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Il canto gregoriano è una tradizione vitale e importante della Chiesa,<br />
e sprecarla mescolando parole religiose e musiche profane occidentali<br />
è molto, molto grave. Ennio Morricone<br />
4 fraternitàemissione<br />
DICEMBRE<br />
Vienna La riscoperta<br />
del «gusto» di Cristo<br />
José «Pepe» Claveria guida la pastorale universitaria cattolica a Vienna. Ci racconta la sua esperienza<br />
a cura di Gianluca Attanasio<br />
Pepe, da quanto tempo ti occupi della pastorale<br />
universitaria a Vienna e in che cosa consiste il tuo<br />
lavoro<br />
Ho iniziato a lavorare nella pastorale universitaria<br />
nove anni fa, nel 2000, e dal 2006 ne sono diventato il<br />
responsabile. Il mio compito fondamentale è stare con<br />
i ragazzi, educarli a scoprire la forza grandiosa che è<br />
Cristo,in fondo già presente in loro per la grazia del battesimo,<br />
ma che spesso è nascosta.<br />
Quali sono i luoghi in cui incontri gli studenti universitari<br />
Incontro i ragazzi negli studentati (strutture che forniscono<br />
alloggio a centinaia di persone), nella mensa e<br />
nella cappella dell’università.Gli studentati rappresentano<br />
una preziosa occasione per conoscere i ragazzi,un<br />
luogo semplice per trovarsi,per condividere la vita con<br />
loro, attraverso un’amicizia che fiorisce magari in una<br />
cucina, con una cena insieme.<br />
In che modo curi il rapporto con loro<br />
Innanzitutto li ascolto. La mia prima responsabilità<br />
come cappellano è, infatti, la disponibilità alle persone<br />
José “Pepe” Claveria con alcuni<br />
giovani studenti di Vienna. Nella<br />
pagina a fianco, Markus Merz<br />
con alcuni giovani parrocchiani<br />
di Dornbach.<br />
che mi sono affidate:non voglio seguire solo i miei progetti<br />
o le mie idee, sebbene legittimi. Desidero piuttosto<br />
favorire le riunioni di studenti che incominciano a<br />
scoprire la concordia che nasce nel nome di Gesù.<br />
A partire da questo sono sorti interessanti “fenomeni”,<br />
molti dei quali, i più belli, non programmati.<br />
All’interno degli studentati, ad esempio, alcuni hanno<br />
espresso il desiderio di sostenersi a vicenda, più da<br />
vicino. Hanno dato vita ad appartamenti in cui i ragazzi<br />
vivono una embrionale vita comune, con una regola<br />
minima: ogni giorno pregano insieme le Lodi, al mattino,<br />
e almeno una volta a settimana si trovano a cena<br />
insieme, per condividere quello che stanno vivendo.<br />
Un altro esempio è ciò che è accaduto la scorsa primavera.Due<br />
studentesse di medicina mi hanno chiesto:<br />
«Perché una volta non parliamo di quelle cose importanti<br />
che in Università sono un tabù». Ed io: «Quali».<br />
«Per esempio il dolore»,mi hanno risposto.Ho accettato<br />
la loro richiesta,con la condizione che il nostro fosse un<br />
incontro aperto a tutti. La prima volta sono venuti una<br />
ventina di studenti di medicina, spinti dal desiderio di<br />
scoprire il senso del dolore e della vita. Oggi l'incontro<br />
si tiene mensilmente.<br />
Spesso gli studenti che incontriamo avvertono il gusto<br />
di una vita comune che non è fonte di distrazione, ma li<br />
aiuta a studiare e a divertirsi in maniera umana,a discutere<br />
delle cose a cui tengono di più,a vivere la fede.Dal<br />
“gusto” che questa compagnia offre a volte nascono<br />
amicizie che durano per tutta la vita.<br />
Quali sono gli altri pilastri su cui si fonda la pastorale<br />
universitaria<br />
Insieme alla vita comune, l’altro principale pilastro<br />
della pastorale universitaria è la celebrazione della<br />
messa ogni domenica sera in Duomo. Si tratta per noi<br />
del punto in cui tutto inizia,del momento in cui un Altro,<br />
Dio stesso,è per eccellenza all’opera.La messa è anche<br />
il luogo dove si evidenzia l’unità visibile della Chiesa.<br />
Partecipano gruppi cattolici diversi: il «Circolo di preghiera<br />
Loreto»,la Legio Mariae,i Giovani Pro Life,i Focolari,<br />
la Comunità Emmanuel, Comunione e Liberazione…<br />
A turno preparano i canti, la liturgia, le letture,<br />
l’offertorio ecc. In questa occasione fanno esperienza<br />
che nella molteplicità dei carismi la Chiesa è una e si<br />
aprono ad un orizzonte più grande. Vi partecipano in<br />
molti. A volte invitiamo il cardinale o i vescovi ausiliari.<br />
Dopo la messa si esce insieme, in un locale nelle vicinanze<br />
per un momento gioioso e divertente ma,almeno<br />
questo è il tentativo, che non vuole essere banale. Una<br />
sera è venuto a cena con noi il cardinale. Gli abbiamo<br />
dato un microfono e lui si è messo a rispondere alle<br />
domande dei ragazzi sui temi più diversi.Credo sia indi-