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La nostra vita appartiene a Colui che è venuto e che è posto nella storia<br />
come un seme invisibile. Luigi Giussani<br />
2 fraternitàemissione<br />
DICEMBRE<br />
GERUSALEMME<br />
Sicuro di Cristo<br />
di Lorenzo Fazzini<br />
Di origine ebrea (per parte di madre); studioso di<br />
islam; un passato da adepto buddista. Prete cattolico<br />
in Terra <strong>San</strong>ta dopo aver lavorato in<br />
Marocco e Arabia Saudita. Se si volesse dare un volto al<br />
concetto postmoderno di globalizzazione, beh, lo si<br />
potrebbe trovare in un missionario californiano, una<br />
«stanga» da quasi 2 metri («6 piedi e due pollici, per la<br />
precisione» specifica) che svetta nelle viuzze della Città<br />
santa. Padre Vincent Nagle, sacerdote della Fraternità<br />
san <strong>Carlo</strong>, dal 2007 è di stanza a Gerusalemme. È stato<br />
docente di inglese all’Università cattolica di Betlemme,<br />
poi ha guidato la parrocchia cattolica di Nablus: «Mi ha<br />
mandato il patriarca, non c’era nessun prete che se ne<br />
prendesse cura» racconta. Ora è invece viceparroco a<br />
Ramallah, Autorità palestinese, e svolge il servizio di<br />
padre spirituale in due case delle suore di Madre Teresa<br />
di Calcutta.<br />
«Io sono sicuro di Cristo». Padre Nagle ripete spesso<br />
questa frase, che fa trasparire una fede radicata da lunghe<br />
esperienze.Ma cosa significa questo in Terra <strong>San</strong>ta,<br />
luogo di contraddizione,di divisione tra i seguaci di Cristo,solcata<br />
da odi atavici tra uomini e popoli «Qui i cristiani<br />
sono l’1,3% della popolazione e uno può sentirsi<br />
solo.Ma non mi concepisco davanti a Cristo se non dentro<br />
un’esperienza che continua.Spesso mi dico:se sono<br />
qui in Terra <strong>San</strong>ta,non è per migliorare la situazione dei<br />
cristiani, ma perché Qualcuno mi ha mandato. Lo vedo<br />
dai cambiamenti di vita di alcune persone intorno a me:<br />
quando c’è chi non ha più motivi per vivere ed ad un<br />
certo punto ha ragioni per morire, so Chi ha incontrato.<br />
Quando vedo il patriarca Twal affrontare questioni<br />
impossibili e poi, dopo una notte di preghiera, uscire<br />
disponibile ad affrontare la situazione,capisco che sono<br />
sicuro di Cristo».<br />
Questa «certezza cristiana» affonda le sue radici nella<br />
storia di don Vincent. Che ha i colori dell’avventura.<br />
«Sono nato a <strong>San</strong> Francisco in una famiglia con mamma<br />
ebrea e papà cattolico, 6° di 8 figli: i primi 4 sono stati<br />
«Se sono qui<br />
in Terra <strong>San</strong>ta è<br />
perché Qualcuno<br />
mi ha mandato»<br />
educati in senso cristiano<br />
(scuola cattolica, parrocchia…),<br />
noi più piccoli<br />
invece molto meno: papà<br />
aveva iniziato ad avere<br />
“problemi”con la Chiesa,<br />
visto il suo orientamento<br />
molto a sinistra. Avevo 4<br />
anni quando la famiglia si è trasferita in campagna,sempre<br />
in California,nella zona delle sequoie.E lì è arrivato<br />
il Sessantotto… tre anni prima, era il ‘65: iniziavano ad<br />
arrivare gli hippy e i figli dei fiori. Mia mamma era<br />
seguace di un guru,la più grande delle mie sorelle a 15<br />
anni è diventata una fervente buddista: per anni sono<br />
andato a raduni buddisti.Eravamo immersi nello spirito<br />
del tempo».<br />
Vincent inizia le scuole superiori vicino a <strong>San</strong> Francisco<br />
e un amico, che frequentava una parrocchia cattolica,<br />
lo invita ad un incontro: «Ma lì il contenuto della<br />
fede era assente. La Chiesa negli Stati Uniti, a quel<br />
tempo, era inzuppata nella cultura dominante, di tipo<br />
progressista». Nel giovane californiano restava molto<br />
desta la coscienza di essere ebreo:«Quando mi chiedevano<br />
se fossi andato a fare il militare, dicevo di no. Ma<br />
aggiungevo: per Israele, sì! Mia mamma mi educava ad<br />
un forte sionismo,sapevo tutto dell’Olocausto,della per-<br />
fraternitàemissione MENSILE DELLA FRATERNITÀ SACERDOTALE DEI MISSIONARI DI SAN CARLO BORROMEO<br />
Aut. del Trib. di Cassino n. 51827 del 2-6-1997 - Mensile della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> Borromeo DIRETTORE: Gianluca<br />
Attanasio REDAZIONE: Fabrizio Cavaliere, Jonah Lynch HANNO COLLABORATO: Massimo Camisasca, Paolo Costa, Lorenzo Fazzini,<br />
Giovanni Micco PROGETTO GRAFICO: G&C IMPAGINAZIONE: Fabrizio Cavaliere FOTOLITO E STAMPA: Arti Grafiche Fiorin, via del Tecchione<br />
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