br />
italiana contemporanea con due raccolte<br />
degli anni Cinquanta: “Primizie del deserto<br />
“(1952) e “Onore del vero” (1957). La sua produzione<br />
prosegue anche come autore di saggi<br />
e opere teatrali nonché traduttore. Fra le<br />
opere più recenti ci sono “Per il battesimo dei<br />
nostri frammenti “(1985), “Frasi e incisi di un<br />
canto salutare”(1990), “Viaggio terrestre e<br />
celeste di Simone Martini” (1994) e “La Porta<br />
del cielo” (1997). Nel 1996 è insignito della<br />
Legion d’Onore dallo Stato francese e candidato<br />
al Nobel; nel 1999 è scelto da Giovanni<br />
Paolo II per scrivere i testi della Via Crucis. Il<br />
14 ottobre 2004 viene nominato Senatore a<br />
vita. Muore a Firenze il 28 febbraio 2005. È<br />
sepolto nel cimitero di Castello.<br />
Mario Luzi 15
Massimo<br />
Sonnini<br />
Il pittore senese in mostra<br />
al Caffè Storico Letterario<br />
delle Giubbe Rosse di Firenze<br />
dall'8 al 27 giugno con<br />
Dal vero al verosimile<br />
di Daniela Pronestì<br />
Riscrivere la realtà con la fantasia;<br />
in altre parole, sottrarsi<br />
alla banalità del visibile per<br />
lasciare campo all’espressione<br />
libera dell’immaginazione: questo il compito<br />
della pittura secondo Massimo Sonnini,<br />
inesauribile inventore di storie che schiudono<br />
ai nostri occhi le porte del fantastico.<br />
L’irregolarità e la stravaganza non sono le<br />
uniche rotte del suo linguaggio visivo; c’è<br />
molto di più dietro il corredo di forme simboliche<br />
che transitano sulla scena, prima fra<br />
tutte la città, teatro dell’azione con i suoi<br />
palazzi e le sue piazze e luogo in cui affonda-<br />
Uomini nascosti<br />
sogni e i desideri dell’artista, ma anche le<br />
irrisolvibili contraddizioni dell’esistenza. Il<br />
punto di forza della sua pittura è narrare la<br />
favola della vita con il sorriso bonario di chi<br />
confida nell’essere umano pur conoscendone<br />
i limiti e le incongruenze. A questo si aggiunge<br />
la volontà di fare del gioco un momento<br />
di riflessione sul nostro modo di<br />
vedere e di considerare le cose. Non a caso<br />
lo spirito ludico descrive l’essenza intima<br />
del fantastico, perché sovverte le regole<br />
Il viaggio<br />
Notturno<br />
no le radici della nostra memoria storica<br />
e culturale. Alle visioni urbane fa eco il<br />
paesaggio, non uno qualunque ma quello<br />
toscano, le cui colline e i cui litorali<br />
sembrano essere lo scenario ideale per<br />
una rappresentazione onirica. A prima<br />
vista tutto appare semplice e armonioso<br />
nei suoi dipinti: un cielo azzurro sopra<br />
una città turrita o un casolare, un orizzonte<br />
adagiato sul Mediterraneo, un interno<br />
popolato di oggetti che celebrano<br />
il quotidiano. Ad un’osservazione più<br />
attenta emergono invece le ambiguità<br />
di un mondo in cui abitano non solo i<br />
Composizione<br />
16 Massimo Sonnini
vano stupore verso ciò che li circonda.<br />
Un registro ludico che non vuole soltanto<br />
sorprenderci ma anche guidarci in un<br />
excursus attraverso i grandi generi della<br />
tradizione - dalla natura morta alla pittura<br />
di paesaggio - che il pittore torritese<br />
reinterpreta applicando il filtro dei<br />
propri miti interiori. Tra colori smaglianti<br />
e luci irreali che trasportano il racconto<br />
fuori dal tempo, si muove la straordinaria<br />
macchina della finzione dai cui ingranaggi<br />
ha origine un caleidoscopio di<br />
forme e figure che ci rende spettatori di<br />
un sogno ad occhi aperti. Un sogno che<br />
si avvicina al senso nascosto e profondo<br />
del reale con la saggia leggerezza di un<br />
sorriso.<br />
Occhi nella notte<br />
Idem<br />
Il pescatore<br />
dell’ovvio, provocando una frattura fra ciò<br />
che già conosciamo e ciò che al contrario si<br />
offre allo sguardo per la prima volta. La superficie<br />
della tela traccia i confini di uno spazio<br />
in cui ogni cosa, anche la più inverosimile,<br />
può accadere: la realtà si spoglia dei suoi<br />
panni consueti e, come per incanto, il mondo<br />
ci appare alla rovescia. Un ribaltamento<br />
che non sconfina nell’irrazionale, ma risponde<br />
ad una logica diversa, governata dalla<br />
fantasia e dalle sue leggi. Le scatole ‘magiche’<br />
di Sonnini sono microuniversi compiuti<br />
e autonomi nella loro piccolezza o, in certi<br />
casi, moderne camere delle meraviglie in<br />
cui tornare ad essere come bambini che pro-<br />
Il doppio<br />
Massimo Sonnini<br />
Dal vero al verosimile<br />
8 - 27 giugno 2014<br />
Caffè Storico Letterario<br />
Giubbe Rosse<br />
Piazza della Repubblica, 13/14<br />
Firenze<br />
Massimo Sonnini<br />
negli ultimi 20 anni ha tenuto oltre 120 mostre<br />
fra personali e collettive. Le principali<br />
si sono svolte a:<br />
Siena, San Gimignano, Colle Valdelsa e<br />
Cetona (1991)<br />
Milano, Poggibonsi, Chianciano, Torrita,<br />
Roma (1992)<br />
Cosenza, Milano, Siena, Magliano Sabina,<br />
Chianciano, Piancastagnaio, Montepulciano,<br />
Padova, Monteroni d'Arbia, Cesenatico,<br />
Ostia (1993)<br />
Torrita, Volterra, Monticchiello, Perugia ,<br />
Montepulciano, Parigi(1994)<br />
Siena, Sperlonga, Napoli, Venturina, Ostia,<br />
Cortemaggiore (1995)<br />
Grosseto, Montevarchi, Montepulciano,<br />
Chianciano, Bologna, Milano, Trevi, Rimini,<br />
Venturina (1996)<br />
Cortona, Siena, Arezzo, Firenze, Montepulciano,<br />
Torrita (1997)<br />
Montepulciano (1998)<br />
Cortona, Catanzaro, Torino, Bologna, Cesenatico,<br />
Roma, Foiano della Chiana, Carsoli,<br />
Firenze (1999)<br />
Torrita, Monteriggioni, Pienza, Torino, Nizza<br />
(2000)<br />
Roma (2001)<br />
Capalbio (2007)<br />
Roma (2008)<br />
Firenze, Tokio, Monaco (2011)<br />
Siena, Fiesole, Parigi (2012)<br />
Spoleto, Venezia, Kuwait (2013)<br />
Si sono occupati di lui giornali e riviste<br />
specializzate tra cui Arte Cultura, Disegnare<br />
e dipingere, Arte & Carte, Varia, Segni<br />
d’arte.<br />
Massimo Sonnini<br />
17
Galateo<br />
Ricevimenti<br />
L'accoglienza elevata ad arte<br />
rende, cocktail aperitivi, cene e dopocena…), per qualunque<br />
numero di persone (da 2 a più di duemila). Ferratissima su menu<br />
tipicamente toscani e mediterranei in genere, propone inoltre<br />
soluzioni alternative: fusion o multi-etniche, spaziando dalla<br />
cucina greca alla arabo-persiana, dalla messicana all’africana,<br />
dalla giapponese alla spagnola. Ogni singola proposta viene<br />
corredata da un accurato e studiato allestimento a tema o da<br />
decorazioni coordinate con l’immagine dell’evento. Attenta alle<br />
tendenze, investe periodicamente in nuovi materiali mettendo a<br />
disposizione del cliente una vasta gamma di accessori e complementi<br />
per personalizzare le proprie mise en place.<br />
Galateo Ricevimenti può vantare la clientela più bella: prestigiose<br />
aziende, agenzie ed importanti famiglie; si è creata un<br />
nome a livello nazionale che la porta spesso in “tournée” in<br />
tutte le città italiane: Bologna, Capalbio, Como, Castagneto<br />
Si avvale di collaboratori professionisti e di oltre 50 dipendenti qualificati.<br />
Svolge attività di catering presso aziende, abitazioni private,<br />
ville o location in affitto contando più di 1.100 eventi all’anno. Organizza<br />
ogni tipo di ricevimento (colazioni di lavoro, coffee break, cene<br />
di gala, cocktail inaugurali, doposfilata, matrimoni, feste e anniversari…),<br />
con qualsiasi tipologia (brunch all’americana, pranzi, medi<br />
Lorenzo Borghini<br />
Opera nel settore catering e banqueting dal 1995. Dal<br />
2002 la sua immagine si abbina a quella di un'opera<br />
di Lorenzo Banci, a lui commissionata, ispirata alla<br />
ricetta dello stoccafisso in umido di Artusi.<br />
Nel corso degli anni si è avvalsa di molti artisti ai quali ha chiesto di<br />
lavorare a opere dedicate a specifiche situazioni: Donatella Isola<br />
(per la realizzazione di un quadro che è poi stato riprodotto su accessori<br />
da cucina), Alfredo Futuro (per la realizzazione di una installazione<br />
utilizzata per la stampa degli auguri nel 2003), Marina Calamai (il<br />
cui quadro è diventato il biglietto di auguri natalizi 2008), Nicoletta<br />
Boris (per la cartolina natalizia del 2009), Nicolò Paoli (per lo studio<br />
dell’immagine dell’evento in occasione dei 15 anni di attività), Betty<br />
Soldi (per la sua grafica artistica ed unica)…<br />
Carducci, Fidenza Village, Forte dei Marmi, Genova, Livorno,<br />
Lucca, Modena, Monza, Parma, Pescara, Pisa, Ravenna, Roma,<br />
Siena, Torino, Viareggio, etc. etc. ed europee: Basilea, Berlino,<br />
Cannes, Cap d’Antibes.<br />
Dall’arte alla moda, viene selezionata da Pitti Immagine, con cui<br />
ha organizzato più volte l’inaugurazione della rassegna di moda<br />
18<br />
Galateo Ricevimenti
e curato i maggiori eventi presenti a Firenze in quell’occasione:<br />
Boglioli, Cartier, Cassette Playa, Roberto Cavalli,<br />
Cerruti, Corneliani, Costes, Diane von Furstenberg, Evisu<br />
Int’l, Fake London, Maurizio Galante, Gucci, Juicy Couture<br />
con i Duran Duran, Martin Margiela, Moschino, Valentino,<br />
Value Retail, Valter van Beirendonck, Varvatos, Woolrich,<br />
Yves Saint Laurent…<br />
Incentivata dai clienti molto esigenti e dalla passione di<br />
tutti i suoi collaboratori, studia e si aggiorna elaborando e<br />
mettendo a punto nuovi menu sempre più sfiziosi e creando<br />
nuove formule di servizio accattivanti ed originali.<br />
La prima “fatica” transoceanica è stata il 27 febbraio 2005<br />
Nel 2006, dopo molte trasferte andate a buon fine e a grande richiesta<br />
di tanti clienti fidelizzati, Galateo Ricevimenti decide di installare<br />
una sede a Milano. Nel 2011 vince il premio “Silver” ed il<br />
premio speciale come “migliore mise en place” partecipando al<br />
concorso “King of catering award”.<br />
L’11 marzo 2012, è stata proclamata vincitrice del concorso internazionale<br />
King of Catering Award ricevendo il premio Platinum,<br />
come miglior catering italiano. Nel 2013, riceve il premio come<br />
King of glamour.<br />
a Los Angeles per organizzare, in contemporanea alla Notte degli<br />
Oscar, la cena indetta dalla Elton John AIDS Foundation, per circa<br />
1.000 selezionatissimi VIP e strapremiati divi di Hollywood.<br />
Oltre a curare particolarmente l’estetica di ogni servizio, Galateo<br />
Ricevimenti non sottovaluta assolutamente l’importanza della materia<br />
prima e lavora soltanto alimenti di ottima qualità con attenzione<br />
estrema alla scelta di prodotti biologici e di sicura provenienza. Catering<br />
prescelto dall’Associazione Nazionale Celiaci, inoltre, è preparata<br />
ad offrire menu specifici.<br />
Le preparazioni di base vengono effettuate nel proprio laboratorio,<br />
rigorosamente controllato ed a norma di legge, ma le cotture effettive<br />
vengono sempre compiute sul posto, garantendo una cucina<br />
espressa e di alta qualità.<br />
FIRENZE<br />
Via Reginaldo Giuliani 73/75 Int.<br />
50141 Firenze<br />
Tel. +39 055 4476066<br />
Fax +39 055 4473485<br />
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www.galateoricevimenti.com<br />
È IL LOFT A FIRENZE<br />
Piazza Del Carmine 2R<br />
50124 Firenze<br />
Tel: +39 055 290271<br />
Fax +39 055 4473485<br />
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www.loftafirenze.it<br />
MILANO<br />
Via Pancaldo, 11<br />
20129 Milano<br />
Tel. +39 02 20520792<br />
Fax +39 02 20520792<br />
infomilano@galateoricevimenti.com<br />
www.galateoricevimenti.com<br />
Galateo Ricevimenti<br />
19
Le poesie “illustrate”<br />
di Antonio Sabatino<br />
in mostra all’Antico<br />
Spedale di Sant’Antonio<br />
a Lastra a Signa<br />
di Fabrizio Borghini<br />
Lastra a Signa<br />
Dal 7 al 15 maggio nell’Antico per stare insieme e per scambiarsi notizie Città<br />
Spedale di Sant’Antonio di sulle rispettive esperienze.<br />
cinta<br />
Lastra a Signa si è tenuta Sabatino è anche segretario della sezione<br />
dalle mura di Brunelleschi,<br />
un’originalissima mostra che poesia della Pro Lastra Enrico Caruso intitolata<br />
al grande poeta marradese Dino Cam-<br />
ha coniugato l’arte alla poesia. Ne è stato<br />
piena di storia<br />
ideatore il poeta Antonio Sabatino che ha pana che nel periodo precedente il ricovero dall’Arno alle colline.<br />
deciso di “illustrare” le proprie liriche affiancandole<br />
a fotografie, disegni e collage storico di Lastra nella casa che sovrasta la e i cappelli di paglia<br />
a Castelpulci visse per due anni nel centro Masso della Gonfolina<br />
dando vita a un affascinante mélange che conosciutissima trattoria Sanesi. In questa conosciuti in tutto il mondo,<br />
ha consentito ai visitatori-lettori di entrare veste Antonio promuove ogni mese da quindici<br />
anni i Salotti letterari con presentazione<br />
artisti<br />
ancora più approfonditamente nel suo mondo<br />
poetico.<br />
di libri e libera interpretazione delle proprie<br />
e maestri virtuosi<br />
Sicuramente l’idea ha preso corpo nel corso liriche da parte dei poeti che vi partecipano. vi son nati<br />
degli ultimi anni intensamente vissuti da Questi salotti si tengono nella sede di via e soggiornato,<br />
Antonio Sabatino a fianco dei numerosi artisti<br />
con i quali vive in simbiosi quotidiana di Caruso ha un’intensa attività, si riunisco-<br />
il più famoso<br />
Diaz 116 dove, oltre alla lirica che nel nome CARUSO<br />
frequentando lo storico caffè letterario delle no anche numerosi artisti aderenti alla sezione<br />
pittura intitolata al maestro Egisto<br />
nella sua villa cantava<br />
Giubbe Rosse e la Taverna degli artisti di Firenze<br />
che da tempo ospita le cene degli artisti<br />
dove poeti, pittori, scrittori e scultori si sti e poeti che reciprocamente si coinvolgo-<br />
i pesci dell’Arno<br />
Ferroni. Quindi, in via Diaz si incontrano arti-<br />
ed anche<br />
riuniscono ogni mese intorno a una tavola no l’un l’altro nelle rispettive iniziative. Da stavano ad ascoltarlo.<br />
20 Antonio Sabatino<br />
Lastra a Signa: Spedale di S. Antonio. Antonio Sabatino con Fabrizio Borghini, Mario Del Fante e Federica Capaccioli,<br />
nipote di Antonio Sabatino, presentano al pubblico la mostra
Antonio Sabatino intervistato da Fabrizio Borghini per Toscana TV durante l'inaugurazione<br />
tutte queste esperienze e dall’aver avuto<br />
come illustratori dei suoi libri molti amici<br />
pittori, Sabatino ha maturato l’idea di cimentarsi<br />
in una nuova forma di espressione<br />
artistica che tenesse conto della sua vena<br />
poetica e del fascino esercitato nei suoi<br />
confronti dall’arte.<br />
L’assessore alla cultura Marco Capaccioli e<br />
il presidente della Pro Lastra Mario Del Fante<br />
hanno accolto con entusiasmo la sua proposta<br />
mettendo a disposizione della mostra<br />
la sede più prestigiosa della città, l’antico<br />
Spedale progettato nientemeno che da Filippo<br />
Brunelleschi.<br />
Nato a Petralia Soprana in provincia di Palermo,<br />
Sabatino si è trasferito a Lastra a Signa<br />
nel 1954; dal 1971 scrive poesie di intensa<br />
e commovente umanità. Ha pubblicato<br />
numerosi libri e partecipato a concorsi nazionali<br />
ed esteri riportando premi e riconoscimenti.<br />
Nel 1989 è stato acclamato “Poeta<br />
dell’amore” al Circolo Borghese di Firenze<br />
e una sua lirica è stata declamata nel Salone<br />
dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per la<br />
famiglia Green durante una manifestazione<br />
promossa dall’A.I.D.O. Italiana. Nel 2005 a<br />
Viterbo, l’Accademia Francesco Petrarca gli<br />
ha conferito il titolo di “Poeta dell’anno”,<br />
nel 2010, a Ameglia, ha avuto un riconoscimento<br />
come “Poeta di pace” e nel 2011 al<br />
Festival di poesia dell’amore ha vinto il Gran<br />
Premio Europeo dell’Amore.<br />
La mia terra<br />
Mia adorata terra<br />
ove ho visto la luce<br />
e vissuto l’adolescenza,<br />
rivederti<br />
è tornare indietro<br />
di quarant’anni.<br />
Partii verso una meta<br />
che il destino m’aprì<br />
una mattina di giugno,<br />
il grano era nei granai<br />
ed io avrei voluto contarne<br />
tutti i chicchi che loro contenevano<br />
non ebbi tempo!<br />
Ora sono tornato<br />
con i capelli imbiancati<br />
ed una lunga strada percorsa<br />
alle spalle,<br />
ricca di ricordi<br />
e piena di malinconia.<br />
Eravamo cinque,<br />
ora siamo tre.<br />
Quanto tempo<br />
passerà ancora<br />
prima di rivederti<br />
Cara mia terra<br />
t'ho nel cuore,<br />
nelle vene,<br />
nei pori della pelle,<br />
ti sento,<br />
scalpito ogni volta<br />
che il sole sorge<br />
e guardo a levante.<br />
Etna,<br />
eterna poesia<br />
d’un bimbo che parte,<br />
d’un adulto che ritorna.<br />
Antonio Sabatino 21
Zhao Xiaohai<br />
Ha tenuto a Palazzo Medici Riccardi<br />
di Firenze una mostra di grande<br />
successo di pubblico e critica<br />
di Andrea Granchi<br />
".... Zhao presenta qui, nel palazzo che fu dei Medici, una<br />
serie di lavori, anche di grandi dimensioni, legati ad<br />
una forte e profonda filosofia della natura. Le sue visioni<br />
in cui in apparenza prevalgono piante, alberi,<br />
montagne, acque che scorrono e che divengono a volte lampi di<br />
luce, sono una metafora del suo sentimento dell’eternità, del continuo<br />
mutare e intersecarsi delle forme in un moto perpetuo senza<br />
fine. Egli ci ricorda che tutto scorre, si muove e si rigenera, alla<br />
stessa maniera delle emozioni e della nostra vita stessa che scivola<br />
via come un vento senza che noi ce ne accorgiamo. …<br />
Febbraio 2014<br />
Andrea Granchi<br />
Presidente della Classe di Pittura<br />
dell’Accademia delle Arti del Disegno<br />
意 大 利 华 人 艺 术 家 协 会<br />
Associazione degli Artisti Cinesi in Italia<br />
Piazza Indipendenza, 21 - 50129 Firenze, Italia<br />
Tel. 0039 055 4684478<br />
aacifirenze@hotmail.com<br />
www.aacitalia.com<br />
22 Zhao Xiaohai
Le opere che sono state selezionate nella mostra:<br />
"Jiu Zhai Xi Liu", "Qiu Shan Ting Quan Sheng" (XIII edizione della Mostra della<br />
Matricola d'Associazione Artisti in Cina) - "You Gu Quan Sheng" (Premiato alla X<br />
edizione della Mostra Nazionale) - "Tian Ji" (IV edizione della Mostra delle Opere<br />
Eccellenti Accademiche del Ministero della Cultura) - "Zheng Liu" (V edizione<br />
della Biennale Internazionale d'Arte di Pechino) - "Yuan Chu De Guang", "Yang<br />
Wang", (Premiato alla Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea di Firenze)<br />
Le mostre personali:<br />
2007 Mostra a invito "Pittura di Paesaggio di Zhao Xiaohai", Galleria d'Arte di Hebei<br />
Shijiazhuang - Mostra "Pittura di Paesaggio di Zhao Xiaohai", Museo di Baoding -<br />
2010 Mostra personale "Zhao Xiaohai • La Poesia di Natura", Singapore, Malaysia<br />
- 2011 Mostra itinerante in Cina "Pittura di Paesaggio di Zhao Xiaohai", Museo di<br />
Baoding - Mostra itinerante in Cina "La scena Grandiosa • Zhao Xiaohai", Museo<br />
Nazionale d'Arte Cinese, Pechino - Mostra itinerante in Cina "Il Mondo Misterioso<br />
della Pittura a Inchiostro • Zhao Xiaohai", Museo d'Arte di Shanghai<br />
Zhao Xiaohai<br />
Si è laureato in Scenografia all'Accademia Nazionale<br />
d'Arte Drammatica Cinese, poi ha preso il<br />
diploma magistrale in Pittura Cinese Tradizionale<br />
di Laboratorio Jia Youfu all'Accademia Centrale<br />
Cinese di Belle Arti. Attualmente è professore<br />
associato dell'Accademia d’Arte e Mestiere<br />
d'Hebei e anche insegnante della Scuola di Formazione<br />
Continua all'Accademia Centrale Cinese<br />
di Belle Arti. È membro dello staff dell'Associazione<br />
Artisti in Cina; le sue opere "You Gu Quan<br />
Sheng", "Xia Gu You Tan" e "Yi Xian Tian" sono<br />
raccolte presso il Museo Nazionale d'Arte Cinese<br />
a Pechino.<br />
Zhao Xiaohai<br />
23
In Palazzo Vecchio<br />
la diciottesima edizione<br />
del Premio Filo d’Argento<br />
La manifestazione è promossa da Auser<br />
Toscana con il Comune di Firenze.<br />
I dieci premiati riceveranno la medaglia<br />
Florentia Mater realizzata dal maestro Ciabani<br />
di Lorenzo Borghini<br />
Il Salone dei Cinquecento di Palazzo<br />
Vecchio ospiterà ancora una volta il<br />
Premio Filo d'argento venerdi 6 giugno<br />
alle 15.30.<br />
La manifestazione, giunta alla diciottesima<br />
edizione, è promossa dall'Auser Toscana<br />
insieme al Comune di Firenze che la accoglie<br />
nella sua location più prestigiosa.<br />
Sono stati 170 i premiati fino ad oggi e fra i<br />
loro nomi spiccano quelli di eminenti personaggi<br />
del mondo della cultura (i poeti Mario<br />
Luzi e Piero Bigongiari, gli scrittori Manlio<br />
Cancogni, e Giorgio Saviane, gli artisti Silvio<br />
Loffredo e Giuliano Vangi), dello spettacolo<br />
(Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Carlo Lizzani,<br />
Carla Fracci, Arnoldo Foà, Sandra Milo),<br />
Umberto Cecchi<br />
dello sport (Nino Benvenuti, Ferruccio<br />
Valcareggi, Kurt Hamrin, Gino Bartali),<br />
della scienza (Margherita Hack).<br />
Ognuno di loro ha ricevuto la medaglia<br />
Florentia Mater, opera in bronzo del<br />
maestro Roberto Ciabani, simbolo del<br />
premio consegnato nel corso degli anni<br />
dal presidente del Consiglio comunale<br />
Alberto Brasca, dal sindaco Matteo Renzi<br />
e dall'attuale presidente del Consiglio<br />
comunale Eugenio Giani affiancati dai<br />
presidenti regionali dell'Auser che si<br />
sono susseguiti dal 1996, anno in cui<br />
venne istituito il premio, fino ad oggi.<br />
L'attuale presidente Giovanni Forconi<br />
premierà anche quest'anno 10 personaggi<br />
di assoluto prestigio scelti, oltreché<br />
per il loro mai dismesso impegno<br />
nelle rispettive professioni, anche per la<br />
grande visibilità che ancora mantengono<br />
all'interno dei mezzi di comunicazione<br />
rendendoli l'ideale simbolo di un<br />
messaggio positivo a quanti vivono la<br />
terza età come momento di disimpegno,<br />
di rassegnazione al dolce far niente, di<br />
esclusione dai gangli vitali della società.<br />
Il Premio Filo d'argento si inquadra perfettamente<br />
nell'attività dell'Auser che<br />
considera gli anziani una vera e propria<br />
risorsa per la società.<br />
Per la diciottesima volta consecutiva<br />
sarà il giornalista Fabrizio Borghini a<br />
condurre la cerimonia di premiazione<br />
intervistando i dieci premiati. Fra loro ci<br />
sarà Aldo Bellagambi, l'uomo simbolo<br />
della mitica Ruini che negli anni Settan-<br />
Il Cardinale Silvano Piovanelli con Papa Francesco<br />
ta dominò in Italia e in Europa nel Volley che<br />
allora si chiamava ancora Pallavolo. A festeggiarlo<br />
ci saranno i “suoi” campioni, i protagonisti<br />
di una pagina di storia sportiva irripetibile.<br />
Un altro premiato sarà l'ex direttore della Nazione<br />
Umberto Cecchi, giornalista e scrittore di<br />
razza approdato, dopo aver diretto Canale 10,<br />
alla presidenza del Teatro Metastasio di Prato.<br />
Lascerà la sua Romagna per venire a ritirare il<br />
premio a Firenze, il campione di ciclismo Ercole<br />
Baldini, medaglia d’oro nel 1956 alle Olimpiadi<br />
di Melbourne da dilettante e campione del mondo<br />
nel 1958 a Reims dopo aver trionfato in un<br />
Giro d'Italia.<br />
Geo Bruschi ha collezionato una quantità infinita<br />
di scatti fotografici in ogni parte del mondo dove<br />
si è recato per oltre sessant'anni spinto dal suo<br />
interesse per le religioni, gli usi e le tradizioni<br />
24<br />
Premio Filo d'Argento 2014
L'architetto Marco Dezzi<br />
Bardeschi riceverà il<br />
Premio Filo d'Argento<br />
insieme, tra gli altri, a<br />
Ercole Baldini (in una foto<br />
del 1958 quando si laureò<br />
Campione del Mondo di<br />
ciclismo professionisti)<br />
Il presidente del Consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani<br />
porta il saluto dell'amministrazione comunale all'edizione 2013<br />
del Premio Filo d'Argento nel Salone dei Cinquecento<br />
dei popoli. Oggi, superati abbondantemente gli ottant'anni, ha<br />
deciso di donare il suo ricchissimo archivio fotografico e una<br />
mole incredibile di reperti a un museo istituito a suo nome dal<br />
Comune di Pontassieve, inaugurato pochi giorni fa.<br />
L'architetto Marco Dezzi Bardeschi, oltre ad aver arricchito Firenze<br />
(e non solo Firenze, ovviamente) di una serie di edifici pubblici<br />
e privati e di opere pubbliche, ha realizzato un ricco e articolato<br />
studio sulla trasformazione urbanistica del capoluogo<br />
toscano negli ultimi 50 anni. Autenticittà è il titolo delle mostre<br />
che si sono tenute in varie sedi prestigiose; un viaggio nello<br />
spazio e nel tempo che ha rappresentato un affettuoso atto d'amore<br />
verso la “città-madre”.<br />
Il nome di Enrico Fiorentini, scenografo di tantissimi film e di<br />
messe in scena teatrali, ci porta inevitabilmente a ricordare quel<br />
capolavoro che è stato Il sorpasso che il regista Dino Risi decise<br />
di girare a Castiglioncello su sollecitazione di Vittorio Gassman<br />
e dello stesso Fiorentini. Che oggi, abbandonato il cinema e<br />
Roma, ha fatto ritorno nella sua Castiglioncello dove si impegna<br />
ogni giorno nell'organizzazione di eventi legati al mare e alla<br />
vela, l'altra grande passione della sua vita.<br />
Roberto Ciabani, che generosamente donò 18 anni fa una sua<br />
opera all'Auser perché venisse utilizzata come simbolo della<br />
manifestazione, riceve ora – che ha raggiunto l'età giusta – il<br />
riconoscimento che lui stesso ha creato. E' il meritatissimo pre-<br />
mio alla carriera di uno dei più importanti maestri fiorentini presente<br />
con la sua arte in rassegne e mostre in Europa e nel mondo.<br />
Francesco Sabatini, docente di Lingua italiana, plurilaureato honoris<br />
causa, Accademico delle Scienze di Torino, presidente della Società<br />
di Linguistica italiana, presidente dell'Accademia della Crusca dal<br />
2000, e presidente onorario dal 2008, è uno studioso delle origini<br />
della lingua italiana e della sua evoluzione. E' diventato un volto<br />
noto della Rai come curatore della rubrica Le voci dell'italiano.<br />
A 94 anni compiuti, la professoressa Flora Gestri Greco, studiosa<br />
della millenaria storia sociale delle donne, continua a pubblicare<br />
interessanti libri seguendoli<br />
amorevolmente di<br />
presentazione in presentazione<br />
incurante del passare<br />
degli anni.<br />
Il cardinale Silvano Piovanelli<br />
ha compiuto 90 anni il<br />
21 febbraio scorso. Dopo<br />
essere stato a fianco di<br />
don Giulio Facibeni alla<br />
Madonnina del Grappa, ha<br />
affiancato, prima a Firenze<br />
e poi a Lucca, un altro<br />
grande personaggio qual è<br />
stato monsignor Enrico<br />
Bartoletti prima di diventare<br />
preposto a Castelfiorentino.<br />
E’ poi tornato a<br />
Firenze dove nel 1983 è<br />
Il presidente dell'Auser Toscana Giovanni Forconi<br />
nel discorso di apertura dell'edizione 2013<br />
stato nominato Arcivescovo.<br />
Dal 2001 è Arcivescovo<br />
emerito e, nonostante i<br />
molti impegni quotidiani, ha curato la pubblicazione di cinque libri.<br />
Insieme a queste 10 personalità, in Palazzo Vecchio verrà premiata<br />
anche Daniela Tinghi per l’attività svolta dal 1991 per l’Auser fino<br />
a ricoprire l’incarico di vicepresidente territoriale dell’empolese<br />
valdelsa.<br />
Premio Filo d'Argento 2014<br />
25
Società Sportiva<br />
Signa 1914<br />
Cento anni di storia festeggiati incontrando<br />
di nuovo la Fiorentina come accadde nel 1926<br />
quando a vincere furono i gialloblu<br />
di Pier Francesco Nesti<br />
Il 2014 è un anno davvero importante<br />
per la Società Sportiva Signa<br />
1914. Da gennaio a settembre,<br />
infatti, appassionati, sportivi,<br />
tifosi, semplici cittadini possono festeggiare<br />
il glorioso sodalizio gialloblu in occasione<br />
del centenario dalla sua fondazione.<br />
Un traguardo storico, che poche<br />
altre società della nostra penisola possono<br />
vantare. Un traguardo che coinvolge<br />
tutto il territorio signese con una serie di<br />
iniziative e per il quale c’è un comitato<br />
che giorno dopo giorno lavora perché tutto<br />
riesca sempre al meglio. Come testimonia,<br />
per esempio, la partita giocata<br />
l’11 aprile allo stadio del Bisenzio fra le<br />
vecchie glorie del Signa e la Fiorentina<br />
Master: una partita voluta, ideata e realizzata<br />
per riportare agli onori della cronaca<br />
quell’incontro, il primo della sua storia,<br />
che la neo nata Fiorentina giocò nel lonta-<br />
La copertina del libro scritto da Carlo Fontanelli per<br />
Geo Edizioni<br />
no 1926 proprio contro il<br />
Signa. E se fino ad oggi è<br />
andato tutto per il verso<br />
giusto, gran parte del merito<br />
è sicuramente del<br />
comitato coordinato da<br />
Beppe Bonardi e formato,<br />
in rigoroso ordine alfabetico,<br />
da Andrea Ballerini,<br />
direttore generale del Signa,<br />
Edoardo Coli, Alberto<br />
Cristianini (Sindaco di<br />
Signa), Luca Del Fante,<br />
Carlo Fontanelli (curatore<br />
del volume sul centenario),<br />
l’assessore alla cultura<br />
Giampiero Fossi, l’assessore allo sport<br />
Marinella Fossi, Andrea Galluzzo (presidente<br />
della Foundation for Sports History Museums,<br />
meglio conosciuto come Museo Associazione<br />
Calcio Fiorentina, e dell’associazione<br />
“Fiorentini nel mondo”), Daniele Massei,<br />
Giampiero Morandi, presidente del Signa<br />
1914, Federico Mura, una delle bandiere<br />
dei “canarini”, Alessio Nunziati, direttore<br />
sportivo gialloblu, Maurizio<br />
Rugi, ex presidente del Signa,<br />
Fabio Pandolfini e Paolo Pontoni,<br />
anche lui fra le “vecchie glorie”.<br />
E proprio per rendere appieno<br />
il senso di appartenenza<br />
al territorio, il comitato “si è<br />
appoggiato” - e lo farà anche<br />
nei prossimi mesi - a un nutrito<br />
gruppo di volontari e associazioni<br />
signesi fra cui spiccano,<br />
oltre a vari circoli da sempre<br />
attivi a Signa nell’ambito del<br />
volontariato, l’amministrazione<br />
Giancarlo Antognoni saluta Kurt Hamrin ed Egisto Pandolfini prima della partita<br />
fra le vecchie glorie del Signa e della Fiorentina<br />
comunale, la Pro loco, il Museo<br />
della paglia, il Gruppo archeologico<br />
signese e la Pollicino Onlus. “Quello<br />
che abbiamo davanti è un obiettivo ambizioso<br />
- ha spiegato Beppe Bonardi - ma dobbiamo<br />
fare in modo, visto che quello che abbiamo<br />
davanti è un anno importante per tutta<br />
Signa, di collaborare tutti insieme per raggiungere<br />
anche in futuro dei risultati altrettanto<br />
importanti”.<br />
Un'immagine scattata all'esterno dell'ex tiro a volo in occasione della<br />
conferenza stampa sul centenario<br />
26 Signa 1914
Centenario Signa 1914:<br />
Il programma dei festeggiamenti<br />
Maggio<br />
Sabato 24: presentazione alle ore 10, presso<br />
l’ex tiro a volo, del libro sul centenario realizzato<br />
dal dottor Carlo Fontanelli con ospiti del<br />
mondo dello sport e della società civile.<br />
Domenica 25: a partire delle ore 16, ritrovo di<br />
atleti e dirigenti che hanno contribuito a scrivere<br />
la storia della Società Sportiva Signa 1914,<br />
per una partita di calcio allo Stadio comunale<br />
del Bisenzio. A tutti i presenti sarà consegnato<br />
un attestato di partecipazione perché anche<br />
loro possano dire di essere stati protagonisti<br />
del centenario della società. Pallone e magliette<br />
a disposizione per dare vita a “una libera<br />
partita di calcio”. Alla fine merenda e cerimonia<br />
commemorativa di tutti i defunti che negli<br />
anni hanno fatto parte del Signa.<br />
Giugno<br />
Domenica 1: finale provinciale del torneo “Giovani amici” organizzato dal Comitato Regionale Toscano<br />
della Figc.<br />
Giovedì 12: partita organizzata dall’associazione “Un pozzo per Edoardo”.<br />
Dal 16 al 22: allo Stadio comunale del Bisenzio, tutti i giorni sono previste una serie di manifestazioni<br />
organizzate dal Comitato per il centenario: dalle finali dei tornei giovanili alla cena da porta a porta, dai<br />
giochi gialloblu a una serata con gli attori Massimo Ceccherini e Alessandro Paci. Stand gastronomici<br />
sempre aperti, tutti gli eventi saranno pubblicizzati a mezzo stampa, volantinaggio e grazie all’apporto di<br />
Lady Radio, radio ufficiale della manifestazione. Il Comitato per il centenario ringrazia per la collaborazione<br />
nell’organizzazione del programma: l’amministrazione comunale, gli assessorati allo sport e alla cultura<br />
del Comune di Signa, la Banca di Credito Cooperativo di Signa, la Pubblica Assistenza di Signa e la<br />
Misericordia di San Mauro, il Museo della paglia, la Pro loco e tutti i cittadini che, con entusiasmo e<br />
passione, hanno messo a disposizione il proprio<br />
tempo libero. Il comitato ringrazia inoltre<br />
il FSHM Foundation For Sports History Museum<br />
e il Museo della Fiorentina con il proprio<br />
presidente Andrea Galluzzo.<br />
Luglio<br />
Giorno e orario ancora da definire: lo Stadio<br />
comunale del Bisenzio ospiterà la prima<br />
squadra della Fiorentina per una partita amichevole<br />
durante il periodo di preparazione al<br />
campionato 2014/2015.<br />
Il Signa 1914 e tutti gli appassionati di calcio<br />
avranno il piacere e l’onore di partecipare a<br />
tale evento, ideale continuazione della partita<br />
La formazione delle vecchie glorie del Signa schierata al centro<br />
del campo<br />
Da sinistra il presidente del Signa Giampiero Morandi, Alberto<br />
Cristianini, Beppe Bonardi e il direttore generale gialloblu<br />
Andrea Ballerini<br />
giocata nel lontano 1926 quando la Fiorentina,<br />
appena nata dalla fusione fra la Libertas e<br />
il Club Sportivo, giocò la prima gara della sua<br />
storia proprio con il Signa.<br />
Lo stesso giorno, in collaborazione con la Pro Loco, sarà organizzata una grande serata danzante nella<br />
rinnovata piazza Stazione con la partecipazione della direzione dell’Hotel Europa.<br />
Settembre<br />
Martedì 2: in concomitanza con i festeggiamenti per l’annuale “Fiera di settembre”, con la partecipazione<br />
dell’amministrazione comunale, della Pro Loco e del Museo della Paglia verrà organizzata una serata/<br />
evento nella piazza della Pieve di San Giovanni Battista con inizio alle ore 21.30. Una serata che sarà condotta<br />
dallo show man Cristiano Militello e nel corso della quale saranno presentate tutte le squadre della<br />
Società Sportiva Signa 1914, alternando momenti di divertimento alla proiezione di immagini della “Signa<br />
del passato”.<br />
Sempre nel mese di settembre (in data ancora da definire) sarà organizzata una mostra fotografica della<br />
durata di due mesi che rappresenterà l’evento conclusivo del programma del centenario.<br />
Il Comitato per il centenario della Società Sportiva Signa 1914<br />
Sarà un fine settimana ricco di<br />
appuntamenti, quello di sabato<br />
24 e domenica 25 maggio, per il<br />
comitato organizzatore del centenario<br />
del Signa. Una due giorni ricca di<br />
ricordi ma non per questo con il desiderio<br />
di guardare ancora avanti grazie anche alla<br />
salvezza conquistata dalla squadra gialloblu<br />
nel campionato di Promozione dopo gli<br />
spareggi ma soprattutto dopo una stagione<br />
abbastanza complicata. Una salvezza comunque<br />
benaugurante per il programma di<br />
iniziative pensato appunto per festeggiare<br />
il primo secolo di vita dei "canarini". Sabato<br />
24 la giornata prende il via alle 10 con la<br />
presentazione del volume scritto da Carlo<br />
Fontanelli per Geo Edizioni dal titolo "Signa<br />
100", che ripercorre la storia del glorioso<br />
sodalizio gialloblu fino al tabellino<br />
dell'ultima partita giocata contro la Vaianese<br />
che è valsa la permanenza in Promozione.<br />
Un volume suddiviso in tre sezioni<br />
("Racconti gialloblu: dal fondatore Cinelli a<br />
Libero e Paolino passando per Zizì, Egisto,<br />
Puskas e cento altri campioni", "Album fotografico"<br />
e "Almanacco canarino") ricco di<br />
storie, numeri e fotografie e che non può<br />
mancare nelle librerie degli sportivi signesi.<br />
Ma la presentazione del libro - che si<br />
svolgerà nei locali dell'ex tiro a volo, accanto<br />
allo stadio del Bisenzio - sarà anche<br />
l'occasione per ricordare la figura di Libero<br />
Sarchielli con un "mini convegno" sul tema<br />
"Il centenario e l'impegno di Libero Sarchielli".<br />
Al momento di andare in stampa<br />
non sappiamo con esattezza chi saranno i<br />
partecipanti ma possiamo anticipare che il<br />
comitato, oltre naturalmente al suo coordinatore<br />
Beppe Bonardi e all'autore del libro,<br />
ha invitato a parlare diverse personalità<br />
del mondo dello sport signese, fiorentino e<br />
toscano. Un appuntamento da non perdere,<br />
quindi, per chi ama il Signa ma soprattutto<br />
tutti i personaggi che hanno contribuito<br />
a scriverne la storia. Alcuni dei quali li<br />
ritroveremo sul rettangolo verde, in maglietta<br />
e pantaloncini corti, il giorno successivo,<br />
domenica 25 maggio. Alle 16, infatti,<br />
è stato fissato il calcio d'inizio per<br />
quella che in teoria dovrebbe essere una<br />
partita fra vecchie glorie ma che, ne siamo<br />
sicuri, si trasformerà in una vera e propria<br />
rimpatriata fra tanti vecchi amici. Ad oggi<br />
le adesioni sono più di duecento per una<br />
domenica che si concluderà con una merenda<br />
e la celebrazionedi una Santa Messa<br />
in ricordo di tutti coloro che non ci sono più.<br />
“I festeggiamenti sono iniziati ad aprile -<br />
spiega Beppe Bonardi - e il bilancio per il<br />
momento è più che positivo. In paese si<br />
respira un grande entusiasmo per il traguardo<br />
raggiunto dal Signa e, anzi, approfitto<br />
dell’occasione per rivolgere un appello<br />
affinchè chiunque abbia a cuore la<br />
società gialloblu e lo desideri, si faccia<br />
avanti per dare il proprio contributo”.<br />
Signa 1914<br />
27
Il premio letterario<br />
“Segnalati Giubbe Rosse”<br />
Con una medaglia del maestro<br />
Gianni Oliveti, premiati i dieci<br />
libri di maggior successo<br />
fra quelli presentati alle<br />
Giubbe Rosse nel 2013-2014<br />
di Riccardo Ghiribelli<br />
L’associazione Toscana Cultura e il Caffè Letterario<br />
delle Giubbe Rosse hanno dato vita a una nuova manifestazione<br />
culturale che avrà come sede lo storico ritrovo<br />
dei Futuristi.<br />
Si tratta del premio “Segnalati Giubbe Rosse” riservato a dieci libri<br />
che nel corso dell’anno hanno riportato il maggior successo di<br />
pubblico fra i titoli presentati nelle sale delle Giubbe Rosse. La<br />
prima edizione si è svolta nel suggestivo dehors di piazza della<br />
Repubblica venerdi 9 maggio difronte a un pubblico folto e pienamente<br />
coinvolto.<br />
La serata è stata condotta dai giornalisti Jacopo Chiostri e Fabrizio<br />
Borghini e ripresa dalle telecamere di Toscana TV.<br />
Hanno ricevuto la medaglia in bronzo realizzata dal maestro<br />
Gianni Oliveti e fusa dalla fonderia Il Cesello di Firenze, Luciano<br />
e Ricciardo Artusi per “Piazza Santissima Annunziata” (Giorgi Libri),<br />
una pubblicazione utilissima sia ai turisti in visita a Firenze<br />
che ai fiorentini che troppo spesso transitano frettolosamente<br />
I presentatori del premio e la poetessa Samanta Tesi premiata per il libro "Il Segreto"<br />
Da sinistra, Luciano Artusi, Fabrizio Borghini, Jacopo Chiostri e Ricciardo Artusi<br />
per la celebre piazza senza soffermarsi ad apprezzarne la ricchezza<br />
architettonica.<br />
“Intervenite numerosi” (edizioni Polistampa) è l’opera prima dell’assessore<br />
alla Cultura del Comune di Pontassieve Alessandro Sarti che<br />
ha voluto ricostruire un irripetibile momento storico vissuto nella sua<br />
infanzia e adolescenza trascorsa sulle colline della Valdisieve negli<br />
anni di don Camillo e Peppone quando l’Italia era ideologicamente<br />
divisa in due ma pronta a compattarsi in nome della solidarietà.<br />
Eugenio “Geo” Bruschi è un incredibile personaggio che ha trascorso<br />
la sua lunga vita (è ultraottantenne) in giro per il mondo a fotografare<br />
usi, tradizioni, riti religiosi, con taglio antropologico riuscendo<br />
negli anni a collezionare un numero impressionante di scatti che<br />
sono confluiti nel libro “Geo, emozioni di viaggio” (Polistampa).<br />
Altro “segnalato”, Luca Giannelli eclettico personaggio del panorama<br />
culturale fiorentino, pittore, scrittore, ricercatore. In veste di editore<br />
ha regalato alla città di Firenze una serie di libri indispensabili<br />
per mantenere vivo il ricordo di tradizioni e storie della città. Non si<br />
28<br />
Premio Segnalati Giubbe Rosse
Ancora Borghini e Chiostri con il poeta Gianni Gullo premiato<br />
per il libro "La via dell'anima"<br />
sottrae a questa regola la sua ultima creazione,<br />
“Firenze, gli irripetibili anni Sessanta” (Scramasax).<br />
Valentina Guttadauro, autrice di "A tavola<br />
con la nutrizionista", è una giovane nutrizionista<br />
fiorentina molto conosciuta oltre che per le sue<br />
pubblicazioni e per l’attività professionale che<br />
svolge con successo, anche per una quotidiana<br />
rubrica radiofonica in onda su<br />
Lady Radio attraverso la quale somministra<br />
rassicuranti consigli alimentari per<br />
chi vuole mantenere la linea senza incorrere<br />
nei terrorizzanti consigli di molti<br />
suoi colleghi. Il presidente del Consiglio<br />
comunale di Firenze Eugenio Giani, profondo<br />
conoscitore della storia della città,<br />
ha riportato nel libro “Firenze giorno<br />
per giorno” (Polistampa) tanti avvenimenti<br />
del passato dando loro un taglio<br />
cronologico che consente al lettore di<br />
rivivere giorno dopo giorno i fatti salienti<br />
che si sono susseguiti nei secoli scorsi.<br />
L'editore Lucia Pugliese ritira il premio per Andrea Martini<br />
autore de "I mangiarini della memoria"<br />
Luca Giannelli riceve la medaglia del maestro Oliveti e<br />
la pergamena realizzata dalla calligrafa Angelica Cortini<br />
“Il segreto” (Masso delle Fate Edizioni)<br />
è il titolo di una raccolta di poesie della<br />
giovane, ma non giovanissima, poetessa<br />
Samanta Tesi che regala al lettore<br />
un’originalità inaspettata grazie alla<br />
forza della parola che irrompe nella pagina<br />
e soggioga.<br />
Anche “I mangiarini della memoria”<br />
(Pozzo di Micene Edizioni) di Andrea<br />
Martini ci riporta alla Firenze d’antan<br />
quando la miseria - più che le trasmissioni<br />
televisive - dettava le regole della<br />
cucina conciliando la scelta dei piatti<br />
da mettere in tavola con i resti dei pranzi<br />
o delle cene dei giorni precedenti.<br />
Altri due poeti, amici e accomunati dalla<br />
reciproca presentazione dei propri<br />
libri fra i tavoli delle Giubbe Rosse,<br />
hanno ricevuto la segnalazione. Si tratta<br />
di Gianni Gullo, che in “La via dell’anima”<br />
(Edizioni della Meridiana) esterna<br />
una vena intimistica che riflette in toto la<br />
sua naturale sensibilità d’animo, e di Innocente<br />
Foglio che nel suo “Ultima fermata<br />
prima dell’inferno” (Edizioni Pungolo), esprime<br />
in poesia i toni accorati di chi non accetta<br />
il peso delle ingiustizie che quotidianamente<br />
la nostra società ci regala.<br />
Valentina Guttadauro premiata per "A tavola con la nutrizionista"<br />
Eugenio Giani premiato per "Firenze, giorno per giorno"<br />
Geo Bruschi premiato per "Emozioni di viaggio"<br />
Alessandro Sarti autore di "Intervenite numerosi"<br />
Premio Segnalati Giubbe Rosse<br />
29
Nicola Perilli<br />
Il poliedrico artista al Polo Tecnologico<br />
di Quarrata con la mostra “19800 cmq”<br />
di Claudia Baggiani<br />
Nicola Perilli, artista e amante<br />
dell’arte, si caratterizza per<br />
l’utilizzo di strumenti differenti<br />
d’espressione; le sue<br />
opere sono diverse e diversificate sono le<br />
tecniche che lui utilizza. Perilli interpreta<br />
liberamente la materia, dandole un carattere<br />
talvolta bidimensionale, talvolta più propriamente<br />
pittorico, pur sempre rimanendo<br />
attento ad una sapiente elaborazione formale.<br />
E la mostra "19800cmq" è l’espressione<br />
di questo suo carattere poliedrico che<br />
rende uniche le sue opere.<br />
19800 cmq<br />
di Nicola Perilli<br />
Costellazione, cm. 126x130x20<br />
Se solitamente tendiamo a classificare le opere in base al loro carattere bidimensionale o tridimensionale,<br />
connotando l’artista in pittore o scultore, in questo caso dobbiamo abbandonare ogni tentativo di definizione,<br />
perché Nicola Perilli è innanzitutto un artista e un amante dell’arte, che utilizza strumenti differenti<br />
di espressione.<br />
Le sue opere sono diverse e diversificate sono le tecniche che lui utilizza. Lo sguardo spazia libero, tanto<br />
liberamente Nicola interpreta la materia, dandole un carattere talvolta bidimensionale, talvolta più propriamente<br />
pittorico, pur sempre rimanendo attento ad una sapiente elaborazione formale.<br />
Il percorso della mostra ospitata a Quarrata nella struttura del nuovo Polo Tecnologico, rappresenta questo<br />
carattere poliedrico che rende uniche le sue creazioni. Tessuto, metallo, colore, sono alcuni degli strumenti<br />
che l’artista utilizza e che ritroviamo nelle opere che vengono proposte.<br />
L’esposizione è denominata “19800 cmq”, titolo indubbiamente insolito, che testimonia l’avversione di<br />
Nicola Perilli non solo per la classica nomenclatura, l’intitolare un'opera è sicuramente dare un indizio di<br />
lettura, ma rappresenta, con la scelta di un codice numerico, la volontà di indurre lo spettatore ad una vera<br />
interpretazione. Il numero non è evocativo, non seduce, il numero ci da una certezza, un approdo sicuro.<br />
Questo sono le opere qui presentate, isole sicure. Dove poter leggere l’infinito o semplicemente il punto<br />
zero, quello della materia pura, primordiale, informe e di per se stessa evocativa e generatrice di senso.<br />
Protagonista l’opera “19800 cmq” è quella che da il titolo alla mostra e che nella sua maestosa presenza,<br />
raccoglie e sintetizza l’intero percorso fin qui intrapreso da Nicola Perilli.<br />
Quarrata - Polo Tecnologico. 24 maggio - 8 giugno 2014<br />
Stele lato A, cm. 24x210x12<br />
nicolaperilli_artista@virgilio.it<br />
+39 393 1089753<br />
30 Nicola Perilli
Sede sociale e direzione<br />
Signa<br />
piazza Michelacci 7 - 50058 Signa<br />
Tel. 055 879101 - fax 055 8732067<br />
Filiali<br />
Signa<br />
piazza Michelacci 1-2 - 50058 Signa<br />
Tel. 055 879101 - fax 055 8732067<br />
Lastra a Signa<br />
via Turati 10-12<br />
50055 Lastra a Signa<br />
Tel. 055 8720251 - fax 055 8720204<br />
Ponte a Signa<br />
(Comune di Lastra a Signa)<br />
via S. Lavagnini 11 - 50055 Lastra a Signa<br />
Tel. 055 8725268 - fax 055 8725270<br />
San Mauro a Signa<br />
(Comune di Signa)<br />
via della Chiesa 19 - 50050 S. Mauro a Signa<br />
Tel. 055 8739764/5 - fax 055 8739693<br />
Viottolone<br />
(Comune di Scandicci)<br />
via di Castelpulci 3 - 50018 Scandicci<br />
Tel. 055 7310678 - fax 055 720145<br />
Montelupo Fiorentino<br />
via Centofiori 14 - 50056 Montelupo Fiorentino<br />
Tel. 0571 913188 - fax 0571 913216<br />
Malmantile<br />
(Comune di Lastra a Signa)<br />
via Vecchia Pisana 235<br />
50050 Malmantile (Lastra a Signa)<br />
Tel. 055 8729244 - fax 055 8784412<br />
Firenze<br />
Piazza della Libertà 32R - 50129 Firenze<br />
Tel. 055 5088114 - fax 055 578832<br />
Sede distaccata<br />
Castelfranco di Sotto<br />
via Provinciale Francesca Nord 78<br />
56022 Castelfranco di Sotto (Pisa)<br />
Tel. 0571 488730 - fax 0571 488740<br />
Sportelli ATM<br />
Signa<br />
Parco dei Renai<br />
Badia a Settimo<br />
(Comune di Scandicci)<br />
via la Comune di Parigi 34<br />
Capannori<br />
Via del Popolo 5<br />
55012 Capannori (Lucca)<br />
Firenze<br />
Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio<br />
via Torregalli 3 - 50143 Firenze<br />
Fucecchio<br />
Piazza dei Seccatoi<br />
32<br />
San Miniato<br />
Viale Marconi 20